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Maxim D. Shrayer

Maxim D. Shrayer
autore
Pisa University Press
Maxim D. Shrayer, filologo, storico della letteratura e scrittore, è professore ordinario di Letteratura russa, Letteratura inglese e Studi sull’ebraismo al Boston College (USA). Tra i suoi lavori scientifici vale la pena ricordare The World of Nabokov’s Stories (London, 1998), Russian Poet/Soviet Jew (Lanham, 2000), Bunin e Nabokov: una storia di rivalità (Mosca, 2019), Antisemitismo e declino della prosa dei villaggi russi (San Pietroburgo, 2020). Shrayer è anche autore di raccolte di versi in russo e in inglese. Nato a Mosca nel 1967, vive negli Stati Uniti dal 1987

Titoli dell'autore

Fuga dalla Russia

Una storia ebraica

di Maxim D. Shrayer

editore: Pisa University Press

Nel suo primo libro di memorie, Aspettando America, pubblicato in Italia proprio dalla Pisa University Press nel 2017, Maxim D
18,99

Fuga dalla Russia

Una storia ebraica

di Maxim D. Shrayer

editore: Pisa University Press

pagine: 420

Nel suo primo libro di memorie, Aspettando America, pubblicato in Italia proprio dalla Pisa University Press nel 2017, Maxim D. Shrayer aveva narrato della sua permanenza in Italia nell’anno 1987 in attesa del visto statunitense dopo essere emigrato con la famiglia dall’Unione Sovietica. Ora, in questo secondo contributo, Fuga dalla Russia, l’autore fornisce un’intensa e viva ricostruzione della sua vita precedente all’emigrazione con uno sguardo attento al destino dei cittadini di origine ebraica costretti a lasciare la Russia. Se ne ottiene un quadro variegato e genuino della società sovietica negli ultimi anni del potere comunista e, allo stesso tempo, un sincero tributo dell’autore alla sua “prima” patria, a un mondo che viene rivisitato con la precisione analitica dello storico della cultura e la sensibilità e la verve affabulatoria dello scrittore.Traduzione ri Rita FilantiPostfazione di Stefano Garzonio
26,00

Aspettando America

Storia di una migrazione

di Maxim D. Shrayer

editore: Pisa University Press

pagine: 256

Aspettando America di Maxim D. Shrayer, scritto memorialistico ambientato nel 1987, in un tempo, quello della perestrojka, oramai vicino al crollo dell’Unione Sovietica e quando l’autore era poco meno che ventenne, ripercorre tutte le fasi legate all’abbandono della terra natia, del proprio mondo e del proprio passato. Allo stesso tempo, esso registra le forti emozioni della scoperta di nuovi mondi e persone in un’età che è quella della formazione culturale e della maturazione sentimentale. Giunta a Vienna, la famiglia di Shrayer sarà presto trasferita a Ladispoli e qui Shrayer trascorrerà due mesi in attesa del visto statunitense. Due mesi densi di passione, vitalità e letture in un complesso coacervo di riferimenti culturali, quello russo esemplificato nella lettura di Nabokov, quello ebraico della quotidianità dei rapporti tra esuli con personaggi e situazioni che ricordano la migliore tradizione umoristica ebraica, quello italiano nella scoperta di un mondo inatteso e imprevisto, quello d’oltre oceano nell’attesa e nella progressiva scelta delle prospettive di vita e di studio. I tanti riferimenti alla letteratura russa costituiscono l’esigenza di vegliare sul proprio passato e di mantenerlo vivo e pulsante accanto alle esperienze, i desideri, le scoperte di un presente comunque contingente e destinato a svanire nell’attesa dell’eterno Godot. Traduzione di Rita Filanti A cura di Stefano Garzonio
18,00
 

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