Il 27 ottobre 2016 è stata approvata alle Nazioni Unite la risoluzione L. 41, con cui si chiede la convocazione, per il 2017, di un’Assemblea Generale per avviare negoziati su uno strumento giuridicamente vincolante per la messa al bando delle armi nucleari. Si tratta di una svolta epocale. Le armi nucleari – più di 16000 testate possedute da Stati Uniti, Russia, Cina, Pakistan, India, Gran Bretagna, Francia, Israele e Corea del Nord – non sono illegali, diversamente da altre armi di distruzione di massa: esse continuano a rappresentare una minaccia per tutto il genere umano, mentre cresce anche il rischio del c.d. terrorismo nucleare. Lo scopo del volume è quello di informare e offrire strumenti e competenze che forniscano un supporto razionale alla richiesta di un mondo libero da armi nucleari, per andare oltre il (pur importante) coinvolgimento emotivo ma anche oltre una narrazione storica che ha contributo ad accreditare le armi atomiche come “male necessario” per porre fine alla seconda guerra mondiale e poi per mantenere la pace nel mondo.
I numerosi temi - affrontati in chiave interdisciplinare – hanno come denominatore comune la responsabilità: responsabilità degli scienziati, prima di tutto; responsabilità di chi – politici e militari - decise di usare la bomba atomica; responsabilità di noi tutti, nell’attivarci per esigere un mondo libero da armi nucleari. Responsabilità non solo per qualcosa (qualcosa che è stato fatto o che non è stato fatto), ma anche verso qualcuno: le generazioni future e le vittime delle due atomiche di Hiroshima e Nagasaki e delle migliaia di test nucleari che fino al 1990 sono stati effettuati.
I numerosi temi - affrontati in chiave interdisciplinare – hanno come denominatore comune la responsabilità: responsabilità degli scienziati, prima di tutto; responsabilità di chi – politici e militari - decise di usare la bomba atomica; responsabilità di noi tutti, nell’attivarci per esigere un mondo libero da armi nucleari. Responsabilità non solo per qualcosa (qualcosa che è stato fatto o che non è stato fatto), ma anche verso qualcuno: le generazioni future e le vittime delle due atomiche di Hiroshima e Nagasaki e delle migliaia di test nucleari che fino al 1990 sono stati effettuati.
Biografia dell'autore
Enza Pellecchia
Enza Pellecchia è Professore Ordinario di Diritto Privato del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa. Dirige il CISP-Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace dell’Università di Pisa. Si occupa di diritti della persona, di soggetti deboli e di disarmo.
Rassegna stampa per Per un mondo libero dalle armi nucleari
La Nazione Livorno, 23.05.2017
pubblicato il: 25-05-2017
Su La Nazione di Livorno è stato pubblicato un articolo in merito alla presentazione del volume "Per un mondo libero dalle armi nucleari" a cura di Enza Pellecchia ed edito da Pisa University Press.
Eventi collegati a Per un mondo libero dalle armi nucleari
Sala Caduti di Nassirya, il 26.09.2017 alle ore 17.00, Senato della Repubblica, Roma
Gipsoteca di Arte Antica, il 17.05.2017 alle ore 16.00, Piazza di San Paolo all'Orto, 10, Pisa
Sala delle Feste, Palazzo Bastogi, il 27.03.2017 alle ore 16.30, via Cavour 18, Firenze