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Uno studio e i suoi scultori

Uno studio e i suoi scultori
Titolo Uno studio e i suoi scultori
Sottotitolo Gli inventari di Domenico Guidi e Vincenzo Felici
Autore
Argomento Scienze dell’antichità, filologico letterarie e storico artistiche Studi e fonti per la Storia della scultura
Editore Plus - Università di Pisa
Formato
libro Libro
Pagine 144
Pubblicazione 2007
ISBN 9788884925039
 

Abstract

Nel corso del Seicento la produzione di scultura a Roma subì un incremento considerevole, tanto da assumere portata quasi indu
20,00
 
Spedito in 2 giorni lavorativi

Nel corso del Seicento la produzione di scultura a Roma subì un incremento considerevole, tanto da assumere portata quasi industriale. Gli studi degli scultori divennero i nuclei vitali di tale fenomeno, trasformandosi da meri luoghi di lavoro in spazi dedicati alla creatività, alla formazione dei giovani allievi e all'esposizione di statue e modelli da mostrare ai numerosi intendenti che li visitavano. In via dell'Armata, lo scultore Domenico Guidi (1625-1701), uno tra i maggiori protagonisti della vita artistica romana, affittò dalla confraternita di Santo Spirito dei Napoletani un sito nel giardino sul retrochiesa dove edificò il suo studio. Nell'arco di pochi anni quella "stanza" sarebbe stata visitata da cardinali e nobili curiosi di ammirare le molte opere destinate alle chiese di Roma e alle principali città europee. La vita della bottega proseguì anche dopo la scomparsa del maestro, passando in eredità a Vincenzo Felici, il suo allievo più dotato. Gli inventari post mortem dei due scultori aprono un inedito spaccato sulla vita quotidiana dello studio rivelandone le pratiche di lavoro, ma anche il mutamento della produzione e del mercato a Roma tra Sei e Settecento.

 
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