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DIACRONIA

DIACRONIA DIACRONIA
DIACRONIA

DIACRONÌA. Rivista di storia della filosofia del diritto

 Diacronìa nasce dalla convinzione che la filosofia del diritto, e la cultura giuridica tout court, non possano affrontare criticamente i temi e i problemi all’ordine del giorno senza considerarne storicamente la genesi, le interpretazioni e le stesse soluzioni che si è ritenuto di poterne offrire in precedenza. Fine esplicito dell’operazione è quello di promuovere un dibattito che riguardi i fondamenti stessi dell’approccio storico-filosofico, a cominciare dalle questioni metodologiche, che anziché essere date per risolte una volta per tutte non possono non essere messe continuamente in discussione, come del resto avviene in discipline affini quali la filosofia politica o la storia delle dottrine politiche. La rivista ambisce quindi a costituire un luogo aperto di approfondimento e di confronto per tutti coloro che hanno interesse per la storia della riflessione sul diritto, nelle varie forme e nei diversi modi nei quali essa è stata o potrà di volta in volta essere concepita. Diacronìa intende dare nuova linfa agli studi di storia della filosofia del diritto in quanto luoghi di riflessione e di dialogo tra le diverse ‘tradizioni’ che concorrono a formare quella che a ragione è stata definita l’identità plurale della filosofia del diritto.

 ISSN 2704-7334

 Direttore: Tommaso Greco

 Comitato di direzione: Alberto Andronico, Francisco Javier Ansuategui Roig, Giulia M. Labriola, Marina Lalatta Costerbosa, Francesco Mancuso, Carlo Nitsch, Aldo Schiavello, Vito Velluzzi.

 Consiglio scientifico: Mauro Barberis, Franco Bonsignori, Pietro Costa, Rafael de Asís, Francesco De Sanctis, Carla Faralli, Paolo Grossi, Mario Jori, Jean-François Kervégan, Massimo La Torre, Mario G. Losano, Giovanni Marino, Bruno Montanari, Claudio Palazzolo, Enrico Pattaro, Antonio Enrique Perez Luño, Pierre-Yves Quiviger, Francesco Riccobono, Eugenio Ripepe, Alberto Scerbo, Michel Troper, Vittorio Villa, Francesco Viola, Maurizio Viroli, Gianfrancesco Zanetti, Giuseppe Zaccaria.

 Comitato dei referees: Ilario Belloni, Giovanni Bisogni, Giovanni Bombelli, Gaetano Carlizzi, Thomas Casadei, Corrado del Bo, Francesco Ferraro, Valeria Giordano, Marco Goldoni, Dario Ippolito, Fernando Llano Alonso, Alessio Lo Giudice, Valeria Marzocco, Ferdinando Menga, Lorenzo Milazzo, Stefano Pietropaoli, Andrea Porciello, Federico Puppo, Filippo Ruschi, Carlo Sabbatini, Aaron Thomas, Persio Tincani, Daniele Velo Dal Brenta, Massimo Vogliotti, Maria Zanichelli.

 Redazione: Paola Calonico, Federica Martiny, Giorgio Ridolfi (coordinatore), Mariella Robertazzi.

 Sede: Dipartimento di Giurisprudenza, Piazza dei Cavalieri, 2 - 56126 PISA.

 

Condizioni di acquisto:

Fascicolo singolo: € 25,00

Abbonamento annuale Italia: € 40,00

Abbonamento annuale estero: € 50,00

 

 

 

 

 

DIACRONIA 1/2019

Rivista di storia della filosofia del diritto

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 400

Una grande tradizione di studi ‒ la storia della filosofia del diritto ‒ nella quale una parte consistente della filosofia giuridica italiana ha dato il meglio di sé, appare oggi indebolita e sfibrata. Si è come affermata l’idea che la posizione originaria dalla quale deve muovere il cammino di chi intenda dedicarsi alla filosofia del diritto sia da cercare stendendo un velo di ignoranza su qualche migliaio di anni di riflessioni sul diritto. Diacronìa nasce dalla convinzione che la filosofia del diritto, e la cultura giu­ridica, non possano affrontare criticamente i temi e i problemi all’ordine del giorno senza considerarne storicamente la genesi, le interpretazioni e le stesse soluzioni che si è ritenuto di poterne offrire in precedenza. La Rivista vuole costituire un luogo aperto, accanto ad altri, di approfondi­mento e di confronto per tutti coloro che hanno interesse per la storia della riflessione sul diritto ‒ e per le questioni metodologiche ad essa connesse ‒, nelle varie forme e nei diversi modi nei quali essa è stata (o potrà, di volta in volta) essere concepita.   In questo numero: Presentazione Transizioni a cura di Alberto Andronico e Tommaso Greco Pietro Costa, La “transizione”: uno strumento metastoriografico? Antonio Enrique Pérez Luño, La Conquista del Nuevo mundo y la transición a la modernidad Stefano Pietropaoli, Vestfalia 1648.La debolezza di un modello, la necessità di un mito Massimo La Torre, Il convitato di pietra. Carl Schmitt come monito Gianfrancesco Zanetti, Alcuni aspetti problematici di una nozione contemporanea di storia della filosofia del diritto Salvatore Amato, Reali presenze Tommaso Gazzolo, Montesquieu e la pena di morte Giorgio Ridolfi, Su Cicerone filosofo del diritto Claudia Atzeni, Per una biografia culturale di Norberto Bobbio Hans Kelsen, La giustizia platonica (1933), a cura di G. Ridolfi  

DIACRONIA 2/2019

Rivista di storia della filosofia del diritto

Autori vari

editore: Pisa University Press

In questo numero: Pietro Costa, La storia del pensiero giuridico, fra “archivio” e “discipline”. Giulia Maria Labriola, Perché leggere i classici. Mario Ricciardi, La filosofia del diritto come metodo e l’oblio della riflessione sul diritto naturale. Tommaso Greco, Norberto Bobbio e la storia della filosofia del diritto. Maria Jose Gonzalez Ordovas, Esculpir el tiempo. Una mirada desde la filosofía del derecho a la construcción del orden y la sociabilidad. Julian Sauquillo, Una ciudadanía nobiliaria frente al estado de igualdad: el momento Tocqueville Giorgio Scichilone, Il costituzionalismo vittoriano tra libertà e impero. Ulderico Pomarici, Il costituzionalismo tedesco da Weimar al nazionalsocialismo. Figure e problemi. Lorenzo Milazzo, Lo Stato e la frontiera. Appunti sulla libertà di movimento. Valerio Nitrato Izzo, Forme e dimensioni urbane della paura.

Diacronia 1/2020

Rivista di Storia della filosofia del diritto

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 228

Nella ricorrenza del centenario della morte di Max Weber – l’«ultimo dei classici », che tra le altre cose è stato anche un filosofo del diritto – questo numero di «Diacronìa» dedica allo studioso tedesco la sua sezione monografica. Giurista di formazione, Weber guardò attentamente al diritto, ai suoi problemi e alle sue soluzioni, sempre soppesandone la storicità e collocandolo in orizzonti più ampi rispetto a quelli spesso angusti della scienza giuridica. I contributi raccolti a cura di Massimo Palma, cui si deve la recente nuova traduzione di Economia e società, mettono alla prova alcune delle illuminanti intuizioni weberiane in riferimento a temi nei quali l’approccio filosofico al diritto incontra questioni storicamente sensibili. Sensibili allora (in tempi di confliitti, di democratizzazioni impetuose, del tramonto di una certa forma statuale) e urgenti oggi. Oltre ai saggi dedicati a Weber, arricchiti da un testo di Norberto Bobbio su Max Weber e i classici, il fascicolo contiene saggi su Jean-Jacques Rousseau, Benedetto Croce, Antonio Pigliaru.   In questo numero: Il dominio tra diritto e politica. Max Weber a cento anni dalla morte a cura di Massimo Palma Edith Hanke, Gegen eine „Politik der Straße“ Max Webers Konzepte und der Populismus heute Realino Marra, Etica del capitalismo finanziario? Weber e la legge tedesca sulla borsa (1896) Michele Basso, L’ordinamento giuridico alla prova della guerra. La lettura weberiana Massimo Palma, Il dominio in Weber. La parola e gli elementi Annamaria Loche, Il cittadino consapevole. Costituzione, istituzioni e diritto nella filosofia politica di Rousseau Giuseppe Russo, Croce e il diritto: dalla ricerca della pura forma giuridica all’irrealtà delle leggi Pier Giuseppe Puggioni, Uomo, azione e relazione nel pensiero giuridico di Antonio Pigliaru Norberto Bobbio, Max Weber e i classici A cura di Tommaso Greco

Diacronia 2/2020

Rivista di storia della filosofia del diritto

editore: Pisa University Press

pagine: 232

La schiavitù – tragicamente tornata di attualità e tradizionalmente oggetto di studi storici, ma poco indagata in prospettiva storico-filosofica – è il tema monografico del n. 2/2020 di «Diacronìa». I contributi, raccolti a cura di Thomas Casadei (uno studioso che da tempo è impegnato su questo versante), mostrano chiaramente come una ricognizione che abbia ad oggetto «l’ombra nera» rappresentata dall’istituto schiavistico possa portare, non solo ad allargare i con_ ni tradizionali della storia della filosofia del diritto, includendo figure che non sono sinora entrate nel “canone” (come Olympe de Gouges), ma anche a rileggere diversamente alcuni grandi classici (da Bodin a Montesquieu), contribuendo ad una comprensione più profonda del loro pensiero. Un esercizio non solo utile ma estremamente necessario, quindi, al fine di ridisegnare le “geografie” della disciplina giusfilosofica, ampliare gli spazi d’osservazione e d’indagine, ridefinire le interpretazioni di autori rilevanti, rinnovare le prospettive di studio su figure e contesti storici. Il fascicolo è arricchito, nelle altre sezioni, da saggi sul razionalismo antico, su Max Weber, sul diritto naturale in Kant e sulla crisi del positivismo giuridico. In questo numero: L’ombra nera della schiavitù. Percorsi nella storia della filosofia del diritto a cura di Thomas Casadei Thomas Casadei - Una revisione del canone? Prime notazioni su schiavitù e storia della filosofia del diritto Mariella Robertazzi -«… È cosa perniciosa ammettere la schiavitù»: la riflessione di Jean Bodin Tommaso Gazzolo- Eunuchi e schiavitù nelle Lettere Persiane di Montesquieu Elisa Orru- Olympe de Gouges on Slavery Fabio Macioce -La moderazione necessaria. Il diritto e il razionalismo antico Giovanni Bombelli - Perché non possiamo non dirci weberiani. Metodo, storia, diritto nella riflessione di Max Weber Giorgio Ridolfi-Il diritto naturale nelle lezioni di Kant Francisco Javier Ansuategui Roig - El concepto de derecho, entre teoría y práctica  

DIACRONIA 1.2021

Rivista di storia della filosofia del diritto

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 326

La maggior parte dei contributi pubblicati in questo fascicolo di Diacronìa è stata presentata e discussa nell’ambito del VI “Seminario di storia della filosofia del diritto” dedicato a Filosofía del derecho e historia: cuestiones metodológicas e organizzato dall’Instituto de Derechos Humanos Gregorio Peces-Barba dell’Universidad Carlos III di Madrid (10-11 maggio 2021). Essi, in taluni casi si soffermano direttamente su questioni relative al metodo e ai contenuti della storia della filosofia del diritto, adottando talora prospettive nuove o inusuali; mentre in altri casi lo fanno indirettamente, muovendo da questioni al centro del dibattito contemporaneo (come i diritti umani o il tema della memoria e della giustizia transizionale). Arricchiscono il fascicolo contributi dedicati alla filosofia giuridica di Maimonide, alla teologia politica, al pluralismo politico-giuridico. In questo numero saggi di: Francisco Javier Ansuátegui Roig, Adriano Ballarini, María del Carmen Barranco Avilés, Ilario Belloni, Thomas Casadei, Lucia Corso, Cristina García Pascual, Francesco Mancuso, Valeria Marzocco, Lorenzo Milazzo, Cosimo Nicolini Coen, Vincenzo Omaggio, Andrea Porciello, Pier Giuseppe Puggioni.

DIACRONIA 2.2021

Rivista di storia della filosofia del diritto

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 288

Il presente fascicolo di Diacronìa inaugura una nuova sezione dedicata a “Questioni di teoria del diritto” e lo fa pubblicando la prima parte del lavoro di Vittorio Villa dedicata all’inquadramento teorico dei disaccordi interpretativi profondi. Nella sezione dei saggi sono compresi studi di storia della filosofia del diritto dedicati a Bartolomé de Las Casas, a Babeuf e alla teoria democratica, a Hegel e al ruolo del senso comune nel diritto, al confronto tra Hannah Arendt e Carl Schmitt, al pensiero giuridico orientale di matrice confuciana. Completano il fascicolo due note dedicate, l’una, ad un manuale di filosofia del diritto centrato sulla prospettiva storica, l’altra, al giusrealismo di Léon Duguit. In questo numero saggi di: Stefano Berni, Gabriele Magrin, Federico Oliveri, Rosaria Pirosa, Federico Lorenzo Ramaioli, Carlo Sabbatini, Ramón Valdivia, Vittorio Villa

Diacronia 1.2022

Rivista di storia della filosofia del diritto

Autori vari

editore: Pisa University Press

Il presente fascicolo verte principalmente su quella che si propone di chiamare “koinè ermeneutica italiana”. Esso intende mostrare fin dove i cultori dei suoi dialetti si incontrano tra loro, e da dove procedono per conto proprio. Per quanto rassicurante, l’idea di un irenismo ermeneutico in Italia, sempre che sia stata davvero condivisa, va abbandonata per la sua carica di equivocità, che rischia di penalizzare tutti gli approcci in esame. Per orientarsi in questo mare magnum è necessario ricostruire gli itinerari che hanno condotto alla nostra koinè ermeneutica e i profili salienti sotto i quali essa ha finito per distinguersi da altre forme di riflessione sulla comprensione giuridica.In questo numero saggi di: Giovanni Blando, Gaetano Carlizzi, Winfried Hassemer, Tommaso Gazzolo, Gianluca Gentile, Baldassare Pastore.

Diacronia 2.2022

Rivista di storia della filosofia del diritto

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 226

La sezione monografica del numero 2/2022 di «Diacronìa» è dedicata alla metafora dei diversi tipi di proporzione – aritmetica e geometrica – applicati all’idea di uguaglianza e di giustizia da alcuni tra i maggiori filosofi della tradizione occidentale. Benché gli articoli qui presentati si riferiscano soltanto al periodo moderno – i contributi sono dedicati a Hobbes, Leibniz, Bentham e Marx – la presenza esplicita di questa metafora, o l’idea implicita che a essa si riferisce, sono parte della filosofia politica e giuridica fin dall’antichità e possiamo dire che, in forme e declinazioni diverse, esse accompagnano l’intera riflessione sulla giustizia fino ai nostri giorni. Il fascicolo è completato da saggi sulla filosofia della pena in Hegel e sulle implicazioni morali e giuridiche del principio della natura perpetua delle società, nonché da note dedicate alla storia della filosofia del diritto, al tema della giustizia e a Piero Calamandrei.In questo numero saggi di: Filippo Del Lucchese, Mauro farnesi Camellone. Luca Basso, Paola Calonico, Giancarlo Anello, Annachiara Carcano, Serena Vantin, Carlo Pontorieri, Maria Borrello.

Diacronia 2/2023

Rivista di storia della filosofia del diritto

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 236

Il presente fascicolo contiene una sezione monografica dedicata a Richard Price (1723-1791), figura influente nel panorama culturale del XVIII secolo, la cui riflessione è rimasta in ombra dopo la sua morte. Dai contributi qui pubblicati emergono alcuni concetti nevralgici delle sue considerazioni politiche e giusfilosofiche (deismo, libertà, autogoverno, una certa idea di patria), ma anche il suo ruolo di rilievo nel «transnational framework of dissent» che matura nel secondo Settecento. Il fascicolo contiene inoltre due saggi su Hegel e una ‘lezione’ su Judith Shklar, nonché delle note riguardanti i diritti delle donne, il ruolo dei giuristi e la natura della scienza giuridica, il tema della responsabilità e dei doveri.

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