Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
La guerra e la pace
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
pagine: 156
Il pacifismo di Giacomo Matteotti è tema che ben si presta a un’antologia pensata per le scuole. Ripercorrere le tappe fondamentali della sua opposizione alla guerra significa infatti poter vedere all’opera il suo socialismo e i suoi ideali; ma anche la vita e le difficoltà dell’uomo, che pure tanta importanza rivestono per la consapevolezza storica.Lo scoppio della prima guerra mondiale segnerà una tappa decisiva per il percorso politico di Matteotti. Fedele all’ideale dell’internazionalismo socialista già professato ai tempi della guerra libica, il suo sentito neutralismo si colloca su un terreno come sempre ideale e realistico al contempo. Matteotti ha infatti ben chiaro che l’entrata in guerra dell’Italia significherebbe interrompere bruscamente quel “movimento ascensionale della civiltà” che con tanta fatica il socialismo aveva avviato nei decenni precedenti. Il complessivo spreco di vite umane e risorse economiche avrebbe infatti comportato un arresto – se non una vera e propria retrocessione – del già di per sé lento progresso del Paese: il ritorno alla “barbarie” e il sacrificio del proletariato.
Sull'istruzione
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
pagine: 128
Crediamo che i testi di Giacomo Matteotti qui raccolti possano costituire una vera e propria sfida per lo studente in formazione. Cosa significa propriamente “studiare”? E che rapporto vige tra studio e mondo? Matteotti propone una visione dell’educazione capace di relativizzare il comune sentire a riguardo, a cominciare proprio dalla scuola. Se è infatti innegabile che la scuola costituisce il luogo di formazione per eccellenza, è pur vero che quest’ultima non si riduce ad essa. Al contrario, esistono molti altri spazi educativi, indispensabili per la fioritura umana di ciascuno di noi. Siano essi il teatro, una rivista didascalica o una biblioteca; le aule vuote del palazzo comunale, la famiglia; i musei o le case dei contadini: ovunque sarà possibile elevare «la cultura del popolo».Ma la sfida consiste anche nell’accogliere l’importanza dell’approfondimento personale, che pure rientra nella medesima logica: in una battuta, non esiste luogo abbastanza grande da ospitare la ricchezza che la civiltà ci riserva.Nei testi qui raccolti si mostra come fare.
Per il lavoro
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
pagine: 120
Il volume raccoglie i principali contributi di Matteotti alla definizione del socialismo e al suo significato per il lavoro. Sono testi scorrevoli ma incisivi, che furono scritti per essere compresi e fatti propri da tutti: per questo, confidiamo che i giovani studenti sapranno trovarvi quanto riterranno ancora oggi degno d’attenzione.Fin da giovanissimo, Matteotti ebbe modo di conoscere la miseria in cui versavano i lavoratori del suo Polesine, terra di contadini e poverissima. La prima attività politica di Matteotti è infatti interamente dedicata alla riorganizzazione del mondo contadino in senso socialista, che tende a ricompattare in organismi autonomi e istituzionali i singoli lavoratori, per farne comunità attiva. Si impegna quindi per la creazione e la tutela delle realtà cooperative e insegna ai suoi compagni le più elementari operazioni di contabilità e bilancio: l’attenzione per la consapevolezza economica rimarrà una costante della politica matteottiana.Solo attraverso la conoscenza dell’economia si rende infatti pienamente possibile l’azione socialista, che è innanzitutto volta al miglioramento esistenziale dei lavoratori.
L'idea che non muore
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
pagine: 164
L’idea che non muore è il primo di cinque volumi antologici illustrati pensati per diffondere nelle scuole superiori italiane la conoscenza della vita e dell’opera di Giacomo Matteotti, tra i profili politici più alti della storia del Paese.Il titolo di questo primo volume riecheggia un passaggio significativo del manifesto programmatico del Partito Socialista Unitario, scritto da Matteotti – che ne era il segretario – nel 1923: «Il socialismo è un’idea che non muore! Come la libertà!». La forza ideale di questo motto è tale da restituire in una battuta l’intera vicenda politica e umana di un uomo che seppe sacrificare se stesso per i valori professati in una vita. Non a caso, una narrazione storica a trattimitica vuole che anche nel momento della morte egli abbia gridato ai propri carnefici: «Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non l’ucciderete mai. La mia idea non muore».In questo primo testo, quella vita così intensa viene ripercorsa attraverso gli scritti dello stesso Matteotti e testimonianze storiche rilevanti, oltre che da un ampio corredo fotografico. L’auspicio che i curatori hanno è di essere riusciti a offrire al giovane studente uno strumento agile ma coinvolgente, in grado di contribuire alla sua formazione morale e intellettuale.
Identità multiple
Vol. I - Vicino Oriente Antico e Egittologia
Autori vari
editore: Pisa University Press
pagine: 88
Quali sono e come si manifestano i tratti dell’identità sociale? Quali dinamiche coinvolgono l’identità dell’individuo in un contesto di disuguaglianza sociale? In che modo la religione influisce sulla definizione dell’appartenenza comunitaria? Come le diverse esperienze di mobilità condizionano la definizione di appartenenza a una comunità? In che modo fattori di genere, etnia e classe contribuiscono alla definizione di una subalternità e diversità dell’altro? Studiosi e studiose di diverse nazionalità hanno cercato di rispondere in una prospettiva diacronica dalle società antiche fino alla progressiva costruzione di diverse forme di appartenenza e definizione comunitaria del XX secolo.
Identità multiple
Vol. II - Tarda Antichità, Medioevo, Storia moderna e contemporanea
Autori vari
editore: Pisa University Press
pagine: 112
Quali sono e come si manifestano i tratti dell’identità sociale? Quali dinamiche coinvolgono l’identità dell’individuo in un contesto di disuguaglianza sociale? In che modo la religione influisce sulla definizione dell’appartenenza comunitaria? Come le diverse esperienze di mobilità condizionano la definizione di appartenenza a una comunità? In che modo fattori di genere, etnia e classe contribuiscono alla definizione di una subalternità e diversità dell’altro? Studiosi e studiose di diverse nazionalità hanno cercato di rispondere in una prospettiva diacronica dalle società antiche fino alla progressiva costruzione di diverse forme di appartenenza e definizione comunitaria del XX secolo.
“MACHINA MULTA MINAX”
Per un nuovo umanesimo universale Volume per il 20° dalla scomparsa di Francesco Barone
editore: Pisa University Press
Ricordiamo Francesco Barone a vent’anni dalla sua scomparsa pubblicando una serie ampia di suoi scritti articolata in tre sezioni: “Europa: Scienza e Umanesimo”, “Scienza e Tecnologia” e “La Società Aperta”. Una riproposizione da cui emerge la figura di un filosofo che univa il dono della chiarezza a quello della profondità concettuale. Barone svolse studi ancora oggi attuali in filosofia e storia della scienza, in filosofia della tecnologia e in filosofia della logica. In tutti questi campi, Barone sottolineò il ruolo delle visioni del mondo nella ricerca del reale e nella formazione dei concetti. Convinzione che ritroviamo anche nei suoi saggi principalmente rivolti ad un pubblico più ampio di quello specialistico.
Lettere a Velia
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
pagine: 462
Pochi documenti hanno l’eloquenza dei carteggi – di certi carteggi – nel parlarci di uomini e cose del passato: soprattutto quando si tratti di lettere davvero private, che nessuno avrebbe dovuto vedere, oltre il destinatario. Difficile, se mai, è saperle leggere, quelle lettere, con la debita discrezione; più difficile ancora saperle interrogare, e intenderne le intenzioni e i sensi più riposti e apprezzarne il valore, e interpretarle nei loro contesti. Le lettere di Giacomo Matteotti alla moglie, a Velia, dagli anni di fidanzamento al tragico 1924, che Stefano Caretti molto opportunamente pubblica per intero, dopo averle parzialmente utilizzate in studi precedenti, costituiscono appunto, un documento eccezionale per comprendere in profondità la sostanza umana di lui, e, spesso, quasi in trasparenza, i modi di sentire e di reagire di lei. Ma aiutano anche a mettere adeguatamente a fuoco comportamenti politici e, in prospettiva, situazioni drammatiche della vicenda italiana fra la prima guerra mondiale e il fascismo. A saper leggere e interrogare – giova ripeterlo.
(dalla premessa di Eugenio Garin)
Ristampa anastatica della prima edizione Nistri-lischi editori, 1986)
Le imprese dei Sassoni
editore: Pisa University Press
pagine: 170
Dopo la disgregazione dell’impero carolingio, il X secolo è segnato da una riaffermazione di poteri locali che hanno spesso una forte base etnica. Contro questa tendenza si ergono i duchi sassoni, giunti al titolo di re di Germania. Enrico I e il figlio Ottone I sviluppano una coerente strategia di rafforzamento del potere regio, contenendo le spinte centrifughe che sfruttano anche ì conflitti interni alla famiglia dei sovrani, ed esercitando un forte contrasto nei confronti dei nemici esterni.
Il monaco Widukind segue da vicino queste vicende, e ce ne riporta dettagli importanti ma non reperibili altrove. La sua testimonianza è quindi fondamentale per una più ampia comprensione delle dinamiche in atto in una fase storica in cui si vanno definendo gli assetti geopolitiici dell’intera Europa.
Introduzione, traduzione e note a cura di Paolo Rossi
Logica e mondi possibili
di Giacomo Turbanti
editore: Pisa University Press
pagine: 280
I mondi possibili sono diventati uno degli strumenti analitici più utilizzati praticamente in ogni ambito della filosofia. Ma che cos’è, dal punto di vista logico, un mondo possibile? Per rispondere a questa domanda, questo volume ripercorre la genesi e lo sviluppo della semantica a mondi possibili per le logiche modali.
Adatto anche a chi si avvicina per la prima volta allo studio della logica, introduce il lettore all’interpretazione dei principali sistemi della logica modale proposizionale e della logica modale quantificata, guidandolo in un percorso che va da zero fino ai modelli a controparti ispirati da David Lewis.
Facendo uso del metodo dei tableaux come sistema di prova, presenta in modo intuitivo e didatticamente efficace la costruzione di dimostrazioni e aiuta a comprendere la metateoria.
Il socialismo italiano fra due scissioni: 1964-1969
di Sandro Pertini
editore: Pisa University Press
pagine: 194
Sono qui raccolti per la prima volta tutti gli scritti e i discorsi di Sandro Pertini relativi al periodo 1964-1969. Sono gli anni dei governi di centro-sinistra di cui auspica in varie occasioni un nuovo spirito riformatore. Sostenitore dell'unità socialista, come nel 1947 per impedire la separazione dei socialdemocratici di Saragat, si batte per evitare nuove scissioni nel PSI. Testimone per le nuove generazioni dei valori della Resistenza, messi in discussione dall'emergere di manifestazioni neofasciste, non manca di rivendicare il contributo alla lotta di Liberazione delle Brigate Matteotti troppo a lungo sottovalutato. Di fronte ai fenomeni sempre più diffusi di corruzione è tra i primi a sollevare la “questione morale” anche nel proprio partito che vuole esempio per i giovani “di fede, di onestà e di rettitudine”.Con introduzione di Elio Veltri.
Esperti scientifici e complessità
Il ruolo della competenza nelle società democratiche
editore: Pisa University Press
pagine: 212
Complessità dei fenomeni, competenze scientifiche e valutazione del rischio: sono questi gli argomenti che occuperanno il dibattito pubblico negli anni a venire. Uno dei tratti distintivi delle società contemporanee è infatti la presenza diffusa e capillare, in pressoché tutti i campi della vita associata, dei prodotti dell’attività scientifica e dei risultati dell’innovazione tecnologica. Non sorprende, pertanto, che molti dei problemi che siamo chiamati ad affrontare abbiano una componente scientifica o tecnologica molto marcata. In quest’ottica, le competenze che gli esperti scientifici possono mettere in campo rappresentano una condizione necessaria perché le attività di risoluzione di problemi abbiano successo. Il volume si propone di indagare, da prospettive molteplici, alcuni aspetti centrali della competenza scientifica e di chiarire il ruolo e le funzioni che gli esperti scientifici sono chiamati a svolgere nei processi di deliberazione democratica.
Giacomo Matteotti -Un anno e mezzo di dominazione fascista
editore: Pisa University Press
pagine: 374
Il governo fascista giustifica la conquista armata del potere politico, l’uso della violenza e il rischio di una guerra civile, con la necessità urgente di ripristinare l’autorità della legge e dello Stato, e di restaurare l’economia e la finanza salvandole dall’estrema ruina.
I numeri, i fatti e i documenti raccolti in queste pagine dimostrano invece che mai tanto, come nell’anno fascista, l’arbitrio si è sostituito alla legge, lo Stato asservito alla fazione, e divisa la Nazione in due ordini, dominatori e sudditi. L’economia e la finanza italiana nel loro complesso hanno continuato quel miglioramento e quella lenta ricostruzione delle devastazioni della guerra, che erano già cominciati ed avviati negli anni precedenti; ma ad opera delle energie sane del paese, non per gli eccessi o le stravaganze della dominazione fascista; alla quale una sola cosa è certamente dovuta: che i profitti della speculazione e del capitalismo sono aumentati di tanto, di quanto sono diminuiti i compensi e le più piccole risorse della classe lavoratrice e dei ceti intermedi, che hanno perduta insieme ogni libertà ed ogni dignità di cittadini. (Giacomo Matteotti)
Una città dopo la peste
Impresa e mobilità sociale ad Arezzo nella seconda metà del Trecento
di Alberto Luongo
editore: Pisa University Press
pagine: 276
L’epidemia nota come Peste Nera, che tra 1347 e 1351 decimò la popolazione europea, è uno dei più noti eventi periodizzanti della storia medievale.
Nonostante le numerose teorie che sono state elaborate dagli studiosi sulle sue conseguenze economiche e sociali, non sono molte le ricerche specifiche sull’argomento che abbiano come oggetto la realtà italiana. La città di Arezzo ha conservato un buon numero di registri notarili e commerciali risalenti alla seconda metà del Trecento, fonti che consentono di conoscere con un buon livello di dettaglio la vita economica dei suoi abitanti. Il volume ricostruisce le parabole di imprenditori, artigiani e salariati aretini che si resero protagonisti di percorsi di mobilità sociale nel contesto dei profondi mutamenti legati all’improvviso crollo demografico di metà secolo. Emerge così un quadro vivace e dinamiico fatto di nuove produzioni tessili, commerci su scala italiana e mediterranea e investimenti fondiari, che costituirono alcune delle più importanti risposte della comunità all’epidemia.