Pisa University Press partecipa all'iniziativa "Maggio dei Libri 2018"
Dove
Salone Internazionale del Libro Torino
Quando
domenica 13 maggio 2018
dalle 18.30
alle 19.30
Pisa University Press aderisce all'iniziativa "Maggio dei Libri 2018"; verrà infatti presentato il volume "Aspettando America" presso il Salone Internazionale del Libro di Torino.
Salone Internazionale del Libro di Torino
Domenica 13 Maggio
Ore 18.30
Spazio Internazionale
Verrà presentato il volume "Aspettando America" di Maxim D. Shrayer, a cura del Prof. Stefano Garzonio, tradotto da Rita Filanti ed edito da Pisa University Press.
Intervengono l'Autore e Stefano Garzonio (Università di Pisa)
Domenica 13 Maggio
Ore 18.30
Spazio Internazionale
Verrà presentato il volume "Aspettando America" di Maxim D. Shrayer, a cura del Prof. Stefano Garzonio, tradotto da Rita Filanti ed edito da Pisa University Press.
Intervengono l'Autore e Stefano Garzonio (Università di Pisa)
L'evento sarà segnalato sulla piattaforma dell'iniziativa "Maggio dei Libri 2018".
In allegato il segnalibro dell'inizitiva.
In allegato il segnalibro dell'inizitiva.
Aspettando America
Storia di una migrazione
Maxim D. Shrayer
Aspettando America di Maxim D. Shrayer, scritto memorialistico ambientato nel 1987, in un tempo, quello della perestrojka, oramai vicino al crollo dell’Unione Sovietica e quando l’autore era poco meno che ventenne, ripercorre tutte le fasi legate all’abbandono della terra natia, del proprio mondo e del proprio passato. Allo stesso tempo, esso registra le forti emozioni della scoperta di nuovi mondi e persone in un’età che è quella della formazione culturale e della maturazione sentimentale. Giunta a Vienna, la famiglia di Shrayer sarà presto trasferita a Ladispoli e qui Shrayer trascorrerà due mesi in attesa del visto statunitense. Due mesi densi di passione, vitalità e letture in un complesso coacervo di riferimenti culturali, quello russo esemplificato nella lettura di Nabokov, quello ebraico della quotidianità dei rapporti tra esuli con personaggi e situazioni che ricordano la migliore tradizione umoristica ebraica, quello italiano nella scoperta di un mondo inatteso e imprevisto, quello d’oltre oceano nell’attesa e nella progressiva scelta delle prospettive di vita e di studio.
I tanti riferimenti alla letteratura russa costituiscono l’esigenza di vegliare sul proprio passato e di mantenerlo vivo e pulsante accanto alle esperienze, i desideri, le scoperte di un presente comunque contingente e destinato a svanire nell’attesa dell’eterno Godot.
Traduzione di Rita Filanti
A cura di Stefano Garzonio
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