Vito Plantamura
Titoli dell'autore
Liber amicorum Adelmo Manna
di Vito Plantamura, Giandomenico Salcuni
editore: Pisa University Press
Il volume contiene i numerosi saggi che alcuni amici e colleghi del prof
Domicilio e diritto penale nella società post-industriale
di Vito Plantamura
editore: Pisa University Press
Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-indus
L'omicidio preterintenzionale
pure come species del genus "omicidio improvviso"
di Vito Plantamura
editore: Pisa University Press
Il volume affronta una delle tematiche più dibattute della parte generale del diritto penale, trattando il tema classico dell’
Liber amicorum Adelmo Manna
editore: Pisa University Press
pagine: 662
Il volume contiene i numerosi saggi che alcuni amici e colleghi del prof. Adelmo Manna ‒ tutti professori ordinari di materie penalistiche ‒ hanno voluto dedicargli. Il risultato è un volume collettaneo che spazia, senza mai ripetersi, tra i temi penalistici più attuali e discussi, con il rigore, la competenza e l’ampiezza di respiro che, del re - sto, non avrebbero potuto non contraddistinguere le più prestigiose e autorevoli voci del dibattito penalistico.
I reati di omicidio tra teoria e prassi
di Adelmo Manna, Vito Plantamura
editore: Pisa University Press
pagine: 120
Il volume affronta le numerose e complesse questioni giuridiche, anche conseguenti a significative novità giurisprudenziali e normative, attinenti a quattro forme particolarmente problematiche di omicidio: quello colposo medico; quello stradale; quello preterintenzionale e quello doloso eventuale. L’opera si articola in cinque capitoli, di cui quattro dedicati singolarmente ad una delle forme di omicidio succitate, e uno che, invece, in modo sintetico, le analizza tutte, per offrire uno sguardo d’insieme della materia. I diversi autori, inoltre – con uno stile chiaro e scorrevole –, riescono tutti a coniugare efficacemente teoria e prassi, profili di parte generale e di parte speciale, descrizione dell’esistente e proposte de iure condendo, così offrendo al lettore un valido strumento, utile sia per l’approfondimento dogmatico che per l’attività pratica degli operatori del diritto, nonché, probabilmente, unico nel suo genere, per selezione degli argomenti e metodologia di trattazione degli stessi
Domicilio e diritto penale nella società post-industriale
di Vito Plantamura
editore: Pisa University Press
pagine: 272
Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qualificata, sin dalla modernità, dall’affermarsi degli opifici e dalla destinazione delle case a scopi esclusivamente abitativi, e quindi, più di recente, da uno straordinario sviluppo tecnologico che, da un lato, consente nuove modalità di intrusione nel domicilio “tradizionale”, e, dall’altro, vede la crescente rilevanza del domicilio informatico. La nozione di domicilio, del resto, non rileva solo ai fi ni dell’art. 614 c.p., ma, partendo dalla base costituzionale di cui all’art. 14 Cost., assume una rilevanza trasversale nel diritto penale sostanziale e processuale. Il riferimento è: sempre da un punto di vista sostanziale, alla successiva ipotesi di cui all’art. 615 c.p., al delitto di interferenze illecite nella vita privata previsto dall’art. 615-bis c.p., al domicilio informatico di cui all’art. 615-ter c.p., al delitto di furto in abitazione (o con strappo) previsto all’art. 624-bis c.p., all’aggravante di cui all’art. 628, co. 3, n. 3-bis, c.p., al novellato (nel 2006) art. 52 c.p., in relazione alla c.d. legittima difesa domiciliare, da ultimo tornata di grande attualità, dato l’iter di ulteriore riforma in corso; nonché, da quello processuale, alle videoriprese investigative domiciliari, alle intercettazioni ambientali domiciliari, sia “classiche” che mediante captatori informatici, e infine, con valenza più specifica, alla necessità – prevista dall’art. 68, co. 2, Cost. – di richiedere l’autorizzazione della Camera alla quale appartiene, per sottoporre un membro del Parlamento a perquisizione domiciliare. L’analisi del dato costituzionale -anche in chiave storica, comparata e sovranazionale, specie con riferimento all’art. 8 CEDU-, di quello penalistico, sia sostanziale (pure in questo caso procedendo al confronto storico e comparato) che processuale, nonché la costante coniugazione di “normatività” ed “empiria”, consentono all’Autore, in sede di conclusioni, di formulare specifiche proposte di riforma caratterizzate da una visione organica e trasversale della tematica.
L'omicidio preterintenzionale
di Vito Plantamura
editore: Pisa University Press
pagine: 288
Il volume affronta una delle tematiche più dibattute della parte generale del diritto penale, trattando il tema classico dell’omicidio preterintenzionale, ma dalla particolare prospettiva della categoria, più generale, dell’omicidio improvviso. Con tale espressione, ci si riferisce all’omicidio anche doloso, ma comunque non premeditato, e sorto a seguito di un litigio o di una provocazione improvvisa. Questo tipo di omicidio preterintenzionale, infatti, risulta di particolare interesse, perché si presta ad una qualificazione giuridica multipla, per cui non è raro che, a fronte di una iniziale contestazione come omicidio doloso, magari con dolo eventuale, possano avvicendarsene altre, che si riferiscono a categorie diverse: appunto la preterintenzione; la colpa cosciente; la legittima difesa, putativa, eccessiva o tout court. Partendo da una base lato sensu criminologica, quindi – e dai dati statistici di riferimento –, l’omicidio preterintenzionale in generale e, in particolare, quello improvviso, è analizzato da un punto di vista storico, normativo (pure con riferimento alle figure affini), dogmatico, giurisprudenziale – anche con l’approfondimento di quattro sentenze inedite, relative ad altrettanti omicidi improvvisi noti alle cronache –, e comparato. Ciò consente all’Autore, in sede di conclusioni, di formulare – coniugando “normatività” ed “empiria” – specifiche proposte di riforma, relative principalmente all’art. 584 c.p., ma anche all’omicidio doloso improvviso.