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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche

Didattica della lingue e valutazione

Tra società, scuola e università

editore: Pisa University Press

pagine: 526

Nell’universo della didattica delle lingue la valutazione rappresenta uno dei nodi cruciali sia dal punto di vista teorico sia dal punto di vista applicativo, collocandosi al centro della riflessione sull’apprendimento e l’insegnamento delle lingue, tra società, formazione scolastica e formazione universitaria. Il presente volume affronta tale complessità attraverso quattro focalizzazioni che corrispondono ad altrettante sezioni: la prima è dedicata ai principali modelli e idee per la valutazione; la seconda verte sulla valutazione in contesti plurilinguistici e interculturali; la terza è incentrata sul tema del rapporto tra tecnologie e valutazione; la quarta, infine, è intitolata alla valutazione sommativa e ai contesti certificatori.
32,00

La musica non cambia

Tito Petralia e Vittorio Emanuele Bravetta, due autori popolari tra fascismo e repubblica

di Alessandro Volpi

editore: Pisa University Press

pagine: 120

Il tema della continuità nella storia italiana del Novecento è stato molto studiato, in particolare sono stati numerosi, e importanti, i lavori dedicati alla transizione dal fascismo alla Repubblica. Sono state relativamente poche invece le ricostruzioni che hanno avuto ad oggetto contesti specifici legati alla grande narrazione di massa, ai mass media e al fertilissimo mondo della canzone e della “letteratura commerciale”. Questo libro raccoglie le biografie di due personaggi, Tito Petralia e Vittorio Emanuele Bravetta, che incarnarono molto bene tale continuità avendo dato un contributo rilevante alla produzione diffusa di stereotipi destinati a passare dall’inizio del Novecento, al fascismo e alla Repubblica e a influenzare l’immaginario del nostro paese.
12,00

La pedagogia come territorio di confine interdisciplinare

editore: Pisa University Press

pagine: 158

L’interdisciplinarità si genera dalla continua ibridazione e contaminazione dei saperi; il saper essere passa dalla sperimentazione della teoria in atti e fatti che si incrociano giungendo da settori diversi, da territori altri di vita ed esperienza che a loro volta aprono e arricchiscono nuovi cantieri, anch’essi irradiati su più campi di interesse e di ricaduta, in un circuito a spirale costante. Volendo ragionare per metafora possiamo affermare che le discipline, se avvicinate, diventano interagenti e producono soluzioni e miscele altrimenti non immaginabili con la conoscenza della sola formula teorica. Sconfinamenti e migrazioni interdisciplinari, meticciamenti fra le competenze, che Edgar Morin felicemente definisce concubinaggi illegittimi, rappresentano la risorsa più importante affinché il processo di apprendimento sia significativo e produttore di cambiamenti permanenti generati da un ante, un post e soprattutto un durante nel quale la mediazione fra le competenze derivate dalle varie esperienze diventa la chiave per la risoluzione dei conflitti e per l’apertura verso la complessità cognitiva tipicamente umana. Questo il tema che il volume affronta attingendo da risorse e occasioni solo apparentemente diverse fra loro, in realtà intimamente interconnesse proprio dagli indissolubili legami interdisciplinari.
16,00

Giacomo Matteotti

Ritratto per immagini

editore: Pisa University Press

pagine: 188

Il racconto per immagini offre un’originale rilettura della vita umana e politica di Giacomo Matteotti. Alla nitidezza drammatica della documentazione, molta inedita, si accompagnano note introduttive, in italianoe inglese, che restituiscono la figura di un uomo premuroso con la moglie e i figli, colto, curioso, a cui si accompagna la militanza. La sua rappresentazione di organizzatore di leghe e cooperative, amministratore locale, deputato in Parlamento nella irriducibile opposizione al fascismo, e infine segretario del Partito socialista unificato restituisce una nuova immagine del politico.Il volume è dedicato alle nuove generazioni.
30,00

Lorenzo Gestri, storico del lavoro

Atti del convegno del 19-20 maggio 2022

editore: Pisa University Press

Lorenzo Gestri (1943-2002) per oltre tre decenni è stato docente presso l’Università di Pisa di Storia del movimento operaio e sindacale, ha rinnovato gli studi sulla genesi dell’associazionismo politico della provincia di MassaCarrara e sulle condizioni lavorative nell’area vasta che va da Pisa alla Spezia, con particolare attenzione alla zona apuana tra fine ’800 e inizio ’900. Si è dedicato con grande cura alla ricostruzione delle traiettorie dei singoli militanti e delle società di mutuo soccorso, ma anche a questioni culturali e sociali più ampie. La passione politica e l’impegno di studioso sono sempre state legate alla difesa delle idee di giustizia e libertà: imperativi etici a cui rimase sempre fedele. A venti anni dalla sua scomparsa, due convegni a Pisa e a Carrara ne hanno voluto ricordare il profilo.
18,00

Nel mezzo del bogliente stagno

Gli ufficiali territoriali dello Stato fiorentino tra sindacato locale e controllo centrale, 1400-1800

di Alessandro Lo Bartolo

editore: Pisa University Press

pagine: 264

Nell’età dei Comuni i pubblici ufficiali erano sottoposti, a fine mandato, a una procedura di controllo del proprio operato, condotta dagli amministrati: il sindacato. Quest’istituto sopravvisse nello Stato fiorentino per i rettori deputati al governo del territorio fin oltre le soglie dell’Ottocento. La storia di una procedura, il sindacato, e di un’istituzione, il giusdicente provinciale, aprono una prospettiva inedita sulla crescita degli apparati amministrativi del Granducato in rapporto alle sue strutture periferiche, gettando luce su un secolare processo di adattamento istituzionale alle profonde trasformazioni politiche, economiche e sociali dell’Età moderna.
18,00

Repositories

Per un contro-archivio della colonialità tra storia, arti e visualità

di Beatrice Falcucci, Lucas Iannuzzi

editore: Pisa University Press

Il progetto Repositories scandaglia l’archivio della colonialitànon semplicemente per ricostr
Gratuito

Cultura popolare e territorio

I proverbi pisani

di Riccardo Mazzanti

editore: Pisa University Press

Questo volume giunge a coronamento di oltre trent’anni di ricerche sul campo condotte in diverse parti del territorio pisano, durante le quali sono stati rilevati oltre 2000 proverbi, esclusivi di quest’area o diffusi anche in ambito toscano e nazionale. L’elenco è ripartito in sezioni tematiche e ogni proverbio è corredato da una traduzione in italiano e da un commento che serve a spiegarlo e a inquadrarlo dal punto di vista geografico, storico, sociologico ed epistemologico. Da esso emergono il carattere pragmatico e disilluso dei Pisani, il loro spirito religioso, il tipo di rapporti sociali, l’amara ironia dei ceti meno abbienti nei confronti delle necessità quotidiane: in pratica si tratta di un compendio di saggezza di matrice popolare, anche se molti fra i proverbi più famosi denotano origini dotte e, forse per questo, hanno avuto continuità nel tempo.
32,00

L’organizzazione militare della repubblica di Siena, 1524-1555

di Jacopo Pessina

editore: Pisa University Press

pagine: 316

Il libro riconsidera l’organizzazione militare senese durante l’ultimo periodo di esistenza della repubblica (1524-1555). L’apparato bellico dello Stato senese, rimasto sostanzialmente inalterato nel suo funzionamento rispetto ai secoli del Basso Medioevo, era l’esito di pragmatiche decisioni del suo governo e non il frutto dell’incapacità della repubblica di cogliere il radicale cambiamento dell’arte della guerra all’inizio del Cinquecento. Il volume intende così gettare nuova luce sul legame tra Siena e la rivoluzione militare, evidenziando che, a differenza di quanto ritenuto in precedenza, quest’ultima non contribuì alla fine della repubblica
20,00

Il disaccordo nella scienza e in politica

Conflitti e dispute tra esperti e cittadini

editore: Pisa University Press

pagine: 239

Qual è la risposta più adeguata al cambiamento climatico? L’obbligo vaccinale è giusto? Quali politiche economiche sono più opportune? Le società democratiche sono caratterizzate da disaccordi profondi e persistenti che spesso riguardano sia aspetti normativi, di natura valoriale, sia aspetti descrittivi, di carattere scientifico. Capire come tali disaccordi debbano essere considerati, valutati e gestiti è fondamentale per arrivare a soluzioni non solo desiderabili, ma anche efficaci. Il volume indaga il disaccordo da prospettive diverse, offrendo strumenti teorici per orientarsi nella complessità delle dispute scientifiche, dei conflitti politici e del rapporto tra scienza e democrazia.
15,00

Matteotti si racconta (cofanetto 5 volumi)

La famiglia, gli studi, la politica

di Giacomo Matteotti

editore: Pisa University Press

Matteotti si racconta. La famiglia, gli studi, la politica intende proporre alle lettrici e ai lettoti del XXI secolo, giovani ma non solo, l’opera, il pensiero e la vita di Giacomo Matteotti, ricollocandolo nel proprio contesto storico ma anche restituendocene la drammatica attualità al di là del “santino” del martire dell’antifascismo. Attraverso i cinque volumi antologici qui raccolti, il lettore ha modo di compiere un viaggio essenziale, agile e intuitivo attraverso le principali tappe del percorso umano e intellettuale del deputato socialista. Ciascun volume tematico contiene quindi una raccolta di testi matteottiani, un ampio apparato illustrativo e le considerazioni di illustri storici italiani. Sono inoltre riportati con frequenza alcuni degli scambi epistolari più signifi cativi, come quelli con l’amatissima moglie Velia Titta o con l’amico Filippo Turati. L’idea che non muore raccoglie i testi e le testimonianze di natura biografica: è un volume – per così dire – “intimo”, che perciò costituisce l’introduzione ideale della raccolta. I successivi Per il lavoro, Sull’istruzione, La guerra e la pace e Democrazia e fascismo dimostrano non solo come il riformismo di Matteotti seppe confrontarsi con i principali drammi del suo tempo, ma anche il valore che ancora oggi conserva per affrontare le diffi coltà del presente. Ogni contributo è stato selezionato per restituire con effi cacia la statura umana e storica di Matteotti, che in queste pagine “racconta” in prima persona una vita avvincente e ancora oggi capace di ispirare chi vi si voglia accostare. Per queste ragioni, è un’opera destinata a chiunque desideri riscoprire con semplicità una delle personalità più alte dell’Italia del Novecento.
30,00

Democrazia e fascismo

di Giacomo Matteotti

editore: Pisa University Press

pagine: 158

L’opposizione di Matteotti al regime può essere interamente letta come il tentativo di restituire al popolo italiano la dignità di essere libero: in questo senso, essa segna una vera e propria incompatibilità etica, che si traduce in dovere morale di resistenza all’oppressione. Come dirà nel celebre discorso-denuncia del 30 maggio 1924, il più importante della storia del Parlamento italiano, «noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nelmondo non sa reggersi da sé e deve essere governato con la forza. Ma il nostro popolo stava risollevandosi ed educandosi, anche con l’opera nostra. Voi volete ricacciarci indietro». Amare la patria significa innanzitutto difenderne la libertà inviolabile: davanti a questo compito politico-morale, neppure la morte apparve a Matteotti prezzo troppo caro.
10,00

La guerra e la pace

di Giacomo Matteotti

editore: Pisa University Press

pagine: 156

Il pacifismo di Giacomo Matteotti è tema che ben si presta a un’antologia pensata per le scuole. Ripercorrere le tappe fondamentali della sua opposizione alla guerra significa infatti poter vedere all’opera il suo socialismo e i suoi ideali; ma anche la vita e le difficoltà dell’uomo, che pure tanta importanza rivestono per la consapevolezza storica.Lo scoppio della prima guerra mondiale segnerà una tappa decisiva per il percorso politico di Matteotti. Fedele all’ideale dell’internazionalismo socialista già professato ai tempi della guerra libica, il suo sentito neutralismo si colloca su un terreno come sempre ideale e realistico al contempo. Matteotti ha infatti ben chiaro che l’entrata in guerra dell’Italia significherebbe interrompere bruscamente quel “movimento ascensionale della civiltà” che con tanta fatica il socialismo aveva avviato nei decenni precedenti. Il complessivo spreco di vite umane e risorse economiche avrebbe infatti comportato un arresto – se non una vera e propria retrocessione – del già di per sé lento progresso del Paese: il ritorno alla “barbarie” e il sacrificio del proletariato.
10,00

Sull'istruzione

di Giacomo Matteotti

editore: Pisa University Press

pagine: 128

Crediamo che i testi di Giacomo Matteotti qui raccolti possano costituire una vera e propria sfida per lo studente in formazione. Cosa significa propriamente “studiare”? E che rapporto vige tra studio e mondo? Matteotti propone una visione dell’educazione capace di relativizzare il comune sentire a riguardo, a cominciare proprio dalla scuola. Se è infatti innegabile che la scuola costituisce il luogo di formazione per eccellenza, è pur vero che quest’ultima non si riduce ad essa. Al contrario, esistono molti altri spazi educativi, indispensabili per la fioritura umana di ciascuno di noi. Siano essi il teatro, una rivista didascalica o una biblioteca; le aule vuote del palazzo comunale, la famiglia; i musei o le case dei contadini: ovunque sarà possibile elevare «la cultura del popolo».Ma la sfida consiste anche nell’accogliere l’importanza dell’approfondimento personale, che pure rientra nella medesima logica: in una battuta, non esiste luogo abbastanza grande da ospitare la ricchezza che la civiltà ci riserva.Nei testi qui raccolti si mostra come fare.
10,00

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