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Collezione accademica

Se si riuscisse a liberare l'energia

Le scoperte che cambiarono lo scenario della Fisica Nucleare nel 1934

editore: Pisa University Press

pagine: 224

Questo volume vuole ricordare il periodo attorno al 1934, anno “mirabile” ricco di scoperte e di gloria soprattutto per un gruppo di giovani scienziati che nei laboratori del Regio Istituto di Fisica di Roma contribuirono all’avanzamento della conoscenza nello studio della Natura e della Fisica Nucleare in particolare. In esso vi sono raccolti i principali scritti con i quali Fermi, e il suo gruppo comunicò, al mondo le proprie scoperte: dalle prime lettere a La Ricerca Scientifica ai più approfonditi articoli su Il Nuovo Cimento e sugli atti di The Royal Society, insieme a comunicazioni e testimonianze di altri scienziati. Nel volume, che esce a 80 anni dalla cerimonia di conferimento del Premio Nobel a Fermi, ci è sembrato doveroso, oltre che interessante, riproporre il discorso di presentazione, tenuto dal Presidente della Commissione Nobel, con le motivazioni dell’assegnazione e la Lecture di Fermi nella sua versione originale in inglese. Questa pubblicazione include anche alcuni articoli, di docenti e ricercatori del Dipartimento di Fisica e dell’INFN di Pisa, che permettono di ricostruire il contesto storico e culturale nel quale quelle scoperte furono realizzate. L’iniziativa, che segue il convegno “Enrico Fermi. 80 anni dal Nobel”, tenutosi a Pisa il 7 dicembre 2018, è realizzata dal Centro Pontecorvo allo scopo di suscitare negli studenti di fisica l’entusiasmo nella ricerca e nello studio della Natura attraverso la conoscenza di una avventura che fu condotta e vinta da un gruppo di giovani fisici in fondo poco più anziani di loro, I Ragazzi di Via Panisperna.    
20,00

Fisica e Fisici a Pisa nel '900

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 504

  Soprattutto a partire dai primi anni ’50   lo straordinario incremento quantitativo delle attività di ricerca in Fisica a Pisa non è più stato accompagnato da un’opera di sistematica stesura di relazioni e saggi di natura storico-documentaria volti a inquadrare tali attività in un contesto articolato ma coerente. A fronte di una grande mole di articoli ricerca pubblicati in riviste nazionali e internazionali, nessun lavoro di ricognizione e di classificazione di tale materiale è mai stato effettuato, e le stesse biografie scientifiche dei protagonisti di quella stagione sono affidate quasi soltanto a trascrizioni di interviste e a brevi necrologi. Il principale obiettivo del progetto è quindi quello di raccogliere i contributi e le testimonianze di quanti, per motivi di ricerca o per diretta partecipazione agli eventi, siano stati in grado di fornite documentazione relativa alle numerose importanti attività scientifiche svoltesi a Pisa e altrove con il determinante contributo dei fisici pisani. La ricognizione e la presentazione delle ricerche già effettuate e delle informazioni ancora reperibili appare preliminare ed essenziale ai fini dell’avvio e del futuro completamento di un’iniziativa certamente ambiziosa ma culturalmente indispensabile al fine di salvaguardare la memoria storica di un periodo per molti aspetti cruciale per lo sviluppo della Fisica non soltanto pisana e nazionale. Infatti alcuni dei risultati conseguiti nel Novecento con l’importante contributo dei fisici pisani sono stati poi determinanti ai fini di alcune scoperte fondamentali degli ultimi anni, come il bosone di Higgs e le onde gravitazionali. Destinatari della pubblicazione potranno essere, oltre agli specialisti direttamente interessati alla storia della Fisica, docenti, ricercatori, studenti ed ex studenti dell’area pisana che desiderino ritrovare la cronaca degli eventi e le radici della propria formazione.          
45,00

Se il risultato è contrario all'ipotesi

I manoscritti giovanili di Enrico Fermi, un tesoro dell'Università di Pisa

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 148

Il titolo di questa pubblicazione è ispirato da una frase di Enrico Fermi: “Ci sono soltanto due possibili conclusioni: se il risultato conferma le ipotesi, allora hai appena fatto una misura; se il risultato è contrario alle ipotesi, allora hai fatto una scoperta”. Già, le scoperte spesso si fanno proprio guardando oltre.   Nelle pagine che precedono le riproduzioni anastatiche degli scritti di Fermi, un vero e proprio tesoro custodito dall’Università di Pisa, leggerete di un giovane molto dotato che si laurea con lode in Fisica all’età di 21 anni che però, nel suo soggiorno pisano, quando non frequenta le nostre aule è attivo protagonista di imprese insospettabili.  
15,00

Three articles by Bruno Pontecorvo (1955-1956)

The beginning of Particle Physics at the Dubna SynchroCyclotron

editore: Pisa University Press

pagine: 48

This volume presents three papers by Bruno Pontecorvo translated from the original Russian edition. The physics results discussed in the papers have been obtained by Pontecorvo in the years 1955-56 at the synchrocyclotron of Dubna, in USSR, a proton accelerator that, at that time, was the most powerful particle-machine in the world. Thanks to the large energy available, important results have been obtained using secondary beams of charged pions interacting with hydrogen and deuterium. A detailed analysis of the data collected is presented in terms of the theoretical models available at that time, based on “Partial Waves Analysis” of the interaction cross sections. Moreover, a reanalysis of the negative-pion- proton cross-sections presented in the introduction, proves the existence of the Δ0-baryon particle, a member of the baryonic decuplet of the SU(3) symmetry group. The Δ-baryon family (Δ++, Δ+, Δ0, Δ-) represented an important milestone for the following developments in particle physics: the Gell-Mann Zweig quark-model and the introduction of the “color”: the new quantum number of the strong interaction theory: the “Quantum Chromodynamics”. Translated from Russian edition by Gil Pontecorvo, JINR, Dubna Introduction by Vincenzo Cavasinni and Paolo Rossi, Universit´a di Pisa
8,00

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