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Collezione accademica

Dentro la Biennale del nuovo millennio

Sguardi e riflessioni intorno al sistema

di Mauro Pratesi

editore: Pisa University Press

pagine: 108

Le recensioni di Mauro Pratesi intorno alla Biennale, che vengono, ora, ripubblicate, formano un suo unicum per comprendere, da un punto di vista strettamente personale e fuori dalle direttive del gusto “modaiolo”, il primo ventennio del terzo millennio, col vivo convincimento che siano qualcosa di più della solita banale, poche volte, anche, brillante, cronaca alla quale stiamo assistendo da un bel po’ di tempo. Questi scritti evidenziano una analisi dal punto di vista del gusto, del metodo intorno al sistema e alle scelte dei, cosiddetti, curator e opinionisti sempre super informati sull’ambiente artistico. In fondo l’autore ha fatto in tempo ad assistere alla scena “dentro” la Biennale quando scorreva il rituale, non certo nascosto, dei galleristi e mercanti, anche quelli più famosi, che inseguivano al passo gli artisti con i critici del momento, ora, purtroppo, indice dei tempi cambiati, sono gli artisti che “sbavano” e si prostrano petulanti ai piedi, insieme ai loro critici promoter, al mercante di grido di turno.L’incoraggiamento a ripubblicare questi scritti è venuto, all’autore, dalla lettura di quel libretto, Longhi lo avrebbe definito “gobbo”, di Luigi Bartolini, Il fallimento della pittura (Lettere dalla Biennale), (Società Tipolitografica Editrice, Ascoli Piceno 1948), e, poi, non ultima la raccolta dei contributi di Gillo Dorfles, Inviato alla Biennale Venezia 1949-2009 (Scheiwiller, Milano 2010).
12,00

Documenti d'artista

Processi, fonti, spazi, archiviazioni

editore: Pisa University Press

pagine: 232

Studiare la contemporaneità comporta una serie di interrogativi, quasi mai di facile risoluzione, che da un lato insistono sul complesso inquadramento di fenomeni non ancora storicizzati, dall’altro investono l’eccessiva quantità ed eterogeneità delle fonti a disposizione, sulle quali occorre operare una selezione ragionata. Come si affronta lo studio dei processi creativi o la relazione tra artista e spazio di lavoro? Come si può archiviare l’effime­ro o come si possono indagare le fonti non scritte? Come e quanto le tecnologie digitali consentono di esaminare, registrare e riprodurre l’arte nel suo farsi? A tali domande provano a dare una risposta i contributi rac­colti nel volume, tappa conclusiva del Progetto di ricerca dell’Ateneo pisano 2018_48 “Documenti d’artista. Mappatura digitale dei processi creativi fra arti visive e performative”, il cui obiettivo è cogliere gli aspetti sottesi che pertengono alla dimensione più intima e privata del lavoro artistico, aspetti che precedono la creazione dell’opera o che ne costituiscono l’essenza.  
25,00

È tutto Reale

di Elena Niccolai, Martina Onnis

editore: Pisa University Press

pagine: 24

Che sarà mai un pisolino... solo uno. Quella ghirona di Martina ha pensato bene di addormentarsi durante la videolezione di Comunicazione museale. Tra idee, progetti e prototipi si ritrova nel Museo Nazionale di Palazzo Reale di Pisa dove una nobildonna modaiola, un piccolo combattente e un granduca di piede lesto la accolgono a suono di espressioni spagnoleggianti, rulli di tamburi, grida cittadine e melodie di corte. Tradizione e magia si fondono in questa avventura per dar vita ad una storia che incontra l’arte e in cui amicizia, impegno, difficoltà e speranza si fondono e rendono tutto... Reale. Questo fumetto è frutto dei Progetti speciali per la didattica dell’Università di Pisa Università Musei Pubblici: prodotti di comunicazione per i Musei Nazionali di Pisa, responsabile Antonella Gioli, in collaborazione con Direzione regionale musei della Toscana. Racconta il progetto, gli sguardi sul museo, le videolezioni, la voglia di tenere viva l’idea di un’università partecipativa.
10,00

In supreme dignitatis

Per la storia dell'Università e dell'Ospedale di Pisa

editore: Pisa University Press

pagine: 176

Questo volume, che approda alla stampa per volontà del Rettore e con il patrocinio del Rotary Club Pisa Galilei, offre la prima edizione critica e diplomatica completa, con traduzione e commento, del più importante documento storico dell’Università di Pisa, la bolla In supreme dignitatis di papa Clemente VI per l’istituzione dello Studium generale (3 settembre 1343), e l’edizione commentata di uno sconosciuto e inedito fascicolo pergamenaceo con atti notarili quattro-cinquecenteschi riguardanti l’Ospedale di Pisa, recuperato di recente sul mercato antiquario e donato all’Università di Pisa. Le ragioni che legano queste e altre testimonianze indagate nel volume emergono dai saggi introduttivi a firma di P. Pontari, G. Albanese e M. Riccucci, che gettano luce su momenti salienti della storia universitaria, ospedaliera e artistica pisana tra Medioevo e Rinascimento, implicando personaggi e vicende di primo piano, come Lorenzo il Magnifico e il suo noto interesse per Pisa, per la sua Università, il suo Ospedale e le proprietà fondiarie del suo contado.
16,00

Musei, pubblici, tecnologie

editore: Pisa University Press

pagine: 172

 Il tema della centralità del pubblico e del suo coinvolgimento nella fruizione e interpretazione del museo ha finalmente coinvolto generazioni di studiosi a rileggere questo dispositivo anche alla luce di nuove sensibilità cognitive; per contro il focus su Audience Development e Public Engagement ha indirizzato il confronto in modo esclusivo, tanto da rappresentare un mantra a cui hanno atteso i più vivaci tecnici ed esperti, talvolta spintisi a considerare il pubblico come consumatore. Nel trinomio Musei Pubblici Tecnologie il tema che emerge con grande forza e attualità è quello dell’Accessibilità: accesso al Patrimonio, da preservare e valorizzare in una logica inclusiva, che lo renda fruibile fisicamente, intellettivamente e socialmente; accoglienza nel segno di una cultura che rivendichi il diritto di chiunque a godere l’arte e i suoi significati profondi; coinvolgimento del pubblico al fine di stimolare i visitatori come protagonisti di un’esperienza estetica vibrante nonché straordinaria occasione di formazione ad una cittadinanza consapevole. In prima linea accanto al pubblico ci sono curatori, storici dell’arte, addetti alla comunicazione e alla mediazione, architetti e designer, ma anche gli artisti, capaci di una singolare abilità nella mediazione del Patrimonio.    
10,00

Il calice eucaristico nell'Arcidiocesi di Pisa: diciotto esemplari tra XIV e xx secolo

di Marco Collareta

editore: Pisa University Press

pagine: 64

Riprendendo un impegno avviato l’anno scorso con lo studio di quattro croci in metallo prodotte tra XII e XVI secolo, l’indagine sul patrimonio orafo dell’Arcidiocesi di Pisa prosegue con questa seconda monografia che affronta diciotto calici eucaristici prodotti tra XIV e XX secolo, provenienti dalle chiese del territorio e custoditi oggi nei depositi dell’Ufficio Beni Culturali della Curia. Il saggio che apre il piccolo libro intende narrare la lunga storia dell’intreccio tra arte e liturgia, che solo permette di inquadrare quei tipicissimi esempi della suppellettile ecclesiastica. Le fotografie che rendono visibili tali manufatti si devono al dottor Nicola Gronchi e vanno lette in parallelo alle schede della dottoressa Daria Gastone, che li rendono comprensibili. Oltre che all’opera di questi imprescindibili collaboratori, il pensiero di chi scrive corre riconoscente all’incoraggiamento ed al sostegno accordati con viva generosità da monsignor Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa, da monsignor Adriano Barsotti, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Curia, e dalla dottoressa Francesca Barsotti, responsabile dello stesso Ufficio. La pubblicazione è stata resa possibile grazie ad un finanziamento erogato dall’Ateneo di Pisa nel 2017.
10,00

Worlds of words: complexity, creativity and conventionality in English language, literature and culture

vol. II Literature and culture

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 336

Inspired by the papers presented at the 28th biennial Conference of the Italian Association of English Studies, held in Pisa in September 2017, the essays collected in the Literature Section of this volume intend to contribute to a reflection on complexity and creativity in literary works, focusing both on the diachronic development of these two concepts through different ages and literary periods, and on their synchronic occurrence within texts and across genres. The wide time span covered by the essays, ranging from the early modern period to the  contemporary, enables an extensive charting, as well as an inclusive and in-depth understanding, of an extremely rich phenomenology. The papers included in the Culture Section draw together multiple strands which expatiate on a variety of issues and fields, such as the farreaching project and latest developments of Cultural Studies, trauma and ethnicity, globalisation and cyberspace, the politics of intermediality and communication patterns in social networks. An up-to-date and stimulating cartography is thus offered in which the paradigms of complexity, creativity and  conventionality are crucially addressed and investigated in connection with their material contexts.    
31,00

Worlds of words: complexity, creativity, and conventionality in english language, literature and culture

volume I- Language

editore: Pisa University Press

pagine: 594

The volume collects articles which discuss complexity, conventionality and creativity in the English language from perspectives as diverse as specialised discourse, language teaching and learning, language varieties, lexical creativity, stylistics, knowledge dissemination through the media and audio-visual translation. It offers a multifaceted picture of the ways in which opposing forces exerted by conventionality and creativity contribute to shaping all levels of the linguistic system. The interpretive paradigm is offered by the theory of complex systems, a rich research framework attempting to describe and explain the dynamics which emerge in the many forms of situational adaptation of natural systems. Norms and conventions are, in fact, constantly exploited and manipulated through the creative behaviour of language users. This may lead to unpredictable synchronic effects and variation and, ultimately, to diachronic innovation.
35,00

Alle origini dell'Epigrafia volgare

Iscrizioni italiane e romanze fino al 1275

di Livio Petrucci

editore: Pisa University Press

pagine: 216

Il volume propone la prima rassegna su scala romanza delle più antiche epigrafi redatte in volgare e oggi ancora consultabili: un corpus di quarantatré reperti selezionati, con criteri espliciti ed uniformi, tra i cinquantacinque individuati attraverso un’ampia ricerca bibliografica. Tutti i reperti proposti dalla bibliografia consultata sono uniformemente schedati; dei quarantatré reperti ammessi nel corpus viene fornita una documentazione fotografica a colori, per più di un terzo inedita. L’introduzione comprende: la discussione del posto delle epigrafi tra le prime scritture volgari; la selezione del corpus; uno studio dei reperti selezionati, sotto il profilo tipologico (con particolare riguardo agli epitaffi) e in relazione al significato dell’impiego del volgare.
20,00

Quattro croci in metallo dell'antica arcidiocesi di Pisa (XII-XVI secolo)

editore: Pisa University Press

pagine: 64

Città tra le più visitate al mondo, Pisa è nota soprattutto per le sue architetture medievali e le sculture e pitture che le decorano. Sappiamo tuttavia dalle fonti che ai capolavori delle arti monumentali facevano degna eco quelli delle arti preziose, oggi in larga misura scomparsi per le note vicende dell’economia, della politica e del gusto artistico che coinvolsero Pisa tra medioevo e prima età moderna. Approfittando dell’opportunità di un’esposizione temporanea nel Palazzo arcivescovile, il presente lavoro si concentra su quattro rare croci in metallo dei secoli XII-XVI, che testimoniano gli sviluppi della coeva oreficeria sacra nel territorio dell’antica Arcidiocesi di Pisa. La guida è stata pensata per gli studenti e quanti altri si sentano attratti da un settore ingiustamente trascurato della produzione artistica. Centro del piccolo libro è l’apparato fotografico, mirante a visualizzare in tutti i loro aspetti più significativi i materiali presi in esame. I problemi storici, generali e particolari, che questi ultimi sollevano sono analizzati in forma discorsiva nel saggio introduttivo. L’appendice documentaria, infine, introduce i lettori alla conoscenza della ricca documentazione d’archivio relativa agli arredi liturgici.   Con un’appendice documentaria di Daria Gastone  
9,00

Egitto e Vicino Oriente Antichi: tra passato e futoro

Studi e ricerche sull'Egitto e Vicino oriente in Italia: I convegno nazionale Pisa 5-6 giugno 2017

editore: Pisa University Press

pagine: 480

L’Egitto e il Vicino Oriente antichi non sono mai stati così vicini come il 5 e il 6 giugno 2017 a Pisa, quando si sono riuniti molti degli studiosi italiani attivi nella ricerca e nell’insegnamento in campi quali l’Anatolistica, l’Archeologia del Vicino Oriente, l’Assiriologia, l’Ebraistica, l’Egittologia, la Semitistica e la Storia del Vicino Oriente Antico. In questi due giorni colleghi di discipline diverse si sono confrontati sia su un ripensamento critico del passato e del presente degli studi orientalistici, sia sul loro futuro: quello che si va delineando e quello che si vuole costruire, presentando gli ultimi risultati delle ricerche in atto, eventuali nuove problematiche, approcci metodologici e tendenze.  Il volume raccoglie le relazioni tenute al convegno; esse fanno riferimento a temi comuni all’Egitto e al Vicino Oriente antico, quali le dinamiche politiche, sociali, ed economiche legate alla ricostruzione storica, i contesti archeologici e i corpora di oggetti, l’archeologia del paesaggio, le interazioni culturali e socio-geografi che, i problemi linguistici e le edizioni di testi. TAVOLA DEI CONTENUTI: Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa Pierluigi Barotta, Direttore del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere Introduzione Marilina Betrò, Stefano De Martino, Gianluca Miniaci, Frances Pinnock Sezione 1: Relazioni introduttive Edda Bresciani  Paolo Matthiae Sezione 2: Dove eravamo – dove andiamo Dove eravamo, dove andiamo: la Semitistica, Riccardo Contini L’Archeologia del Vicino Oriente: un’esperienza italiana in trasformazione, Stefania Mazzoni Dove eravamo, dove andiamo: la Storia del Vicino Oriente antico, Lucio Milano Anatolia antica: didattica e ricerca in Italia da Piero Meriggi a oggi, Stefano De Martino, Clelia Mora Egittologia. Dove eravamo, dove andiamo, Patrizia Piacentini  Sezione 3: Progetti e ricerche in corso  Il rito d’espiazione sudarabico antico:uno sguardo ai nuovi dati da Barāqish (Yemen), Alessio Agostini  I taccuini di viaggio di Emil O. Forrer e la geografia storica dell’Anatolia ittita:un progetto del GRISSO, Silvia Alaura  Autokrator, re dell’Alto e del Basso Egitto, Nicola Barbagli  Il progetto GhES (“Geohistory of Early Syria”): limiti e ambizioni, Marco Bonechi  Funzionari egizi come cives romani?Alcune considerazioni sulla ritrattistica privata tolemaica, Giorgia Cafici  Ricerche filologiche, storiche e linguistiche sulla Siria anticanel quadro del progetto “The Prosopography of Ebla”, Amalia Catagnoti  Il tempio e il suo modello: nuovi rinvenimenti a Soknopaiou Nesos, Paola Davoli  Il corpus degli intagli lignei dal Palazzo Reale G di Ebla.Summa dei dati e delle questioni della ricerca, Rita Dolce  Lo studio dei testi in lingua hurrica: progetti in corso e prospettive future, Mauro Giorgieri  Sulle nuove (e vecchie) cronologie degli stati neo-ittitialla luce dei nuovi testi e dell’annalistica neo-assira, Federico Giusfredi  Criticità e prospettive nello studio del materiale ceramicoproveniente dal Monastero di ‘Abba Nefer l’eremita’ a Manqabad (Asyut), Ilaria Incordino  Tra Vicino Oriente Antico e Africa: il crocevia eritreo, Gianfrancesco Lusini  Il “Progetto Hattusa”: una cooperazione italo-tedescaper la sperimentazione di nuove tecnologieapplicate all’archeologia e all’epigrafia anatolica, Massimiliano Marazzi  La mobilità degli oggetti di prestigio: un caso di studio tra Biblo e l’Egitto nell’età del Medio Bronzo II (2000-1650 a.C.). Gianluca Miniaci  Il termine maṣeba in Ebraico narrativo standard, Alessandra Pecchioli  L’economia del Vicino Oriente antico tra evidenze epigrafiche e dati archeologici. Un progetto interdisciplinare per lo studio dell’argentocome mezzo di scambio nell’età del Bronzo, Luca Peyronel  Tra ellenocentrismo e iranocentrismo.Riflessioni sullo studio dell’Anatolia occidentale nel IV sec. a.C., Alessandro Poggio  Progetto “Dizionari del Vicino Oriente antico”, Simonetta Ponchia  Il superamento della tipologia: l’analisi funzionale dei materialie del loro contesto archeologico per una ricostruzione delle consuetudini.L’esempio dell’Amur, Marina Pucci  Dai testi alla storia: Assiriologia e Storia del Vicino Oriente anticoinsieme in un incontro possibile, Annunziata Rositani “Se la montagna non va a Maometto…”Per un’archeologia delle Alte Terre del Vicino Oriente, Elena Rova, Alessandra Gilibert  Verso la ricostruzione dei depositi di testi ittiti: il caso del Haus am Hang a Ḫattuša, Giulia Torri  L’omofonia e il suo contributo alla questione tassonomica.Il consonantismo e l’omofonia, Stefano Vittori     
30,00

Laboratorio Universitario Volterrano

QUADERNO XVIII, 2015 - 16

di Marco Giorgio Bevilacqua, Marinella Pasquinucci

editore: Pisa University Press

Il Laboratorio Universitario Volterrano (LUV), fondato nel 1996 da Costantino Caciagli, è un ente di ricerca e form
Gratuito

La necropoli delle Ripaie di Volterra

Le tombe di età ellenistica e romana

di Lisa Rosselli

editore: Pisa University Press

Situata sul versante meridionale del colle volterrano, la necropoli delle Ripaie fu scoperta fortuitamente nella primavera del
21,99

La necropoli delle Ripaie di Volterra

Le tombe di età ellenistica e romana

di Lisa Rosselli

editore: Pisa University Press

pagine: 310

Situata sul versante meridionale del colle volterrano, la necropoli delle Ripaie fu scoperta fortuitamente nella primavera del 1969 in occasione di lavori di edilizia urbana. Il volume prende in esame le testimonianze relative alla fase più tarda di occupazione di quest’area sepolcrale, che consiste in undici tombe ipogee a piccola camera a deposizione singola o doppia, scaglionate tra la prima e la tarda età ellenistica, e cinque sepolture di epoca romana imperiale, oltre ad una cospicua quantità di reperti erratici raccolti a più riprese, indizio di ulteriori se­polture presenti originariamente nella necropoli. Nonostante le strutture non siano più visibili perché obliterate dalle costruzioni moderne, l’analisi della documentazione, seppure esigua, redatta al momento dello scavo e del complesso dei materiali recuperati ha consentito di ricostruire la fisionomia della necropoli e i caratteri di quel­la parte della comunità che aveva scelto l’area delle Ripaie come luogo di sepoltura: un insieme di nuovi dati che vanno ad ampliare il quadro delle conoscenze relative alle necropoli volterrane di epoca ellenistica e romana.
30,00

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