Presentazione volume Figure del dono"
Dove
via Ravizza 76 (ingresso da via Pastrengo, 21) Livorno
Quando
venerdì 31 luglio 2015
dalle 17.30
alle 19.00
Venerdì 31 Luglio ore 17.30
presso la Fondazione d'Arte Trossi-Uberti
avrà luogo la presentazione del volume "Figure del dono" di Gianni Pozzi
www.fondazionetrossiuberti.org
Venerdì 31 Luglio ore 17.30
presso la Fondazione d'Arte Trossi-Uberti
via Ravizza, 76 (ingresso da via Pastrengo, 21) 57128 Livorno
avrà luogo la presentazione del volume "Figure del dono" di Gianni Pozzi
www.fondazionetrossiuberti.org
Figure del dono
Dispendio, reciprocità e impegno nella pratica artistica contemporanea
Gianni Pozzi
La celebre performance del 1965 nella quale Beuys racconta la storia dell’arte a una lepre morta che tiene amorosamente in braccio; l’altra, dieci anni dopo, dove Marina Abramovic si offre a un pubblico autorizzato a fare di lei ciò che vorrà. E poi i mucchi di caramelle di Gonzalez-Torres, pari al peso del corpo dell’artista, a disposizione di chiunque e le grandiose feste urbane di un meno noto artista fiorentino, Mariotti. E ancora, Alfred Jaar che raccoglie fondi per associazioni benefiche, Garutti che installa invece montagne di semi per gli uccelli o Zhang Huan che come un Buddha pietoso offre il proprio corpo agli insetti. E’ questo, insieme ai tantissimi altri casi, il materiale – corpo vivo di un preciso modo di operare - che permette all’autore di riconsiderare nell’ottica nuova del dono alcune pratiche dell’arte contemporanea. Gesto costitutivo di un legame e quindi di una comunità, il dono permette infatti di riunire atteggiamenti spesso separati di questo agire: relazionalità, impegno sociale e ambientale, gioco, festa e partecipazione al sistema di scambio della rete. Ma permette anche di stabilire, in un confronto serrato tra arte, filosofia e antropologia, inedite connessioni tra l’artista e il filosofo; due figure che proprio all’interno di questa comunità ideale, sfuggente per parodia o opposizione alle logiche del modo senza grazia dell’utilitarismo, trovano spazio.
Con una Postfazione di Sergio Givone
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