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Saggi e studi

Dalla parte di Giasone

Kaschnitz, Seghers, Pavese, e la riscrittura del mito

editore: Pisa University Press

pagine: 206

Vengono pubblicati in questo volume, per la prima volta in traduzione italiana, tre testi di Marie Luise Kaschnitz e Anna Seghers, insieme a un breve dialogo di Cesare Pavese che, come loro e negli stessi anni, ha scelto di mettere a fuoco l’ultimo segmento della vita di Giasone. Il declino e la morte dell’eroe, ignorati dalle fonti classiche e di scarso interesse anche nelle riscritture moderne, assolvono in questi testi un ruolo privilegiato e divengono la lente attraverso cui leggere la sua intera vita: sia la parabola ascendente, che lo ha portato alla conquista del vello d’oro nella remota Colchide, sia il rovinoso conflitto con Medea. Giasone ora è un sopravvissuto che ha maturato altre ordinarie esperienze fino all’età senile, e può riflettere sulla propria giovinezza e sulla svolta funesta di quegli eventi da una significativa distanza temporale. Ne emerge una meditazione complessiva sulla categoria stessa di eroismo e sulla dinamica dei rapporti con il femminile, in pagine da cui traspare l’inattesa sintonia di tre autori molto diversi per formazione e vicende biografiche. Traduzioni di Federica Tedeschi  
16,00

ADAMČIK

Un eroe neorealista nella Russia sovietica

di RID GRAČËV

editore: Pisa University Press

pagine: 104

Rid Gračëv (1935-2004), prosatore, poeta e saggista, agli inizi de­gli anni Sessanta è una delle grandi promesse della letteratura di Leningrado. Vera Panova lo celebra come il più brillante auto­re della nuova generazione. I contemporanei, tra cui Andrej Bi­tov, Iosif Brodskij e Sergej Dovlatov ne riconoscono l’indiscusso talento, ma la sua consacrazione a metà anni Sessanta è vani­ficata da due forze ineffabili: la censura e la pazzia. Adamčik è il suo testo narrativo più emblematico. Non sarà mai pubblica­to in URSS. Scritto nel 1962, è una rivisitazione neorealista del “piccolo uomo” di tradizione pietroburghese, un “piccolo Ada­mo” calato in una sovietica quotidianità operaia e alienante. Per Rid Gračëv la nevrosi esistenziale dei suoi eroi-Sisifo muterà presto in psicosi personale. La sua parabola letteraria, dissoltasi nell’anonimato, merita di essere riscoperta, dando voce qui a una delle pagine meno note e più originali della narrativa russa del secondo Novecento
12,00

Lo specchio del Gulag in Francia e in Italia

La ricezione delle repressioni politiche sovietiche tra testimonianze, narrazioni, rappresentazioni culturali (1917-1987)

di Luba Jurgenson, Claudia Pieralli

editore: Pisa University Press

pagine: 434

 Studiare la ricezione delle repressioni politiche sovietiche come memoria europea significa scoprire le basi su cui poggia oggi que­sta memoria, così incerta e traballante, nonché comprendere da quali versanti si può muovere per recuperare a questa memoria il posto che le spetta all’interno della coscienza memoriale eu­ropea e, in ultima analisi, del sentire collettivo. Questo libro in­tende aprire una nuova prospettiva di indagine sul più longevo totalitarismo europeo. Si tratta di una prospettiva problematica e multidisciplinare, fondata su un assetto metodologico innovativo che ha al suo centro la ricerca e la ricomposizione della “traccia” della ricezione del Gulag nell’Occidente europeo. Si intende, così, aprire una riflessione che promuove la conoscenza di una memo­ria, quella del Gulag, come memoria identitaria europea; una me­moria che stia al fianco di altre memorie del male, ufficializzate e certificate da istituzioni e tribunali internazionali, come la Shoah o il genocidio degli armeni
25,00

Il mestiere di vedere

Introduzione al fotogiornalismo

di Neri Fadigati

editore: Pisa University Press

pagine: 208

Il ruolo centrale avuto dalla fotografi a negli anni d’oro della grande stampa periodica. Le vite di alcuni testimoni della storia del ’900 come R. Capa, W.E. Smith, M. Bourke-White. L’importanza del lavoro del fotografo, che senza mettersi in mostra fa vedere la realtà, introducendo un “commento”, un valore aggiunto per l’informazione giornalistica. Infine alcuni consigli pratici di solito non reperibili sui manuali. È questo il contenuto del volume, primo tentativo di organizzazione sistematica di una materia finora poco approfondita sul piano teorico. Senza dare risposte definitive il libro si propone di fornire gli strumenti necessari per avvicinarsi alla tecnica che promette di conservare certezze, ma si rivela sfuggente come la luce che gli dà forma. E di sgombrare il campo dagli equivoci che l’hanno accompagnata nel corso della sua breve storia.
15,00

Franz Liszt a Pisa

Alle radici del recital pianistico tra suggestioni pittoriche e letterarie

di Mariateresa Storino

editore: Pisa University Press

pagine: 140

L’atto di nascita del recital pianistico moderno si registra ufficial­mente il 9 giugno 1840 a Londra con un concerto di Franz Liszt. Il pianista tuttavia si era già esibito in «soliloqui musicali» duran­te la permanenza in Italia. Questo volume ricostruisce uno spaccato dei giorni trascorsi da Liszt e da Marie d’Agoult a Pisa e a San Rossore nel 1839 con documenti inediti che attestano sia l’esperienza di un concerto solistico a pagamento – che rivede il percorso cronologico e geo­grafico di definizione del recital –, sia la ricchezza di scambi con l’intellettualità italiana e non: il marchese Cesare Boccella, il let­terato Giovanni Rosini, l’abate Gerbet. L’approfondimento di questo quadro parte dalle vicende biogra­fiche per estendersi al pensiero creativo di Liszt: è a Pisa che il compositore, sull’onda della suggestione del Trionfo della Morte di Buffalmacco, progetta il Totentanz; è a San Rossore che si esprime sull’inscindibile legame tra le arti e abbozza opere che divente­ranno capisaldi del suo catalogo (Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra, Fragment dantesque).  
15,00

La nueva evangelización

Estrategias y recursos de cortesía en los discursos ante autoridades del papa Francisco en sus viajes apostólicos a países hispanohablantes (2015-2017)

di Antonio Carrasco Santana

editore: Pisa University Press

pagine: 64

La doble condición del papa como cabeza visible de la Iglesia católica y jefe de Estado del Vaticano hacen de él un personaje público de enorme relevancia internacional, cuya infl uencia está fuera de toda duda. Todas sus manifestaciones, por tanto, son escuchadas con suma atención, pues, en buena medida, conforman la imagen que millones de personas se forman de los destinatarios a los que alude en ellos, por un lado, y de la propia Iglesia, por el otro. Esta doble representatividad del papa, no obstante, está naturalmente subordinada a su función primordial: la evangelización. Sus discursos han de dar a conocer el mensaje cristiano con el objetivo de transformar la sociedad siguiendo el ejemplo de Jesucristo. Por tanto, han de ser discursos eminentemente atractivos y persuasivos, por su intención, diplomáticos, por el equilibrio entre las imágenes que requiere su efectividad, y benéfi cos, por su naturaleza. El enfoque propio de la pragmática lingü.stica desde la óptica social -como el que se adopta en este trabajo de análisis de buena parte de los discursos realizados ante las autoridades de los países hispanohablantes visitados por el papa en sus viajes apostólicos- permite desentraĖar, de un modo adecuado, qué estrategias y recursos de cortesía pone el pontífi ce al servicio de estas tres “obligaciones” discursivas.
8,00

Leggenda Dantesca

di Charents Eghishe

editore: Pisa University Press

pagine: 76

Cadevano a mille, fi le su fi le / ringhiando simili a bestie feroci. Ma schiere copiose, dense e infi nite / si riversavano verso di noi… … E cadevano imperdibili amici. / E ci chiamavano un’ultima volta…   Autunno 1915, alture intorno al grande lago Van nell’Anatolia orientale. Un corpo di volontari armeni si fa incontro alle colonne curde scagliate dagli ottomani alla caccia delle popolazioni armene, nel tentativo disperato di arrestarne l’avanzata. Tra di essi il giovanissimo Çharents, colmo di entusiasmo e di ideali destinati ad infrangersi sul campo di battaglia. Da quella tragica esperienza scaturisce l’anno seguente la Leggenda Dantesca, un poema epico e desolato che esplicitamente nel titolo allude all’Inferno di Dante. Una testimonianza diretta e crudissima delle devastazioni e degli eccidi di cento anni fa che portarono all’Olocausto Armeno, la prima campagna di sterminio su larga scala del ’900. Quello che gli Armeni di oggi chiamano Metz Yeghern (ՄեծԵղեռն, il Grande Male). Prefazione e traduzione italiana di Alfonso Pompella con Anush Torunyan. Introduzione di Stefano Garzonio.
10,00

Un formalista sui generis: Boris Jarcho

e la sua scienza esatta della letteratura

di Cinzia Cadamagnani

editore: Pisa University Press

Il presente volume intende approfondire la figura di uno dei massimi rappresentanti del “Circolo linguistico di Mosc
13,99

Introduction to ellipsis in English texts and discourse

A descriptive study

di Veronica Bonsignori

editore: Pisa University Press

Ellipsis is a form of syntactic reduction that is pervasive in both written and oral communication
7,49

La resistenza estetica in musica

Esempi e riflessioni

di Giovanni Guanti

editore: Pisa University Press

  Questo volume raccoglie undici contributi che, da differenti punti di vista (estetico-filosofico, storico-musicolog
13,99

La resistenza estetica in musica

Esempi e riflessioni

editore: Pisa University Press

pagine: 144

  Questo volume raccoglie undici contributi che, da differenti punti di vista (estetico-filosofico, storico-musicologico, compositivo e giuridico) effettuano una ricognizione preliminare del concetto e delle pratiche di resistenza estetica, con particolare (sebbene non esclusiva) attenzione alla sfera musicale. In essa, e attorno a essa, sono andate raccogliendosi tanto le molteplici, sorprendenti manovre degli artisti per continuare a osare a dispetto di un presente dato come immodificabile, quanto le ponderate ragioni dei pensatori che invitano, appunto, a contrapporre una perseverante opposizione alla “vetrinizzazione mass-mediatica” di qualsiasi forma di espressione artistica. Pensare che ci possa essere qualcos'altro per cui vale ancora la pena lottare è, tuttavia, una scommessa non alla portata di tutti; men che meno, di chi si è già arreso allo stolido assioma “uno vale uno”. Con i contributi di: D. Bucino, A.S. D’Aversa, L.V. Distaso, A. Giovannucci, G. Guanti, L. Lombardi Vallauri, S. Lombardi Vallauri, M.G. Scapucci, F. Solitario, F. Ragni, S. Zurletti
18,00

Introduction to ellipsis in English texts and discourse

A descriptive study

di Veronica Bonsignori

editore: Pisa University Press

pagine: 96

Ellipsis is a form of syntactic reduction that is pervasive in both written and oral communication. It has been widely studied from different perspectives, and therefore its definition has always been quite problematic. The present work attempts to define this phenomenon in the English language. An account of the different types of ellipsis is provided, by drawing a classification with examples for each category, and three main approaches for its interpretation are outlined, i.e., text linguistics, psycholinguistics, and pragmatics. The final chapter investigates the use of the different types of ellipsis in English written and spoken texts, e.g., novels, film scripts, research articles, excerpts from diaries, recipes, newspaper headlines, advertisements, transcriptions of face-to-face conversation, etc., within the frame of textual linguistics, in order to shed some light on the different functions it may perform across genres and text types.    
11,00

M. Ju. Lermontov e la nostalgia libertina

di Alessandra Carbone

editore: Pisa University Press

pagine: 172

Il volume presenta uno studio dell’opera e della vita del celebre scrittore russo M. Ju. Lermontov (1814 - 1841) in relazione ad alcuni motivi correlati alla prosa libertina francese della fine del XVIII sec. e, in particolare, al romanzo di P.A.F. Choderlos de Laclos “Les liaisons dangereuses”. Inserite in un contesto storico e culturale naturalmente ben diverso rispetto a quello della Francia pre-rivoluzionaria, alcune opere di Lermontov infatti, - dal romanzo “Un eroe del nostro tempo”, al dramma “Maskarad” (Un ballo in maschera) sin’anche ad alcuni esperimenti letterari degli anni 1835-1836 - presentano analogie e riprese stilistiche di motivi della prosa libertina francese, nonché vere e proprie citazioni “laclosiane”. Interrogandosi su tali aspetti intertestuali e interculturali l’autrice estende la sua ricerca anche ad uno primo studio della ricezione delle “Liaisons dangereuses” in Russia, e della prima traduzione russa del celebre “romanzo libertino per eccellenza”, realizzata a San Pietroburgo nel 1804-1805.
17,00

Edito, inedito, riedito

editore: Pisa University Press

pagine: 368

Il volume raccoglie una selezione di saggi di italianistica frutto dei lavori dell’XI Congresso degli Italianisti Scandinavi (Università del Dalarna –Svezia, 9-11 giugno 2016). Il congresso rappresenta, con cadenza triennale, il principale luogo di confronto degli italianisti di Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia e Islanda. In questa occasione si è voluto, inoltre, ampliare e arricchire il dibattito scientifico aprendo la partecipazione a studiosi di altri paesi europei. Tema dell’incontro è stato l’edizione di testi inediti o editi e le loro riedizioni, anche attraverso i moderni metodi digitali o grazie alla traduzione in altre lin­gue. Testimonianza dell’ampia e vitale attività di ricercatori in Italianistica in Scandinavia e delle vivaci collaborazioni degli italianisti in Europa, i ventisette contributi qui raccolti spaziano dalla linguistica alla letteratura, dalla storia e cultura italiana alla traduttologia e didattica dell’italiano, coprendo un ampio spazio cronologico da Dante ai giorni nostri
24,00

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