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Metodi compositivi nell'architettura Pisano-Lucchese

Metodi compositivi nell'architettura Pisano-Lucchese
Titolo Metodi compositivi nell'architettura Pisano-Lucchese
Sottotitolo Facciate a loggia a Pisa e a Lucca tra XII e XIV secolo
Autori ,
Argomento Ingegneria civile Architettura Architect[ure]s
Editore Pisa University Press
Formato
libro Libro
Pubblicazione 12/2018
ISBN 978-883339-1632
 

Abstract

Le facciate delle chiese romaniche e gotiche sono, come è noto, schermi sui quali sono impresse, come fossero pagine scritte, richiami a concezioni culturali, religiose e cosmologi-che illustrate attraverso inserti scultorei e pittorici, tarsie lapi-de e riferimenti numerologici nelle partizioni.  Nel nostro lavoro sui “Metodi compositivi nell’architettura pi-sano-lucchese” nelle facciate a loggia di 7 chiese ci siamo oc-cupati dei probl...
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Le facciate delle chiese romaniche e gotiche sono, come è noto, schermi sui quali sono impresse, come fossero pagine scritte, richiami a concezioni culturali, religiose e cosmologi-che illustrate attraverso inserti scultorei e pittorici, tarsie lapi-de e riferimenti numerologici nelle partizioni. 
Nel nostro lavoro sui “Metodi compositivi nell’architettura pi-sano-lucchese” nelle facciate a loggia di 7 chiese ci siamo oc-cupati dei problemi formali di queste “pagine” considerandone tanto la forma del foglio – lo schermo di facciata – quanto la sua struttura in termini di “impaginato” degli elementi costrut-tivi e decorativi. 
Il nostro riferimento teorico è quello degli studi sulla forma in architettura ascrivibili alla teoria sviluppata dalle avanguardie europee di inizio secolo fino ai suoi epigoni negli anni ’50, seguendo due filoni tra loro intrecciati: “empatico” e “astratti-vo” - riprendendo il titolo del saggio di Worringer “Astrazione e empatia”. 
Così le facciate del Duomo, del Battistero, di San Paolo a Ripa d’Arno, di San Michele in Borgo, di Santa Caterina, di Santa Maria della Spina a Pisa e di San Michele in Foro a Lucca sono state analizzate attraverso ridisegni e schemi in-terpretativi per metterne in risalto la costruzione geometrica dei profili, la forma, la partizione interna, le strutture ritmiche Il libro è suddiviso in due parti.
La prima è costituita da cinque capitoli che sviluppano l’analisi della forma e della struttura della facciata a logge.
La seconda è costituita da un’appendice con estratti da testi della teoria dell’architettura sulla composizione della facciata: da quelli della “scuola formalista” del VKhUTEMAS sulla com-posizione frontale a quelli di matrice “costruttivista” sul ritmo e la ripetizione; da testi sulla proporzione in architettura di M. Ghyka e altri; da un testo di L. Moretti sulla matrice astrattista della decorazione nell’architettura romanica toscana.
 
 

Biografia degli autori

Luca Lanini

Lanini Professore associato di Progettazione Architettonica presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell’Università di Pisa e Direttore del Master di Progettazione dello Spazio Pubblico di Lucca.

Senior partner con Manuela Raitano dello studio B.E.AR. building environment architecture con sede in Roma (http://bearchitettura.wordpress.com) con cui ha vinto concorsi e premi nazionali ed internazionali.

Tra i suoi libri ricordiamo: i due volumi di L’Architettura della Villa Moderna (con A. Boschi), l’edizione critica di L. Zuccoli, Quindici anni di vita e di lavoro con l’amico e maestro Giuseppe Terragni; L’architettura moderna. Le Corbusier, Mies van der Rohe, Terragni, Niemeyer; L’elogio della velocità.


Maurizio Meriggi

Maurizio Meriggi (Firenze 1963), PhD, è pro-fessore associato di Progettazione Architetto-nica presso il Dipartimento ABC (Architecture, Built environment, Construction engineering) del Politecnico di Milano.
Le sue pubblicazioni principali sono dedicate ai maestri e alle teorie architettoniche dell’a-vanguardia sovietica (K. Mel’nikov, 1999; I. Leonidov, 2007; SA - Sovremmennaja Ar-khitektura 1926-1930, 2007, con G. Canella; Tre Laboratori alla Facoltà di Architettura del VKhUTEMAS, 2012).
Gli studi sull’architettura pisana risalgono al periodo della tesi di laurea (rel. A. Acuto), ri-presi nell’ultimo decennio in studi sulla teoria della composizione architettonica (Proporzio-ne, ritmo, figura. Il complesso di piazza dei Mi-racoli e l’anatomia del Battistero pisano, 2012; Musica per gli occhi: linea/figura, proporzione/partizione, ritmo e tessuto formale, 2018) in parte compresi nel presente volume.
Dal 2009 coordina ricerche per il Politecnico di Milano con amministrazioni e atenei della Repubblica Popolare Cinese sui temi della valorizzazione del patrimonio architettonico storico nei paesaggi rurali nel progetto del fu-turo insediamento (Architettura del continuo urbano-rurale in Cina, 2018
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