Conoscere per conservare i borghi storici della Garfagnana
Il Quaderno raccoglie i risultati del workshop “Conoscere per conservare i borghi storici della Garfagnana”, progetto speciale per la didattica finanziato dall’Università di Pisa per l’anno accademico 2021-2022. Obiettivo del workshop, che si è svolto dal 30 maggio 2022 al 4 giugno 2022, è stato quello di guidare un gruppo di giovani studenti del corso di laurea magistrale a ciclo unico di Ingegneria Edile-Architettura alla scoperta di tre paesi della Garfagnana: Sillico, Trassilico e Albiano. La conoscenza dei borghi storici da parte dei giovani partecipanti è stata un’occasione per stimolare il loro spirito critico e accrescere la loro consapevolezza e sensibilità verso il patrimonio storico e ambientale delle cosiddette “aree interne” del nostro paese, necessarie per chi opera nell’ambito degli interventi sul costruito e, altresì, della pianificazione territoriale. Il Quaderno raccoglie le riflessioni elaborate da ciascun gruppo di studenti durante il workshop didattico. Ogni articolo è accompagnato da una serie di schizzi, fotografie e da tre tavole di sintesi che raccolgono le elaborazioni grafiche derivanti dall’impegnativa indagine conoscitiva condotta sul campo e la conseguente meditata proposta progettuale sviluppata a livello di concept preliminare, nell’ottica di fornire spunti utili per interventi di conservazione e valorizzazione futuri.
formato: Libro
Pacem in terris
L’11 aprile 1963 papa Giovanni XXIII firmò l’enciclica Pacem in terris proponendo un nuovo sguardo della Chiesa sul tema della pace e dei diritti umani. Il Concilio Vaticano II ha confermato questa attitudine della Chiesa a leggere i segni dei tempi attraverso la sapienza evangelica. Il messaggio rivolto con questa Enciclica si presenta tuttora attuale: supera i confini del tempo e offre chiavi di lettura per confrontarsi con il ritorno delle guerre e una latente diminuzione della dignità e dei diritti umani. La visione integrale della pace proposta dalla Chiesa supera la sfera politica e delle relazioni internazionali e disegna una sfida tuttora aperta.
formato: Libro
San Torpè e San Paolino, martiri di Nerone
La vicenda del martire Torpè, fatto uccidere a Pisa da Nerone, ci è raccontata da un testo scritto poco dopo l’834, per rivendicare la presenza del suo corpo nella località provenzale di Portus Sinus (oggi St. Tropez). Questa Passio arrivò in Toscana solo più tardi e attirò l’attenzione rivale di Pisa e Lucca.Il presule pisano Federico Visconti (+1277) collocò la testa di san Torpè, “ritrovata” qualche tempo prima, in una chiesa costruita accanto ai ruderi delle Terme romane.Lucca rispose contrapponendo alla Pisa pagana signoreggiata da Nerone la propria immagine di città cristianizzata dal “protovescovo” Paolino, il cui martirio fu descritto da un racconto esemplato sulla Passio di Torpè.
formato: Libro
Parliamo di test statistici in risposta a quesiti clinici
Questo breve testo di Statistica medica prende spunto dalla necessità di fornire agli studenti dell’area sanitaria utili informazioni sull’analisi dei dati in risposta ad uno specifi co quesito clinico. Sono state impiegate poche formule matematiche e molte parole semplici che speriamo siano suffi cienti a far comprendere i motivi e i principi scientifici che stanno alla base dell’elaborazione dei dati clinici.Rispetto ai testi tradizionali di biostatistica sono stati trattati argomenti nuovi come le analisi multivariate, la meta-analisi e le reti neurali, inoltre attraverso un link indicato nel testo è possibile scaricare un data base per comprendere pienamente gli esempi svolti.
formato: Libro
Iustiniani Augusti Digesta seu Pandectae
La traduzione dei libri 37-40, i primi quattro della Pars Sexta, secondo la suddivisione approvata dallo stesso Giustiniano, si ascrivono all’interno del più ampio progetto di traduzione in italiano dei suoi Digesta, iniziata a metà degli anni Novanta del secolo passato, grazie all’instancabile impulso del Prof. Sandro Schipani. Il suo precipuo interesse fu e rimane quello di “donare” alla comunità scientifica, ai pratici e ai discenti la possibilità di leggere e studiare la magnificenza delle elaborazioni della giurisprudenza romana, così da poter comprendere come queste abbiano influenzato la successiva tradizione giuridica fino ad arrivare ai giorni nostri.
formato: Libro
A memoria di forma
Dal 2019, GiArA - Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium dell’Università di Pisa ha avviato un percorso in dialogo tra antico e contemporaneo. In questo contesto si colloca la mostra A memoria di forma, con operedi Caterina Sbrana e Gabriele Mallegni, curata da Pietro Gaglianò. Sbrana e Mallegni utilizzano la tecnica del calco per esplorare il tema della memoria, della mancanza e della rigenerazione, trasformando l’assenza in materia per dar vita a sculture che contaminano forme antiche e moderne, elementi naturali e artificiali. Il catalogo illustra il progetto e offre approfondimenti critici con prospettive disciplinari diverse, grazie alle riflessioni delle curatrici, di Felice Cimatti, Pietro Gaglianò, Annalisa Metta e Donatella Puliga.
formato: Libro
25 luglio 1943
Questo volume apre la nuova collana “Storie costituzionali”, ospitando gli atti della giornata di studi organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa il 25 luglio 2023, a ottanta anni dalla caduta del fascismo.Nei diversi contributi, studiosi di diritto e di storia contemporanea ricostruiscono gli snodi istituzionali e giuridici dell’estate più tragica nell’esperienza nazionale italiana: il significato costituzionale della destituzione di Mussolini; l’attività del Governo Badoglio nella prosecuzione della guerra a fianco della Germania; la continuità dello Stato dopo l’armistizio dell’8 settembre; la persecuzione dei “fascisti traditori” nella Repubblica sociale.
formato: Libro
Moisej Ja. Ginzburg architetto e teorico costruttivista
Moisej Jakovlevič Ginzburg (Minsk, 1892-Mosca, 1946), architetto e teorico è stato il più importante ideologo del movimento costruttivista in architettura, ed ha realizzato alcune delle opere più iconiche dell’architettura dell’avanguardia sovietica oltre ad un nutrito numero di progetti non realizzati. La sua figura di progettista e teorico è ampiamente documentata in diverse pubblicazioni, già uscite in italiano negli anni ’70. In questo lavoro ci occupiamo della sua figura come docente nella Scuola del VChUTEMAS (dal 1926 VChUTEIN) a Mosca, che insieme al Bauhaus ha costituito nel suo breve periodo di attività dal 1920 al 1930 una delle esperienze più produttive dell’avanguardia nel campo della didattica delle discipline del progetto, la cui eco ha avuto un’influenza significativa nelle più importanti Scuole di architettura nel mondo nel corso del Novecento.
Per ricostruire i contenuti del suo insegnamento nella Scuola del VChUTEMAS-VChUTEIN sono considerati alcuni suoi progetti chiave elaborati negli anni di attività nella Scuola: la Casa del Narkomfin a Mosca, la Casa del Governo di Almaata, i progetti disurbanisti per l’insediamento socialista a Mosca e negli Urali, il Palazzo dei Soviet (ultimo suo progetto costruttivista).
Del corpus dei suoi scritti teorici sono analizzati quelli dal 1921 al 1933, tra i quali Il ritmo in architettura, Lo stile e l’epoca, L’abitazione (già pubblicati in italiano), i saggi e gli articoli redazionali della rivista «Sovremennaja Architektura» (parzialmente pubblicati in italiano), con una coda di saggi degli anni ’40. Di questi sono raccolti in un’antologia diversi testi mai tradotti prima in italiano legati alla sua attività di docente di teoria della composizione architettonica e di storia dell’architettura tra i quali: la voce “Architettura” dal Dizionario dei Termini artistici dell’Accademia di Scienze Artistiche dell’URSS (1923), la recensione di P. Muratov a Il ritmo in architettura (1923), il “Programma del corso di Teoria della Composizione architettonica del 1926”, “Il costruttivismo come metodo pedagogico laboratoriale (Prolusione al corso di teoria della composizione architettonica del 1927)”, “Il colore in architettura” (1929), “Esperimento di applicazione del metodo della dialettica materialistica per l’elaborazione di una programma didattico di progettazione architettonica (1930)”; a questi si aggiungono tre scritti degli anni ’40 – “Processo creativo e metodo creativo”, “Questioni di tettonica e architettura moderna” – (che erano parte di un trattato di teoria della composizione architettonica, ancora inedito), e l’introduzione alla Storia generale dell’architettura da lui curata per l’Accademia di Architettura dell’URSS.
formato: Libro