Diacronia - Studi
Il diritto “in un altro senso”
La filosofia giuridica di Marsilio da Padova
di Chiara Magneschi
editore: Pisa University Press
pagine: 232
Il volume conduce una ricerca sugli aspetti filosofico-giuridici del pensiero di Marsilio da Padova, mostrando l’esistenza di una teoria dei diritti avvicinabile alle moderne teorie del diritto soggettivo. Allo stesso tempo, il percorso di analisi si confronta con le interpretazioni classiche delle varie accezioni di legge, mettendo in luce come per molti versi si realizzi quell’approdo giuspositivistico ricercato dal filosofo, ma come allo stesso tempo l’attributo di laicità dell’ordinamento giuridico mondano sia trattenuto da una fondazione ancora teologica e necessiti dell’apporto della legge divina per poter operare il bene comune. Ne deriva un quadro di grande complessità, dove l’eredità del pensiero classico si proietta nella modernità giuridica.
Malinowski e l’idea della reciprocità nel diritto
di Federica Martiny
editore: Pisa University Press
pagine: 268
In qualsiasi libreria o biblioteca, i libri di Malinowski si trovano nella sezione “Antropologia” e quando ci si imbatte nei titoli che parlano del diritto nelle tribù indigene si pensa ad un uso incauto delle parole. Questo testo prova a prendere sul serio la sua riflessione sul diritto nelle società “primitive”, ponendo il meccanismo della reciprocità come fondamento dell’obbligazione giuridica.
Il sentiero del “noi”
Pluralismo giuridico, umanesimo e relazione in Antonio Pigliaru
di Pier Giuseppe Puggioni
editore: Pisa University Press
pagine: 2016
Le ricerche di Antonio Pigliaru (1922-1969) si inseriscono nel dibattito novecentesco sulla pluralità degli ordinamenti giuridici e risentono del confronto con l’attualismo, l’istituzionalismo, la teoria dell’esperienza giuridica e il marxismo.Dalla sua produzione scientifica, che copre un arco di circa vent’anni, emerge una teoria del diritto caratterizzata da due capisaldi: la centralità dell’umano e la primazia della relazione sulla costituzione dell’ordine. L’attenzioneverso il «problema dell’uomo» e la costruzione del noi conducono l’autore ad elaborare una teoria della legittimità che subordina l’obbedienza allo Stato al «rispetto dell’uomo» nella concretezza «situazionale» delle sue relazioni. Inquest’ottica sembrano potersi leggere le riflessioni pigliariane sul banditismo, sulla lotta per il diritto, sulla pena e sulla democrazia.
Lavoro e ricompensa
La teoria della legislazione di Jeremy Bentham
di Paola Calonico
editore: Pisa University Press
pagine: 226
Attraverso la lettura delle pagine di Jeremy Bentham sul diritto, il penitenziario, la casa di lavoro e la schiavitù, questo studio intende approfondire la teoria benthamiana della legislazione. Malgrado il lavoro sia indubbiamente una fonte di dolore, è inevitabile che il «maggior numero» dei consociati se ne faccia carico.È tuttavia possibile, secondo Bentham, utilizzare la sanzione giuridica per accrescere la felicità di chi lavora senza metterne in discussione la funzione sociale.