Presentazione del volume "Parole ribelli"
Dove
Piazza Ciardi, 25 - Aula Blu Prato
Quando
venerdì 16 ottobre 2020
dalle 17.00
alle 18.30
Venerdì 16 ottobre 2020 alle ore 17:00 presso il Polo Universitario di Prato verrà presentato il volume "Parole ribelli" di Alessandro Volpi e edito da Pisa University Press.

ore 17:00
presso il Polo Universitario di Prato
Verrà presentato il volume "Parole ribelli - Storia di una frattura generazionale (1950-1960)" di Alessandro Volpi e edito da Pisa University Press.
INTERVENTI DI:
Danilo Breschi, Università degli Studi Internazionali di Roma
Alfonso Venturini, Università degli Studi di Firenze
COORDINA:
Andrea Giaconi, Comitato Pratese per la promozione dei valori risorgimentali
Sarà presente l'autore.
In allegato la locandina dell'evento
Parole ribelli
Storia di una frattura generazionale
Alessandro Volpi
All’indomani della guerra e della Resistenza, la ribellione “senza motivo” degli adolescenti si sostituisce alla rivoluzione e alla partecipazione politica, diventando uno stile di vita che ha segnato la prima vera, netta frattura generazionale, e alimentando una dimensione giovanile originale e omnicomprensiva.
I giovani degli anni Cinquanta emergono per la prima volta come soggetto sociale.
Nascono così la musica per i giovani, la stampa per i giovani, la letteratura per i giovani, i fumetti per i giovani, l’arte per i giovani, che avevano il loro tratto distintivo proprio nell’utilizzo del linguaggio ribellistico, tanto affascinante quanto privo di contenuti riconducibili ai vocabolari del passato arrivando a comprendere i termini della disobbedienza. I ribelli degli anni Cinquanta nel loro edonismo, nella loro protesta senza giusta causa, nel loro consumismo esasperato e persino nella loro violenza senza senso, non anticipavano in alcun modo le rivolte degli anni Sessanta, in cui la prospettiva comunitaria era largamente prevalente su qualsiasi istanza individuale e, soprattutto, non avevano nulla a che fare con la ventata ideologica del 1968, di cui certo non costituirono in alcun modo la preparazione.
Inserisci un commento