Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
0

Scienze per la Pace

Università e pace

I primi vent’anni del Centro Interdisciplinare ‘Scienze per la Pace’ di Pisa (1998-2021)

di Filippo Epinoza

editore: Pisa University Press

pagine: 148

A metà degli anni ’90 un gruppo di docenti dell’Università di Pisa ha iniziato a interrogarsi sul contributo che le discipline accademiche possono dare alla costruzione della “pace positiva”, mettendo a frutto le riflessioni sulla trasformazione nonviolenta dei conflitti proprie dei Peace Studies anglosassoni. Quel gruppo di pionieri e di pioniere ha dato vita al CISP, e questo volume, attingendo a materiale di archivio e dando voce ai protagonisti e alle protagoniste, ne ripercorre una storia di successo, che ha prodotto una contaminazione virtuosa da cui sono nati prima i Corsi di laurea in Scienze per la pace, poi la Rete delle Università italiane per la Pace
14,00

Affrontare il conflitto

Trascendere e trasformare

di Johan Galtung

editore: Pisa University Press

pagine: 232

Questo libro si offre a studenti e docenti dei corsi di Scienze per la Pace, agli specialisti della mediazione, ai diplomatici e agli uomini di governo, ma anche a qualsiasi persona che voglia apprendere «l’arte» di trascendere i conflitti, affrontandone la sofferenza portata dalle contraddizioni che li generano. Appoggiandosi a una solida teoria elaborata in decenni di attività come ricercatore per la pace e mediatore internazionale, J. Galtung ha realizzato un efficace compendio del suo metodo TRANSCEND, nella forma di un manuale di esercizi pratici per l’addestramento ad affrontare le più diverse situazioni conflittuali. Scanditi dal succedersi dei giorni della settimana, dal lunedì alla domenica, vi vengono esaminati 40 conflitti reali, cominciando dai micro-conflitti della vita quotidiana, per passare ai meso-conflitti di classe, genere, razza, fino ad arrivare ai macro-conflitti tra statinazione e tra civiltà. I lettori vengono continuamente coinvolti nei casi esaminati, sollecitati a dare il proprio contributo di creatività nell’indicare le alternative alla coercizione e alla violenza. Alla base sta la convinzione che la costruzione della pace altro non sia che l’applicazione della capacità umana di immaginare a ogni ostacolo un nuovo inizio, andando oltre le contrapposizioni, con il contenimento critico delle pretese egoistiche, immedesimandosi nelle ragioni dell’altro, favorendo l’elaborazione di obiettivi superiori che impegnino le parti in conflitto a percorrere la strada della nonviolenza.
12,00

Migrazioni. Un'introduzione filosofica-politica

di Ilaria Possenti

editore: Pisa University Press

pagine: 151

«Ci siamo accorti dell’esistenza di un diritto ad avere diritti […] solo quando sono comparsi milioni di individui che lo avevano perso e non potevano riacquistarlo a causa della nuova organizzazione globale del mondo». Così scriveva nel 1951 Hannah Arendt, riflettendo sulla vicenda dei profughi europei tra le due guerre mondiali e sul diritto di tutti ad avere “un posto nel mondo”. Questa Introduzione al tema delle migrazioni, concepita per un uso didattico in ambito universitario e perciò corredata di alcuni documenti e una bibliografia, intende sollecitare una discussione filosofico-politica attorno all’attualità della preoccupazione arendtiana. Per questa ragione, la prima parte del volume (“Contesti”) muove dallo scenario della “globalizzazione”, per poi concentrarsi sul caso europeo e interrogarsi sul tema della cosiddetta “fortezza Europa”. La seconda parte (“Percorsi”) propone invece due approfondimenti e uno spunto di riflessione. Il primo approfondimento riguarda il tema arendtiano del “diritto di avere diritti”; il secondo, che muove da una lettura di Claude Lévi Strauss, il tema della “cultura” e del suo improprio utilizzo delle prospettive culturaliste e neorazziste emerse di fronte alle nuove migrazioni. Il percorso conclusivo, infine, si sofferma da un lato sull’uso politico della paura e delle retoriche della “sicurezza”, dall’altro sull’uso neorazzista del linguaggio – ossia su temi di particolare rilevanza per chi intende occuparsi di “comunicazione”.
18,00

Religione, immigrazione e integrazione

Il modello italiano per la formazione civica dei ministri di culto stranieri

di Pierluigi Consorti

editore: Pisa University Press

pagine: 144

I flussi migratori sono percepiti come un attacco alla sicurezza nazionale e anche la presenza islamica genera forti preoccupazioni popolari, talvolta assecondate dalla classe politica. In realtà, tutti gli studi accademici dimostrano come le maggiori ferite alla sicurezza sociale sono il frutto di condizioni di vita marginali e – nel caso dell’immigrazione – di scarsa integrazione. Le società contemporanee sono perciò chiamate a gestire la complessità delle loro “superdiversità” con strumenti capaci di favorire l’integrazione. In questo senso la conoscenza degli altri rappresenta allo stesso tempo un punto di partenza e di arrivo. Questa idea è stata alla base dell’iniziativa formativa promossa dal Ministero dell’interno nel 2017 e condotta da un Consorzio di università italiane finalizzata alla formazione dei ministri di culto stranieri leader di comunità religiose senza intesa. Spesso comunicato come “Corso per gli imam”, ha visto la partecipazione plurale di uomini e donne sikh, ortodossi ed evangelici rappresentando una nuova forma istituzionale di dialogo interreligioso e interculturale.    Questo libro raccoglie gli interventi svolti durante la giornata di chiusura del Corso da docenti (Giovanni Cimbalo, Nicola Colaianni, Pierluigi Consorti, Roberto Mazzola, Paolo Naso) e rappresentanti del Ministero dell’Interno (Domenico Manzione e Giovanna M. Iurato), introdotti da Federica Botti, che ha coordinato le attività formative.    
16,00

Problemi, modelli decisioni

decifrare una realtà complessa e conflittuale

editore: Pisa University Press

pagine: 208

Prendere decisioni e intervenire in un mondo complesso e conflittuale come quello attuale appare sempre più problematico. Le conoscenze sono incomplete, la realtà cambia velocemente: decidere è difficile. Senza la pretesa di fornire soluzioni facili o ricette miracolose, questo libro introduce alla comprensione dei processi decisionali basandosi sul pensiero sistemico e su alcuni strumenti di modellistica matematica. Elementi provenienti da diverse aree disciplinari vengono integrati attraverso un linguaggio al tempo stesso semplice e rigoroso.    
15,00

Per un mondo libero dalle armi nucleari

di Enza Pellecchia

editore: Pisa University Press

pagine: 388

Il 27 ottobre 2016 è stata approvata alle Nazioni Unite la risoluzione L. 41, con cui si chiede la convocazione, per il 2017, di un’Assemblea Generale per avviare negoziati su uno strumento giuridicamente vincolante per la messa al bando delle armi nucleari. Si tratta di una svolta epocale. Le armi nucleari – più di 16000 testate possedute da Stati Uniti, Russia, Cina, Pakistan, India, Gran Bretagna, Francia, Israele e Corea del Nord – non sono illegali, diversamente da altre armi di distruzione di massa: esse continuano a rappresentare una minaccia per tutto il genere umano, mentre cresce anche il rischio del c.d. terrorismo nucleare. Lo scopo del volume è quello di informare e offrire strumenti e competenze che forniscano un supporto razionale alla richiesta di un mondo libero da armi nucleari, per andare oltre il (pur importante) coinvolgimento emotivo ma anche oltre una narrazione storica che ha contributo ad accreditare le armi atomiche come “male necessario” per porre fine alla seconda guerra mondiale e poi per mantenere la pace nel mondo. I numerosi temi - affrontati in chiave interdisciplinare – hanno come denominatore comune la responsabilità: responsabilità degli scienziati, prima di tutto; responsabilità di chi – politici e militari - decise di usare la bomba atomica; responsabilità di noi tutti, nell’attivarci per esigere un mondo libero da armi nucleari. Responsabilità non solo per qualcosa (qualcosa che è stato fatto o che non è stato fatto), ma anche verso qualcuno: le generazioni future e le vittime delle due atomiche di Hiroshima e Nagasaki e delle migliaia di test nucleari che fino al 1990 sono stati effettuati.  
18,00

Un'idea vive per sempre/ An Idea Can Live Forever

La pace nella visione e nell'opera del Presidente Kennedy/ President Kennedy as peace strategist and peacemaker

di Maria Tina Campisi

editore: Pisa University Press

pagine: 344

Trascorsi oltre cinquant’anni dalla elezione di John Fitzgerald Kennedy a Presidente degli Stati Uniti, è possibile studiarne la dimensione più autentica superando aspetti superficiali e divulgativi su cui ci si è soffermati nel corso dei decenni passati. Questo recupero di analisi storica è stato svolto innanzitutto attraverso lo studio dei suoi scritti e discorsi concentrati sulla ricerca della pace, che costituiscono un reale lascito della sua Presidenza. Il pensiero di John Fitzgerald Kennedy in tema di pace risponde a domande attuali; la modernità nelle visioni e nelle proposte concrete e sostenibili ne fanno un punto di riferimento cui possiamo tuttora ricorrere.   More than fifty years after John Fitzgerald Kennedy was elected the President of the United States, it is possible to study in depth the defining aspects of his Presidency, overcoming the superficial and popular ones privileged in the past. This new historical analysis approach is based first of all on the study of Kennedy’s essays and speeches focusing on the quest for peace, which represent a fundamental legacy of his Presidency. John Fitzgerald Kennedy’s thought on peace is still actual: his modern vision and proposals for action are viable and represent a reference point we can draw on to these days
17,00

Bridging Religiously Divided Societies in the Contemporary World

di Marcello Mollica

editore: Pisa University Press

pagine: 160

Religion and religiously related violence have become fashionable research foci, and those foci are rapidly proliferating to include places previously thought to be unaffected by religious violence. This is one explanation for the growing interest among scholars from diverse disciplines in this common topic. Responding to this interest, this volume forms a coherent whole that, while avoiding generalities, engages complex and sensitive issues. Here, the inter-disciplinary net is deliberately searched, as misconstrued debates on methodologies or field methods have recently become a disciplinary burden and a source of justification for academic sectarianism. Many scholars coming from various fields of study challenge the paradigm of viewing religion as the driving force in contemporary conflicts. Religion has an important role in many conflicts, but it is not always the driving force and is often brought in for mere political reasons. Here all contributors agree it is rather easy and simplistic to frame conflicts as tout court religious. However, such an attitude has produced devastating and perverse effects. The volume includes contributions from Luc Reychler (Catholic University of Leuven), Syed Minhaj ul Hassan (University of Peshawar - Hong Kong Baptist University), Stephen Ryan (University of Ulster), Marcello Mollica (University of Pisa), Chong Jin Oh (Hankuk University of Foreign Studies, Seul), Pierlugi Consorti (University of Pisa), Chiara lapi (University of Pisa), Talip Atalay (Grand Mufti of Cyprus).
15,00

Padre Paolo Dall’Oglio. Uomo di dialogo ostaggio in Siria

editore: Pisa University Press

pagine: 80

Questo libro vuole ricordare padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita rapito in Siria il 29 luglio 2013, di cui non si hanno più notizie. Fortemente impegnato nel dialogo, padre Paolo frequentava regolarmente l’Università di Pisa. Abbiamo quindi voluto esprimergli solidarietà riflettendo sulla sua testimonianza di credente in Gesù, innamorato dell'Islam, della Siria, della democrazia e della pace. La sua attuale condizione ci rafforza nel nostro impegno accademico. Offriamo questo approfondimento sulla situazione siriana e sul dialogo con l'Islam perché siamo convinti che nessun conflitto sia intrattabile. La pace è sempre possibile. Contributi di Simone Baldetti, Pierluigi Consorti, Immacolata Dall’Oglio, Francesca Del Corso, Roberto Filippini, Mohammad Khalil, Chiara Lapi, Marco Lovo, Marcello Mollica, Yuri Sandrin.  
10,00

Mediazione sociale

Riflessioni teoriche e buone pratiche

di Pierluigi Consorti, Andrea Valdambrini

editore: Pisa University Press

pagine: 216

La dimensione sempre più multiculturale delle città contemporanee pone nuove sfide alla capacità di mantenere solidi legami sociali. La diffusione dei valori di tolleranza, partecipazione e solidarietà appare spesso più proclamata che praticata. Le comunità locali sembrano poco capaci di gestire la conflittualità e finiscono col delegare all’autorità pubblica (forze dell’ordine, magistratura, sindaci, …) la responsabilità di trovare risposte adeguate ai problemi di insicurezza e intolleranza che comunque le affliggono. La mediazione sociale rappresenta una via ancora poco praticata. Tuttavia mostra grandi potenzialità perché esprime una forma di cura dei legami sociali attenta alla ricostruzione di spazi di dialogo e partecipazione. La trasformazione mediativa di tali conflitti sostenendo la riappropriazione della responsabilità delle comunità locali, migliora la convivenza sociale. Questo volume raccoglie gli sforzi di ricerca interdisciplinare svolti su questo tema nell’ambito del Centro interdisciplinare «Scienze per la pace» dell’Università di Pisa. Sono stati affrontati ed approfonditi teoricamente vari contesti di applicazione, insieme ad una selezione di buone pratiche efficacemente sperimentate sul territorio nazionale. Con saggi di: Anja Corinne Baukloh, Marco Bertoluzzo, Alessandro Carta, Claudia Casini, Fulvio Corrieri, Giovanni Cosi, Flavio Croce, Andrea Fineschi, Sandro Mazzi, Paolo Nicosia, Ornella Obert, Francesco Pozzi, Duccio Scatolero, Giovanni Scotto, Andrea Valdambrini, Paolo Vanni, Maria Angela Zumpano.
15,00

"Nel mezzo"

Microfisica della mediazione nel mondo greco antico

di Andrea Cozzo

editore: Pisa University Press

pagine: 496

Arbitrato, mediazione, interposizione sono pratiche di gestione dei conflitti (alternative tanto alla violenza quanto al rigido e astratto diritto) che la società contemporanea, bisognosa di ricostruzione del senso della comunità, va lentamente riscoprendo. Nel mondo greco antico, da Omero al IV sec. d.C., queste pratiche erano già conosciute e sperimentate a diversi livelli: nei rapporti interpersonali, in quelli interni alla polis e in quelli tra le poleis. Superando l’idea del mondo greco polarizzato fra «irenismo comunitario» e «bellicità perenne» (esterna o interna alla polis), questo volume dà spazio ad una rigorosa ricostruzione storica che permette di scorgere gli elementi qualificanti di un’organizzazione concettuale tipica della forma mentis dei Greci, che si estende in tutti gli ambiti, da quello delle teorie politiche a quello delle competizioni sportive.In particolare, la prassi e la riflessione teorica dei Greci mostrano come l’azione di una terza parte potesse frenare la violenza e, spesso, avviare dinamiche capaci di soddisfare tutti gli attori coinvolti nel conflitto.Queste esperienze antiche possono aiutarci a vivere anche oggi il conflitto in forme costruttive, in grado di salvare – insieme – sia la giustizia sia le relazioni umane.Con un saggio di Giovanni Scotto.
18,00

Metodi e tecniche della Facilitazione esperta

Coinvolgere, aiutare, attivare le persone e i gruppi nel lavoro, nei conflitti, nel sociale

di Pino De Sario

editore: Pisa University Press

pagine: 208

La facilitazione è una nuova funzione che si affianca e prende...
18,00

Conflitti, mediazione e diritto interculturale

di Pierluigi Consorti

editore: Pisa University Press

pagine: 240

La dimensione conflittuale...
15,00

Gestire i conflitti interculturali ed interreligiosi

Approcci a confronto

di Pierluigi Consorti, Andrea Valdambrini

editore: Pisa University Press

pagine: 192

Questo libro è il primo di una...
12,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.