L’urbanistica, fin dalle sue origini, si è occupata di programmare l’uso dei suoli, la loro edificazione privata, per costruire case e palazzi, e quella pubblica, per realizzare le opere di urbanizzazione.
L’accezione meramente territoriale dell’urbanistica non è più idonea ad attribuire esaustiva identità alla materia, che, sulla spinta di più moderne consapevolezze, che hanno condotto a mutarne il nome in “governo del territorio”, è oggi una disciplina complessa, tecnica e giuridica, intrisa di componenti e problematiche ecologico-ambientali, culturali, e sociali.
La pianificazione urbanistica è oggi la sintesi di analisi territoriali, sociologiche, ambientali e culturali che ne fanno lo strumento dello sviluppo complessivo delle comunità, riferito sia al patrimonio edilizio (a destinazione abitativa, rurale, produttiva, turistica, etc.) sia alla qualità della vita, alla tutela dei suoli e delle risorse, alla sostenibilità ambientale degli usi e delle trasformazioni.
L’urbanistica come scienza sociale è l’assunto da cui prende le mosse il presente volume, che, nell’analizzare gli istituti della pianificazione, evidenzia ciò che è sotteso alla materia e alle sue regole: il territorio come bene comune, da utilizzare equamente, nel rispetto delle sue caratteristiche, delle sue fragilità e delle sue finitezze, anche nell’interesse delle generazioni future.
Di recente è stato coautore del Commentario al codice dei contratti pubblici, in pubblicazione per la Editoriale Scientifica, e del pamphlet "Elettrosmog", in pubblicazione da Movimento “Elettrosmog e 5G?”.
L’accezione meramente territoriale dell’urbanistica non è più idonea ad attribuire esaustiva identità alla materia, che, sulla spinta di più moderne consapevolezze, che hanno condotto a mutarne il nome in “governo del territorio”, è oggi una disciplina complessa, tecnica e giuridica, intrisa di componenti e problematiche ecologico-ambientali, culturali, e sociali.
La pianificazione urbanistica è oggi la sintesi di analisi territoriali, sociologiche, ambientali e culturali che ne fanno lo strumento dello sviluppo complessivo delle comunità, riferito sia al patrimonio edilizio (a destinazione abitativa, rurale, produttiva, turistica, etc.) sia alla qualità della vita, alla tutela dei suoli e delle risorse, alla sostenibilità ambientale degli usi e delle trasformazioni.
L’urbanistica come scienza sociale è l’assunto da cui prende le mosse il presente volume, che, nell’analizzare gli istituti della pianificazione, evidenzia ciò che è sotteso alla materia e alle sue regole: il territorio come bene comune, da utilizzare equamente, nel rispetto delle sue caratteristiche, delle sue fragilità e delle sue finitezze, anche nell’interesse delle generazioni future.
Biografia dell'autore
Giancarlo Altavilla
Giancarlo Altavilla è un avvocato amministrativista, docente incaricato di Diritto Urbanistico e Legislazione delle Opere Pubbliche nell’Università degli Studi di Pisa.Di recente è stato coautore del Commentario al codice dei contratti pubblici, in pubblicazione per la Editoriale Scientifica, e del pamphlet "Elettrosmog", in pubblicazione da Movimento “Elettrosmog e 5G?”.