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Ingegneria civile Architettura

Conoscere per conservare i borghi storici della Garfagnana

Un progetto speciale per la didattica

editore: Pisa University Press

pagine: 94

Il Quaderno raccoglie i risultati del workshop “Conoscere per conservare i borghi storici della Garfagnana”, progetto speciale per la didattica finanziato dall’Università di Pisa per l’anno accademico 2021-2022. Obiettivo del workshop, che si è svolto dal 30 maggio 2022 al 4 giugno 2022, è stato quello di guidare un gruppo di giovani studenti del corso di laurea magistrale a ciclo unico di Ingegneria Edile-Architettura alla scoperta di tre paesi della Garfagnana: Sillico, Trassilico e Albiano. La conoscenza dei borghi storici da parte dei giovani partecipanti è stata un’occasione per stimolare il loro spirito critico e accrescere la loro consapevolezza e sensibilità verso il patrimonio storico e ambientale delle cosiddette “aree interne” del nostro paese, necessarie per chi opera nell’ambito degli interventi sul costruito e, altresì, della pianificazione territoriale. Il Quaderno raccoglie le riflessioni elaborate da ciascun gruppo di studenti durante il workshop didattico. Ogni articolo è accompagnato da una serie di schizzi, fotografie e da tre tavole di sintesi che raccolgono le elaborazioni grafiche derivanti dall’impegnativa indagine conoscitiva condotta sul campo e la conseguente meditata proposta progettuale sviluppata a livello di concept preliminare, nell’ottica di fornire spunti utili per interventi di conservazione e valorizzazione futuri.
14,00

Territori poliedrici

Verso la costruzione di un governo del territorio sostenibile

editore: Pisa University Press

pagine: 160

Gli effetti dei cambiamenti climatici si registrano su gran parte dei sistemi naturali, sulla salute dell’uomo e sulla qualità della vita soprattutto nei contesti urbanizzati. Gli enti competenti al governo del territorio sono ormai costretti a finalizzare le proprie scelte politiche alla costruzione di comunità e territori resilienti. Il volume presenta diverse applicazioni che implementano e sperimentano tecniche avanzate per la gestione e mitigazione di alcuni impatti dei cambiamenti climatici in modo da costituire la base conoscitiva e tecnica per gli attori coinvolti nei processi di trasformazione e di governo del territorio.
18,00

Massimo Carmassi 1974-1990

L’Ufficio Progetti e il suo archivio

di Andrea Crudeli

editore: Pisa University Press

pagine: 168

Ogni architetto pisano è inevitabilmente chiamato a confrontarsi con l’eredità di Massimo Carmassi. Durante il suo incarico come direttore dell’Ufficio Progetti del Comune di Pisa, dal 1974 al 1990, Carmassi ha realizzato numerosi progetti pubblici, tra cui restauri nel centro storico e nuove costruzioni nelle aree periferiche. Il volume rappresenta una ricerca accademica sulle sue opere pubbliche, esaminando i suoi progetti e il contesto storico in cui ha operato, grazie soprattutto allo studio dei disegni conservati nell’archivio. La riscoperta dell’archivio presso gli uffici comunali ha portato alla luce materiale inedito, che consente oggi di approfondire la costruzione del linguaggio progettuale di Carmassi. La prima parte del libro esplora gli eventi, sia di natura fattuale che ideologica, che hanno portato alla nascita dell’Ufficio Progetti. Questo organo pubblico ha svolto un’analisi dettagliata della struttura morfologica della città, formulando successivamente un metodo per il suo recupero e la sua espansione. La seconda parte del volume colloca la metodologia di Carmassi all’interno del Regionalismo Critico di Kenneth Frampton, evidenziando come alcuni temi progettuali, quali la concezione tettonica, l’approccio topologico e la dimensione tattile, possano essere correlati a questa teoria. Una interpretazione che permette di inserire l’opera di Carmassi nel contesto più ampio dell’architettura internazionale. Nella terza parte vengono presentati i disegni inediti rinvenuti durante la ricerca d’archivio, progetti non realizzati o soluzioni preliminare di progetti noti, i quali offrono una comprensione globale del lavoro svolto dall’Ufficio Progetti, fino a rivelare il profondo legame instaurato con la città di Pisa.
23,00

Il’ja Aleksandrovic Golosov - La teoria della costruzione degli organismi architettonici (1920-1924)

Tra riflessione teorica e didattica sperimentale

di Federica Deo

editore: Pisa University Press

pagine: 106

La rivoluzione bolscevica dà avvio a un lento processo di trasformazioni accademiche e architettoniche. Il’ja Golosov, pioniere dell’architettura sovietica, partecipa a entrambe: come professore al Vchutemas – premiato nel 1927 per il suo lavoro pedagogico – e come professionista, attraverso i suoi scritti e le sue importanti opere del periodo costruttivista. Il primo periodo post-rivoluzionario è di estrema importanza per aver portato alla formazione dei movimenti d’avanguardia.Questo saggio si propone di evidenziare le relazioni sviluppatesi durante il periodo analizzato (1920-1924) tra prassi teorica ed esperienza didattica e di ricostruire i passi che hanno permesso alla scena architettonica di emanciparsidalla realtà pre-rivoluzionaria portando alla formazione della grande architettura sovietica degli anni Venti.
20,00

Moisej Ja. Ginzburg architetto e teorico costruttivista

e il suo insegnamento al VChUTEMAS -VChUTEIN

di Maurizio Meriggi

editore: Pisa University Press

Moisej Jakovlevič Ginzburg (Minsk, 1892-Mosca, 1946), architetto e teorico è stato il più importante ideologo del movimento costruttivista in architettura, ed ha realizzato alcune delle opere più iconiche dell’architettura dell’avanguardia sovietica oltre ad un nutrito numero di progetti non realizzati. La sua figura di progettista e teorico è ampiamente documentata in diverse pubblicazioni, già uscite in italiano negli anni ’70. In questo lavoro ci occupiamo della sua figura come docente nella Scuola del VChUTEMAS (dal 1926 VChUTEIN) a Mosca, che insieme al Bauhaus ha costituito nel suo breve periodo di attività dal 1920 al 1930 una delle esperienze più produttive dell’avanguardia nel campo della didattica delle discipline del progetto, la cui eco ha avuto un’influenza significativa nelle più importanti Scuole di architettura nel mondo nel corso del Novecento. Per ricostruire i contenuti del suo insegnamento nella Scuola del VChUTEMAS-VChUTEIN sono considerati alcuni suoi progetti chiave elaborati negli anni di attività nella Scuola: la Casa del Narkomfin a Mosca, la Casa del Governo di Almaata, i progetti disurbanisti per l’insediamento socialista a Mosca e negli Urali, il Palazzo dei Soviet (ultimo suo progetto costruttivista). Del corpus dei suoi scritti teorici sono analizzati quelli dal 1921 al 1933, tra i quali Il ritmo in architettura, Lo stile e l’epoca, L’abitazione (già pubblicati in italiano), i saggi e gli articoli redazionali della rivista «Sovremennaja Architektura» (parzialmente pubblicati in italiano), con una coda di saggi degli anni ’40. Di questi sono raccolti in un’antologia diversi testi mai tradotti prima in italiano legati alla sua attività di docente di teoria della composizione architettonica e di storia dell’architettura tra i quali: la voce “Architettura” dal Dizionario dei Termini artistici dell’Accademia di Scienze Artistiche dell’URSS (1923), la recensione di P. Muratov a Il ritmo in architettura (1923), il “Programma del corso di Teoria della Composizione architettonica del 1926”, “Il costruttivismo come metodo pedagogico laboratoriale (Prolusione al corso di teoria della composizione architettonica del 1927)”, “Il colore in architettura” (1929), “Esperimento di applicazione del metodo della dialettica materialistica per l’elaborazione di una programma didattico di progettazione architettonica (1930)”; a questi si aggiungono tre scritti degli anni ’40 – “Processo creativo e metodo creativo”, “Questioni di tettonica e architettura moderna” – (che erano parte di un trattato di teoria della composizione architettonica, ancora inedito), e l’introduzione alla Storia generale dell’architettura da lui curata per l’Accademia di Architettura dell’URSS.
27,00

Piranesi. Utopia come architettura

L'atto progettuale

di Paolo Bertoncini Sabatini, Luigi Ficacci

editore: Pisa University Press

pagine: 154

La trasmissione dell’idea progettuale, resa eterna nella sua fabbricabilità tramite un’impressionante definizione, fino allora ignota, del dettaglio formale e funzionale intagliato sulla lastra di rame, è l’evidenza dimostrativa di una realtà fisica, sintesi di qualità architettoniche e tecniche, che solo una figura professionale con competenze pratiche da ingegnere avrebbe potuto esprimere in disegni di così esplicita coerenza. Il genio inventivo e creatore di Piranesi si traduce in un atto progettuale che nobilita la pratica professionale e raggiunge risultati inediti in termini di inventiva urbana, nel dominio delle forme visive e delle funzioni sociali della città.
16,00

Per una Nuova Casa Italiana

Casa privata vs Casa pubblica

editore: Pisa University Press

pagine: 308

Laboratorio di Ricerca Per una Nuova Casa Italiana è uno spinoff di un Programma di Ricerca dell’Ateneo di Pisa che ha avuto il suo centro nell’implementazione dell’edilizia sociale italiana secondo strategie Alta Performance/Basso Costo al quale hanno partecipato docenti, ricercatori, assegnisti di ricerca, dottorandi, borsisti, laureandi. Quella ricerca procede oggi a livello nazionale, coinvolgendo diverse culture scientifiche rappresentate nell’università e nella società italiana: l’architettura, l’urbanistica, l’ingegneria civile (soprattutto nel suo filone strutturale), l’ingegneria energetica, il management.Questo volume contiene gli interventi selezionati per il terzo convegno ‘Per una Nuova Casa Italiana’. Il convegno, dedicato a teorie, analisi e progetti sulla casa privata e sulla casa pubblica italiana, ha raccolto esperienze e ricerche in corso o da poco concluse o su progetti realizzati (anche sull’esistente) dopo il 2000, con l’obiettivo di aggiornare l’immaginario e la realtà del territorio nazionale e il ruolo che in esso assume il progetto.
26,00

Imparare da Mosca

Un’esperienza didattica

di Luca Lanini

editore: Pisa University Press

pagine: 166

Questo volume contiene gli esiti di una sperimentazione didattica attiva ormai da alcuni anni all’interno del Laboratorio integrato di progettazione Architettonica 3 del Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura dell’Università di Pisa. Si tratta di un progetto che tiene insieme in una combinazione feconda aspetti diversi: la volontà di proporre una modalità nuova nello studio del rapporto fra architettura e città con una riformulazione dell’off erta didattica del nostro ateneo; alcuni specifi ci fi loni di ricerca scientifica che docenti del nostro ateneo portano avanti da tempo in ambito internazionale; la necessità di mettere in comunicazione i nostri corsi di studio con alcune importanti istituzioni straniere per raff orzare quel processo di condivisione e internazionalizzazione del sapere che è sempre più centrale nelle missioni dell’Università. E questo a partire dal rapporto tra Architettura e Città. L’idea di fondo è che l’architettura, come composizione formale e come costruzione, trovi nella città il suo campo elettivo di applicazione. Mosca, e in particolare la Mosca del secolo aperto con la Rivoluzione d’ottobre, costituisce un esempio straordinario di questa complessità, un enorme laboratorio a cielo aperto di innovazioni architettoniche, soluzioni funzionali, capolavori e fallimenti, rappresentazioni politiche del potere e di un progetto di società.
26,00

L’Analisi Multicriteria e l’Analisi Multicriteria Spaziale per la progettazione urbanistica

editore: Pisa University Press

pagine: 192

Questo libro presenta in maniera divulgativa diverse applicazioni di metodi di Analisi Multicriteria su tematiche relative alla riqualificazione e rigenerazione urbana e territoriale e al riuso e rigenerazione di edifici in disuso. Non costituisce solo il tentativo di ricapitolare le motivazioni alla base della scelta del ricercatore in Pianificazione e Progettazione Urbanistica di rivolgersi agli strumenti di aiuto alla decisione, ma anche un valido aiuto per chi si avvicina per la prima volta a questi argomenti, soprattutto per quegli attori fortemente coinvolti nei processi di trasformazione e di governo del territorio che ancora troppo spesso si trovano privi di know-how e strumenti tecnici che consentano loro di innovare i propri apparati decisionali ed attivare innovativi processi partecipativi.
18,00

Forma Pisarum

Storia urbanistica della città di Pisa – problemi e ricerche

di Emilio Tolaini

editore: Pisa University Press

pagine: 382

Nel centenario della nascita di Emilio Tolaini esce in ristampa anastatica Forma Pisarum, un testo ormai classico e ineludibile della storia urbanistica di Pisa, pubblicato nella sua prima edizione del 1967 dall’editore pisano Nistri-Lischi nella collana “Cultura e storia pisana”. Lo studioso ricostruisce le vicende della città dall’antichità al XX secolo, nei suoi intrecci politici, economici, sociali, civici e religiosi, avvalendosi di diverse discipline. Con approccio rigoroso di indagatore e di interprete, contrastando anche studi consolidati e sedimentati nella storia cittadina e attingendo a numerosi documenti inediti, Tolaini traccia il ritratto di una città offrendoci allo stesso tempo una lezione di metodo: un accurato riesame delle fonti storiche intrecciato ai dati topografici, toponomastici e linguistici, e condotto con una freschezza e ricchezza di scrittura che ne fanno un racconto erudito e insieme avvincente.
35,00

Spazi terapeutici di prossimità

Un approccio multiscalare alla riabilitazione, prevenzione e benessere

editore: Pisa University Press

pagine: 204

La cura come servizio di prossimità trascende il legame cura-malattia del modello attuale di assistenza sanitaria che identifica il cittadino nel ruolo utente-cliente di servizi professionalizzati e apre a una nuova generazione di servizi di prossimità, servizi relazionali (che producono empatia, fiducia, reciprocità), distribuiti sul territorio (cioè vicini alle persone interessate) e collaborativi (che operano come infrastrutture abilitanti di nuove comunità di luogo). Portare i servizi vicino ai cittadini favorisce l’adozione di stili di vita più attivi (secondo i modelli della “città dei 15 minuti”) e la costruzione di comunità, nelle quali la prossimità non è solo riferita ai luoghi ma anche agli affetti. A partire dalla fiducia nei ruoli degli spazi e dei servizi pubblici nella promozione della salute, il punto di vista fondamentale per la costruzione di una healthy city è costituito dal quartiere dove la prossimità fisica e sociale può trovare una configurazione ottimale nell’uso/riuso di infrastrutture verdi, spazi pubblici aperti, servizi assistenziali di prevenzione/riabilitazione che possono incidere sulle condizioni di benessere psicofisico e sulle pratiche di condivisione. Questo modello di quartiere health-friendly si basa sull’accessibilità come condizione fondamentale e multiscalare per la promozione dell’attività fisica a supporto della salute in un contesto urbano, a partire dalla sua declinazione rispetto alle persone più fragili che vivono il quartiere, gli anziani, per i quali la vivibilità del quartiere molto dipende dalla possibilità di superare il divario tra abilità e barriere spaziali/temporali, fisiche/tecnologiche, informative/economiche, legali/amministrative, culturali/attitudinali. A partire da queste premesse sono state individuate tre scale di analisi, nelle quali il contesto fisico e i servizi assistenziali di prevenzione/riabilitazione possono influenzare le condizioni di benessere psicofisico e in generale la qualità di vita della persona anziana: la scala dei servizi socio-assistenziali, la scala dello spazio verde e pedonale del quartiere per attività riabilitativa e di prevenzione, la casa come primo luogo di cura.
24,00

Per una Nuova Casa Italiana

Prospettive di ricerca e di progetto per la post-pandemia

editore: Pisa University Press

pagine: 258

Il Laboratorio di Ricerca Per una Nuova Casa Italiana è uno spin-off di un Programma di Ricerca dell’Università di Pisa che ha avuto il suo centro nell’implementazione dell’edilizia sociale italiana secondo strategie Alta Performance/Basso Costo. Quella ricerca procede oggi a livello nazionale, coinvolgendo diverse culture scientifiche rappresentate nell’università e nella società italiana: l’architettura, l’urbanistica, l’ingegneria civile-strutturale, l’ingegneria energetica, il management. Questo volume contiene i saggi selezionati per il secondo convegno ‘Per una Nuova Casa Italiana’, che provano a rispondere a un duplice interrogativo, gli interventi sul patrimonio e i nuovi modelli e le nuove tipologie con cui affrontare il tema della casa post-pandemica.
22,00

Palazzo Maffei tra storia e costruzione

Sulle tracce di Baldassarre Peruzzi a Volterra

di Denise Ulivieri

editore: Pisa University Press

pagine: 264

Mario Maffei detto il “Volterrano” (1463-1537) fu uno tra gli uomini più intelligenti e arguti del suo tempo, una figura di primo piano nel panorama del Rinascimento. Prelato alla corte papale, Mario ottenne rapidamente una serie di importanti incarichi. Egli fu familiare di Giulio II, legato da relazione amicale a Paolo III e a Clemente VII. Il vescovo volterrano aveva una notevole esperienza in campo artistico e architettonico, tale attitudine era nota negli ambienti che frequentava, tanto da diventare il supervisore della fabbrica di San Pietro e guadagnarsi l’impegnativo incarico di seguire i lavori della villa Madama. In questo articolato contesto culturale Mario maturò l’idea di innalzare il proprio palazzo a Volterra. Il progetto del palazzo non ha un’attribuzione certa, un’ipotesi, non attestata da alcun documento di cantiere, lo assegna a Baldassarre Peruzzi. Il volume traccia il complesso profilo biografico del prelato volterrano e ricostruisce la storia costruttiva del suo palazzo di città attraverso una serie di lettere, in buona parte inedite.
16,00

Nino. L'architetto del Forte

Disarmo Raffaetà, la vita e le opere

di Roberto Pierini

editore: Pisa University Press

pagine: 136

Si racconta in questo libro della vita avventurosa nelle macchie di pini e di lecci della Versilia di un giovane di umili origini, ma dotato di uno spiccato senso estetico che, a partire dagli anni ’20 del Novecento, ha lottato per realizzare la sua vocazione per l’architettura. Contemporaneamente alla sua nascita è iniziata la costante crescita del turismo che ha trasformato Forte dei Marmi nella rinomata località che è ancora oggi. L’architetto Raffaetà si troverà infatti a operare immerso nella grande spinta che la ricostruzione dalla guerra mondiale e l’economia del turismo hanno rappresentato per lo sviluppo edilizio del paese. Dopo aver tenacemente studiato con i migliori maestri della scuola toscana, si dedicò a plasmare il paesaggio della sua cittadina e della Versilia attraverso il suo segno architettonico personale, funzionale e artistico con una progressione che durerà costante fino alla sua morte alla fine del secolo, quando era considerato tra gli architetti più affermati della Versilia.Vista la convulsa fase storica in cui ci troviamo, caratterizzata dalla trasformazione costante degli edifici (che spesso coincide con la loro completa demolizione) e in assenza di tutele delle architetture moderne esistenti, questo volume vuole lasciare una testimonianza dei numerosi progetti dell’architetto che ha contributo a disegnare il paesaggio di Forte dei Marmi nella memoria dei cittadini.
18,00

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