Gli italiani si stanno progressivamente allontanando dall'Europa. Un tempo annoverati tra i più europeisti, mostrano oggi crescenti segnali di insofferenza nei confronti dell'Unione Europea, che solo fino a pochi anni addietro vedevano con grande favore, in termini economici e politici, anche in una logica di scambio. Sul perché questo sia accaduto il dibattito è aperto. Questo studio contribuisce alla discussione, proponendo alcune chiavi interpretative che vanno oltre la considerazione della semplice avversione alla moneta unica e ai vincoli, sia pure stringenti, che l'Europa impone alle decisioni e dunque all'azione politica dei governi nazionali. E così, sulla scorta degli atteggiamenti euroscettici delle élites, si prospettano tra i cittadini timori identitari che, con l'inevitabile riduzione degli aiuti comunitari, effetto dell'allargamento dell'Europa a est, potrebbero aver decretato la cessazione del patto tacito su cui si è retta fino ad oggi la relazione tra gli italiani e l'Europa.
Biografia dell'autore
Fabio Serricchio
Fabio Serricchio, nato a Isernia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienza Politica, Politica Comparata e Europea, organizzato dal Centro Interdipartimentale per la Ricerca sul Cambiamento Politico (Circap) presso l’Università di Siena, dove ha poi svolto attività di ricerca. Insegna Organizzazione Politica Europea presso l’Università del Molise.