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Fuori collana

Palazzo Maffei tra storia e costruzione

Sulle tracce di Baldassarre Peruzzi a Volterra

di Denise Ulivieri

editore: Pisa University Press

pagine: 264

Mario Maffei detto il “Volterrano” (1463-1537) fu uno tra gli uomini più intelligenti e arguti del suo tempo, una figura di primo piano nel panorama del Rinascimento. Prelato alla corte papale, Mario ottenne rapidamente una serie di importanti incarichi. Egli fu familiare di Giulio II, legato da relazione amicale a Paolo III e a Clemente VII. Il vescovo volterrano aveva una notevole esperienza in campo artistico e architettonico, tale attitudine era nota negli ambienti che frequentava, tanto da diventare il supervisore della fabbrica di San Pietro e guadagnarsi l’impegnativo incarico di seguire i lavori della villa Madama. In questo articolato contesto culturale Mario maturò l’idea di innalzare il proprio palazzo a Volterra. Il progetto del palazzo non ha un’attribuzione certa, un’ipotesi, non attestata da alcun documento di cantiere, lo assegna a Baldassarre Peruzzi. Il volume traccia il complesso profilo biografico del prelato volterrano e ricostruisce la storia costruttiva del suo palazzo di città attraverso una serie di lettere, in buona parte inedite.
16,00

Per una Nuova Casa Italiana

editore: Pisa University Press

pagine: 290

Il Laboratorio di Ricerca Per una Nuova Casa Italiana è uno spinoff di un Programma di Ricerca dell’Ateneo di Pisa che ha avuto il suo centro nell’implementazione dell’edilizia sociale italiana secondo strategie Alta Performance/Basso Costo al quale hanno partecipato docenti, ricercatori, assegnisti di ricerca, dottorandi, borsisti, laureandi. Quella ricerca procede oggi a livello nazionale, coinvolgendo diverse culture scientifiche rappresentate nell’università e nella società italiana: l’architettura, l’urbanistica, l’ingegneria civile (soprattutto nel suo filone strutturale), l’ingegneria energetica, il management. Questo volume contiene gli interventi selezionati per il primo convegno ‘Per una Nuova Casa Italiana’, una ricognizione nell’Italia post-pandemica sui temi riguardanti la sua architettura residenziale: dall’adeguamento architettonico, strutturale ed energetico del grande patrimonio residenziale pubblico italiano alle linee guida per l’architettura della casa futura.
25,00

Paradigmi di architettura vernacolare toscana

L'edificato come strumento di conoscenza

di Denise Ulivieri

editore: Pisa University Press

Lo studio dell’architettura vernacolare ha per oggetto l’edificazione realizzata in sede locale da popolazioni che lavorano in autoprogetto. Le variabili dell’architettura vernacolare sono moltissime, appunto in conseguenza della sua caratteristica principale, ossia lo stretto rapporto fra progetto architettonico e situazione locale». Non si tratta di un progetto ingenuo o non basato su calcoli strutturali. La diff usione del progetto intuitivo è, a livello globale, sia in termini spaziali sia in termini temporali, di gran lunga superiore a ogni altra forma di progetto. I costruttori vernacolari appartengono il più delle volte alle comunità, usano le strutture e sono per lo più proprietari-costruttori-occupanti, e gli stessi processi di costruzione verranno appresi dalle generazioni successive. Gli spazi raccontano il rapporto tra individuo e collettività dove «il singolo è portatore di un contributo proprio ed originale a una solidarietà imperniata sul bisogno reale ed oggettivo della comunità». La storia è piena di esempi di come il modo di vita delle popolazioni si è adattato alle limitazioni e alle possibilità del luogo. L’architettura vernacolare toscana comprende una grande quantità di tradizioni, usi, signifi cati, e presenta una ricchezza tecnologica e una varietà di soluzioni tipologiche in accordo con le diverse specifi cità e le peculiarità dei contesti locali. Il volume racconta solo alcuni casi paradigmatici di questa complessa koinè linguistica-architettonica
18,00

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