Il volume rappresenta il primo contributo critico sulla categoria di autori che va sotto il nome di “psichiatri-scrittori” e offre una panoramica di opere che hanno al centro la malattia mentale. La storia di questa particolare produzione letteraria inizia nella prima metà dell’Ottocento e registra un significativo incremento di titoli a partire dal 2000.
Gli autori presentano e illustrano testi di scrittori noti (quali Mario Tobino, Corrado Tumiati, Paolo Milone, Eugenio Borgna), ma fanno conoscere anche nomi e testi sui quali ancora resta da studiare (l’Andrea Verga di una novella, il Mario Peserico della raccolta di liriche Le dimenticate, l’Alberto Vedrani critico letterario e il Roberto Lorenzini di Psicopatologia generale).
Il taglio del libro è divulgativo: il lettore si troverà davanti non a un’antologia, ma al racconto della nascita e dello sviluppo, nell’arco di circa duecento anni, del peculiarissimo modo che hanno gli psichiatri di narrare la psicopatologia.
Con i contributi di: Dario Filippi, Marina Riccucci, Stefano Redaelli, Anna Segre, Fabio Zarroli.
Gli autori presentano e illustrano testi di scrittori noti (quali Mario Tobino, Corrado Tumiati, Paolo Milone, Eugenio Borgna), ma fanno conoscere anche nomi e testi sui quali ancora resta da studiare (l’Andrea Verga di una novella, il Mario Peserico della raccolta di liriche Le dimenticate, l’Alberto Vedrani critico letterario e il Roberto Lorenzini di Psicopatologia generale).
Il taglio del libro è divulgativo: il lettore si troverà davanti non a un’antologia, ma al racconto della nascita e dello sviluppo, nell’arco di circa duecento anni, del peculiarissimo modo che hanno gli psichiatri di narrare la psicopatologia.
Con i contributi di: Dario Filippi, Marina Riccucci, Stefano Redaelli, Anna Segre, Fabio Zarroli.




