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Pisa University Press

Promemoria per avvocati

Ragionare, scrivere, difendere i diritti.

editore: Pisa University Press

pagine: 360

Perché un promemoria e perché su tre temi specifici.Innanzitutto i temi, perché è in seno alla Scuola Superiore dell’Avvocatura che lo studio e la diffusione di discipline sino ad allora ignorate sono stati per la prima volta introdotti nella formazione iniziale e ricorrente dell’avvocato e nel confronto culturale che deve animarla.Si tratta della teoria e della tecnica dell’argomentazione giuridica, del linguaggio giuridico e della scrittura, e dell’etica professionale quale proiezione nella sfera degli interessi generali e dell’etica pubblica della responsabilità sociale connaturale al ruolo assegnato all’avvocato nell’ordinamento costituzionale.Si è così sedimentato negli anni un patrimonio di studi, di riflessioni e di tecniche professionali che è documentato dai numerosi libri pubblicati in questa collana e nella rivista della Scuola Superiore.Dalla rivista è stata tratta questa raccolta dei più rilevanti scritti pubblicati nell’ultimo quadriennio.Promemoria è una amichevole e solidale esortazione a tenerne conto, perché siano di aiuto agli avvocati nel percorrere il difficile e spesso oscuro cammino nei meandri del diritto e della giustizia.
16,00

Generazione privata

Soggettività giovanile in un'area territoriale della Toscana

editore: Pisa University Press

pagine: 240

È una generazione privata del futuro e costretta nella sfera privata. Privazione e privatizzazione sono due caratteri che aiutano a riconoscere molti percorsi dei giovani oggi. Con poche chances di giocare in pubblico e collettivamente desideri e aspettative maturate nella interminabile gestazione adolescenziale. In questo volume presentiamo l’ultimo step di un modello d’indagine sulla soggettività giovanile predisposto nel 1988, proseguito nel 1995 con un approfondimento sul rapporto tra le generazioni e nel 2000 con una verifica sull’intero territorio nazionale. L’ipotesi che ha guidato quel lungo percorso può esser così riassunta: nell’attuale differenziazione degli ambiti di vita e nel pluralismo dei modelli culturali, la qualità percepita delle relazioni e il grado di riflessività costituiscono due assi di strutturazione ( o destrutturazione) della soggettività giovanile. I risultati delle ricerche precedenti e di quella qui presentata hanno ampliamente convalidato quell’ipotesi. Rispetto alle precedenti esperienze di ricerca, quest’ultimo lavoro ha lo scopo di mettere a fuoco  una realtà territoriale definita- Viareggio, una cittadina di medie dimensioni della costa toscana, terreno delle passate indagini locali- i cambiamenti e la continuità nel segmento giovanile, e di testare strumenti sintetici di descrizione e definizione della soggettività giovanile.Dalla ricerca emergono singolari composizioni di opposte dimensioni delle esperienze. È il tentativo di molti giovani di conciliare orientamenti divergenti: individualismo e altruismo, acquisitività e solidarietà, strumentalità e espressività. L’individualismo altruista, l’acquisività solidale, la strumentalità espressiva acquistano il significato di un’ inusuale sospensione sociale dell’ambivalenza, che tende a conservare-insieme e in tensione- spinte motivazionali contraddittorie.Tra gli altri risultati, emerge inoltre la tendenza ad “ addomesticare il presente” a ridurre lo spazio delle esperienze entro le mura domestiche e a immaginare la possibilità di addomesticare anche il futuro. Ma oggi più che mai, il futuro è esattamente non-domestico. Chiede congedo dal presente. È un invito a lasciare la “ casa”. In un gioco di complicità e irresponsabilità tra generazioni, la pretesa di addomesticare il futuro annuncia una corruzione del tempo delle giovani generazioni, come un trattenere nelle viscere troppo a lungo un corpo che non vuole uscire alla luce.
15,00

"Nel mezzo"

Microfisica della mediazione nel mondo greco antico

di Andrea Cozzo

editore: Pisa University Press

pagine: 496

Arbitrato, mediazione, interposizione sono pratiche di gestione dei conflitti (alternative tanto alla violenza quanto al rigido e astratto diritto) che la società contemporanea, bisognosa di ricostruzione del senso della comunità, va lentamente riscoprendo. Nel mondo greco antico, da Omero al IV sec. d.C., queste pratiche erano già conosciute e sperimentate a diversi livelli: nei rapporti interpersonali, in quelli interni alla polis e in quelli tra le poleis. Superando l’idea del mondo greco polarizzato fra «irenismo comunitario» e «bellicità perenne» (esterna o interna alla polis), questo volume dà spazio ad una rigorosa ricostruzione storica che permette di scorgere gli elementi qualificanti di un’organizzazione concettuale tipica della forma mentis dei Greci, che si estende in tutti gli ambiti, da quello delle teorie politiche a quello delle competizioni sportive.In particolare, la prassi e la riflessione teorica dei Greci mostrano come l’azione di una terza parte potesse frenare la violenza e, spesso, avviare dinamiche capaci di soddisfare tutti gli attori coinvolti nel conflitto.Queste esperienze antiche possono aiutarci a vivere anche oggi il conflitto in forme costruttive, in grado di salvare – insieme – sia la giustizia sia le relazioni umane.Con un saggio di Giovanni Scotto.
18,00

Reato d'autore e tecniche di frammentazione penale

di Daniela Falcinelli

editore: Pisa University Press

pagine: 156

Le ragioni ed i riflessi della compenetrazione tra Soggetto e Fatto di reato sono questioni che l’attualità conosce e di cui discute, sia sul piano del diritto che sul piano della politica criminale. Lo dimostra l’osservazione “empirica”, dove si tocca la progressiva estensione del perimetro del reato proprio, quale tipologia di fattispecie criminose che secondo l’inquadramento tradizionale postula il possesso di particolari requisiti o qualità in capo al soggetto attivo; requisiti o qualità che assumono con ciò il ruolo di elemento costitutivo del reato, in giustapposizione a quelle qualificazioni soggettive – così l’imputabilità – che rappresentano status soggettivi (riferibili all’autore) indipendenti dalla struttura tipica.Nella portata di queste riflessioni il campo di osservazione si proietta nella storia moderna del diritto penale, per verificare l’adattamento che il fattore “qualifica soggettiva” penalmente rilevante ha vissuto col superamento dell’atmosfera culturale in cui si era originariamente immersa la codificazione penale dello scorso secolo, e con l’affermarsi dei nuovi principi e valori dettati dalla Carta costituzionale. La scelta di sistema che evolutivamente se ne può trarre, si plasma quindi attorno alla validità oggettiva della qualifica soggettiva, nel senso che la “classificazione del soggetto” esige di avere riflesso sulla specifica tipicità del comportamento: esso prende forma col modularsi attraverso l’esercizio dei poteri tipici connessi a quel ruolo; e a seconda dei casi avrà il nome del comportamento punito, ove si tratti della condotta tipizzata del soggetto agente, ovvero del comportamento manifestato in concreto nella realtà della vicenda tipizzata ove si tratti di soggetto vittima del reato. È del resto la visione della realtà umana ad attestare come ogni individuo cresca in un determinato ambiente ed entri in un ruolo sociale in virtù del quale ci si aspettano da lui determinate prestazioni: l’individuo è bensì libero di compiere delle scelte, ma la sua libertà rimane tuttavia in un certo senso condizionata dalla esistente struttura sociale. Lo sguardo che le teorie funzionalistiche – id est, la teoria dei “ruoli” – getta alla società non sembra dunque così lontano rispetto a quello assunto dal legislatore penale, seppure nella limitata misura in cui le prime come il secondo “leggono” il comportamento dell’individuo in base allo status che occupa in uno dei determinati sottosistemi che compongono il sistema sociale. I ruoli sono difatti strutture normative che determinano le aspettative, vale a dire l’insieme dei diritti e doveri, nei confronti di chi occupa una determinata posizione sociale. Quando sono noti i ruoli che un individuo svolge, c’è già – allora – una immagine “ideale ed astratta” dei contorni che si assegnano al suo comportamento in quel dato contesto, e che quel comportamento rendono riconoscibile, “apparentandolo” al determinato soggetto. Quando il ruolo sta scritto nella norma penale, occorre apprezzare il rilievo ed il riflesso sulla tipicità oggettiva che a quel ruolo si assegna, conferendo una speciale “certezza” alla fattispecie ncriminatrice mercé la precisazione letterale-fenomenica del fatto punito e la determinatezza dell’avvenimento destinata a riflettersi nella sua verifica e dimostrazione processuale.  
18,00

Il progetto RHEA: robot autonomi per la difesa mirata delle colture agrarie

ATTI DELLA GIORNATA DI STUDIO DELL’ACCADEMIA DEI GEORGOFILI: “Il progetto Rhea: risultati e acquisizioni”

editore: Pisa University Press

pagine: 122

La crescente importanza dell’“Agricoltura di Precisione” e lo sviluppo di robot permette di ipotizzare per il prossimo futuro grandi cambiamenti nel settore della meccanizzazione agricola. In questo contesto, dal 2010 al 2014, è stato realizzato il progetto RHEA (Robot Fleets for Higly Effective Agriculture and Forestry Management), finanziato dall’UE. L’obiettivo è stato quello di progettare e realizzare un sistema autonomo per il controllo delle infestanti su specie erbacee e per effettuare trattamenti fitosanitari su specie arboree. Con questa finalità è stata realizzata una flotta di robot composta da unità aeree e terrestri, che lavorano in cooperazione tra loro e sono in grado di operare in tre scenari diversi: diserbo chimico del frumento, fisico del mais e difesa dell’olivo.Questo volume è composto da un capitolo introduttivo in cui vengono affrontate le tematiche dell’agricoltura di precisione, seguito da tre capitoli nei quali sono riportati i risultati conseguiti nel progetto RHEA che rappresentano un’applicazione innovativa dell’agricoltura di precisione alla difesa dei vegetali, consentendo di ridurre sensibilmente (del 75% circa) l’impiego di agrofarmaci.
14,00

Prospettive plurilingui e interdisciplinari nel discorso specialistico

editore: Pisa University Press

pagine: 160

La riflessione sui linguaggi di specialità si impone all’attenzione dei linguisti sia sul...
14,00

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editore: Pisa University Press

Cultura e Diritti 3/2014

Per una formazione giuridica

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 192

In questo numero:  Alarico Mariani Marini - Alla ricerca di un’etica professionale L’avvocato tra etica, mercato e società  Paolo Doria - Giuristi si nasce o si diventa? Il talento e la cultura come cardini della formazione forense Parte seconda  Luca Licitra - L’avvocato tra libro e web nella formazione e nella ricerca: il punto di vista di Platone  Giovanni Pascuzzi - Il ruolo del formatore nelle Scuole forensi  Maurizio Paganelli - La giurisprudenza e il suo impiego nella didattica forense  Patrizia Bellucci - La ’ndrangheta Un problema che “convoca” competenze e coscienze  Maria Beatrice Magro - Le linee guida nella giurisprudenza e nel diritto penale Osservazioni a margine delle linee guida psicoforensi per un processo sempre più giusto Parte seconda  Alessia Caprio - Trasparenza e segretezza: regola ed eccezione tra principi normativi e applicazioni pratiche  David Cerri - Il ruolo dell’avvocato nell’ascolto del minore: la deontologia della competenza Daniele Velo Dalbrenta - Alcuni rilievi sulla deontologia dell’avvocato italiano nell’era del diritto globale (Prendendo spunto dalla materia pubblicitaria)  Danilo Castellano - Etica e metodo della professione forense La riforma del codice deontologico: un’occasione per riflettere  Mario Sanino - Il processo amministrativo: le impugnazioni Il doppio grado di giudizio, i principi generali e i mezzi di impugnazione Parte terza  Federica Resta - Recensione a Gridavano e piangevano. La tortura in Italia: ciò che ci insegna Bolzaneto  Denis Lovison e Gian Luca Ballabio - In difesa della dignità Concetto, società, avvocatura
25,00

Nuove povertà

Vulnerabilità sociale e disuguaglianze di genere e generazioni

di Silvia Cervia

editore: Pisa University Press

pagine: 288

L’attuale crisi economica ha innescato traiettorie inedite di vulnerabilità, tanto più gravi quanto più associate a sistemi di welfare poco generosi e residuali. Si parla, infatti, di “nuove povertà” per indicare come la crescente disoccupazione, la contrazione dei consumi e della produzione, la precarizzazione delle condizioni di vita e di lavoro espongano strati crescenti di popolazione al rischio di impoverimento.Il volume intende evidenziare, attraverso un’indagine ecologica e una lettura critica, come l’appartenenza di genere e generazione contribuisca ad acuire i vincoli di contesto, soprattutto in riferimento al mercato del lavoro e ai ruoli famigliari. I dati raccolti rilevano, infatti, la presenza di dinamiche perverse che innescano processi cumulativi di esclusione da cui, soprattutto per le donne e i giovani, risulta difficile uscire anche a causa di un sistema di protezione sociale sempre più inadeguato.

Languages of Political Economy

Cross-disciplinary studies on economic translations

di Elena Carpi, Marco E.L. Guidi

editore: Pisa University Press

pagine: 256

Since its origins, the economic science has been a subject of public...
16,00

CALCOLO. Teoria e esercizi

Parte seconda: calcolo integrale

di Mauro Sassetti

editore: Pisa University Press

pagine: 394

Il presente manuale riprende – ed in parte amplia – le lezioni di Calcolo differenziale ed integrale per funzioni di una variabile reale che l’Autore ha tenuto e tuttora tiene in vari corsi di laurea presso l’Università degli Studi di Pisa. Il tema principale è svolto in modo accessibile allo studente, ma senza rinunciare al rigore matematico e, fin dove possibile, alla completezza del discorso, con particolare attenzione ad esempi e contro esempi e con una ricca serie di esercizi svolti.  Le parti ritenute meno importanti  – almeno ad un primo livello di lettura  – comprese alcune dimostrazioni a carattere prettamente tecnico, sono riportate in appendice ai vari capitoli, così da non distogliere l’attenzione dal filo conduttore del tema principale. Il manuale può dunque essere seguito in modi diversi a seconda del livello di approfondimento che interessa raggiungere. Questa possibilità di scegliere tra un “percorso breve” ed uno “completo” lo rende adatto a corsi di laurea tra loro diversi. Sono stati trattati anche alcuni argomenti che non sono consueti in un manuale di Calcolo per funzioni di una variabile, quali ad esempio le equazioni differenziali lineari o a variabili separate e le serie di Fourier (in entrambi i casi sono forniti i risultati essenziali e mostrate le principali tecniche di calcolo). La scelta è motivata dal fatto che in alcuni corsi di laurea il programma di Calcolo è concentrato in un unico corso: è dunque importante che in questa semplificazione dei programmi non vadano persi argomenti che pure hanno una particolare importanza per svariati corsi a carattere fisico o tecnico. La scelta degli esercizi è stata fatta con lo scopo principale che lo studente possa misurare il grado di abilità di volta in volta acquisito in fatto di calcolo. Nel presente volume – il secondo dei due che compongono il manuale – è esposta l’estensione del campo numerico dai reali ai complessi. In particolare, dopo le varie definizioni e proprietà dei numeri complessi, si esaminano alcune applicazioni di natura algebrica (scomposizione di un polinomio in fattori irriducibili) e geometrica (rotazioni nel piano, cenni allo studio delle coniche e alla loro riduzione a forma canonica). Successivamente è introdotto il Calcolo Integrale indefinito (con lo studio di varie tecniche di calcolo di primitive) e definito (nella forma di Riemann). Il teorema fondamentale del calcolo integrale mette in relazione i due concetti.Dell’integrale definito sono date varie applicazioni geometriche (area di una regione del piano, volume e superficie di un solido, lunghezza di una curva).Infine sono forniti cenni sulle equazioni differenziali (lineari e a variabili separate) e sulle successioni e le serie di funzioni (serie di Taylor e di Fourier), mettendo in rilievo i principali risultati.
18,00

CALCOLO. Teoria ed esercizi

Parte prima: calcolo differenziale

di Mauro Sassetti

editore: Pisa University Press

pagine: 364

Il presente manuale riprende le lezioni di Calcolo differenziale ed integrale per funzioni di una variabile reale che l’Autore ha tenuto e tuttora tiene in vari corsi di laurea presso l’Università degli Studi di Pisa.
18,00

Studentesse in Farmacia dell'Università di Pisa

Dalle diplomate alle laureate

di Alessandra Martinelli

editore: Pisa University Press

pagine: 176

L’Ateneo pisano ha una lunga tradizione di studi farmaceutici che parte nell’800 con la Scuola di Farmacia. La storia delle donne che hanno scelto questo ambito disciplinare è il tema della ricerca che qui si presenta. Dal tentativo di ricostruire i percorsi di queste diplomate e laureate è scaturito un volume in cui le emozioni si sono sovrapposte ai dati quantitativi e alle scarne informazioni contenute nei fascicoli dell’Archivio dell’Università. I racconti dei loro parenti, figli, nipoti o amici ci hanno infatti talvolta restituito un’immagine più vera di queste studentesse, ci hanno permesso di entrate nelle loro vite e, anche a distanza di tanti anni, sono emerse le loro aspirazioni, la tenacia nel perseguire i propri obiettivi, nel tentativo di farsi spazio in una realtà ancora fortemente declinata al maschile. Abbiamo così provato ammirazione e rispetto, a volte anche tenerezza, per queste ragazze decise a lavorare: in farmacia, ma pure nella scuola o altrove; giovani indipendenti, che talvolta riprendevano a studiare e a lavorare dopo il matrimonio, o dopo avere avuto dei figli. Eppure nonostante la presenza femminile nella Facoltà di Farmacia sia stata importante fin dai primi decenni del XX secolo, per le donne la strada verso la dirigenza e le posizioni apicali, anche nel nostro stesso Ateneo, rimane ancora in salita. Le foto, in bianco e nero, che corredano il volume, offrono uno spaccato ulteriore sui loro visi e i loro sorrisi di studentesse di un’altra epoca.
15,00

La persistenza della comunità

di Raffaello Ciucci

editore: Pisa University Press

pagine: 172

L’idea della comunità, costruita in opposizione a quella della società, offre una rappresentazione sintetica e semplificata del mutamento sociale. La rappresentazione dell’avvento della modernità come inesorabile affermazione della società fa sì che della comunità rimanga solo una nostalgia, un sentimento di "mancanza" o di perdita. Nostalgia, mancanza, perdita di una comunità immaginata. L’unica rappresentazione della comunità di cui generalmente disponiamo prevede l’appartenenza e l’appropriazione comune, il luogo e i confini, la norma e l’integrazione sociale. Se questi caratteri vengono meno, restiamo senza un pensiero della comunità. Eppure negli sviluppi della modernità il Gemeinsinn ha continuato a vivere anche senza un luogo e una norma prevalentemente integrativa. La comunità non muore quando viene a mancarle uno o più tratti che siamo soliti considerare indispensabili. Il proprio della comunità non è solo una proprietà, il luogo non è solo un territorio, le norme e i valori interni non sono necessariamente garanzia di coesione e di integrazione. La comunità, per vivere, ha piuttosto necessità di riconoscere la sua “ragione”, che può contraddire lo stereotipo più accreditato. Nel tempo della sua morte presunta, la comunità rivela aspetti poco conosciuti, talvolta nascosti, come la temporaneità e l’inesattezza della struttura delle relazioni (spesso “senza misura” e “senza prezzo”), l’ospitalità-apertura come sua dimensione costitutiva, le forme sui generis della reciprocità e il mutuo riconoscimento simbolico, il potenziale conflittuale nei confronti degli attuali assetti sociali dominanti. Sono questi aspetti che rendono oggi riconoscibile un contesto sociale animato dal Gemeinsinn, dal senso della comunità. Esso sopravvive storicamente come un complesso di idee, valori e sentimenti condivisi dai membri di una specifica realtà o di un gruppo, contribuisce a confermare l’identità dei suoi membri e ad evocare una progettualità sociale dal basso, insieme a logiche e pratiche relazionali di “riconoscimento”, “fiducia”, “prossimità”, apertura all’altro e all’estraneo. Quello spirito ha fatto nascere e ha consolidato gruppi, movimenti, organizzazioni, i quali hanno costruito “reti” e connessioni per il perseguimento di obiettivi orientati alla valorizzazione di ciò che è comune. La tutela dei diritti di categorie sociali minoritarie, la difesa del territorio e dell’ambiente, la valorizzazione di tradizioni e patrimoni culturali, la promozione di particolari vocazioni produttive hanno realizzato - attraverso la messa in rete delle rivendicazioni - l’unificazione di istanze locali nel perseguimento di obiettivi di rilievo più generale.  
15,00

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