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Campo educativo e "Buona scuola"
Narrazioni in rete di alcune conseguenza sociali e politiche della legge 107/15
di Elena Gremigni
editore: Pisa University Press
Questo volume è nato dall’esigenza di comprendere le motivazioni che hanno spinto molti insegnanti a manifestare
La società dell'orrore
Terrorismo e comunicazione nell'era del giornalismo emotivo
di Francesca Rizzuto
editore: Pisa University Press
Nell’ecologia dei media contemporanei il tratto distintivo del giornalismo è un processo radicale di spettac
Campo educativo e "Buona scuola"
Narrazioni in rete di alcune conseguenza sociali e politiche della legge 107/15
di Elena Gremigni
editore: Pisa University Press
pagine: 104
Questo volume è nato dall’esigenza di comprendere le motivazioni che hanno spinto molti insegnanti a manifestare una crescente avversione nei confronti della “Buona scuola” (l. 13 Luglio 2015, n. 107). Partendo dall’analisi di alcuni ambienti digitali è stato osservato come l’opposizione alla riforma abbia trovato espressione attraverso iniziative offline che in molti casi hanno utilizzato la rete come strumento di una «connective action» finalizzata a convogliare e organizzare il dissenso anche in occasione di alcune importanti consultazioni elettorali. L’indagine evidenzia inoltre come la l. 107/15 costituisca una risposta alle richieste dell’Unione Europea riguardo alla necessità di implementare le “competenze chiave” definite dal Lifelong Learning Programme, nel tentativo di migliorare un sistema di istruzione ancora caratterizzato da dispositivi di riproduzione sociale difficili da scardinare. Pur essendo ancora prematuro compiere una valutazione complessiva delle reali conseguenze prodotte da questa riforma, la ricerca condotta rileva come la l. 107/15 non risponda in modo adeguato all’esigenza di superare le disuguaglianze di opportunità educative ancora oggi presenti in Italia e manifesti alcune criticità che hanno generato effetti non marginali sulla costruzione di un’opinione pubblica ostile.
La società dell'orrore
Terrorismo e comunicazione nell'era del giornalismo emotivo
di Francesca Rizzuto
editore: Pisa University Press
pagine: 104
Nell’ecologia dei media contemporanei il tratto distintivo del giornalismo è un processo radicale di spettacolarizzazione della realtà, che ha rilevanti conseguenze sia nella logica professionale che sul rapporto con i destinatari, diventati producer e performer. Il libro introduce il tema del predominio degli imperativi commerciali nelle news, con la loro spinta verso eccessi intrattenitivi e spettacolari, che attingono al valore della narrazione tipico dello story model per offrire notizie capaci di emozionare informando. Focalizzando l’attenzione sul coverage del terrorismo contemporaneo, che dal 2001 ha accentuato il peso della componente simbolica nelle proprie strategie, il volume analizza i rischi connessi alla rappresentazione mediata delle sofferenze e della crudeltà: insistendo sulle emozioni degli spettatori, l’orrore nelle notizie può produrre esiti preoccupanti per il destino delle democrazie come, ad esempio, il sostegno dei news media alle politiche militariste o la spinta al disimpegno per milioni di spettatori-testimoni oculari del macabro in diretta.
Social media campaigning
le elezioni regionali in #toscana2015
editore: Pisa University Press
pagine: 348
Frutto della collaborazione tra il MediaLaB del Dipartimento di Scienze Politiche di Pisa, l’IIT-CNR di Pisa e il Tirreno, questo volume raccoglie i risultati delle analisi sulla campagna elettorale online per le elezioni regionali in Toscana del 2015.
Se l’utilizzo dei social media sta riconfigurando le relazioni tra gli attori della comunicazione politica in tutte le democrazie contemporanee, alcuni interrogativi rimangono ancora aperti: qual è il ruolo del contesto politico ed elettorale, quali sono gli attori che si avvantaggiano dei processi di disintermediazione, quali le reali dinamiche di interattività con l’elettore?
Fornendo al lettore le premesse teoriche, concettuali e metodologiche per la comprensione di queste trasformazioni, il volume presenta un resoconto dettagliato di come lo spazio online sia stato dedicato principalmente alla autopromozione di candidati e leader, relegando le strutture di partito a un ruolo marginale, e senza riuscire pienamente a coinvolgere i cittadini in un dibattito informato sui temi della campagna.