Presentazione del volume "Il Tempio crematorio di Pisa"
Dove
Via G. Mazzini, 71 Pisa
Quando
sabato 1 aprile 2017
alle 17.00
Sabato 1 Aprile 2017 · ORE 17.00
DOMUS MAZZINIANA · Via G. Mazzini 71, Pisa
CELEBRAZIONE DEL CXLV ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GIUSEPPE MAZZINI E
Presentazione del volume
"IL TEMPIO CREMATORIO DI PISA"
Associazionismo laico e igienista nell’Italia del

DOMUS MAZZINIANA · VIA G. MAZZINI 71, PISA
CELEBRAZIONE DEL CXLV ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GIUSEPPE MAZZINI E
Presentazione del volume
"IL TEMPIO CREMATORIO DI PISA"
Associazionismo laico e igienista nell’Italia dell’Ottocento
INTERVERRANNO:
Fabio BELTRAM · Commissario straordinario dell’Istituto Storico Domus Mazziniana
Romano Paolo COPPINI · Coordinatore Comitato Pisano del Risorgimento
Mario DI NAPOLI · Presidente Associazione Mazziniana Italiana O.N.L.U.S.
Gabriella GARZELLA · Presidente Società Storica Pisana
COORDINA:
Claudia NAPOLITANO · Pisa University Press
Il Tempio crematorio di Pisa
Associazionismo igienista nell'Italia dell'Ottocento
Adolfo Braccini, Sergio Castelli, Michele Finelli, Gabriella Garzella
La cremazione, antico rito pagano di sepoltura dei cadaveri, già in uso presso la civiltà dei Greci, degli Etruschi, degli Italici e dei Romani, poi rivalorizzato dalla rivoluzione francese, nel tempo è stato sempre contrastato dalla Chiesa cattolica fino al Concilio Vaticano II. In Italia lo sviluppo della cremazione si è realizzato nella seconda metà dell’Ottocento quando il diritto d’incenerimento fu negato a Giuseppe Garibaldi, eroe del Risorgimento. Le proteste popolari seguite alla mancata cremazione favorirono la costituzione delle società per la cremazione e di altre forme associative fra i lavoratori, gruppi di coesione rivolti essenzialmente alla formazione ed emancipazione del popolo. Tali aggregazioni furono subito bandite dalla Chiesa cattolica che in queste ravvisava nuclei di persone ribelli alla fede perché aderenti alla Massoneria e al nascente socialismo. Lo scontro tra cremazionisti e clero fu aspro e finì nel 1963, dopo settantasette anni di rifiuto dei sacramenti per chi aderiva alle società di cremazione. Frattanto le associazioni cremazioniste realizzavano il loro progetto edificando Templi crematori e pubblicizzando l’intervento “igienista” che il rito di cremazione ottimizzava. Per molti anni l’Italia è stata il paradigma europeo della scelta cremazionista. Oggi la composizione delle società di cremazione è fatta prevalentemente da donne a conferma dell’universalismo che caratterizza queste organizzazioni, dopo che le stesse sono state spesso maschili. Nel volume il caso di Pisa è analizzato sotto vari punti di vista: la morte di Giuseppe Mazzini, nonostante il Patriota genovese fosse contrario alla cremazione, rinsaldò l’associazionismo laico e democratico di Pisa, sul nerbo del quale nacque nel 1882, dopo la morte di Garibaldi, la Società pisana per la cremazione.
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