Presentazione del volume "Narrare la malattia per costruire la salute"
Dove
Lungarno Sonnino, 18 Pisa
Quando
lunedì 3 dicembre 2018
dalle 15.00
alle 16.00
Il 3 dicembre 2018 alle ore 15.00 verrà presentato il volume "Narrare la malattie per costruire la salute" a cura di Rita Biancheri e Stefano Taddei ed edito da Pisa University Press.

Introducono i curatori: Rita Biancheri e Stefano Taddei
Interventi degli Autori/Autrici
Guido Giarelli, Università di Catanzaro
Alfredo Zuppiroli
Giovanna Artioli
Discussant
Lorenzo Ghiadoni, Presidente del corso di laurea in infermieristica
Tommaso Simoncini, Presidente del corso di laurea in Ostetricia
In allegato la locandina dell'evento.
Narrare la malattia per costruire la salute
una prospettiva multidisciplinare
Galeno intitolava un suo libro Il miglior medico è anche filosofo perché doveva possedere oltre alle conoscenze tecniche l’arte dell’ascolto. Se questo principio è certamente condiviso dai pazienti e fa parte della relazione di fiducia, il suo ampio signifi cato è ancora al centro delle professioni e della formazione in campo sanitario?
La domanda rimanda alle numerose sfide che la medicina deve affrontare non sottovalutando gli effetti dei cambiamenti sul processo diagnostico; infatti dalla riduzione delle risorse all’ipertecnologizzazione, dalla crescente parcellizzazione specialistica ai costi della medicina difensiva, sono tutte questioni importanti per il futuro del nostro sistema sanitario.
Le Autrici e gli Autori di questo libro però ne individuano un’altra altrettanto significativa, quella della complessità, che deriva dal mettere al centro il soggetto, la componente emozionale, la sua storia e il contesto di vita. Una sfida teorica che impone la revisione delle nostre categorie conoscitive in una prospettiva multidisciplinare, da una parte, e una pratica concernente la qualità delle risposte terapeutiche in una visione improntata sulla care e sui contenuti simbolico-relazionali dell’esperienza di malattia, dall’altra.
I diversi saggi in cui si articola il testo propongono, richiamandosi al dibattito in corso sulla applicabilità della Medicina Narrativa, una complementarietà tra i diversi metodi per favorire uno sguardo allargato sulle dinamiche di salute, superando le attuali resistenze organizzative e le diverse critiche epistemologiche. In altri termini qui non si parla di malattie ma dell’essere malati per promuovere a partire dal linguaggio, un cambiamento di prospettiva di cui l’umanizzazione delle cure è parte integrante.
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