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Salone del Libro di Torino - "Aspettando America"

Dove

Lingotto Fiere e Padiglione 5, via Nizza 280 Torino

Quando

domenica 13 maggio 2018
dalle 18.30 alle 19.30
Domenica 13 maggio, presso il Salone del Libro di Torino, verrà presentato il volume "Aspettando America" di Maxim D. Shrayer, a cura del Prof. Stefano Garzonio ed edito da Pisa University Press.
Salone del Libro di Torino - Salone Internazionale del Libro di Torino
Domenica 13 Maggio
Ore 18.30
Spazio Internazionale


Verrà presentato il volume "Aspettando America" di Maxim D. Shrayer, a cura del Prof. Stefano Garzonio, tradotto da Rita Filanti ed edito da Pisa University Press.

Intervengono l'Autore e Stefano Garzonio (Università di Pisa).

Lo stand UPI si trova presso: 
Padiglione 2 Numero F134.


In allegato l'invito dell'evento.
Aspettando America
Aspettando America
Storia di una migrazione
Maxim D. Shrayer
Aspettando America di Maxim D. Shrayer, scritto memorialistico ambientato nel 1987, in un tempo, quello della perestrojka, oramai vicino al crollo dell’Unione Sovietica e quando l’autore era poco meno che ventenne, ripercorre tutte le fasi legate all’abbandono della terra natia, del proprio mondo e del proprio passato. Allo stesso tempo, esso registra le forti emozioni della scoperta di nuovi mondi e persone in un’età che è quella della formazione culturale e della maturazione sentimentale. Giunta a Vienna, la famiglia di Shrayer sarà presto trasferita a Ladispoli e qui Shrayer trascorrerà due mesi in attesa del visto statunitense. Due mesi densi di passione, vitalità e letture in un complesso coacervo di riferimenti culturali, quello russo esemplificato nella lettura di Nabokov, quello ebraico della quotidianità dei rapporti tra esuli con personaggi e situazioni che ricordano la migliore tradizione umoristica ebraica, quello italiano nella scoperta di un mondo inatteso e imprevisto, quello d’oltre oceano nell’attesa e nella progressiva scelta delle prospettive di vita e di studio. I tanti riferimenti alla letteratura russa costituiscono l’esigenza di vegliare sul proprio passato e di mantenerlo vivo e pulsante accanto alle esperienze, i desideri, le scoperte di un presente comunque contingente e destinato a svanire nell’attesa dell’eterno Godot. Traduzione di Rita Filanti A cura di Stefano Garzonio


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