Giandomenico Semeraro
Titoli dell'autore
Spazi Aperti
Saggi sull’arte contemporanea
di Giandomenico Semeraro
editore: Pisa University Press
Ci sono strumenti dei quali possiamo dotarci, al fine di stendere un piano di lavoro che ci consenta di leggere con attenzione
Spazi Aperti
Saggi sull’arte contemporanea
di Giandomenico Semeraro
editore: Pisa University Press
pagine: 132
Ci sono strumenti dei quali possiamo dotarci, al fine di stendere un piano di lavoro che ci consenta di leggere con attenzione il mondo in cui viviamo, con i drammi e le aspettative che lo segnano? Se le arti – le arti visive, nel nostro caso – sono una delle voci più alte che il genere umano si è dato per confrontarsi con il proprio tempo, la vita, e coglierne gli aspetti profondi, gli Spazi Aperti che danno il titolo a questo libro son giustappunto gli strumenti di cui sopra. Essi si riferiscono a momenti che trovo oggi di grande importanza: gli Spazi Aperti, appunto, il Silenzio, l’Eleganza, il Blu. Punti capitali per entrare nell’arte contemporanea, che il lettore è invitato a scoprire nella loro originalità. Essi sono Spazi Aperti, come ‘altri’ alla chiusura; Silenzio, come ‘altro’ al rumore; Eleganza, come ‘altra’ alla volgarità; Blu, fra materiale e immateriale. Gli artisti di cui il volume tratta danno volto a queste singolarità, aprendo su un mondo ed un presente fortemente coinvolto, sensibile, vivace, attrattivo, attivo. Uno studio dal taglio insolito e coinvolgente, tutto calato sulle ricerche e anche le parole dirette degli artisti, muovendo da Kobra a Jenny Saville, da Patrick Blanc a Wolfgang Laib; da Yves Klein a Enzo Cucchi, da Lucio Fontana a Hiroshi Sugimoto; da Cai Guo Qiang a Maria Lai.
Arte oggi
di Giandomenico Semeraro
editore: Pisa University Press
Arte Oggi si compone di due parti, ad un tempo autonomee complementari
Arte oggi
di Giandomenico Semeraro
editore: Pisa University Press
pagine: 138
Arte Oggi si compone di due parti, ad un tempo autonome e complementari. Ambedue affrontano i rapporti fra le arti visive contemporanee ed il mondo. Nella prima, Ecce Homo, si pone la lettura e l’interpretazione che viene data alle problematiche poste dal presente, e che ci riguardano direttamente. Nel nostro caso tutto ciò potrà aver valore per i casi specifici del ritratto, del paesaggio, dello spirituale. Si vorrà notare come queste tre voci si serrino sul senso che l’essere umano, che ogni essere umano ha di sé stesso e del Creato. Meglio: sul senso che l’essere umano, che ogni essere umano ha di sé in quanto parte del Creato. O del Mistero, per dirla con altra voce. Tutto ciò, per cercare e vedere “quel che siamo”, “dove” viviamo, vedendo “entro” le cose ed oltre la loro semplice frontalità. Nella seconda, Sliding Doors, si tratta al contrario di andare a verificare l’ingresso e la presenza forte delle arti nel consesso sociale, con la loro ricca e diffusa vitalità, secondo forme, modi, luoghi e spazi diversi della quotidianità. Tutto questo comporta nuovi e ‘altri’ modi di fare, nuovi e ‘altri’ spazi, nuove e ‘altre’ lingue che possiamo andare scoprendo, finanche lungo quei percorsi periferici che sono magari inattesi o positivamente imprevisti, e che richiedono la nostra pronta attenzione, la nostra capacità di riconoscimento per una lettura partecipe, consapevole
Vox Populi
Dei rischi e dei rilanci dell'arte oggi
di Giandomenico Semeraro
editore: Pisa University Press
In questi anni che sono a noi più vicini stiamo assistendo ad una accesa querelle che riguarda direttament
Vox Populi
Dei rischi e dei rilanci dell'arte oggi
editore: Pisa University Press
pagine: 60
In questi anni che sono a noi più vicini stiamo assistendo ad una accesa querelle che riguarda direttamente il rapporto fra le arti e la società. Questo agile volume, quasi un pamphlet, vuol essere strumento di conoscenza,di studio e critica di quanto sta avvenendo avverso monumenti o libri. Ciò può avere chiare ricadute sul presente, su quanto vediamo, su quanto leggiamo, su quanto – evidentemente – studiamo o dovremmo (potremo, ora come in futuro) andare a studiare. Si tratta della messa all’indice vera e propria di questa o di quell’opera per tutta una serie di motivi che con l’arte non hanno proprio niente a che vedere. Con seri rischi, e gravi ricadute. Si colgono comunque interessanti segnali di risveglio, di attenzione e di presenza dialettica dell’arte nelle città (a vario e diverso titolo). Di essi, anche, si occupa questo libro, per rendere conto di un panorama che non è propriamente a senso unico, per nostra fortuna.