Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
0

Saggi e studi

Change management: dalle funzioni ai processi

di Maria Zifaro

editore: Pisa University Press

pagine: 232

Instabilità e complessità caratterizzano l’ambiente in cui operano le aziende. Diventa importante codificare il cambiamento organizzativo a livello di strutture e passare ad una visione di processo. Obiettivo e modalità con cui si ottiene il risultato prevalgono rispetto a componenti rigide e predeterminate, tipiche delle strutture organizzative classiche. Viene meno il vincolo che essa rappresenta. Il cambiamento, così determinato, incide, oltre che sulla struttura, anche su modalità operative, stili di direzione, risorse umane e cultura aziendale. Reingegnerizzazione dei processi e strumenti di Change Management rappresentano elementi essenziali a supporto dei processi di cambiamento.
18,00

Beyond Ratings: the Voice of Travelers

UGC, eWOM and Big Data in Tourism & Hospitality Management

di David D'Acunto

editore: Pisa University Press

pagine: 190

I dati generati dai consumatori (user-generated content) costituiscono una preziosissima fonte di informazioni per il management delle imprese, da cui poter estrarre conoscenza strategica ai fini del miglioramento decisionale e con notevoli implicazioni dal punto di vista commerciale e di marketing. Nell’ambito di questi dati, le recensioni online svolgono un ruolo di importanza incrementale nelle decisioni di acquisto dei consumatori. Tale forma di comunicazione peer-to-peer, nota in letteratura come electronic word-ofmouth (eWOM), offre alla società un enorme potenziale per ridurre le asimmetrie informative e, in tal modo, aumentare l’efficienza dei mercati elettronici e tradizionali. In tale contesto, il volume discute come le tecniche di data science consentano di analizzare ampi volumi di tali dati seguendo un approccio big data. Il volume presenta inoltre alcune applicazioni di tecniche di text analytics per l’elaborazione dei contenuti testuali, finalizzata all’estrazione di conoscenza strategica per il management delle imprese turistico-alberghiere.
14,00

Financial covenants e indicatori di Performance economico-finanziaria

seconda edizione

editore: Pisa University Press

pagine: 140

Il presente lavoro costituisce la seconda edizione, riveduta ed ampliata, di un precedente saggio. Lo studio verte sul tema dei financial covenant, analizzato con la chiave di lettura dell’aziendalista. Trattasi di clausole che subordinano il perdurare del rapporto di finanziamento, con le caratteristiche inizialmente convenute, al rispetto di determinati valori-soglia riferiti a indicatori di natura economico-finanziaria, specificamente definiti e negoziati tra datore e prenditore di fondi. Con gli interventi operati sull’impianto originario della monografia si è cercato di dar conto della trasversalità scientifica dell’argomento, senza pretesa di esaustività. Ne è risultata una digressione su profili di natura giuridica e su studi di matrice economica che riguardano i diversi tipi di covenant, con particolareattenzione ai financial covenant. Il focus del lavoro è, comunque, l’analisi degli indicatori economico-finanziari a cui tipicamente i financial covenant fanno riferimento e della loro efficacia nel segnalare la sostenibilità dell’indebitamento da parte dell’azienda prenditrice di fondi
14,00

Europa vs nazione

Integrazione economica, unione monetaria, mercati internazionali: il pensiero di un secolo (1919-2019)

editore: Pisa University Press

pagine: 288

Con il Trattato di Versailles (1919), mentre termina il primo conflitto mondiale e si preparano le basi del secondo, prende rilevanza la questione europea, la cui soluzione appare come presupposto irrinunciabile per la stabilità internazionale. Fin dagli anni ’20, si apre un dibattito sui temi della politica doganale e del commercio estero, della integrazione economica e di una possibile unione monetaria. Il secondo dopoguerra vede così il ten­tativo di governare gli eventi, sia a livello internazionale, con gli accordi di Bretton Woods (1944) e la nascita del Fondo Monetario, sia a livello europeo con i Trattati di Roma (1957). Dal Rapporto Werner (1970) al Serpente Mo­netario prima, dallo Sme al Rapporto Delors (1989) poi, si assiste al passaggio dalla Comunità all’Unione monetaria, formalizzato con il Trattato di Maastricht (1992). Il presen­te volume prende in esame il dibattito, internazionale e na­zionale, di un secolo. Protagonisti tanti economisti, tra cui Keynes, Hayek, Robbins, Friedman, Krugman e Stiglitz, in un caso, Fanno, Jannaccone, Einaudi, Caffè, Padoa Schiop­pa e Giavazzi, nell’altro. In particolare, una speciale atten­zione è riservata alle recenti posizioni di Draghi e Savona ed al dibattito sull’euro. Il dilemma Europa-Nazione è più che mai vivo e decisivo. Oggi come cento anni fa.
20,00

La ricerca di autenticità nei processi di consumo

di Matteo Corciolani

editore: Pisa University Press

pagine: 352

L’autore prende in esame un argomento che negli ultimi anni sta assumendo un crescente interesse presso docenti, ricercatori e professionisti che si occupano di marketing o di comportamenti di consumo: la ricerca di autenticità da parte degli individui. Tramite approfondimenti teorici, esempi pratici e dati empirici, il contributo si propone di illustrare come gli individui sviluppano e utilizzano il concetto di autenticità nelle proprie scelte di consumo. Il concetto, in particolare, viene analizzato nell’ambito di un settore in cui, storicamente, l’autenticità ha assunto una rilevanza fondamentale: quello discografico. Il testo è diviso in tre parti. Nella prima vengono ripercorse le principali teorie che hanno affrontato il tema dell’autenticità sia dal punto di vista sociologico e antropologico sia dalla prospettiva del marketing e del comportamento del consumatore. La seconda parte evidenzia le caratteristiche principali del settore discografico, descrivendone l’evoluzione nel tempo e l’attuale conformazione. L’ultima sezione presenta i risultati di tre analisi empiriche svolte durante il programma di ricerca dottorale. Si tratta di tre studi che, analizzando da punti di vista diversi l’importanza dell’autenticità nel consumo, permettono di dedurne alcune significative implicazioni per la ricerca sui consumi e per il marketing management.
22,00

Giuseppe Toniolo: Alle origini del principio di sussidiarietà

di Alice Martini, Luca Spataro

editore: Pisa University Press

pagine: 176

Per molto tempo ignorato nel dibattito pubblico, il principio di sussidiarietà ha conosciuto un rinnovato interesse alla fine del ‘900, quando l’Unione Europea lo ha assunto a fondamento del Trattato di Maastricht. Da allora, esso è stato recepito dalle costituzioni e dai sistemi di welfare di molti paesi, in risposta alla crisi innescata dalla globalizzazione. Per certi versi analogo è stato il percorso di Giuseppe Toniolo: da protagonista della vita accademica e sociale a cavallo del XIX e XX secolo, il professore pisano è stato ai margini del dibattito scientifico e sociale successivo, e la sua memoria è stata conservata prevalentemente da alcuni ambienti cattolici. Oggi la sua figura e il suo contributo hanno conosciuto una rinnovata attenzione, sia per la recente beatificazione, sia per il protrarsi della crisi economica che ha minato la fiducia in alcuni paradigmi del capitalismo e portato a un ripensamento del ruolo dello Stato, facendo apparire Toniolo un precursore dei tempi.        
15,00

British Rail Privatisation: Recent Trends

di Alessia Patuelli

editore: Pisa University Press

pagine: 40

Il volume, andando a inserirsi nel filone di ricerca riguardante i processi di aziendalizzazione nei servizi pubblici, si propone di comprendere le ragioni, gli obiettivi e le conseguenze della riforma inglese in campo ferroviario. Attraverso l’approfondi­mento di documenti e interviste, il volume analizza il processo di privatizzazione e introduzione di concorrenza delle ferrovie in Inghilterra e il ruolo dello Stato in tale processo, cambiato da “imprenditore” a “regolatore”. Il contributo si caratterizza per un’analisi di lungo periodo, che prende avvio dal secondo dopoguerra, negli anni in cui British Railways era un’azienda pubblica, per poi andare a percorrere le ragioni e gli obiettivi della privatizzazione degli anni ’90, inse­rendo tali eventi nelle più ampie logiche del New Public Mana­gement. Infine, il contributo si spinge sino ai giorni nostri, analizzando i cambiamenti intercorsi nel sistema di franchise e alcuni princi­pali tratti delle aziende che vanno a inserirsi nella competizio­ne nel mercato inglese.
7,00

L'integrazione monetaria in Europea

Origini, crisi, istituzioni e teorie economiche

di Pompeo Della Posta

editore: Pisa University Press

L’Integrazione Monetaria in Europa
13,99

La formazione del capitale umano e del capitale sociale nello sviluppo economico italiano (1861-1913)

di Gabriele Cappelli

editore: Pisa University Press

Il volume analizza le determinanti della formazione del capitale umano e del capitale sociale in Italia durante l’et
10,99

Opzioni strategiche e creazione di valore nelle PMI

Nuova edizione

di Antonella Angelini

editore: Pisa University Press

Al fine di raggiungere e mantenere una situazione di vantaggio competitivo le imprese devono caratterizzarsi per elevata dinam
10,99

L’economia per "cerchi concentrici": Jean- Charles L. Sismondi

di Francesca Dal Degan

editore: Pisa University Press

Jean-Charles Léonard Sismondi economista, storico, scienziato politico, è soprattutto studioso appassion
10,99

L'INTEGRAZIONE MONETARIA IN EUROPA

Origini, crisi, istituzioni e teorie economiche

di Pompeo Della Posta

editore: Pisa University Press

pagine: 248

L’Integrazione Monetaria in Europa. Origini, crisi, istituzioni e teorie economiche racconta e interpreta il processo di integrazione monetaria europea. Alla caduta del Sistema di Bretton Woods emerse subito la necessità di tornare ai cambi fissi in Europa. Il Sistema monetario europeo fu così creato nel 1979 e venti anni dopo nasceva l’euro. Pochi anni dopo, però, alcuni paesi dell’area dell’euro vengono colpiti da attacchi speculativi e da una crisi di credibilità che ha portato a dubitare della sopravvivenza e anche dell’opportunità della moneta unica. Il libro, oltre a raccontare, nella I Parte, i fatti rilevanti accaduti in questi ultimi decenni, nella II Parte si sofferma su aspetti istituzionali quali l’assetto della Banca centrale europea, le politiche convenzionali e non convenzionali da essa seguite e le politiche fiscali. Infine, nella III Parte alcune teorie economiche vengono presentate per permettere di rappresentare e meglio comprendere fatti e scelte istituzionali.
20,00

L’economia per "cerchi concentrici": Jean- Charles L. Sismondi

di Francesca Dal Degan

editore: Pisa University Press

pagine: 136

Jean-Charles Léonard Sismondi economista, storico, scienziato politico, è soprattutto studioso appassionato di libertà. Al cuore della ricerca interdisciplinare che lo ha condotto a distinguere le espressioni più autentiche da quelle mistificanti dell’esperienza di libertà, prendono vita le parole che l’autore offre all’economia, alla politica e alle scienze sociali  e che anche e soprattutto oggi mostrano di avere una potenza civile dirompente ed una carica ermeneutica capace di interrogare visioni consolidate di un sistema economico ridotto al suo scheletro più meccanico e dis-umano.
15,00

La formazione del capitale umano e del capitale sociale nello sviluppo economico italiano (1861-1913)

di Gabriele Cappelli

editore: Pisa University Press

pagine: 128

Il volume analizza le determinanti della formazione del capitale umano e del capitale sociale in Italia durante l’età liberale (1861–1913). Le più recenti interpretazioni dello sviluppo economico italiano considerano infatti questi due aspetti fondamentali nel determinare la traiettoria di sviluppo del paese e delle sue regioni, ma vi è ancora molto dibattito sui fattori che ne influenzano l’evoluzione: i risultati che si presentano mostrano che le politiche dei governi liberali non furono sufficienti a combattere la persistenza dell’analfabetismo, soprattutto al Sud, a causa della povertà diffusa nella penisola e del disinteresse delle istituzioni locali. Solo con la centralizzazione della gestione e del finanziamento della scuola elementare, a partire dal 1911, con la Legge Daneo-Credaro, il sistema scolastico italiano fece un deciso passo in avanti, innescando una forte convergenza regionale e una diffusione dell’istruzione più rapida rispetto al tardo Ottocento. Anche per quel che riguarda il capitale sociale, si rileva un problema connesso alle politiche postunitarie: la disuguaglianza nella proprietà della terra sembra essere il fattore che più ha ostacolato la formazione del capitale sociale – soprattutto al Sud, per cui l’assenza di una riforma agraria ha pesato sulla capacità di crescita di alcune regioni nel XX secolo. L’assenza di un più incisivo intervento pubblico su questi aspetti rappresenta quindi un’eredità pesante che, avendo ridotto i tassi di accumulazione di capitale umano e di formazione del capitale sociale lungo periodo, limita oggi la capacità di crescita dell’economia italiana.
14,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.