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Presentazione del volume "Per un mondo libero dalle armi nucleari"

Dove

Piazza di San Paolo all'Orto, 10 Pisa

Quando

mercoledì 17 maggio 2017
dalle 16.00 alle 17.00
Mercoledì 17 maggio 2017 alle ore 16:00 Presso la Gipsoteca di Arte Antica Verrà presentato il volume "Per un mondo libero dalle armi nucleari" della Prof.ssa Enza Pellecchia.
Presentazione del volume Saluti
Paolo Mancarella · Rettore Università di Pisa

Interventi
Tommaso Greco · Dipartimento di Giurisprudenza Università di Pisa · CISP
Alessandro Polsi · Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere Università di Pisa · CISP
Carlo Schaerf · Dipartimento di Fisica Università Torvergata Roma · ISODARCO

Per concludere
THE LETTER OF LAST RESORT (LA LETTERA DELL'ULTIMA RISOLUZIONE)
di David Greig

Lettura di Laura Mazzi e Sergio Romano a cura di Massimiliano Farau

In allegato la locandina dell'evento.
Per un mondo libero dalle armi nucleari
Per un mondo libero dalle armi nucleari
Enza Pellecchia
Il 27 ottobre 2016 è stata approvata alle Nazioni Unite la risoluzione L. 41, con cui si chiede la convocazione, per il 2017, di un’Assemblea Generale per avviare negoziati su uno strumento giuridicamente vincolante per la messa al bando delle armi nucleari. Si tratta di una svolta epocale. Le armi nucleari – più di 16000 testate possedute da Stati Uniti, Russia, Cina, Pakistan, India, Gran Bretagna, Francia, Israele e Corea del Nord – non sono illegali, diversamente da altre armi di distruzione di massa: esse continuano a rappresentare una minaccia per tutto il genere umano, mentre cresce anche il rischio del c.d. terrorismo nucleare. Lo scopo del volume è quello di informare e offrire strumenti e competenze che forniscano un supporto razionale alla richiesta di un mondo libero da armi nucleari, per andare oltre il (pur importante) coinvolgimento emotivo ma anche oltre una narrazione storica che ha contributo ad accreditare le armi atomiche come “male necessario” per porre fine alla seconda guerra mondiale e poi per mantenere la pace nel mondo. I numerosi temi - affrontati in chiave interdisciplinare – hanno come denominatore comune la responsabilità: responsabilità degli scienziati, prima di tutto; responsabilità di chi – politici e militari - decise di usare la bomba atomica; responsabilità di noi tutti, nell’attivarci per esigere un mondo libero da armi nucleari. Responsabilità non solo per qualcosa (qualcosa che è stato fatto o che non è stato fatto), ma anche verso qualcuno: le generazioni future e le vittime delle due atomiche di Hiroshima e Nagasaki e delle migliaia di test nucleari che fino al 1990 sono stati effettuati.  


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