Pisa University Press
Anti-Austerity Left Parties in the European Union
Competition, coordination and Integration
di Enrico Calossi
editore: Pisa University Press
pagine: 220
This book aims at investigating, through the analysis of secondary literature, electoral manifestos, congress documents and media statements, the current structuring of political parties of the Left into various sub-families. In particular, have old partitions between the sub-families of the Left largely faded out? And have new lines of competition amongst left parties emerged? Historically, political parties situated to the left of social democracy were diverse and difficultly they were classified in a single coherent political family. Several subtypes have been distinguished in the literature. This had made of the Left a less homogeneous party family than the Christian-democratic, Socialist, Green or Liberal ones. But recently things have changed. The neo-liberal and austerity measures adopted in Europe through the very last years under the auspices of the mainstream parties and of the EU institutions not only have facilitated a broad rise of Eurosceptic and populistic responses, but also have reshaped the Left field geography, which now has to be reassessed. In addition, the book focuses on to what extent and through which means left parties cooperate at the EU level (and in some cases even integrate) in the shadow of austerity. This study on the multifaceted constellation of European left-wing parties aims at providing a contribution to existing literature in the field. Therefore, it could be of interest to scholars, but also to all those who are fascinated with anticipating the possible evolution of the Anti-Austerity Left in Europe.
Pratiche di democrazia partecipativa locale
il caso del Parco Urbano di Cisanello
editore: Pisa University Press
pagine: 280
C’è un modo per ristabilire il legame fiduciario tra il ceto politico e gli elettori, rendere le decisioni dell’amministrazione pubblica più adeguate ai bisogni delle persone e, al contempo, accrescere la solidarietà nelle comunità locali e migliorare il livello culturale della popolazione? Non vi sono soluzioni definitive ma qualsiasi tentativo presuppone una responsabilità diffusa: il coinvolgimento di cittadini, associazioni, imprese e altri interessi e punti di vista organizzati, dal cui confronto si genera un’intelligenza collettiva in grado di rendere coscienti delle sfide comuni, affermare i principi di dialogo e ragionevolezza e, finanche, concepire innovazioni inaspettate. I processi partecipativi sono la procedura che istituzionalizza questa prospettiva deliberativa della democrazia e il progetto “Un Parco grande come una Città”, promosso dal Comune di Pisa nel quadro della legge n. 48/2013 della Regione Toscana, è una riuscita sperimentazione
CULTURA E DIRITTI 1/2 2016
PER UNA FORMAZIONE GIURIDICA
rivista: Cultura e diritti
pagine: 168
In questo numero:
Andrea Mascherin - Salvatore Sica - Editoriale
Michel Benichou -Intervention du Président du Conseil des Barreaux Européens
Giuseppe Colavitti - Indipendenza dell’avvocato e diritto costituzionale
Bruno Piacci - Valori dell’avvocatura ed effettività delle tutele
Beniamino Migliucci - La difesa dei principi di diritto per gli avvocati
Laura Jannotta - L’avvocato civilista
Stefano Savi - L’avvocato penalista nel processo penale. Spunti e provocazioni per un confronto costruttivo.
Vincenzo Scarano - L’avvocato amministrativista oggi
Alberto Frascà - Fornire efficacia alla prassi educativa con il rigore del pensiero
Roberta De Siati - L’organizzazione del lavoro degli uffici giudiziari come ulteriore strumento verso la parità di genere.
Giulio De Carolis - La rivincita del merito e della professionalità
Guido Alpa - I molteplici ruoli dell’avvocato italiano nella edificazione del diritto privato europeo
Michele Salazar - “Io l’avvocato faccio e devo difendere i clienti”. La deontologia dell’avvocato nel teatro di Eduardo De Filippo
Giacomo Grillo - La Toga degli Avvocati
Ettore Randazzo - La difesa del colpevole
Carla Guidi - Essere avvocati oggi: una testimonianza
Natalino Irti - Una pagina di memoria di Emilio Betti
Giuseppe Spoto-- Recensione a Una costituzione migliore? Contenuti e limiti della riforma costituzionale di Emanuele Rossi
Le libertà spaventate
di Pierluigi Consorti, Francesco Dal Canto
editore: Pisa University Press
pagine: 92
Il presente volume raccoglie gli atti dell’incontro, svoltosi a Pisa il 17 marzo 2016, posto a conclusione del Progetto di ricerca finanziato dall’Università di Pisa e dedicato al tema della “Libertà religiosa e libertà di espressione in tempi di crisi e di rischi per la sicurezza”.
Il progetto si è proposto di esaminare come la crisi, sia essa di matrice economico-finanziaria che della sicurezza, stia ridefinendo la tavola dei diritti fondamentali. Da una parte vi è la crisi economica, che ha accentuato le disuguaglianze, accresciuto le sacche di povertà, ridotto per una fascia sempre più ampia della popolazione le opportunità reali per vivere un’esistenza libera e dignitosa, erodendo non soltanto i diritti sociali ma anche le possibilità concrete di esercitare i diritti tradizionali di libertà.
Dall’altra la crisi della sicurezza, con l’esplosione, anche in Europa, del terrorismo di matrice islamica, che ha imposto di tornare sulla tradizionale riflessione attorno al binomio sicurezza/libertà. Sono svariati i periodi storici nei quali si sono registrate “rotture” nella tutela dei diritti in nome della sicurezza; e tuttavia oggi il contesto sembra mutato, pare di essere dinanzi ad un terrorismo dalla fisionomia nuova, che tende ad affermarsi nel tempo in modo stabile e permanente, a differire a data incerta il momento del ritorno alla normalità.
Sulle ricadute di questa duplice dimensione della crisi sulle garanzie e sulla effettività dei diritti fondamentali il presente volume propone le riflessioni di alcuni autorevolissimi giuristi, la cui diversa storia professionale consente una visione complessiva del fenomeno indagato: Margiotta Broglio, Presidente della Commissione consultiva per la libertà religiosa, Marta Cartabia, Vice Presidente della Corte costituzionale, Emanuele Rossi, professore ordinario di diritto costituzionale presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Vincenzo Scoditti, Consigliere della Corte di Cassazione.
Il Maghreb dalle indipendenze alle rivolte arabe: Storia e Istituzioni
di Francesco Tamburini
editore: Pisa University Press
pagine: 256
Gli eventi che dal gennaio 2011 sono avvenuti nell’area geopolitica del MENA, ossia Middle East-North Africa, hanno riportato l’interesse, anche del pubblico non specializzato, sul Maghreb, regione generalmente ritenuta meno rilevante rispetto al Vicino Oriente e alle sue problematiche internazionali. Eppure quel complesso fenomeno ormai comunemente conosciuto come le “Primavere arabe” è sorto proprio in uno Stato del Maghreb considerato agli occhi dell’Occidente il più stabile, stupendo tutti gli studiosi e confermando le peculiarità di una regione che per i più era stata sino a quel momento trascurabile o comunque destinata alla perpetua staticità. Il volume ripercorre le vicende storiche e politico-istituzionali, a partire dal raggiungimento delle indipendenze sino alle rivolte arabe, dei cinque paesi che compongono il Maghreb (Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia), più la contestata regione del Sahara Occidentale, con particolare attenzione dedicata al ruolo giocato da attori quali leader carismatici, partiti politici, militari, sindacati, etnie, tribù e movimenti islamici, trattando altresì i mutamenti costituzionali intervenuti tra il 2011 e il 2016 nella maggior parte delle nazioni maghrebine. Una analisi che risulta imprescindibile per comprendere a fondo i recenti sviluppi nella regione nordafricana la cui caratteristica principale è quella di essere un multiforme e eterogeneo complesso di realtà assai diverse e con distinti percorsi storici, difficilmente accomunabili tra di loro.
Prima di tradurre
Note sui vincoli strutturali, concettuali e culturali nella traduzione dall’inglese in italiano
di Marcella Bertuccelli Papi
editore: Pisa University Press
pagine: 248
Queste Note non insegnano a tradurre bensì propongono alcune osservazioni come spunti per una riflessione sui vincoli strutturali, concettuali e culturali nella traduzione dall’inglese all’italiano. Si può tradurre in tanti modi, per scopi diversi e con risultati di diversa qualità. Una buona traduzione è spesso il frutto di un talento innato, di un istinto ma, come in tutti i campi del sapere, la riflessione, la ponderazione delle scelte, la consapevolezza della materia con la quale si opera e dei meccanismi del suo funzionamento sono indispensabili per raggiungere risultati stabili e duraturi. Sebbene la traduzione sia una forma raffinata di comunicazione e mediazione interculturale che richiede sensibilità ad una pluralità di aspetti linguistici ed extralinguistici, la prospettiva qui adottata è prevalentemente linguistica: la traduzione è vista cioè dalla prospettiva di due sistemi linguistici comparabili ma anche divergenti in alcune aree della loro organizzazione. Tali divergenze rappresentano vincoli con i quali lo studente dovrà fare costantemente i conti nella pratica traduttiva: acquisirne consapevolezza può essere d’aiuto nel processo di formazione del giovane traduttore.
Élites e reti di potere
Strategie d’integrazione nell’Europa di età moderna
editore: Pisa University Press
pagine: 336
Il volume presenta il frutto delle più recenti ricerche dedicate alla storia delle élite europee di età moderna. I saggi mettono a confronto le modalità con le quali le oligarchie, per status ed economiche, seppero mettere in atto strategie vincenti di integrazione e di assimilazione politica e culturale, nei diversi contesti ove si trovarono ad operare. Attraverso lo studio delle forme di affermazione dei ceti nobiliari e cittadini, indagando nelle pieghe delle dinamiche cortigiane della Monarchia ispanica o dall’analisi delle capacità d’influenza espresse dalle network femminili, emergono i metodi attuati da questi gruppi transnazionali per consolidare il proprio potere tra istituzioni, politica e società.
Con i contributi di Silvia Marzagalli, Niccolò Guasti, Santiago Martínez, Elena Riva, Stefano Calonaci, Marcella Aglietti, Carmen Sanz Ayán, Alejandra Franganillo, Paola Volpini, J. Antonio Lopez Anguita, Elisa García, Aurora Savelli, Antonio Terrasa.
Il problema dell'interpretazione nella giustizia penale
Convegno PRIN 2010-2011
editore: Pisa University Press
pagine: 192
Il volume contiene gli Atti del Convegno sulla “Legalità penale” che si è tenuto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia a metà maggio del 2015.Il convegno è stato idealmente diviso in tre parti, nella prima si sono affrontati problemi più spinosi in tema di interpretazione nel diritto penale, nel rapporto di tensione che ormai da tempo si è sviluppato tra il diritto scritto e il diritto vivente.Quest’ultimo infatti, già a partire dall’epoca dei c.d. “pretori d’assalto”, si è caratterizzato sempre più per un’interpretazione giudiziale di carattere giuscreativo, ove già la tradizionale distinzione tra interpretazione estensiva ed analogia è stata messa in discussione dalle più recenti correnti del diritto penale post-moderno, ma molto spesso la giurisprudenza ha svolto un’opera di sostanziale supplenza, rispetto ad un legislatore talvolta non chiaro oppure non soddisfacente rischiando però, così, di entrare in tensione col principio di stretta legalità, figlio della c.d. divisione dei poteri.Queste problematiche, in un’ideale seconda parte del volume, sono poi state affrontate nell’angolo visuale del rapporto tra giurisprudenza superiori nazionali e giurisprudenze comunitarie, ove si sono evidenziate le differenze funzionali tra Corte di Cassazione da un lato, Corte costituzionale dall’altro e, sull’altro versante, tra Corte Europea dei diritti dell’uomo e Corte di Giustizia delle Comunità Europee.Attualmente il giudice si trova quindi in quello che icasticamente è stato definito un “labirinto”, in quanto non è facile coordinare le rispettive competenze e direttive che provengono o a livello nazionale, oppure a livello comunitario, ovvero, infine, anche a livello penale internazionale, con particolare riferimento alla Corte penale internazionale.Un terzo livello di approfondimento della tematica congressuale ha avuto ad oggetto anche il rapporto tra diritto scritto e diritto vivente nell’ambito di settori e discipline diverse dal diritto penale sostantivo, ovverosia il diritto processuale penale, il diritto civile e la filosofia del diritto, nel tentativo di rintracciare e di proporre suggerimenti atti a colmare lo iato, purtroppo invece sempre più profondo, tra law in the books e law in action.
Gestione delle risorse umane
di Serena Gianfaldoni, Marco Giannini
editore: Pisa University Press
pagine: 218
Un testo dal taglio multidisciplinare, per formarsi o specializzarsi nella gestione delle risorse umane in vista di un ruolo manageriale e dirigenziale. Hanno contribuito in modo ricco ed eterogeneo: economisti, ingegneri, psicologi, psichiatri, sociologi, antropologi, esperti di comunicazione, mediazione, costume, diversity management, linguisti, matematici, dirigenti amministrativi, avvocati, musicisti. Il lavoro presenta una parte di taglio teorico e una raccolta di testimonianze che attingono a esperienze maturate in differenti ambiti.
Contributi di: Marco Agujari, Sonia Bernicchi, Massimiliano Boccuccia, Elena Carpi, Alessio Ciardi, Alfredo Cucinotta, Maria Cristina Del Poggetto, Rolando Donati, Maria Giuseppina Fancellu, Francesco Fantini, Serena Gianfaldoni, Marco Giannini, Gabriele Giorgi, Rossana Gravina, Patrizia Magnante, Riccardo Mascia, Diana Pardini, Gerardo Pastore, Alessandra Preti, Niccolò Rinaldi, Carmelo Russo, Maurizio Sbrana, Giorgio Simonini, Cecilia Taddei, Nicoleta Tudor.
Analisi di sensibilità del territorio alla realizzazione di infrastrutture di trasporto
di Claudia Casini, Serena Pecori
editore: Pisa University Press
pagine: 128
L'Analisi Multi Criteri Spaziale (AMCS) costituisce una delle più recenti evoluzioni degli strumenti di analisi e valutazione nell'ambito delle applicazioni dei sistemi di supporto alle decisioni, in quanto consente l’esplicita considerazione della dimensione spaziale dei problemi decisionali, permette di confrontare dati ambientali e informazioni di carattere economico e sociale, di garantire una partecipazione attiva degli attori coinvolti all’interno del processo decisionale, di generare alternative e di rappresentare l’esito finale attraverso mappe tematiche specifiche.Questo volume presenta i risultati di una ricerca, svolta in convenzione tra il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Pisa (oggi DESTEC) e la Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Lucca, nell'ambito della quale è stato implementato uno strumento evoluto di analisi della sensibilità territoriale che, partendo da un'approfondita conoscenza del territorio, delle sue risorse ambientali ed economiche e delle relazioni tra le componenti, e utilizzando l'AMCS, consente la valutazione della sensibilità di ogni punto del territorio oggetto di studio rispetto ad azioni progettuali riguardanti la viabilità.Inoltre, il software prodotto, all'interno del quale è stata implementata l'AMCS, permette agli utenti, attraverso una semplice interfaccia grafica accessibile su internet e user friendly, di tracciare, tramite disegno assistito sopra foto aeree e cartografia tecnica, il percorso dell'infrastruttura viaria progettata, di stabilire, attraverso l'assegnazione di pesi, l'importanza di alcuni fattori ambientali e/o azioni di progetto rispetto ad altri, di verificare gli impatti dell'opera disegnata in relazione alla sensibilità del territorio e di confrontare differenti scenari progettuali.
La città delle nazioni
Livorno e i limiti del cosmopolitismo
editore: Pisa University Press
pagine: 400
Per effetto del portofranco e di un sistema istituzionale basato su un regime giuridico eccezionale, Livorno fu la città che, negli anni qui presi in considerazione, seppe trasformare, forse più di ogni altra al mondo, i conflitti e le differenze sociali, religiose, etniche e culturali in un modello di mediazione. Non senza pagare un caro prezzo, né commettere errori.Questo libro racconta, con la voce di quindici studiosi provenienti da cinque paesi diversi, le storie mai raccontate della città che scoprì, con tutte le sue luci e le molte ombre, il segreto della convivenza in una complessa società multiculturale.
La guerra, la violenza, Gli altri e la frontiera nella "Venetia" altomedievale
di Luigi Andrea Berto
editore: Pisa University Press
pagine: 176
Tra la fine del sesto secolo e gli inizi dell’undicesimo la Venezia delle lagune subì delle drastiche modificazioni. Da una periferia poco rilevante dell’impero bizantino diventò la massima potenza adriatica. In tale periodo i Venetici avevano inoltre ottenuto la piena indipendenza da Costantinopoli, evitato di essere assorbiti dai poteri della vicina terraferma e di subire disastrose distruzioni ad opera di incursori ed invasori, guadagnato sempre più ampie zone di mercato nell’Italia settentrionale e nel Mediterraneo orientale e raggiunto un assetto politico-istituzionale stabile. Questo non fu un processo lineare, ma i Venetici conseguirono e difesero questi risultati con grande tenacità, creando così le basi per il notevole sviluppo dei secoli successivi. Questo volume esamina alcune tra le più rilevanti tematiche che contraddistinsero Venezia nel corso di quest’epoca: la guerra, la violenza, la maniera in cui gli “altri” erano percepiti che cosa si conosceva su di loro e la frontiera.
Egitto e Vicino Oriente 2015
vol.XXXVIII
Autori vari
editore: Pisa University Press
pagine: 204
In questo numero:
Angela Garrè - Per una nuova interpretazione del controverso nome “Misphragmuthosis”
Emanuele Casini - The three-dimensional representations of the human-headed bA-bird: some remarks about their origin and function
Paolo Marini - Uno studio iconografico del rilievo Firenze 5412: una cappella per il culto della dea Renenutet?
Lisa Sartini - The black coffins with yellow decoration: a typological and chronological study
Flora Silvano - Una nuova tipologia vitrea ad Antinoe, Egitto
Fabio Betti, Andrea Gariboldi - Fortuna cristiana di Iupiter in un sigillo dall’Iran Sasanide
Michele Degli Esposti, Walid al-Muzini - A new seal from the ancient oasis of Salut (Central Oman)
Daniele Mascitelli - Le gesta di Šammar Yuriš dall’epigrafia alla tradizione arabo-islamica Un esempio di “costruzione” narrativa della storia preislamica
Marilina Betrò - Il sarcofago e il cartonnage di Tentamonnesuttaui, Firenze n. inv. 2176 e 2173
L'"ebreo" nella letteratura inglese medievale
di Enrico Giaccherini
editore: Pisa University Press
pagine: 208
Chimere”, fantasie irrazionali disancorate dalla realtà verificabile, è il termine con il quale agli inizi degli anni ’90 lo storico canadese Gavin Langmuir definì le rappresentazioni degli ebrei cristallizzate nell’immaginario comune dell’Europa medievale e cristiana. Ecco perché anche quella elaborata in una manciata di testi della narrativa e della drammaturgia medioinglesi soprattutto fra XIV e XV secolo non è una rappresentazione letteraria degli, o di, ebrei nell’Inghilterra del tempo, ma dell’“Ebreo”: una chimera, appunto, una creatura fantastica appartenente allo spazio del mito piuttosto che a quello del reale.Privilegiando, pur senza rinunciare alla indispensabile contestualizzazione “culturale”, l’analisi testuale e letteraria, questa indagine si rivolge in particolare a quelle opere che, sempre nell’ottica del cristianesimo imperante, collocano l’“Ebreo”, nelle sue varie declinazioni, al centro dell’invenzione tematica, con esiti talora sorprendenti. Dopo aver passato in rassegna le sporadiche allusioni presenti nel macrotesto del maggiore autore del medioevo inglese, Geoffrey Chaucer, lo studio affronta quindi in modo specifico i rari testi esemplari di questa tradizione. Se il più celebre di questi è, dello stesso Chaucer, il Prioress’s Tale, o “Racconto della Priora”, dai Canterbury Tales, gli altri appartengono invece al genere del romance storico e a quello teatrale dei miracle plays; in quest’ultimo caso, in particolare, il testo inglese viene messo a confronto con coeve rappresentazioni italiane e francesi che inscenano il medesimo mito della profanazione giudaica dell’ostia consacrata.








