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Pisa University Press

Il Presidente sovrano

Leadership e Politica estera nell’Era Unipolare

di Sergio Imparato

editore: Pisa University Press

pagine: 192

Il Presidente Sovrano incarna un cambiamento di prospettiva nella percezione pubblica dei leader e un’espansione del loro ruolo nei processi decisionali di politica estera. Questo studio analizza tre democrazie – Stati Uniti, Regno Unito e Francia – con architetture istituzionali e tradizioni politiche diverse, ma con un’unica idea di leadership. Un’idea imperniata sulla mediatizzazione del corpo e del carisma del leader nell’arena internazionale e sulla personalizzazione del potere esecutivo nella gestione degli affari esteri. I Presidenti Sovrani esibiscono un potere di stampo monocratico, indisturbato dall’azione di parlamenti, partiti o ministeri. E’ possibile arginare l’ascesa del Presidente Sovrano nel panorama democratico? Quali limiti, politici e istituzionali, hanno in serbo le democrazie occidentali?
18,00

STUDI CLASSICI ORIENTALI - 2014

VOL. LX

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 440

In questo numero:   Umberto Laffi, Ricordo di Emilio Gabba Graziano Arrighetti, Emilio Gabba a Pisa Ludovico Portuese, Alcune ipotesi sulla ‘Stele del banchetto’ di Assurnasirpal II Simone Rendina, La ‘malattia sacra’ di Cambise: una diagnosi erodotea? Vincenzo Bellino, L’esercito di Ducezio. Guerra e influenze culturali durante il periodo della synteleia Manuela Baretta, Filone, Il De vita Mosis e le sue fonti Alessandro Costantini, Sepolture tardoantiche in Toscana (III-VI d.C.): i corredi e le epigrafi Giuseppe Marcellino, Lo studio delle antichità romane e la propaganda antiturca nella Roma Triumphans di Biondo Flavio Chiara O. Tommasi, Il nome segreto di Roma tra antiquaria ed esoterismo. Una riconsiderazione delle fonti Alessandro Russo, Il Pascoli latino e la Roma prima di Roma Domitilla Campanile, The king’s whore (Axel Corti, 1990): storia moderna e tragedia antica nella corte sabauda   Le proprietà del principe nell’impero romano: Nuovi studi e prospettive sull a proprietà imperiale (Atti della giornata di studio, Milano, 22 aprile 2013) Simonetta Segenni, Alberto Dalla Rosa, Presentazione Marco Maiuro, Regionalismo del patrimonio del fisco e sue implicazioni teoriche e pratiche   Marcella Chelotti, La proprietà imperiale nella Calabria della regio secunda Augustea: alcune considerazioni   Emanuela Paribeni, Simonetta Segenn, Le cave di Carrara e la proprietà imperiale   Alberto Dalla Rosa, Prolegomeni allo studio della proprietà imperiale in Asia Minore: la questione dell’imperatore come acquirente   Stefano Struffolino, Proprietà imperiali in Cirenaica. Alcune considerazioni   Davide Faoro, Osservazioni sugli inizi della proprietà imperiale nelle province del Nord   Arnaldo Marcone, Conclusioni   NOTE Alberto Borghini, Dante, Inf. III 113-114. Un ulteriore modello virgiliano?   Abstracts   Indicazioni per gli autori   Instructions for the authors  
50,00

I templi di Medinet Madi nel Fayum

di Edda Bresciani, Antonio Giammarusti

editore: Pisa University Press

pagine: 248

Questo volume esce dopo quello del 2006 - Medinet Madi, venti anni di esplorazione archeologica - che vi documentava l'attività archeologica dell'Università di Pisa, che del resto agisce sul sito dal 1978 sotto la direzione di Edda Bresciani. Il volume presenta le riflessioni sull'architettura sacra e l'urbanistica che i due autori hanno sviluppato durante la trentennale collaborazione ed amicizia. Oggi l'area monumentale di Medinet Madi è liberata dalla sabbia che l'aveva avvolta dopo le prime grandi scoperte di Achille Vogliano negli anni '30 del secolo scorso, e ora forma un eccezionale parco archeologico, collegato all'area protetta di Wadi El Rayan, grazie alla Cooperazione Tecnica Italiana del Ministero Affari Esteri, nell'ottica dello sviluppo sostenibile dell'affascinante regione dell'oasi del Fayum.
40,00

La Retorica di Aristotele e la dottrina delle passioni

di Bruno Centrone

editore: Pisa University Press

pagine: 240

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18,00

Análisis y comparacíon de las lenguas desde la perspectiva de la enunciación

editore: Pisa University Press

pagine: 208

Un grupo de lingüistas y profesores de ELE funda en 2012 la Asociación Internacional de Gramática de la Enunciación (A.I.GrE). Este volumen surge a partir del trabajo realizado en el primer congreso de la Asociación dedicado a desentrañar la relación entre lo que interpretamos y lo codificado por la lengua. En la mayoría de los artículos aquí presentados se intenta identificar en una amplia variedad de ámbitos la aportación efectiva del sistema lingüístico a la construcción del sentido, explorando los aspectos metalingüísticos de la interacción a través del análisis de los vínculos que el enunciador establece con su enunciación. Se presenta el marco teórico de la gramática meta-operacional, el enfoque en el que se mueve mayoritariamente el grupo. Además del aprendizaje contrastivo de la fonética y el análisis de la posición sintáctica de los pronombres en las perífrasis, se abordan problemas de traducción y la relacíon entre il contexto y algunas formas verbales. Asimismo se aplica la teoría metaoperacional al estudio de los marcadores del discurso y se describen problemas que plantea el contraste de lenguas afines en antiguas descripciones gramaticales. En todos los capítulos los autores lanzan propuestas novedosas y sugerentes sobre el funcionamiento de la dimensión  metalingüística de las lenguas.
20,00

Follie separate

Genere e internamento manicomiale al San Niccolò di Siena nella seconda metà dell'Ottocento

di Martina Starnini

editore: Pisa University Press

pagine: 192

“femmine…e uomini di questa specie che delirano senza febbre” G. B. Morgagni, 1761 Ogni villaggio è animato dalla sua popolazione, composta essenzialmente da bambini, anziani, uomini, donne. Il manicomio-villaggio di San Niccolò di Siena, che accoglieva nell’Ottocento pazienti da tutta la Toscana, era abitato da persone che condividevano nella loro quotidianità una diagnosi di malattia mentale. A seconda del genere di appartenenza, maschile o femminile, presentavano però significative differenze, sia nelle dinamiche che nei motivi d’internamento, e ancora nella composizione, nelle patologie, nei comportamenti, nelle aspettative e desideri, nei deliri. Attraverso un dialogo con studi di genere, sulle donne e sulla mascolinità, compiuti in diversi contesti locali e nazionali, il libro cerca di fare chiarezza, grazie al racconto delle cartelle cliniche, su tali differenze e cominciare a ricostruire un contesto toscano e italiano della malattia mentale ottocentesca in relazione al genere.
10,00

Art is an emotional language

Dinamica della visione e pratica figurativa negli scritti di Medardo Rosso

di Alberto Ambrosini

editore: Pisa University Press

pagine: 352

Questo lavoro costituisce un tentativo di lettura degli scritti e delle formulazioni attraverso le quali Medardo Rosso, per l’intero corso della sua carriera e con un’accelerazione evidente a partire dai primi anni del Novecento, ha inteso dare conto dell’origine e del senso della sua opera. Elemento centrale è la valorizzazione della visione quale autonomo veicolo di pensiero e sorgente di una modalità visiva di organizzazione del linguaggio che ha la sua naturale forma di esplicitazione nella pratica figurativa, la scultura anzitutto. Il pensiero che trova conduttore nella visione precede l’imporsi della funzionalità discorsiva. Per questo motivo non sa ad essa ridursi né può essere descritto utilizzando le categorie che a questa si applicano. Se ha il suo principio di articolazione nella luce, si sviluppa in una dimensione di massima concretezza: è accompagnato dall’animarsi della capacità di reazione emotiva. Per Rosso la scultura, e la pratica figurativa in genere, possiedono valore se soltanto, agendo sulla funzionalità visiva, sono in grado di risvegliare questa modalità specifica del pensare. Così facendo si costituiscono difatti quali veicoli di pienezza. Poiché liberano le risorse della sensibilità, permettono a chiunque le osservi di entrare in contatto con la ricchezza del mondo da una posizione di partecipazione e confidenza effettiva.La questione è stata esaminata, nei suoi molteplici addentellati, all’interno dei primi due capitoli del lavoro. Il seguito descrive anzitutto, ancora sulla falsariga delle formulazioni di Rosso, il modo col quale la presenza attiva di questa modalità visiva del pensare sollecita e governa il processo di modellazione, conducendo alla realizzazione di una scultura efficace. Quale naturale conclusione, il quarto capitolo mostra come l’animarsi della capacità di pensare attraverso il vedere condiziona il costituirsi della scultura matura di Rosso, determinando l’aspetto che essa assume e l’efficacia di funzionamento che la rende viva, assieme attiva e insostituibile.
25,00

Arca

Girolamo Ciulla e il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 96

  Nato nel 1952 a Caltanissetta, Girolamo Ciulla ha ormai conquistato una più che meritata fama internazionale: innumerevoli le mostre personali e le collettive cui ha preso parte, per non parlare delle creazioni esibite negli spazi pubblici e nei musei ai quattro angoli del globo. Per qualche tempo sarà possibile ammirare alcune delle sue opere inedite, quelle rappresentate nel catalogo che avete tra le mani, al Museo di Storia naturale e del territorio di Calci (Pisa). Questa mostra, che siamo onorati di ospitare, costituisce un ulteriore tassello dell'ininterrotto e fruttuoso sodalizio che il Museo di Storia Naturale ha stretto con l'Arte: un tassello a suo modo unico e inestimabile, perché la scelta della Certosa come luogo di esposizione delle opere non è stata casuale quanto necessaria. Proprio dai reperti conservati tra le pareti del Museo, infatti, il maestro ha tratto ispirazione per questo ciclo: reinterpretate nella sua fantasia mitopoietica, riproposte dalle sue mani abili quanto quelle di un autentico prestigiatore, le collezioni naturalistiche acquistano una nuova dimensione, o, forse, riscoprono il loro più autentico significato. Non a caso il nucleo originario del Museo era la "Camera delle meraviglie": attraverso lo sguardo di un artista i reperti dimostrano di possedere, oltre al loro indiscusso valore scientifico, anche un fascino e un potere evocativo tutt'altro che trascurabile.    
22,00

Elementi di crittografia

di Anna Bernasconi, Paolo Ferragina

editore: Pisa University Press

pagine: 232

Dagli antichi intrighi diplomatici all'enorme mole di messaggi che si scambiano oggi in forma elettronica, la crittografia ha svolto un ruolo cruciale nella storia divenendo una disciplina critica e complessa. Scopo di questo volume è darne una presentazione che associ il rigore matematico a una ragionevole semplicità di comprensione. Il testo è nato nell'ambito dell'insegnamento universitario ma è destinato anche a coloro che operano nel campo dell'informatica, che potranno apprendervi come funzionano i sistemi crittografici e cosa ci si possa legittimamente attendere da essi. E, perché no, anche ai curiosi di matematica cui la crittografia di oggi è indissolubilmente legata. Poiché è impossibile affrontare gli studi di crittografia senza passare attraverso l'algoritmica e l'algebra, il testo dedica una parte ai concetti di base di queste discipline per poi presentare i cifrari attuali, i loro prevedibili sviluppi, i problemi di riservatezza e protezione dei dati, le comunicazioni su Internet, le applicazioni in campo finanziario; e si conclude con una proiezione sul futuro in relazione al calcolo quantistico.
18,00

La memoria tra cultura e biologia

editore: Pisa University Press

pagine: 160

Conclusasi all'inizio del secondo millennio, la ricerca cognitivista sulla psicologia della memoria è stata considerata da molti un' “epoca d'oro”. Eppure, sia in ambito neuroscientifico sia nei memory studies di carattere storico culturale, non si è fatto tesoro dei risultati da essa prodotti. Aspirando ad una più profonda comprensione della memoria, fenomeno quotidiano ma misterioso, ci è sembrato opportuno condurre uno studio multidisciplinare su quei contributi teorici e sperimentali che hanno costituito il problema scientifico del processo mnemonico. Il volume raccoglie saggi di ricercatori che si sono occupati di psicologia della memoria classica, ciascuno secondo le proprie competenze specialistiche. I diversi contributi curati da Elena Calamari, che insegna da molti anni Psicologia Generale presso l'Università di Pisa, presentano ricerche sulla memoria articolate su più livelli: da quello filosofico e storico, a quello pedagogico e psicologico-clinico. Il risultato è quindi una “mappa” che permette di compendiare saperi e problemi rilevanti, allo scopo di favorire la rinascita dell'interesse scientifico per un argomento che ha risentito di divulgazioni popolari e semplificazioni grossolane, e che sembra attualmente dissolversi nel “funzionamento della mente” in generale.Il volume si rivolge a chi fa ricerca sulla memoria da diverse angolazioni o la studia in ambito universitario e in generale al pubblico colto che cerca strumenti per un aggiornamento non superficiale. Con i contributi di: Riccardo Roni, Dario Muti, Simona Bandettini, Luigi Corsi.
15,00

Diritti fondamentali e letteratura nella formazione forense

di David Cerri

editore: Pisa University Press

pagine: 128

Di alcune di queste pagine Cerri, vir honestus, ci regala qui una selezione ragionata e organizzata per grandi temi: diritti, deontologia professionale ed etica giuridica, Law and Literature.  Il messaggio essenziale a me pare questo: nell’Italia di oggi, nelle gravissime difficoltà istituzionali e morali in cui versa, gli avvocati e, più in generale, gli uomini del diritto a cui la legalità è affidata, devono avvertirsi ed atteggiarsi innanzi tutto come cittadini della Repubblica ed assumersi lealmente tutta la responsabilità inerente all’ufficio professionale che (volontariamente) si trovano a ricoprire.Ne discendono una molteplicità di doveri: di essere culturalmente attrezzati (giustamente Cerri sottolinea come gli esami, a cominciare da quelli universitari per giungere a quello di stato, devono essere seri), di non tradire mai, per bassi interessi, lo scopo del diritto e delle sue leggi, di non essere ossessionati dalle lusinghe del presente, ma di contribuire al miglioramento o, anche, alla radicale innovazione di ciò che ora è, a tutela di coloro che verranno dopo di noi (e presso i quali è bene che noi si faccia di tutto per essere apprezzati e non il contrario). (dalla Presentazione di Umberto Vincenti)
14,00

L'assedio di Firenze (1529-1530)

Politica, diplomazia e conflitto durante la guerra

di Alessandro Monti

editore: Pisa University Press

pagine: 418

L’assedio di Firenze, cioè la campagna militare intrapresa da Carlo V per restituire la città toscana al dominio dei Medici, è stato a lungo considerato dalla storiografia un momento di svolta per la storia d’Italia. Per circa un secolo, tra gli anni Trenta dell’Ottocento e il Ventennio fascista, sull’argomento furono prodotti un gran numero di studi, per la maggior parte caratterizzati da un approccio idealizzato (e ideologizzato) ai fatti, e quasi sempre condotti su basi non scientifiche. Nel secondo dopoguerra, il tema perse poi molto del suo appeal, tanto che – fino ad anni recenti – è stato solitamente letto a partire da vecchie interpretazioni ormai datate.La storiografia tradizionale ha descritto l’assedio di Firenze come uno scontro impari tra una potenza continentale e un piccolo stato regionale, destinato inevitabilmente a soccombere. Era davvero irresistibile l’impeto militare dell’Impero di Carlo V? Quale fu il ruolo del patriziato fiorentino nella guerra civile che si svolse in quegli anni, e quale l’apporto fornito dal Dominio, cioè dalle città e dai territori sottomessi a Firenze, nella genesi e nella risoluzione del conflitto? Come si ricomposero gli equilibri sociali distrutti in quegli anni?Ripartendo dai documenti dell’epoca, e incrociando le numerose fonti disponibili negli archivi italiani ed europei, l’autore ricostruisce con grande dettaglio le vicende che portarono alla sconfitta dell’ultima Repubblica fiorentina, attuando una revisione delle conoscenze pregresse e inserendole in un quadro più ampio, che tiene conto dei più recenti sviluppi degli studi sulle guerre d’Italia del Cinquecento.  
20,00

Partecipazione, advocacy e volontariato

Una ricerca tra aree territoriali della Toscana

editore: Pisa University Press

pagine: 144

Il ruolo di advocacy delle associazioni di volontariato nel contesto sociale e territoriale della Toscana è il tema della ricerca presentata in queste pagine. Advocacy è qui considerata come un’azione collettiva volta a reclamare a favore di soggetti discriminati la difesa e la realizzazione dei diritti della persona, che affermano la dignità e la capacità di ogni uomo e di ogni donna. La rivendicazione e il riconoscimento dei diritti, e la loro effettiva tutela nei processi decisionali pubblici attraverso la partecipazione costituiscono momenti distinti e complementari dell’azione di advocacy. In cosa consiste, tuttavia, il primato della persona e della sua dignità se il principio di uguaglianza e le condizioni sociali della stessa dignità (istruzione, lavoro, salute, abitazione) non trovano realizzazione? Combattere la disuguaglianza significa restituire capacità, autonomia di scelta e riconoscere la dignità di cui ciascuno è portatore. Significa, in primo luogo, passare dalla comprensione dell’uomo interessato essenzialmente al calcolo delle utilità (homo oeconomicus) a quella dell’uomo consapevole della propria dignità di persona nella concretezza della propria “situazione” di vita e dei propri valori (homo dignus). Per dare compimento alla dignità diviene tuttavia indispensabile una ulteriore comprensione del soggetto come portatore di “infinite” possibilità di scelta e realizzazione personale, come centro di composizione di una pluralità di risorse e opportunità, aspirazioni e stili di vita (homo capax). I soggetti organizzati e individuali, vengono inseriti nella trama istituzionale come partecipanti legittimati a collaborare alla progettazione e realizzazione di politiche attive dei diritti. Tra questi vanno certamente considerate le associazioni di volontariato. Nel lungo elenco dei campi consolidati di azione dell’advocacy vi è la tutela del “diritto alla salute”, il riconoscimento effettivo della condizione di disabilità, la difesa dell’ambiente, del territorio, del paesaggio. Su questi i terreni si è svolta la ricerca che presentiamo in queste pagine. Nel contesto della “svolta partecipativa”, che dagli anni ’90 ad oggi ha contraddistinto gli interventi regionali di programmazione delle politiche pubbliche locali, l’associazionismo volontario ha acquisito specifiche competenze che ne hanno esteso il ruolo nei processi decisionali al livello politico-amministrativo, oltre a consolidare il compito di erogatori di servizi. Si è in tal modo ridefinito il posizionamento strategico del volontariato sul terreno dell’advocacy, muovendo proprio dal riconoscimento “fiduciario” della rappresentanza degli interessi diffusi nelle comunità locali. Ai risultati della ricerca è demandato il compito di valutare il “credito fiduciario” assegnato al volontariato e di rispondere, per quanto possibile, agli interrogativi avanzati nell’indagine.

Progetti per il territorio

Comprendere il passato, valutare il presente, progettare il futuro

editore: Pisa University Press

pagine: 160

Il volume presenta una proposta di impostazione metodologica e prassi di lavoro per il recupero e la riqualificazione ambientale, urbana e territoriale; il quadro teorico costituisce un filo conduttore per lo sviluppo dei casi di studio presentati, che sono solo alcune delle esperienze progettuali e di ricerca sviluppate all’interno del corso di laurea di Ingegneria Edile Architettura dell'Università di Pisa. I progetti, descritti anche attraverso numerose fotografie e immagini, spaziano su contesti dalle caratteristiche geografiche, paesaggistiche, strutturali, economiche assai diverse tra loro e su varie aree territoriali; vengono affrontati i problemi di evoluzione dei contesti urbani consolidati di alcune città toscane che si devono evolvere per rispondere alle nuove esigenze delle comunità (Livorno, Pontedera), la ricerca di nuove forme insediative e attività che rivitalizzino alcuni borghi storici senza snaturarne l’identità e l’equilibrio paesaggistico (Lunigiana, Sulcis sardo), la valorizzazione turistica e ambientale di un’area di grandissimo pregio ai confini tra Albania e Grecia (il parco archeologico di Butrinto).
15,00

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