Anche il diritto penale sostanziale ha conosciuto una profonda evoluzione in virtù della nuova linfa che gli hanno riversato il diritto europeo e la giurisprudenza delle Corti internazionali. La norma ordinaria concretamente applicabile deve tener conto non soltanto della Costituzione, ma anche della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’esperienza degli anni recenti ha fatto affiorare una proficua dialettica tra le Corti superiori, tra cui si sono inserite con un ruolo fortemente incisivo le Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione. Le Corti operano nel rispetto dei principi di garanzia della persona che costituiscono il patrimonio della comune civiltà giuridica europea. Ciascuna Corte però esamina le questioni attraverso una specifica angolatura. La Suprema Corte italiana presta maggiore attenzione alle esigenze general-preventive. La Corte Costituzionale e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, vocate alla salvaguardia dei diritti fondamentali della persona, si ispirano in modo particolare alle esigenze di garanzia dell’individuo. La Corte di Giustizia privilegia l’ottica di tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea.
Il presente Codice intende favorire l’approccio innovativo allo studio dell’intera materia penale, arricchendo il patrimonio informativo degli operatori del diritto ed enucleando gli elementi più significativi dell’identità giuridica europea che affiorano nell’esperienza giurisprudenziale. Lo spazio di questo Codice è quello giudiziario europeo, alla luce, sempre, del primato della Corte Costituzionale, cui spetta la competenza a porre eventuali “controlimiti” che garantiscano la compatibilità dei principi europei con quelli statuiti dalla nostra Carta fondamentale.
Biografia degli autori
Adelmo Manna
Adelmo Manna è attualmente Ordinario di diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Foggia. E’ autore, oltre che di numerosi saggi su argomenti di parte generale e speciale, nonché di diritto penale dell’economia, e di commenti giurisprudenziali apparsi su riviste specializzate, delle seguenti monografie: “Profili penalistici del trattamento medico-chirurgico”, Milano, 1984; “Beni della personalità e limiti della protezione penale”, Padova, 1989; “Tutela penale della personalità”, Bologna, 1993; “L’imputabilità e i nuovi modelli di sanzione”, Torino, 1997; “La nuova legge sull’usura”, Torino, 1997; “Abuso d’ufficio e conflitto d’interessi nel sistema penale”, Torino, 2004. Ha inoltre partecipato a iniziative editoriali di carattere collettivo, tra le quali si segnalano, in particolare, fra le più recenti, i volumi dallo stesso curati, sui “Reati contro la persona”, Torino, 2007; “Materiali sulla riforma dei reati contro la Pubblica Amministrazione, Padova, 2007 e “Corso di diritto penale dell’impresa”, Padova, 2010. E’ anche autore del “Corso di diritto penale”, 2°, Padova, 2012, ed è altresì con-direttore assieme ai colleghi Cadoppi, Canestrari e Papa, del “Trattato di diritto penale”, Torino, edito dal 2008 in poi, che comprende sinora sia la parte speciale che la parte generale del codice penale. Quanto alle Riviste è con-direttore di “Archivio penale” e de “La Corte d’Assise”, nonché componente del comitato scientifico de “La giurisprudenza di merito”. E’, infine, componente del collegio dei revisori della rivista “La giurisprudenza italiana” e della “Rivista trimestrale di diritto penale dell’economia”.
Mauro Ronco
E’ Professore ordinario nell’Università di Padova, nonché Professore incaricato di Diritto Penale nell’Università di Innsbruck presso l'Institut fuer Italienisches Recht.
E’ stato consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura. E’ stato Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Torino. E’ autore di numerose pubblicazioni di diritto penale