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Pisa University Press

Aspettando America

Storia di una migrazione

di Maxim D. Shrayer

editore: Pisa University Press

pagine: 256

Aspettando America di Maxim D. Shrayer, scritto memorialistico ambientato nel 1987, in un tempo, quello della perestrojka, oramai vicino al crollo dell’Unione Sovietica e quando l’autore era poco meno che ventenne, ripercorre tutte le fasi legate all’abbandono della terra natia, del proprio mondo e del proprio passato. Allo stesso tempo, esso registra le forti emozioni della scoperta di nuovi mondi e persone in un’età che è quella della formazione culturale e della maturazione sentimentale. Giunta a Vienna, la famiglia di Shrayer sarà presto trasferita a Ladispoli e qui Shrayer trascorrerà due mesi in attesa del visto statunitense. Due mesi densi di passione, vitalità e letture in un complesso coacervo di riferimenti culturali, quello russo esemplificato nella lettura di Nabokov, quello ebraico della quotidianità dei rapporti tra esuli con personaggi e situazioni che ricordano la migliore tradizione umoristica ebraica, quello italiano nella scoperta di un mondo inatteso e imprevisto, quello d’oltre oceano nell’attesa e nella progressiva scelta delle prospettive di vita e di studio. I tanti riferimenti alla letteratura russa costituiscono l’esigenza di vegliare sul proprio passato e di mantenerlo vivo e pulsante accanto alle esperienze, i desideri, le scoperte di un presente comunque contingente e destinato a svanire nell’attesa dell’eterno Godot. Traduzione di Rita Filanti A cura di Stefano Garzonio
18,00

Territorial emergencies: protection of urban areas and infrastructures from extreme climate events

editore: Pisa University Press

pagine: 172

This contribution comes from the investigations carried out on recent flooding events occurred in Italian urban and suburban areas. Starting from monodisciplinary knowledges, it is possible to map out the various risks (hydraulic-structural-pollution-urban-historical-industrial), identifying damage scenarios. From this, with probabilistic techniques, starting from the analysis of each individual risk, it can deduce the “system resilience” of the present state: by improving the individual aspects, it can obtain the “project resilience” providing the investment priorities to optimize costs. Innovation is achieved by combining field skills to evaluate the resilience of a complex settlement, entering in a research and development strand, forerunner of projects for future funding in the field. Several sample areas have been identified for analysis, implementing the following phases: a. damage scenarios for fall of vegetation and green areas with management proposals to mitigate the risk of collapse; b. damage scenarios and warning strategies of existing stream crossings in suburban areas; c. critical elements of the national energy system and perspectives of increasing resilience; d. methods of protection of archaeological sites or historical features with transparent covers; e. environmental damage scenarios for land-pollution hotspots from fl ood risk; f. failure scenarios and design perspectives for collapses or disruptions of small bridges in secondary roads; The purpose of this research has been to give a contribution to the management of the risk areas, for obtaining intervention priorities in order to optimize investment and maintenance costs, minimizing the set of the corresponding risks.
20,00

La città d'acciaio

Mosca costruttivista 1917-1937

di Luca Lanini, Natalia Melikova

editore: Pisa University Press

pagine: 216

Cento anni non sono bastati a spegnere la meraviglia che ancora proviamo di fronte ai progetti elaborati dall’avanguardia sovietica degli anni ’20 e ‘30, come se si trattasse ormai di immagini profondamente tatuate sul corpo dell’architettura contemporanea, parte del suo subconscio più profondo. Architetture sopravvissute miracolosamente nei recessi della storia, ma non ancora salve, anzi minacciate ogni anno o lasciate negligentemente deperire da una Russia che tende ambiguamente a rimuovere non tanto le vestigia sovietiche, ma le esperienze libere ed internazionali che si svilupparono tra le pieghe delle sue contraddizioni. Il Costruttivismo non è né un’“avanguardia perduta”, né l “archeologia del socialismo”, ma una tendenza che ancora oggi, per la sua radicalità e per la sua modernità senza tempo, si offre al progettista contemporaneo senza bisogno di distanza storiografica e critica. E, allo stesso tempo, un insieme di idee che ritroviamo in maniera pervasiva nella nostra vita: nelle architetture di Rem Koolhaas, di Zaha Hadid o di Steven Holl , nella grafica della copertina di un disco dei Franz Ferdinand, nel montaggio di un blockbuster di Hollywood. E in molto altro ancora. La storia della Mosca delle avanguardie è la storia del nostro presente.  
26,00

La zoologia di Aristotele e la sua ricezione, dall'età ellenistica e romana alle culture medioevali

editore: Pisa University Press

pagine: 272

Tema di questo volume, che raccoglie le relazioni della decima Settimana di formazione dottorale del Centro Interuniversitario “Incontri di Culture”, è la ricezione dell’opera zoologica di Aristotele dall’età ellenistica al tardo Medioevo. Stranamente, nella tradizione filosofica greco-romana dopo la morte di Aristotele il corpus dei suoi scritti zoologici sembra occupare un posto marginale, tanto più in quanto la Historia animalium conosce invece straordinaria fortuna nell’ambito della cultura generale (per esempio nella letteratura paradossografica e in quella fisiognomica, o nell’opera di Plinio il Vecchio). Sembra venir meno in ogni caso, dopo Aristotele, il progetto aristotelico di uno studio teorico e sistematico degli animali, che in apparenza rinasce solo nel XII secolo d.C., con il trattato De animalibus di Alberto Magno. I contributi qui raccolti dimostrano nel loro insieme che la storia non è così semplice. È anzi possibile disegnare una linea di ricezione in cui momenti e spazi innegabili di discontinuità (che nel pensiero greco si spiega con il mutare dell’agenda filosofica, evidente per esempio in area neoplatonica) procedono paralleli a un filo di continuità (solidissimo certo nel mondo arabo, ma tenuto ben teso, nel mondo romano, da un Galeno) che è quello che congiunge di fatto, attraverso l’opera di traduzione di Scoto, Aristotele all’età di Alberto Magno. Questo volume non intende certo esaurire la questione complessa della trasmissione e ricezione del corpus zoologico aristotelico, ma apre nuove vie di ricerca approfondendo autori, momenti e aspetti non usualmente valorizzati in questo orizzonte problematico.
18,00

Oligopolio, istituzioni e performance delle imprese/Oligopoly, institutions and firms' performance

editore: Pisa University Press

pagine: 400

“Oligopolio, Istituzioni e Performance delle Imprese” si propone di fornire un quadro, aggiornato ai più recenti sviluppi della letteratura, delle interazioni tra il funzionamento di mercati non perfettamente competitivi dei prodotti e del lavoro, l’evoluzione delle istituzioni e la performance delle imprese, presentando un set di contributi originali, sia da una prospettiva teorica che da una storico-istituzionale, al tema in oggetto. I 17 capitoli, preceduti da una breve introduzione, si soffermano su differenti aspetti delle strutture e istituzioni di mercato e nelle loro implicazioni, teoriche, empiriche, istituzionali, storiche e metodologiche, quali la presenza dei sindacati e la delega manageriale, l’entrata di nuove imprese e la presenza di legislazioni regolamentative dei mercati e degli occupati, le politiche di privatizzazione, l’entrata strategica nella competizione di prezzo, l’analisi della legislazione anti-collusione, l’impresa come istituzione impegnata in un coordinamento organizzativo interno ed esterno, l’analisi di nuovi settori come il social networking, l’analisi degli ultimi decenni dell’industria in Italia e delle sue dinamiche di performance nelle sue componenti principali (p.e. industria leggera, pesante, farmaceutica, finanziaria, sportatrice). Mostrando che la struttura oligopolistica presenta una importanza sempre maggiore sia nelle dinamiche storiche che nella ricchezza dell’analisi economica e istituzionale, questo volume è una interessante lettura per studenti, studiosi e operatori economici e politici interessati all’evoluzione delle organizzazioni industriali.
24,00

Policy, welfare and financial resources

editore: Pisa University Press

pagine: 256

In times of increasing economic difficulties and with the gradual reduction of public funding, welfare systems are subject to continuous changes, with effects on the quality of services offered to citizens. The issue of the impact of welfare policies and their evolution in times of crisis is extremely interesting and relevant. The territory of residence is a key variable to assess the impact of such changes on beneficiaries; furthermore, attention to the local dimension meets a real demand by local governments. This process involves almost all European countries, so that we look both at the Italian system and at how other countries deal with ongoing changes. The book contains contributions produced as part of the research project ``Welfare Policies and Financial resources: the Impact of Crisis on Territories’’ (POWER), funded by the University of Pisa (2016). The overall objective is to study the effects of the economic crisis on local welfare systems, with a special focus on decentralization and policies for which local governments are in charge. The research activity has a marked interdisciplinary connotation, which represents a novelty with respect to other literature on these topics, often addressed within specific disciplines. The interdisciplinary approach allows us to have an overall picture, without neglecting the level of detail with a strong quantitative characterization and specific attention to available databases (administrative sources and survey data). The contributions collected in this book show a dual focus on both the supply and demand of social protection and suggest the opportunity of further investigating the existence of a gap between welfare interventions and priorities of citizens.
20,00

Dat dy man in alla landen fry was

Studi filologici in onore di Giulio Garuti Simone di Cesare

editore: Pisa University Press

pagine: 176

Il volume comprende otto saggi concernenti vari aspetti della cultura germanica, partendo dall’Alto Medioevo fi no ad arrivare alla sua ricezione moderna. Tra questi spiccano due contributi squisitamente linguistico-lessicografi ci, collegati ad aspetti quotidiani del Medioevo – come il lessico dell’abbigliamento – o alle ultime vestigia di un antico dialetto tedesco meridionale miracolosamente conservatosi in un’area italiana del Nord-Est, integrati da un’analisi del significato, non solo linguistico, di una tradizione del tutto peculiare come quella degli antichi Frisoni. All’area letteraria e lessicografica anglosassone si richiamano invece altri due lavori, il primo dedicato al mistero di alcuni caratteri runici inseriti in forma di messaggio ‘segreto’ all’interno di un poemetto elegiaco, prodotto tipico dell’ambiente monastico inglese antico, e il secondo imperniato sul grande poema Beowulf, in particolare sul rapporto tra canone poetico e patrimonio lessicale a disposizione degli antichi cantori. Chiudono la raccolta tre saggi dedicati allo sfruttamento ideologico delle antichità germaniche, analizzate attraverso la ricezione del mito dei Germani (nell’epoca dell’Umanesimo tedesco riformato), della materia nibelungico-volsungica (in epoca guglielmina) e degli aspetti ‘politici’ del poema alto tedesco medio Herzog Ernst (fi ne sec. XII), nel teatro della ex DDR.
16,00

Journeys through Changing Landscapes

editore: Pisa University Press

pagine: 320

Bringing together a wide range of critical perspectives, this volume records the lively debate on literature, language and culture from a transnational angle developed during and from an interna­tional conference that took place in Pisa in 2016.Cultural values are not fixed and predetermined, but result from complex, sometimes unpredict­able processes, and are always the outcome of an ongoing dialectic between tradition and innova­tion. The research presented here engages with cultural, linguistic and literary phenomena “in the making”. Individual essays from a variety of disciplines look at the way words, texts, ideas travel across time and space, at the dialogue they set up with their historical users, and at the networks and flows they install. Through the mapping and critical investigation of exemplary cases, Jour­neys through Changing Landscapes emphasizes transnationality as both a constitutive principle of culture and a method of scholarly analysis, advocating an understanding of culture as a dynamic field of encounter and exchange. Contributors to the volume: Dominique Goy-Blanquet, Nick Havely. Vincenzo Orioles, Enrico Terrinoni, Michael Wyatt and, with various roles in the Pisa University Research Group on ‘Transnational dislocations’, Marco Battaglia, Paolo Bugliani, Nicoletta Caputo, Giovanni Carlotti, Carla Dente, Enrico Di Pastena, Francesca Fedi, Roberta Ferrari, Sylvia Greenup, Angelo Monaco, Beatrice Montorfano, Filippo Motta, Andrea Nuti, Silvia Riccardi, Francesco Rossi, Anita Simonini, Sara Soncini.  
26,00

SH- New Perspectives in Social Housing

di Antonello Boschi, Luca Lanini

editore: Pisa University Press

pagine: 400

Our Italian Houses – the public housing heritage as well as the private developer settlements of the last thirties years – are expensive, inefficient, energy-consuming, too big, without a proper and/or updated lay-out, not designed for modern uses and actual-sized families. In one word: they are old. Starting from the ‘90s, there are many examples of remodelage and renewal of social housing neighborhoods that took place in the United States as well as in some areas of Europe, where countries such as Germany, the Netherlands, United Kingdom, France, made a widespread policy of renovation, while Southern European countries are still more vulnerable in terms of strategies. The volume focuses on Italy, on its delay and attempt to recover the buildings, adapting them to the current regulation and new contemporary living. A careful remark about social housing, new typologies, standards and technologies, without forgetting the energy retrofitting, to gear their architecture layout, to integrate them with the urban facilities.
30,00

L'arte di scoprire l'arte

Mediazione e divulgazione tra espressione e comunicazione visiva. Per un progetto d'interazione fra specifici diversi

editore: Pisa University Press

pagine: 160

L’arte, da sempre, è stata un modo per rappresentare la realtà del mondo, ma anche dare forma alla realtà del proprio mondo, così com’è percepito da noi stessi oppure dagli altri. Ma l’arte è anche luogo fisico di relazioni che offre la possibilità di narrare diventando lo specchio delle nostre vicende interiori, ponendoci di fronte al nostro io, creando la possibilità di modificare il rapporto con noi stessi e d’instaurare una comunicazione empatica con gli altri. Le competenze relative a questi aspetti dello studio dell’arte, legate a discipline come quelle dell’Arte Terapia e dei Beni culturali, spesso confinano con gli interessi di ricerca della Didattica dell’arte tanto da trovarne un percorso di approccio, di conoscenza di base e di studio, almeno per quello che riguarda la trasmissione di una consapevolezza scientifica dei peculiari campi di competenza posti al confine del crinale degli interessi e dei rispettivi specifici disciplinari. Questi condivisi interessi si sono concretizzati nella realizzazione di un Seminario, organizzato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, come strumento didattico trasversale alle tre discipline (Didattica dell’arte, Beni culturali, Arte Terapia) partendo dal presupposto che l’operatività (in quanto pratica alla base delle attività dell’Accademia di Belle Arti nelle sue varie articolazioni), risulta presente sia nell’elaborazione di certe metodiche didattiche e formative in campo museale, sia negli specifici settori disciplinari complementari come quello dei metodi e delle tecniche dell’Arte Terapia, individuando così, nell’operatività, la zona di condivisione dell’attività seminariale per l’interazione fra i diversi e contigui specifici disciplinari. Tra mediazione e divulgazione dell’espressione e della comunicazione visiva, dell’esito di questa esperienza operativa ne vengono raccolti i risultati in questo volume, quale pubblicazione riassuntiva e contributo propedeutico, strumento metodologico spendibile per lo studio, la riflessione e per un concorso all’apprendimento degli argomenti stessi, in funzione anche di una obiettiva verifica per un reale interesse dell’utenza, in questo ambito, rispetto all’offerta formativa dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. In riferimento ad ognuna delle discipline, dell’esito di questa esperienza e scoperta operativa (tra mediazione e divulgazione dell’espressione e della comunicazione visiva), ne vengono raccolti i risultati in questo volume, quale pubblicazione riassuntiva e contributo propedeutico, strumento metodologico spendibile per lo studio, la riflessione e per un concorso all’apprendimento degli argomenti stessi, in funzione anche di una obiettiva verifica per un reale interesse dell’utenza, in questo ambito, rispetto all’offerta formativa dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Contributi di: Silvia Bastiani, Riccardo Farinelli, Barbara Gasparetti, Stefania Pisano.
16,00

Chemistry: a systemic complexity science

di Giovanni Villani

editore: Pisa University Press

pagine: 256

Chemistry has always characterized in the emphasis on the qualitative properties and in its opposition to reductionist philosophy. In this book, I show the importance of structured matter at the molecular level as source of the wealth of reality. This creates a number of different entities as particular as to deserve a specific name. As a consequence, the reductionist perspective is insufficient to make us understand one of the most important aspects of the real world: the existence of ordered entities, each one with its own structure and its organization. The idea of this book is that the reductionist and holistic approaches are partial: they capture important aspects of reality, and neglect others that are equally important. Both are essential for a scientific description of the world but only just taken together give a balanced description of reality. Today, the irreducibility of real entities to the reductionist approach, have bought new aspects in Systemic and in the so-called “Sciences of Complexity”. This book can be linked to these important cultural areas.
14,00

Elementi di elettronica dello stato solido

di Andrea Nannini

editore: Pisa University Press

pagine: 256

Negli ultimi 40 anni i progressi nelle tecnologie microelettroniche hanno consentito di raddoppiare il numero di componenti attivi in un circuito integrato ogni due anni scalando, sempre ogni due anni, la dimensione caratteristica dei dispositivi di un fattore dell’ordine di 0.7. Grazie a questo il costo delle funzioni elettroniche (bit nel campo delle memorie, MIPS nei microcalcolatori) è diminuito in modo esponenziale e contemporaneamente si è avuta una crescita del mercato globale dell’elettronica che dal 2000 ha superato il mercato della chimica. Gli alti guadagni hanno consentito alle industrie di semiconduttori di investire molti utili in ricerca tecnologica per spingere ulteriormente la miniaturizzazione. Il loop a reazione positiva ha funzionato perfettamente e molti degli indicatori usualmente impiegati per descrivere la performance del settore seguono la legge di crescita esponenziale prevista nel 1965 da Gordon Moore, uno dei fondatori di INTEL. Il segmento di mercato, prevalentemente digitale, che segue meglio la legge di Moore viene indicato nelle roadmaps dei semiconduttori con l’acronimo MM (more Moore). A fianco di MM si sta sviluppando il segmento di mercato detto MtM (more than Moore) ove il focus della ricerca è principalmente orientato verso l’introduzione nell’integrato di sezioni speciali, non necessariamente miniaturizzate al livello MM, che conferiscano al microsistema funzioni che vanno oltre il calcolo (ad esempio nel sensing, nel biosensing, nell’attuazione, nella fotonica). Il progettista e il ricercatore elettronico sia che lavori in MM che in MtM, per motivi diversi, sempre meno si può accontentare della fi sica classica: in MM poiché le dimensioni dei dispositivi sono ormai nanometriche e in questo campo non si possono trattare gli oggetti come palle da biliardo; in MtM perché le funzioni aggiunte al calcolo sono spesso piegabili, al di là di una mera descrizione fenomenologica, solo con concetti di fi sica moderna. E comunque “There’s plenty_of_room_at the_bottom” come affermò in uno scritto visionario del 1960 Richard P. Feynman. Incamminiamoci dunque verso il piccolo.
18,00

Domicilio e diritto penale nella società post-industriale

di Vito Plantamura

editore: Pisa University Press

pagine: 272

Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qualificata, sin dalla modernità, dall’affermarsi degli opifici e dalla destinazione delle case a scopi esclusivamente abitativi, e quindi, più di recente, da uno straordinario sviluppo tecnologico che, da un lato, consente nuove modalità di intrusione nel domicilio “tradizionale”, e, dall’altro, vede la crescente rilevanza del domicilio informatico. La nozione di domicilio, del resto, non rileva solo ai fi ni dell’art. 614 c.p., ma, partendo dalla base costituzionale di cui all’art. 14 Cost., assume una rilevanza trasversale nel diritto penale sostanziale e processuale. Il riferimento è: sempre da un punto di vista sostanziale, alla successiva ipotesi di cui all’art. 615 c.p., al delitto di interferenze illecite nella vita privata previsto dall’art. 615-bis c.p., al domicilio informatico di cui all’art. 615-ter c.p., al delitto di furto in abitazione (o con strappo) previsto all’art. 624-bis c.p., all’aggravante di cui all’art. 628, co. 3, n. 3-bis, c.p., al novellato (nel 2006) art. 52 c.p., in relazione alla c.d. legittima difesa domiciliare, da ultimo tornata di grande attualità, dato l’iter di ulteriore riforma in corso; nonché, da quello processuale, alle videoriprese investigative domiciliari, alle intercettazioni ambientali domiciliari, sia “classiche” che mediante captatori informatici, e infine, con valenza più specifica, alla necessità – prevista dall’art. 68, co. 2, Cost. – di richiedere l’autorizzazione della Camera alla quale appartiene, per sottoporre un membro del Parlamento a perquisizione domiciliare. L’analisi del dato costituzionale -anche in chiave storica, comparata e sovranazionale, specie con riferimento all’art. 8 CEDU-, di quello penalistico, sia sostanziale (pure in questo caso procedendo al confronto storico e comparato) che processuale, nonché la costante coniugazione di “normatività” ed  “empiria”, consentono all’Autore, in sede di conclusioni, di formulare specifiche proposte di riforma caratterizzate da una visione organica e trasversale della tematica.
18,00

Nuove Musiche n. 2/2017

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 192

In questo numero:   Stefano Lombardi Vallauri, Editoriale – Editorial. Stefano Lombardi Vallauri, Introduzione. Helmut Lachenmann, Roger Reynolds, Questionario per i compositori. Marco Stroppa, Quoi de neuf? Pierluigi Basso Fossali, Dissuasori d’invenzione: i clichés musicali fra l’attrattore-tradizione e il vettore-creazione. Leonardo V. Distaso, Il miracolo del nuovo e l’enigma del diverso, ovvero come evitare il successo artistico ed essere felici: Boris Groys e John Cage. Rosario Mirigliano, “Suona Mozart, va bene lo stesso”. Annotazioni in controcanto su tratti ricorrenti e clichés stilistici in musica. Paolo Emilio Carapezza, Le farfalle di Inger Christensen, 1991, e di Francesco Pennisi, 2000: su fi ori di parole, su fi ori di colori; a Brajcino nell’aria meridiana, a Fleri prima dell’eclisse. Marilena Laterza, Alio modo: sulle trascrizioni bachiane di György Kurtág. Marco Spagnolo, Ars nova. Ventuno compositori italiani di oggi raccontano la musica, a cura di Sara Zurletti. Invito alla lettura. Marco Angius, La partitura non è l’opera. Elena Abbado (a cura di), “Come dovrebbe essere una rivista di musica contemporanea oggi” Sondaggio n. 1: opinioni e proposte dei compositori italiani.
30,00

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