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Collezione accademica

Il pretino di Puccini

(rist. anast. Pisa, 1964)

di Pietro Panichelli

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 272

Fra tanti autorevoli documenti sulla figura e sull'opera di Giacomo Puccini, questo del "Pretino" è rimasto certamente il più
20,00

Immaginazione visiva e conoscenza

Teoria della visione e pratica figurativa nei trattati di Leon Battisti Alberti, Lorenzo Ghiberti, Leonardo da Vinci

di Alberto Ambrosini

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 432

Questo lavoro nasce dall'esigenza di riflettere sul fatto che la dinamica della visione risulta costantemente indicata quale f
26,00

Recovering and Improving Elbasan Fortress

di Roberto Pierini

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 264

Il volume racconta l'esperienza straordinaria di tre anni di scoperte, suggestioni e ricerche scientifiche rigorose, condotte
25,00

Le Gesta di Suppiluliuma

L'opera storiografica di Mursili II re di Äatusa. Vol. 1

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 200

Il Gran Re di Hattusa Mursili II (ca
18,00

Tell Afis

Siria 2002-2004. Missioni archeologiche dell'Università di Pisa

di Stefania Mazzoni

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 212

...
12,50

Sullo stile del discorso (Della Locuzione)

Edizione anastatica a cura della Scuola Superiore dell'Avvocatura

di Demetrio Falereo

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 336

Il volume contiene la ristampa anastatica delle due diverse edizioni del '500 e del '700 in lingua italiana dell'opera di Deme
30,00

La "Sapienza" di Pisa

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 206

Il volume ripercorre, attraverso saggi di autorevoli studiosi e un ricco apparato iconografico, l'affascinante storia della Sa
30,00

Arte orafa a Lucca

di Antonella Capitanio

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 144

L'arte orafa ha in effetti a Lucca una lunga e notevole storia, documentata a partire dall'età longobarda e ripetutamente segnata da momenti di grande rilevanza, sia per qualità che per quantità delle opere conservatesi: dalle testimonianze che tra XIII e XIV secolo la mostrano in dialogo con la più aggiornata cultura tecnica e formale del tempo, all'articolata adesione ai canoni rinascimentali, fino all'eccezionale fioritura coincidente con la stagione barocca
20,00

La traduzione d'autore

Autori vari

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 160

Sono raccolti in questo volume gli interventi che hanno dato vita al Ciclo di conferenze "La traduzione d'Autore" organizzato
15,00

Laboratorio Universitario Volterrano

QUADERNO XVIII, 2015 - 16

di Marco Giorgio Bevilacqua, Marinella Pasquinucci

editore: Pisa University Press

pagine: 256

Il Laboratorio Universitario Volterrano (LUV), fondato nel 1996 da Costantino Caciagli, è un ente di ricerca e formazione finanziato dall’Università di Pisa, dal Comune di Volterra, dalla Provincia di Pisa e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, finalizzato alla conoscenza e alla valorizzazione della città e del territorio di Volterra in Toscana. Il numero XVIII del Quaderno, la rivista ufficiale del LUV, raccoglie i risultati degli studi compiuti durante il biennio 2015-2016. Diversi gli ambiti di ricerca, che spaziano dall’archeologia, l’archivistica, la storia, il rilievo fino alla proposta di progetti di valorizzazione del patrimonio storico e dello spazio urbano. Le nuove e originali attività di ricerca qui pubblicate si aggiungono a quelle svolte nell’ultimo ventennio da docenti, ricercatori e studenti dell’Università di Pisa, edite nei Quaderni I-XVII, con l’obiettivo di interpretare la complessità del territorio volterrano e fornire documentazione e spunti per la sua tutela e valorizzazione
Gratuito

Notae lapicidinarum dalle cave di Carrara

editore: Pisa University Press

pagine: 552

Dalle cave apuane intorno a Carrara provengono le molte varietà del marmo lunense, il più famoso dell’Italia romana, grazie al quale Augusto poteva affermare di aver trasformato Roma da una città di mattoni in una città di marmo. Tra le testimonianze più significative di quest’intensa attività estrattiva, che si protrasse fino alla fine del mondo antico per poi riprendere solo nel XII secolo, sono le numerose notae lapicidinarum, enigmatiche iscrizioni e sigle apparentemente indecifrabili incise dagli scalpellini antichi sulle pareti delle cave, sui grandi blocchi grezzi estratti e su numerosi manufatti semilavorati (soprattutto basi di colonne e capitelli), che spesso riemergono tra i detriti dei ravaneti. Molti di questi manufatti sono ancora visibili nella zona di origine, sia nell’area stessa delle cave, sia nel Museo del Marmo a Carrara, ma molti sono stati riconosciuti anche a Roma e in molte altre località dell’impero, un po’ in tutto il bacino del Mediterraneo. Fu proprio la scoperta di un grande deposito di marmi a Roma, avvenuta tra il 1868 e il 1870 nell’Emporio sul Tevere, ad attrarre su queste difficilissime iscrizioni l’attenzione degli studiosi. Nel 1870 e nel 1884 apparvero due studi ancor oggi fondamentali di Luigi Bruzza, che per la prima volta tentò di interpretare questi testi secondo uno schema unitario e coerente. Successivamente il materiale si è sensibilmente arricchito, ma non sempre è stato documentato in modo adeguato e sulla base di letture sicure, mentre sul piano dell’interpretazione si è rimasti sostanzialmente fermi agli studi di Bruzza e di Dubois (1908), con l’aggiunta di vari fraintendimenti e qualche proposta avventurosa. Negli ultimi anni, tuttavia, insieme a una maggiore attenzione sono emersi anche i primi dubbi su alcuni scioglimenti e interpretazioni di sigle proposti dal Bruzza e mai prima messi in discussione. Per tale ragione, nel 2003, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana ha promosso un progetto volto al riesame e allo studio dei documenti epigrafici restituiti dalle cave di Carrara, e in continuo accrescimento, coinvolgendo studiosi dell’Università. Nel 2013, finalmente, il progetto ha trovato la sua attuazione. Un gruppo di ricercatori delle Università di Pisa e Milano, in collaborazione con la Soprintendenza e col Comune di Carrara, ha avviato un riesame sistematico di tutte le testimonianze note, nel quadro di un programma nazionale (PRIN) per l’archiviazione informatizzata delle iscrizioni dell’Italia romana. Questo volume, pubblicato con un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, vuole fissare e mettere a disposizione degli studiosi i risultati di questo riesame, fornendo innanzi tutto una documentazione rigorosa, completa e di prima mano di tutti gli esemplari noti ancora rintracciabili. Particolarmente curata è la documentazione grafica, basata su lucidi in scala 1:1. Delle iscrizioni perdute viene comunque riprodotta la documentazione disponibile. Questa parte documentaria fornisce dunque volutamente solo i dati oggettivi da cui partire; le possibili interpretazioni vengono invece discusse nei saggi di vari studiosi che occupano il resto del volume, come primo contributo a una migliore conoscenza delle attività antiche di estrazione, prima lavorazione e commercializzazione del prezioso marmo lunense.        

Uchi Maius - Tardo antica e islamica

Miscellanea di studi 1997-2002

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 156

La città romana di Uchi Maius si trova in un'area collinare della valle della Medjerda (Tunisia settentrionale), ad un centina
10,00

Complexity in Language and Text

di Lavinia Merlini Barbaresi

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 472

...

Giappone

Tutela e conservazione di antiche tradizioni (Ediz. italiana, giapponese e inglese)

di Koji Kuwakino, Olimpia Niglio

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 256

Il volume rappresenta un viaggio attraverso il mondo dell'arte, dell'architettura e del paesaggio giapponese alla scoperta dei
20,00

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