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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche

Pisa, solitudine di un impero

Introduzione di Marianello Marianelli

di Rudolf Borchardt

editore: Pisa University Press

pagine: 216

Nessuna città italiana ha avuto da una personalità straniera – forse nemmeno Roma – il privilegio di una reinterpretazione della sua storia e della sua arte, così organica e poetica quanto Pisa, in questo libro. Borchardt vede nella sua storia di Pisa, fin dalle origini, lo svilupparsi di un tipo d’impero diverso da quelli continentali, un «impero di vele», opposto sia alla rissosa politica comunale e fiorentina, sia a Roma.Per un certo periodo i pisani parvero riuscire ad imporre questa idea anche agli svevi di cui i mercanti, i diplomatici pisani furono, secondo Borchardt, più che mediatori, guide illuminate. Testimonianza di questa visione universale di Pisa, quasi anti-Firenze e anti-Roma, sono le opere d’arte, il suo Foro imperiale e cristiano. Lo stile pisano è «il grande stile», stile imperiale. Giovanni Pisano – che Borchardt sente quasi fratello al suo temperamento – è per lui il tragico e felice punto d’incontro e di scontro della passionalità gotica e della misura classica. Da Giovanni e non da Giotto, Dante ha derivato la suadrammaticità plastica. A Pisa, già prima che con Dante, si era andato formando anche un primo volgare, imperiale e pratico, illustre, fermentato dal contatto pratico con le cancellerie, e poetico con la Provenza. Ultimi documenti di questo sogno e stile imperiali, di questa «Causa victa», di questa imperiale e dinamica solitudine di Pisa entro l’Italia ed entro l’impero, sono il Giudizio Universale del Camposanto e la scultura lignea pisana, che l’A. analizza minutamente.I dettagli, la velatura storica del libro possono essere discutibili o superati: ma questa velatura è investita da un tale soffio di fantasia e vigoria, da un affetto così insistente e prepotente, che il libro potrà sorprendere anche i più attenti conoscitori della storia e dell’arte pisana.
25,00

Tradizione e modernità

La comunità greca di Livorno tra Sette e Ottocento

editore: Pisa University Press

pagine: 526

Nella città di Livorno ci fu sempre una presenza greca. Marinai, mercanti e artigiani provenienti dal mondo ellenico vi si stabilirono già sul fi nire del Cinquecento. Per più di un secolo e mezzo, tuttavia, i greci occuparono una posizione defi lata nella dialettica civile rispetto alle altre componenti nazionali – in particolare gli ebrei, gli inglesi, gli olandesi. Verso la metà del Settecento la posizione della colonia greca iniziò a cambiare in maniera signifi cativa: essa crebbe dal punto di vista numerico, si diede forme organizzative più strutturate, si conquistò un ruolo di maggior peso nel commercio marittimo e anche il culto ortodosso fu fi nalmente autorizzato. Mentre tutte le altre corporazioni mercantili nazionali si andavano indebolendo, i greci parteciparono al progresso civile cittadino rafforzando le proprie istituzioni. Il volume, a duecento anni dall’indipendenza della Grecia, riflette sulla via alla modernità dei greci di Livorno, nucleo importante della più estesa diaspora ellenica al cui interno si manifestarono i primi fermenti del riscatto nazionale.
35,00

San Torpè e San Paolino, martiri di Nerone

Passioni e culti fra Provenza, Pisa e Lucca (secoli IX-XIV)

editore: Pisa University Press

pagine: 102

La vicenda del martire Torpè, fatto uccidere a Pisa da Nerone, ci è raccontata da un testo scritto poco dopo l’834, per rivendicare la presenza del suo corpo nella località provenzale di Portus Sinus (oggi St. Tropez). Questa Passio arrivò in Toscana solo più tardi e attirò l’attenzione rivale di Pisa e Lucca.Il presule pisano Federico Visconti (+1277) collocò la testa di san Torpè, “ritrovata” qualche tempo prima, in una chiesa costruita accanto ai ruderi delle Terme romane.Lucca rispose contrapponendo alla Pisa pagana signoreggiata da Nerone la propria immagine di città cristianizzata dal “protovescovo” Paolino, il cui martirio fu descritto da un racconto esemplato sulla Passio di Torpè.
15,00

Note di storia sindacale

Una traccia di lettura

di Alessandro Volpi

editore: Pisa University Press

pagine: 202

Q uesto lavoro costituisce una sintesi, dalle chiare finalità didattiche, della storia sindacale di alcuni Paesi con una particolare attenzione riservata al caso italiano, di cui si ripercorrono le vicende dall’Ottocento agli anni Novanta del Novecento. Il duplice obiettivo è quello di consentire sia uno sguardo di insieme delle varie esperienze sia di mettere a fuoco gli elementi comuni e le differenze che sono emersi nelle diverse fasi storiche. In questa prospettiva un posto di rilievo assumono alcuni momenti cruciali come gli inizi del XX secolo, il “biennio rosso”, gli anni Trenta e le fratture che hanno caratterizzato il secondo dopoguerra.
18,00

Velia Titta Matteotti - Lettere a Giacomo

editore: Pisa University Press

pagine: 326

Nel 1986 Stefano Caretti pubblicò, con una ampia, esauriente introduzione e una premessa lucida e appassionata di Eugenio Garin, le Lettere a Velia di Giacomo Matteotti… Già nell’introduzione a quel volume Stefano Caretti tracciò un ampio profilo anche di Velia Titta, sorella del celebre baritono Ruffo Titta (in arte Titta Ruffo) e asserì che le lettere di Velia a Giacomo erano “meritevoli un giorno di stampa completa o almeno largamente antologica”. Quel giorno è venuto, e con ragione Caretti ha pubblicato tutte le lettere di Velia a Giacomo… Su Velia, ancor più che nel volume precedente, qui Caretti si sofferma a lungo; non soltanto sui suoi rapporti con Giacomo, ma sulla sua infanzia e prima giovinezza non immuni da turbamenti familiari e da tristezze, sulle sue prove di poetessa e di autrice di un romanzo, L’Idolatra, che suscitò meritato interesse.(Dalla premessa di SEBASTIANO TIMPANARO)
20,00

Le miniere toscane nel secondo dopoguerra

Sviluppo, declino e degrado ambientale

di Riccardo Mazzanti

editore: Pisa University Press

pagine: 298

Nel secondo dopoguerra, in coincidenza col boom economico nazionale, la Toscana giunse ad occupare i primi posti fra le regioni italiane per numero di miniere in attività, per quantità estratte e per numero di addetti, tanto da giocare un ruolo economico rilevante non solo a livello locale, ma addirittura mondiale. Ancora nei primi anni Settanta le prospettive di continuità e crescita del settore apparivano rosee, ma il progressivo esaurimento dei giacimenti, spesso sottoposti ad uno sfruttamento a fini meramente speculativi, e la crescente concorrenza delle produzioni estere portò in breve tempo al pressoché totale azzeramento dell’attività mineraria regionale: dei precedenti successi rimasero soltanto ruderi fatiscenti ed un preoccupante stato di degrado del contesto ambientale, che ancora oggi segnano il territorio. La terza parte del volume è interamente dedicata alla necessità di procedere alla rinaturalizzazione delle aree minerarie dismesse e ad un loro recupero produttivo in chiave essenzialmente turistica.
25,00

Ripensare la crisi

Opportunità e percezioni nelle trasformazioni storiche dall’antichità ad oggi

editore: Pisa University Press

pagine: 244

Il volume presenta i risultati dell’omonimo convegno.I contributi raccolti si concentrano su diversi ambiti di ricerca, seguendo linee di indagine diversificate, che permettono di analizzare il concetto di “crisi” nelle sue specifiche declinazioni regionali, cronologiche e culturali. In una prospettiva metodologica, essi vagliano quindi le residue potenzialità euristiche del concetto stesso, avvalendosi di nozioni alternative quali quella di “trasformazione”, e indagano le strategie messe in campo dagli uomini e dalle donne per far fronte ai cambiamenti del loro tempo. Il lavoro problematizza dunque un tema eterogeneo rendendo giustizia alla complessità dei fenomeni sussunti sotto la definizione di “crisi”.
24,00

Problemi di verità

Il fatto storico tra manipolazioni e racconti canonici

editore: Pisa University Press

pagine: 284

Il volume riflette sui caratteri della ricerca storica, confrontandosi con il concetto di vero e falso e con i problemi legati alla manipolazione del fatto storico. Dall’antico Egitto all’età contemporanea, gli articoli che lo compongono esaminano il problema dei limiti della conoscenza storica, declinandolo in funzione di molteplici fonti e interrogandosi sugli approcci seguiti dagli studiosi moderni e sui loro possibili sviluppi. Un percorso dove si intrecciano prospettive ufficiali, istituzionali, individuali o autoriali, collettive in relazione ad ambienti socio-politici precisi, per ricordare a chi legge che l’interpretazione del presente è intimamente legata a quella del passato.
22,00

In presa diretta

Il fascismo nei suoi contemporanei

editore: Pisa University Press

pagine: 204

Il volume, esito di un convegno nazionale di studi promosso dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa nel novembre 2022, offre una rassegna delle interpretazioni del fascismo elaborate da varie personalità (italiane e non) del mondo della politica e della cultura contemporanee alla nascita e all’affermazione del movimento delle camicie nere nel panorama italiano. I contributi raccolti danno conto, in una prospettiva interdisciplinare, di una poliedricità di punti di vista e di vissuti maturati da intellettuali di varia formazione e sensibilità nel corso delle diverse fasi della storia dell’Italia fascista.
22,00

Il fegato del Vescovo

Studi di confine sui confini della Lunigiana medievale

di Enrica Salvatori

editore: Pisa University Press

pagine: 302

Mettendo in discussione il concetto di regione storica, il volume individua le continue e complesse dinamiche di costruzione e superamento dei confini all’interno di uno spazio mai dotato di specifiche frontiere. Il testo tratta dell’invenzione della Lunigiana storica da parte della storiografia locale novecentesca, riesamina e recupera da punti di vista differenti i concetti e i fenomeni che hanno, nel tempo, riempito contenutisticamente l’idea di Lunigiana, compreso l’evento mitico della distruzione della città romana di Luni da parte dei Normanni e dei Saraceni, considerando la produzione storiografica e l’immaginario collettivo. Nell’ultima parte, l’autrice commenta i risultati di un questionario pubblico relativo alla percezione della storia e dei confini della Lunigiana nel presente. I dati di ricerca sono depositati in libero accesso, in ottemperanza ai principi FAIR.
20,00

Orientarsi nel caos

Sistemi instabili, famiglie, relazioni d’aiuto

di Gianni Cambiaso, Mazza Roberto

editore: Pisa University Press

pagine: 136

Oggi il pensiero sistemico, nell’ottica della complessità, trova i suoi riferimenti scientifici nella teoria del caos: la scienza del non equilibrio che descrive l’apparire di comportamenti non prevedibili. Anche la famiglia può essere considerata, un sistema non lineare, che attraversa stati critici, in una “regione di frontiera” tra ordine e caos. Come comportarci in un mondo sempre mutevole, interconnesso, non lineare? Procedendo per strategie e non per rigidi programmi mantenendo aperto il maggior numero di scelte possibili, sostituendo all’ideale qualcosa di attuabile sufficientemente funzionante. Proseguendo, in sintesi, per ipotesi leggere, più attenti a falsificarle che a convalidarle.
16,00

La cura delle parole, le parole come cura

La documentazione professionale come risposta ai bisogni di salute. Atti del Convegno Nazionale (Pisa, 1 e 2 luglio 2022)

editore: Pisa University Press

pagine: 172

Il Convegno pisano La cura delle parole, le parole come cura ha riunito, per la prima volta in Italia, professionisti di settori diversi con l’obiettivo di creare un’occasione di confronto sul tema delicatissimo dell’uso della parola in ambito scolastico, giuridico e socio-sanitario: il dibattito è stato vivace e articolato e a essere valutati e sondati sono stati, nello specifico, i modi attraverso i quali ci si serve della parola nel processo di cura. I relatori hanno parlato di metodologie redazionali, di problematiche legate al riferire dei pazienti, delle nuove tecniche grazie alle quali oggi è possibile intervenire sulle situazioni e per il bene delle persone che in quelle situazioni si trovano coinvolte servendosi di adeguati sistemi di narrazione.
22,00

L’agricoltura e la popolazione in Toscana all’inizio dell’Ottocento: un’indagine sul catasto particellare

Un’indagine sul catasto particellare

di Giuliana Biagioli

editore: Pisa University Press

Partendo dai dati originali del Catasto Toscano, frutto di un imponente e minuzioso lavoro di rilevazione attuato fra il 1810
Gratuito Open access

Cultura popolare e territorio

I modi di dire pisani

di Riccardo Mazzanti

editore: Pisa University Press

pagine: 568

Questo volume rappresenta il completamento di un tentativo di analisi delle relazioni esistenti fra la cultura popolare e il territorio, condotto attraverso la ricerca, l’individuazione e la spiegazione dei modi di dire e di pensare di una specifica popolazione, nella fattispecie quella insediata nell’area geografica interessata dalla storia, dai rapporti sociali ed economici e dal substrato culturale della città di Pisa: un obiettivo prioritario è quello di contribuire a rivalutare la tradizione popolare locale prima che i processi di omologazione culturale – recentemente accentuati da quelli di internazionalizzazione e globalizzazione e favoriti dai progressi dei mezzi di comunicazione a livello personale e di massa – finiscano per renderli obsoleti e li cancellino dal patrimonio socio-culturale locale.Un compito del genere può forse essere ritenuto più idoneo ad uno studio di psicologia sociale, di antropologia culturale o di linguistica, ma in questa sede è stato affrontato in un’ottica dichiaratamente geografica per la ferma convinzione che, interessando in maniera diretta e indiscutibile anche la distribuzione spaziale dei modi di dire, le loro origini storiche e ambientali e il loro impatto sul territorio, rientri a pieno titolo nel campo di indagine della geografia umana, e più specificamente della cosiddetta geografia culturale.
34,00

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