Centro di Diritto Penale Europeo
Tra diritti fondamentali e principi generali della materia penale
La crescente influenza della giurisprudenza delle corti europee sull'ordinamento penale italiano
Autori vari
editore: Pisa University Press
pagine: 698
Il presente volume intende rappresentare un contributo alla riflessione scientifica sulla crescente influenza della giurisprudenza delle Corti europee sull’ordinamento penale nazionale, sui suoi principi generali e sulla stessa estensione del concetto di materia penale.
Le molteplici ricadute sul diritto penale nazionale della tutela multilivello dei diritti fondamentali sollecitano un esame approfondito dei complessi rapporti tra le diverse Corti chiamate ad apprestare protezione a tali diritti – Corti europee e Corte costituzionale –, nonché del ruolo centrale del giudice ordinario, onerato dell’obbligo di interpretazione conforme del diritto penale interno rispettivamente alla Costituzione, al diritto dell’Unione europea (ed alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione) e alla CEDU, quali vivificati dall’opera ermeneutica delle Corti di riferimento. La prima sezione del presente volume è tesa ad operare una sistematizzazione ed una razionalizzazione delle predette questioni, tenendo conto delle diverse prospettive penalistica e costituzionalistica, nell’ottica della valorizzazione dell’approccio multilivello e del dialogo tra le Corti coinvolte in questo complesso lavorìo ermeneutico. La seconda sezione del volume, dedicata alla tematica delle misure di prevenzione antimafia, rappresenta una sorta di campo applicativo d’elezione delle questioni esaminate nella prima sezione, con particolare riguardo al sistema CEDU. La sentenza della Corte EDU nel caso De Tommaso c. Italia ha innescato infatti un virtuoso processo di rimodellamento interpretativo della disciplina nazionale di riferimento, coinvolgendo sia la giurisprudenza ordinaria, sia quella costituzionale, che ha portato ad una più ampia riflessione scientifica sul tema.
Crimine organizzato e criminalità economica
Tendenze empirico-criminoligiche e strumenti normativi di contrasto di contrasto nella prospettiva del diritto dell'Unione Europea
Autori vari
editore: Pisa University Press
Il presente volume, in linea di ideale continuità con il precedente lavoro sulla tutela penale degli interessi finanziari dell’Unione europea inserito nella medesima Collana, svolge nella prima sezione della prima parte un’analisi delle evoluzioni normative e degli sviluppi applicativi in materia di criminalità economica all’interno dell’ordinamento giuridico italiano, sia con riguardo alla legislazione penale esistente sia in relazione alla giurisprudenza ed alla scienza penalistica, nell’ottica di verificare l’adempimento degli obblighi promananti dall’Unione europea, che assicuri un’adeguata tutela ai beni giuridici, e di individuare i profili di tensione riscontrati sul piano applicativo tra l’esigenza di apprestare tale protezione ed il rispetto di principi fondamentali, quali ad esempio la legalità, nei suoi diversi corollari, il ne bis in idem, la colpevolezza, la proporzionalità, valutando eventualmente anche la possibile diversa estensione di tali garanzie sul piano nazionale ed europeo.
La seconda sezione è dedicata alle intersezioni tra crimine organizzato e criminalità economica, anche alla luce dell’approvazione del Regolamento 2017/1939 relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea («EPPO»), non rispondente alle aspettative, ma che dischiude nuove prospettive evolutive in merito alla perseguibilità delle forme di criminalità indicate in precedenza, con inediti scenari in termini di rafforzamento della cooperazione giudiziaria in materia penale e di polizia.
Le predette sezioni rappresentano gli esiti delle riflessioni condotte in occasione di seminari e conferenze organizzati dal Centro di Diritto Penale Europeo di Catania, nel corso dell’anno 2017 e dell’inizio del 2018, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania ed il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania.
Le diverse prospettive – accademica, istituzionale, giudiziaria, forense – che caratterizzano i contributi contenuti nel volume arricchiscono la riflessione condotta e presentano un valore aggiunto di notevole rilevanza al dibattito scientifico e istituzionale in materia.
La terza sezione del presente volume riunisce i saggi brevi di giovani studiosi del diritto penale europeo, presentati in occasione della call for papers pubblicata dal Centro di Diritto Penale Europeo e ritenuti idonei per la pubblicazione in seguito a procedura di valutazione, nell’intento di aprire il dibattito scientifico anche a voci nuove.
La pubblicazione del presente lavoro è stata resa possibile grazie al finanziamento ottenuto dall’EACEA da parte Centro di Diritto Penale Europeo nell’ambito del programma Erasmus+ - Azione Jean Monnet – Support to Association, dal titolo“RElaunching the Centro as a leading cultural association to foster education and legal training in European Criminal Law”.
Tutela penale degli interessi finanziari dell'Unione Europea
Stato dell'arte e prospettive alla luce della creazione della Procura Europea
Autori vari
editore: Pisa University Press
pagine: 384
A cura di G. Grasso, R. Sicurella, F. Bianco e V. Scalia
L’approvazione della Direttiva 2017/1731/UE (5 luglio 2017), relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione europea mediante il diritto penale, e del Regolamento 2017/1939/UE (12 ottobre 2017), concernente l’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea (EPPO), la cui competenza risulta al momento circoscritta ai reati previsti dalla predetta direttiva ed a quelli inestricabilmente a questi ultimi collegati (art. 86 TFUE), aprono la strada a nuove sfide per il diritto penale europeo.
Il presente volume rappresenta una prima riflessione sulle nuove prospettive dischiuse dall’approvazione di tali strumenti, che muove dall’analisi del panorama giuridico esistente. Un tale approccio consente agli Autori di ripercorrere l’evoluzione che ha interessato la tutela degli interessi finanziari nel corso del tempo per capirne “la traiettoria” e meglio inquadrarla nel tempo presente ed in prospettiva futura.
Le diverse prospettive – accademica, istituzionale, giudiziaria, forense – che caratterizzano i contributi contenuti nel volume arricchiscono la riflessione condotta e presentano un valore aggiunto di notevole rilevanza al dibattito scientifico e istituzionale in materia.
La prima parte del volume raccoglie in due sezioni - rispettivamente dedicate ad un excursus sul panorama normativo e giurisprudenziale in materia di protezione degli interessi finanziari dell’Unione europea (dalla Convenzione alla Direttiva PIF, passando per la celeberrima sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea sul caso Taricco, intervenuta l’8 settembre 2015) ed all’analisi delle questioni concernenti la cooperazione giudiziaria e la salvaguardia delle garanzie difensive in vista dell’istituzione dell’EPPO - i testi scritti delle relazioni e degli interventi presentati in occasione dei seminari e della Conferenza finale, organizzati nel corso dell’anno 2016 dal Centro di Diritto Penale Europeo di Catania, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania ed il Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Catania, che ha inserito le iniziative nel programma di formazione continua degli Avvocati, aventi quale tematica comune la tutela penale degli interessi finanziari dell’Unione europea.
La seconda parte del presente volume riunisce i saggi brevi di giovani studiosi del diritto penale europeo, presentati in occasione della call for papers pubblicata dal Centro di Diritto Penale Europeo e ritenuti idonei per la pubblicazione in seguito a procedura di valutazione, nell’intento di aprire il dibattito scientifico anche a voci nuove.
La pubblicazione del presente lavoro è stata resa possibile grazie al finanziamento ottenuto dall’EACEA da parte del Centro di Diritto Penale Europeo nell’ambito del programma Erasmus+ - Azione Jean Monnet – Support to Association, dal titolo “RElaunching the Centro as a leading cultural association to foster education and legal training in European Criminal Law”.