Marciare per la pace

Marciare per la pace

Abstract

La Marcia della pace per la fratellanza dei popoli Perugia-Assisi promossa da Aldo Capitini nel settembre 1961 è un evento orm
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La Marcia della pace per la fratellanza dei popoli Perugia-Assisi promossa da Aldo Capitini nel settembre 1961 è un evento ormai dimenticato, ed anche il suo pensiero e la sua passione civile sono ormai presenti soltanto in ristrette cerchie di studiosi e nelle sparute schiere di militanti non violenti. Anni fa si sarebbe parlato di "microstoria" perché è stato un episodio a sé stante, ma di assoluta novità nel panorama dei movimenti culturali e politici, che recava in sé passato e presente, un ponte tra i tanti luoghi dispersi così lontani, così differenti eppure solidalmente uniti. Questo, in fondo, è stato il significato della Marcia e questo, infine, è stato Aldo Capitini, l'intellettuale, il militante non violento, il filosofo. Questa "microstoria" è allora, nella sua peculiarità, nei suoi tempi, nelle sue dinamiche, il momento di coagulo di tante spinte e tante ragioni che vengono da esperienze dolorose e guardano avanti con grande coraggio al di là della determinatezza della storia. È il messaggio con cui Capitini declina insieme non violenza, pace e fratellanza tra tutti i popoli che, a quasi mezzo secolo di distanza, appare più che mai attuale, di una validità che trae forza anche dalla esperienza delle tante guerre di questi decenni e dallo smarrimento dell'immediato futuro.

 

Biografia degli autori

Alarico Mariani Marini

Alarico Mariani Marini, avvocato, ha collaborato con Aldo Capitini nella organizzazione della Marcia Perugia-Assisi e sulle pagine del periodico "Umbria d'oggi". Attualmente è componente del Consiglio Nazionale Forense ed ha scritto saggi e curato vari volumi in materia di linguaggio, argomentazione e metodo del diritto. Dirige la rivista "Diritto e formazione" e la collana" Formazione giuridica" delle Edizioni Plus.

Eligio Resta

Eligio Resta è professore ordinario di Filosofia del diritto all'Università di Roma Tre. È nella direzione di "Politica del diritto" e di "Sociologia del diritto". È stato fino al 2002 membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura. Tra le sue opere: Diritto e trasformazione sociale ( a cura di, 1978), La certezza e la speranza. Saggio su diritto e violenza (ult. ed. 2006), Le stelle e le masserizie (1997), L'infanzia ferita (1998), Il diritto fraterno (IV ed. 2005).

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