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Saggi e studi

Vox Populi

Dei rischi e dei rilanci dell'arte oggi

di Giandomenico Semeraro

editore: Pisa University Press

In questi anni che sono a noi più vicini stiamo assistendo ad una accesa querelle che riguarda direttament
10,99

Vox Populi

Dei rischi e dei rilanci dell'arte oggi

editore: Pisa University Press

pagine: 60

In questi anni che sono a noi più vicini stiamo assistendo ad una accesa querelle che riguarda direttamente il rapporto fra le arti e la società. Questo agile volume, quasi un pamphlet, vuol essere strumento di conoscenza,di studio e critica di quanto sta avvenendo avverso monumenti o libri. Ciò può avere chiare ricadute sul presente, su quanto vediamo, su quanto leggiamo, su quanto – evidentemente – studiamo o dovremmo (potremo, ora come in futuro) andare a studiare. Si tratta della messa all’indice vera e propria di questa o di quell’opera per tutta una serie di motivi che con l’arte non hanno proprio niente a che vedere. Con seri rischi, e gravi ricadute. Si colgono comunque interessanti segnali di risveglio, di attenzione e di presenza dialettica dell’arte nelle città (a vario e diverso titolo). Di essi, anche, si occupa questo libro, per rendere conto di un panorama che non è propriamente a senso unico, per nostra fortuna.
14,00

La luna di vetro

tracce di pensiero sulle immagini elettroniche

di Sandra Lischi

editore: Pisa University Press

pagine: 144

L’immagine elettronica è alla base sia della televisione che del video, dei mezzi personali e agili nati più tardi. Nell’arco di un secolo sono fiorite intuizioni, utopie, analisi che hanno evidenziato la natura particolaredi questa trama di segnali metamorfica, diretta, carica di sorprendenti possibilità artistiche e non solo “comunicative”.Il libro raccoglie e commenta ampi stralci di riflessioni, dalle idee anticipatrici delle avanguardie storiche a oggi, intrecciando contributi di autrici e autori noti e meno noti: le intuizioni del cinema, i pensieri sulla televisione e il video, il dialogo fra le arti, fino al digitale. Un percorso fra le tracce di una teoria possibile e felicemente indisciplinata, attraverso testi non sempre facilmente reperibili, per ragionare su collegamenti e confronti.
12,00

Le père comme métaphore

Représentations de l’instance paternelle dans la littérature française moderne

editore: Pisa University Press

pagine: 144

À partir du XVIIIe  siècle, on assiste à une mutation radicale de la figure paternelle dans le discours culturel, social et politique européen. L’imaginaire romanesque ne pouvait que refléter – dans les formes toujours obliques du langage artistique, mais pleinement reconductibles à une relation de cohérence schématique avec la réalité – les modifications historico-sociales dont le père a été l’objet. Qu’elle soit évanescente ou tyrannique, tendre ou violente, la paternité, telle qu’elle se fait jour dans la littérature, devient en effet le lieu d’un questionnement qui va bien au-delà de sa propre signification spécifique et revêt une portée métaphorique plus universelle. Portant sur des auteurs particulièrement significatifs de l’histoire littéraire française moderne,  les contributions réunies ici se penchent sur cette question, avec une attention particulière portée au passage du paradigme aristocratique au paradigme bourgeois qui s’impose avec la Révolution. Mais les représentations de la paternité constituent en même temps un élément fondamental pour interroger les inquiétudes qui caractérisent la culture démocratique des XXe et XXI e siècles.
16,00

Studi Celtici

di Flippo Motta

editore: Pisa University Press

pagine: 520

Questo libro, nato con l’intenzione di onorare Filippo Motta in occasione del suo settantesimo compleanno, raccoglie ventidue dei suoi scritti tra quelli più rappresentativi dell’argomento prediletto in un’ampia attività scientifica di quasi mezzo secolo: la storia delle lingue celtiche. La selezione segue un filo cronologico nella produzione dell’Autore che è in grado di dare conto anche dell’evoluzione di molte delle principali tematiche di linguistica celtica nel corso degli ultimi cinquant’anni. Al tempo stesso la scelta dei lavori inclusi nel volume offre un’organizzazione interna e un raggruppamento per ampi settori in grado di fornire un panorama a tutto campo delle antiche lingue celtiche: il celtiberico, il britannico e l’antico irlandese, con particolare riferimento alla fase arcaica dell’ogam, il gallico, il leponzio e il celtico d’Italia. Vi sono poi scritti di questioni etimologiche e lessicali, studi a carattere antropologico e culturale, saggi di storia della celtistica. Completa il volume una bibliografia dell’autore.
32,00

Fuga dalla Russia

Una storia ebraica

di Maxim D. Shrayer

editore: Pisa University Press

pagine: 420

Nel suo primo libro di memorie, Aspettando America, pubblicato in Italia proprio dalla Pisa University Press nel 2017, Maxim D. Shrayer aveva narrato della sua permanenza in Italia nell’anno 1987 in attesa del visto statunitense dopo essere emigrato con la famiglia dall’Unione Sovietica. Ora, in questo secondo contributo, Fuga dalla Russia, l’autore fornisce un’intensa e viva ricostruzione della sua vita precedente all’emigrazione con uno sguardo attento al destino dei cittadini di origine ebraica costretti a lasciare la Russia. Se ne ottiene un quadro variegato e genuino della società sovietica negli ultimi anni del potere comunista e, allo stesso tempo, un sincero tributo dell’autore alla sua “prima” patria, a un mondo che viene rivisitato con la precisione analitica dello storico della cultura e la sensibilità e la verve affabulatoria dello scrittore.Traduzione ri Rita FilantiPostfazione di Stefano Garzonio
26,00

«Non poteva staccarsene senza lacerarsi»

Per una genealogia del romanzo familiare italiano

editore: Pisa University Press

pagine: 300

Che cos’è il romanzo familiare? È possibile considerarlo una categoria critica che ci aiuti a leggere alcune opere pubblicate a partire dalla seconda metà dell’Ottocento? Concentrandosi sul panorama italiano, «Non poteva staccarsene senza lacerarsi» prova a rispondere a queste domande, ripercorrendo alcune tappe centrali della fortuna del genere. Figura tra le più rilevanti del nostro immaginario sociale, la famiglia viene qui osservata attraverso le sue rappresentazioni letterarie: protagonista collettivo del racconto, lo struttura nella forma e ne determina i temi. La prospettiva genealogica del volume offre così la possibilità di ricostruire una fase poco nota della storia del novel e di guardare alla trasformazione dell’idea di famiglia in un’ottica inedita.    
27,00

Una singolare militanza

Luigi Russo "comunista liberale" attraverso le sue corrispondenze

di Alessandro Volpi

editore: Pisa University Press

pagine: 180

Luigi Russo è stato uno degli studiosi di letteratura più importanti nel panorama italiano della prima metà del Novecento. Ha vissuto con estrema intensità le grandi discussioni che hanno attraversato la comunità degli intellettuali del nostro Paese, partecipando a ruvidi scontri nelle commissioni per i premi letterari e a vere e proprie battaglie campali combattute attorno a recensioni e concorsi a cattedra. Ha avuto anche un ruolo politico tutt’altro che trascurabile, in particolare in relazione al Partito comunista e al suo quotidiano, «l’Unità», durante la direzione di Pietro Ingrao. Russo è stato, in tale ottica, un “comunista indipendente che aveva le qualità e le provenienze per assolvere alla funzione di costruire una cultura politica, “popolare” e accademica al contempo, in grado di avvicinare la militanza della sinistra italiana ad una dimensione “nazionale” del comunismo. Questo è il tratto che emerge da alcune corrispondenze in larghissima parte inedite del letterato siciliano, destinato ad apparire l’interprete in parte consapevole in parte involontario delle strategie di politica culturale del partito di Togliatti impegnato nella ricerca di una vocazione maggioritaria dove far confluire un esteso patrimonio dal liberalismo, al socialismo progressista, fino ad un pezzo del cattolicesimo.
14,00

La tentazione di capire

Un ricordo di Arrigo Stara

editore: Pisa University Press

pagine: 144

Saggista brillante e acuto, Arrigo Stara ha insegnato Teoria della letteratura e Letterature comparate presso l’Università di Pisa dal 1995, dove è stato uno dei docenti più amati. Il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica lo ha ricordato dopo la sua scomparsa prematura con una giornata di studi i cui atti sono raccolti in questo volume. In una serie di Ricordi, suoi colleghi e amici come Giulia Poggi, Valerio Magrelli, Marina Breccia, Federico Bertoni, Sergio Zatti e Raffaele Donnarumma ne tracciano il profilo intellettuale; nelle Continuazioni, i suoi allievi Carmen Bonasera, Paolo Bugliani e Alice Morosi presentano ricerche che avevano avviato sotto la sua guida. Il volume è completato dalla trascrizione dell’ultima lezione seminariale tenuta da Arrigo Stara, sul personaggio letterario, e da una bibliografia a dei suoi scritti.
14,00

Francesco Bracciolini gli 'ozi' e la corte

editore: Pisa University Press

pagine: 444

 I saggi raccolti nel volume mettono a fuoco la vicenda letteraria e biografica di Francesco Bracciolini, figura poetica di spicco nel primo Seicento italiano. Il volume riunisce ricerche – avviate in occasione del convegno Francesco Bracciolini. Gli ‘ozi’ e la corte (Pisa-Pistoia, 21-22 settembre 2017) – che vedono affiancarsi prospettive disciplinari diverse: agli affondi letterari e critici si avvicendano infatti approfondimenti storico-artistici, nonché edizioni di testi inediti o difficilmente reperibili. Il libro, ricco di novità, aggiorna e integra in molte parti il profilo del poeta delineato sul finire dell’Ottocento da Michele Barbi, con la sua Notizia della vita e delle opere di Francesco Bracciolini. Introduzione di Maria Cristina Cabani
24,00

L'ultimo Svevo

Raccolta di Studi per il novantesimo della morte

editore: Pisa University Press

pagine: 176

Sono qui raccolti gli interventi presentati in occasione dell’incontro di studi tenutosi a Pisa nel novembre 2018 per il novantesimo della morte di Italo Svevo. Lo scopo è stato quello di riflettere in particolare sullo Svevo ‘famoso’, che con La coscienza di Zeno assiste finalmente al riconoscimento ufficiale del suo valore. I vari contributi contengono proposte di lettura che, a partire dalla stessa conclusione del terzo romanzo, intendono cogliere alcuni aspetti dell’ultima stagione sveviana: il percorso fatto di letture e amicizia riservato da Montale alle opere di Svevo, alla cui scoperta nell’ambiente culturale italiano il grande poeta contribuisce; l’analisi di due tra i più significativi racconti sveviani: il viaggio reale ed interiore al centro di Corto viaggio sentimentale e le componenti tematiche di Una burla riuscita; una riflessione sull’ultimo, decisivo capitolo che chiude il memoriale di Zeno; una rivalutazione dello Svevo drammaturgo colto nel grande affresco sulla vecchiaia offerto da La rigenerazione.Le acquisizioni critiche presentate, lungi dal voler chiudere un discorso, si propongono anzi di indirizzare l’attenzione della critica verso ulteriori approfondimenti sull’ultimo Svevo, senza dubbio terreno ancora molto fertile per gli studiosi.
12,00

Dalla parte di Giasone

Kaschnitz, Seghers, Pavese, e la riscrittura del mito

editore: Pisa University Press

pagine: 206

Vengono pubblicati in questo volume, per la prima volta in traduzione italiana, tre testi di Marie Luise Kaschnitz e Anna Seghers, insieme a un breve dialogo di Cesare Pavese che, come loro e negli stessi anni, ha scelto di mettere a fuoco l’ultimo segmento della vita di Giasone. Il declino e la morte dell’eroe, ignorati dalle fonti classiche e di scarso interesse anche nelle riscritture moderne, assolvono in questi testi un ruolo privilegiato e divengono la lente attraverso cui leggere la sua intera vita: sia la parabola ascendente, che lo ha portato alla conquista del vello d’oro nella remota Colchide, sia il rovinoso conflitto con Medea. Giasone ora è un sopravvissuto che ha maturato altre ordinarie esperienze fino all’età senile, e può riflettere sulla propria giovinezza e sulla svolta funesta di quegli eventi da una significativa distanza temporale. Ne emerge una meditazione complessiva sulla categoria stessa di eroismo e sulla dinamica dei rapporti con il femminile, in pagine da cui traspare l’inattesa sintonia di tre autori molto diversi per formazione e vicende biografiche. Traduzioni di Federica Tedeschi  
16,00

ADAMČIK

Un eroe neorealista nella Russia sovietica

di RID GRAČËV

editore: Pisa University Press

pagine: 104

Rid Gračëv (1935-2004), prosatore, poeta e saggista, agli inizi de­gli anni Sessanta è una delle grandi promesse della letteratura di Leningrado. Vera Panova lo celebra come il più brillante auto­re della nuova generazione. I contemporanei, tra cui Andrej Bi­tov, Iosif Brodskij e Sergej Dovlatov ne riconoscono l’indiscusso talento, ma la sua consacrazione a metà anni Sessanta è vani­ficata da due forze ineffabili: la censura e la pazzia. Adamčik è il suo testo narrativo più emblematico. Non sarà mai pubblica­to in URSS. Scritto nel 1962, è una rivisitazione neorealista del “piccolo uomo” di tradizione pietroburghese, un “piccolo Ada­mo” calato in una sovietica quotidianità operaia e alienante. Per Rid Gračëv la nevrosi esistenziale dei suoi eroi-Sisifo muterà presto in psicosi personale. La sua parabola letteraria, dissoltasi nell’anonimato, merita di essere riscoperta, dando voce qui a una delle pagine meno note e più originali della narrativa russa del secondo Novecento
12,00

Lo specchio del Gulag in Francia e in Italia

La ricezione delle repressioni politiche sovietiche tra testimonianze, narrazioni, rappresentazioni culturali (1917-1987)

di Luba Jurgenson, Claudia Pieralli

editore: Pisa University Press

pagine: 434

 Studiare la ricezione delle repressioni politiche sovietiche come memoria europea significa scoprire le basi su cui poggia oggi que­sta memoria, così incerta e traballante, nonché comprendere da quali versanti si può muovere per recuperare a questa memoria il posto che le spetta all’interno della coscienza memoriale eu­ropea e, in ultima analisi, del sentire collettivo. Questo libro in­tende aprire una nuova prospettiva di indagine sul più longevo totalitarismo europeo. Si tratta di una prospettiva problematica e multidisciplinare, fondata su un assetto metodologico innovativo che ha al suo centro la ricerca e la ricomposizione della “traccia” della ricezione del Gulag nell’Occidente europeo. Si intende, così, aprire una riflessione che promuove la conoscenza di una memo­ria, quella del Gulag, come memoria identitaria europea; una me­moria che stia al fianco di altre memorie del male, ufficializzate e certificate da istituzioni e tribunali internazionali, come la Shoah o il genocidio degli armeni
25,00

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