L'arte orafa ha in effetti a Lucca una lunga e notevole storia, documentata a partire dall'età longobarda e ripetutamente segnata da momenti di grande rilevanza, sia per qualità che per quantità delle opere conservatesi: dalle testimonianze che tra XIII e XIV secolo la mostrano in dialogo con la più aggiornata cultura tecnica e formale del tempo, all'articolata adesione ai canoni rinascimentali, fino all'eccezionale fioritura coincidente con la stagione barocca
Biografia dell'autore
Antonella Capitanio
Antonella Capitanio è ricercatore di storia dell'arte moderna presso la Facoltà di Lettere dell'Univesità di Pisa, dove insegna "Storia delle arti applicate e dell'oreficeria" e "storia delle arti decorative e indistriali". Specialista nell'ambito dello studio delle argenterie marcate e delle oreficerie di uso liturgico, ha collaborato all'estensione degli specifici cataloghi di questo tipo di manufatti appartenenti a collezioni museali quali il Museao Nazionale del Bargello di Firenze, il Museo Bagatti Valsecchi di Milano, il Museo Diocesano di Cortona, ed ha partecipato alla realizzazione di mostre di settore quali Le botteghe degli argentieri lucchesi del XVIII secolo (1981), Ornamenta Ecclesiae- Oreficeria Sacra a Lucca dal XIII al XV secolo (1990) , Arte Sacra nella Versilia Medicea (1995). Tra le sue pubbliazioni: Orafi e marchi lucchesi dal XIB al XIX secolo (1986), Tra arte e industria. Argentieri italiani nelle Grandi Esposizioi del secondo Ottocento (1996), Arte orafa e Controriforma. La Toscana come crocevia (2001).