Scienze dell’antichità, filologico letterarie e storico artistiche
Alle origini dell'Epigrafia volgare
Iscrizioni italiane e romanze fino al 1275
di Livio Petrucci
editore: Pisa University Press
pagine: 216
Il volume propone la prima rassegna su scala romanza delle più antiche epigrafi redatte in volgare e oggi ancora consultabili: un corpus di quarantatré reperti selezionati, con criteri espliciti ed uniformi, tra i cinquantacinque individuati attraverso un’ampia ricerca bibliografica.
Tutti i reperti proposti dalla bibliografia consultata sono uniformemente schedati; dei quarantatré reperti ammessi nel corpus viene fornita una documentazione fotografica a colori, per più di un terzo inedita. L’introduzione comprende: la discussione del posto delle epigrafi tra le prime scritture volgari; la selezione del corpus; uno studio dei reperti selezionati, sotto il profilo tipologico (con particolare riguardo agli epitaffi) e in relazione al significato dell’impiego del volgare.
Traduzione letteraria e transfer italo-tedesco
di Francesco Rossi
editore: Pisa University Press
pagine: 256
Il volume intende rileggere la storia del transfer letterario italo-tedesco alla luce di un percorso incentrato sulle traduzioni e su singole figure di traduttori e mediatori culturali e indaga i processi di negoziazione e trasformazione a cui vanno incontro i testi nel transito da un sistema letterario all’altro. Seguendo il modello dei Descriptive Translation Studies, lo statuto dell’opera in traduzione risulta sottoposto a un processo di ripensamento che ne evidenzia il carattere di crocevia transculturale tra la letteratura in lingua tedesca e quella in lingua italiana.
Il mestiere di vedere
Introduzione al fotogiornalismo
di Neri Fadigati
editore: Pisa University Press
pagine: 208
Il ruolo centrale avuto dalla fotografi a negli anni d’oro della grande stampa periodica. Le vite di alcuni testimoni della storia del ’900 come R. Capa, W.E. Smith, M. Bourke-White. L’importanza del lavoro del fotografo, che senza mettersi in mostra fa vedere la realtà, introducendo un “commento”, un valore aggiunto per l’informazione giornalistica. Infine alcuni consigli pratici di solito non reperibili sui manuali.
È questo il contenuto del volume, primo tentativo di organizzazione sistematica di una materia finora poco approfondita sul piano teorico. Senza dare risposte definitive il libro si propone di fornire gli strumenti necessari per avvicinarsi alla tecnica che promette di conservare certezze, ma si rivela sfuggente come la luce che gli dà forma. E di sgombrare il campo dagli equivoci che l’hanno accompagnata nel corso della sua breve storia.
Franz Liszt a Pisa
Alle radici del recital pianistico tra suggestioni pittoriche e letterarie
di Mariateresa Storino
editore: Pisa University Press
pagine: 140
L’atto di nascita del recital pianistico moderno si registra ufficialmente il 9 giugno 1840 a Londra con un concerto di Franz Liszt. Il pianista tuttavia si era già esibito in «soliloqui musicali» durante la permanenza in Italia.
Questo volume ricostruisce uno spaccato dei giorni trascorsi da Liszt e da Marie d’Agoult a Pisa e a San Rossore nel 1839 con documenti inediti che attestano sia l’esperienza di un concerto solistico a pagamento – che rivede il percorso cronologico e geografico di definizione del recital –, sia la ricchezza di scambi con l’intellettualità italiana e non: il marchese Cesare Boccella, il letterato Giovanni Rosini, l’abate Gerbet.
L’approfondimento di questo quadro parte dalle vicende biografiche per estendersi al pensiero creativo di Liszt: è a Pisa che il compositore, sull’onda della suggestione del Trionfo della Morte di Buffalmacco, progetta il Totentanz; è a San Rossore che si esprime sull’inscindibile legame tra le arti e abbozza opere che diventeranno capisaldi del suo catalogo (Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra, Fragment dantesque).
Modelli Linguistici e metodi dell'interpretazione letteraria
di Gianni Iotti, Giovanna Marotta
editore: Pisa University Press
pagine: 210
Gli intensi scambi tra linguistica e letteratura databili agli anni Settanta-Novanta del secolo scorso hanno dato luogo a importanti risultati. Il testo letterario è stato concepito come un “sistema di segni” e la “funzione poetica” ad esso legata, da vaga nozione estetica di problematica configurazione, ha potuto essere identificata in un sistema di relazioni linguistiche peculiari. Avvalendosi degli apporti della semiologia, della narratologia e di vari tipi di innesti fra psicanalisi, retorica e linguistica, la critica letteraria ha cambiato il proprio statuto e le proprie pratiche, e la letteratura è stata ridefinita all’interno del contesto delle scienze umane. D’altra parte, anche a causa dell’espunzione della dimensione semantica, il modello semiologico-linguistico elaborato in quegli anni si è ben presto irrigidito in una prassi descrizionistica incapace di cogliere i valori essenziali del testo.
Il presente volume raccoglie alcuni contributi di linguisti e letterati che hanno inteso tracciare un bilancio sui rapporti tra linguistica e critica letteraria in epoca strutturalista e presentare nel contempo prospettive future per una poetica e una critica letteraria su base linguistica. Nel panorama attuale il superamento critico dello strutturalismo e del generativismo si accompagna a proposte di modelli linguistici che sembrano capaci di interpretare i plurimi sensi figurati della lingua letteraria e poetica e, nel contempo, di motivarli. Con l’intento di favorire un rinnovato dialogo tra linguistica e letteratura, i saggi qui riuniti vorrebbero rappresentare un primo passo in direzione di una critica letteraria attenta alle strutture ed ai vincoli linguistici del testo e, in parallelo, di una linguistica che si avvalga dell’espressione letteraria.
Plinio il giorvane, Epistole,
Libro X
di Fabio Bracci
editore: Pisa University Press
pagine: 312
Il decimo libro delle epistole di Plinio il Giovane è un documento di straordinaria importanza storica: contiene le lettere scambiate fra il 110 e il 112 d.C. fra lo scrittore, allora governatore della provincia asiatica della Bitinia, e l'imperatore Traiano. Il presente volume inserisce i problemi amministrativi e politici trattati nelle lettere nel loro contesto storico, studiandone nello stesso tempo i non meno interessanti aspetti stilistici e linguistici, oltre al loro valore di documento dell'ideologia imperiale nel suo periodo di massima affermazione.
La nueva evangelización
Estrategias y recursos de cortesía en los discursos ante autoridades del papa Francisco en sus viajes apostólicos a países hispanohablantes (2015-2017)
di Antonio Carrasco Santana
editore: Pisa University Press
pagine: 64
La doble condición del papa como cabeza visible de la Iglesia católica y jefe de Estado del Vaticano hacen de él un personaje público de enorme relevancia internacional, cuya infl uencia está fuera de toda duda. Todas sus manifestaciones, por tanto, son escuchadas con suma atención, pues, en buena medida, conforman la imagen que millones de personas se forman de los destinatarios a los que alude en ellos, por un lado, y de la propia Iglesia, por el otro. Esta doble representatividad del papa, no obstante, está naturalmente subordinada a su función primordial: la evangelización. Sus discursos han de dar a conocer el mensaje cristiano con el objetivo de transformar la sociedad siguiendo el ejemplo de Jesucristo. Por tanto, han de ser discursos eminentemente atractivos y persuasivos, por su intención, diplomáticos, por el equilibrio entre las imágenes que requiere su efectividad, y benéfi cos, por su naturaleza.
El enfoque propio de la pragmática lingü.stica desde la óptica social -como el que se adopta en este trabajo de análisis de buena parte de los discursos realizados ante las autoridades de los países hispanohablantes visitados por el papa en sus viajes apostólicos- permite desentraĖar, de un modo adecuado, qué estrategias y recursos de cortesía pone el pontífi ce al servicio de estas tres “obligaciones” discursivas.
Il russo nella galassia dell'informazione
editore: Pisa University Press
pagine: 190
Il presente volume raccoglie gli Atti delle Giornate di Studi tenutesi a Pisa presso il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica il 15 e 16 dicembre 2016, dedicate al ruolo della Lingua Russa contemporanea e orientate alla disamina della sua evoluzione. Si spazia da interventi che riguardano la dimensione moderna della lingua, le sue più recenti modifiche a livello strutturale e lessicale, in un’ottica di confronto con la profonda globalizzazione in cui è immerso anche il sistema linguistico russo, e, al contempo, si approfondiscono argomenti relativi ai più recenti studi linguistici in campo aspettuale. Ampio spazio è dedicato anche a lavori di pragmatica della lingua russa, sociologia e filosofia del linguaggio. Il volume, frutto di una stretta collaborazione fra studiosi dell’Accademia delle Scienze della Federazione Russa, dell’Università Statale di Mosca “Lomonosov” e dei docenti dell’Università di Pisa, è rivolto, oltre che agli specialisti, anche a studenti e dottorandi di scienze linguistiche e filologiche.
Quattro croci in metallo dell'antica arcidiocesi di Pisa (XII-XVI secolo)
editore: Pisa University Press
pagine: 64
Città tra le più visitate al mondo, Pisa è nota soprattutto per le sue architetture medievali e le sculture e pitture che le decorano. Sappiamo tuttavia dalle fonti che ai capolavori delle arti monumentali facevano degna eco quelli delle arti preziose, oggi in larga misura scomparsi per le note vicende dell’economia, della politica e del gusto artistico che coinvolsero Pisa tra medioevo e prima età moderna. Approfittando dell’opportunità di un’esposizione temporanea nel Palazzo arcivescovile, il presente lavoro si concentra su quattro rare croci in metallo dei secoli XII-XVI, che testimoniano gli sviluppi della coeva oreficeria sacra nel territorio dell’antica Arcidiocesi di Pisa. La guida è stata pensata per gli studenti e quanti altri si sentano attratti da un settore ingiustamente trascurato della produzione artistica. Centro del piccolo libro è l’apparato fotografico, mirante a visualizzare in tutti i loro aspetti più significativi i materiali presi in esame. I problemi storici, generali e particolari, che questi ultimi sollevano sono analizzati in forma discorsiva nel saggio introduttivo. L’appendice documentaria, infine, introduce i lettori alla conoscenza della ricca documentazione d’archivio relativa agli arredi liturgici.
Con un’appendice documentaria di Daria Gastone
Il mondo della Francigena
Itinerari della versilia medievale
editore: Pisa University Press
pagine: 304
Presente in Europa fin dai secoli VI-VII, il fenomeno del pellegrinaggio devozionale e penitenziale divenne una pratica più consistente a partire dall’XI secolo. Diversi erano i santuari meta dei pellegrini: si possono ricordare Canterbury in Inghilterra, Mont Saint-Michel e Chartres in Francia, Colonia in Germania, Lucca in Toscana, oltre a una quantitą di luoghi santi, secondari o locali, spesso semplici stazioni minori nelle quali si poteva compiere un particolare rito, venerare un’immagine peculiare o specifi che reliquie. Nell’anno 990, l’arcivescovo inglese Sigerico redasse un diario nel quale elencava le 80 tappe del suo itinerario da Roma, dove aveva ricevuto il pallio dal pontefi ce Giovanni XV, fino a Canterbury in Inghilterra: tappe che delineano il tracciato ritenuto ‘originario’ della Francigena, uno tra gli assi viari europei più importanti, sviluppatosi nei solchi di quelli di epoca romana. Il volume raccoglie parte dei contributi presentati alla Giornata di studio Il mondo della Francigena: gli itinerari medievali della Versilia storica (Pietrasanta, sabato 11 giugno 2016, Salone dell’Annunziata – Chiostro di Sant’Agostino). Sono stati così ripercorsi i principali cammini dall’Inghilterra, attraverso i Paesi Bassi e la Francia, verso Roma, praticati da uomini dei più vari ceti sociali, il passaggio delle Alpi da parte di un imperatore quale Federico I di Svevia, i pellegrini a Lucca, luogo di sosta fondamentale per la presenza della reliquia/reliquario dell’immagine di Cristo, il Volto Santo. Poi l’attenzione si è spostata sull’area della Versilia, una regione geografica fortemente coinvolta dal tratto della Francigena, come rivelano le tracce archeologiche fin dal periodo romano, i cammini che dalla Lunigiana, via Pietrasanta e Camaiore, arrivavano a Lucca. Il volume è costituito da studi e ricerche, con documentazione inedita del passato, presentati con lo sguardo rivolto all’attualità per una valorizzazione di antichi percorsi, rivelando nuovi aspetti religiosi, economici, artistici, sociali e anche culinari della millenaria via Francigena.
Shakespeare and money
editore: Pisa University Press
pagine: 320
The essays collected in this volume are evidence that in contemporary parlance the notion of ‘money’ is often connected with the idea of global economy and ‘cultural globalization’: they prompt awareness of the growing importance of collapsed trade barriers, but also of the close and complex relationship between economic and political power and culture in a historical perspective.
Shakespeare’s characters and stories played an important role in his own time when a new system of mercantile economy was developing out of geographical discoveries, and Common Law was trying to keep pace with current debates and regulations aimed at facilitating commerce. It is not surprising that economic themes, motifs and language rank high among the pressing cultural concerns to which Shakespeare gave shape in his works. This rapid, dramatic rise to prominence of economic questions is reflected in the pervasive monetary subtext of Shakespeare’s language and the baffling ubiquitousness of economic metaphors in his plays and poems.
Today, globalization has contributed to move to the foreground the intercultural dimension to the reproduction and consumption of Shakespeare, a process that is clearly registered in the growing relevance taken on by the ‘new’ economic criticism and the new writings of his uniquely cosmopolitan afterlife.
L'armonia delle opinioni dei due sapienti: il divino Platone e Aristotele
di al-Farabi
editore: Pisa University Press
pagine: 288
Nella Bagdad del X s. dell’era cristiana, IV dell’Egira, al-Farabi commenta le opere di Platone e di Aristotele e scrive trattati di filosofia, nella convinzione che l’eredità greca trasmessa “da Alessandria a Bagdad” rappresenti il perno di una società umana virtuosa e lo strumento indispensabile per la comprensione del senso del Corano. I nemici della filosofia accuseranno questo sapere antico ed estraneo alla fede islamica di essere empio, inutile, contraddittorio: l’Armonia, qui presentata con testo arabo rivisto, traduzione italiana e ampio commento, dimostrerà che essi si sbagliano. Non soltanto l’insegnamento di Platone e quello di Aristotele sono in pieno accordo, ma le apparenti divergenze sono il risultato di esegesi superficiali o faziose. Affinché i nemici della filosofia siano confutati, coloro che se ne considerano gli eredi nella città musulmana devono conoscere intimamente il pensiero di Platone e di Aristotele, che è in profonda sintonia. Nel solco della tarda antichità greca, che nelle scuole neoplatoniche proclamava l’unità delle dottrine di Platone e Aristotele, l’Armonia si presenta come una raccolta di argomenti di controversia.
La sua attribuzione ad al-Farabi è stata contestata da alcuni; altri hanno pensato che si trattasse di uno scritto divulgativo, in cui egli avrebbe addirittura sostenuto tesi di comodo: un’analisi paziente e rigorosa mostra che tanto i dubbi sull’autenticità quanto la lettura dell’opera in chiave di pamphlet sono da archiviare.
Arte Transgenica. La vita è il medium
di Mario Savini
editore: Pisa University Press
pagine: 218
Cos’è l’arte transgenica? In che modo influisce sul panorama della cultura visiva contemporanea?
Qual è il rapporto che si sta sviluppando tra arte, scienza e vita?
Il libro focalizza l’attenzione sugli importanti sviluppi in campo artistico avviati dall’uso delle tecniche di ingegneria genetica. Oltre ad un’analisi critica, vengono individuati, come un vero e proprio censimento, tutti gli artisti che combinano materiale genetico di origini differenti per realizzare opere d’arte.
Si cerca di interpretare il pensiero di una nuova creatività che inevitabilmente coinvolge gli aspetti più significativi della vita sociale, disegnando una radicale ridefinizione culturale.
L’obiettivo è anche quello di indicare, attraverso documentazioni inedite, i cambiamenti più rilevanti che si sono sviluppati nell’arte contemporanea dall’inizio degli anni Novanta del Novecento.
Seppur ristretto, quello dell’arte transgenica è un importante campo d’azione nell’attuale sistema culturale che, associato ad altre pratiche performative, costringe a rivedere il significato di ciò che intendiamo per “arte”.
Con Prefazione di Yves Michaud.
Leggenda Dantesca
di Charents Eghishe
editore: Pisa University Press
pagine: 76
Cadevano a mille, fi le su fi le / ringhiando simili a bestie feroci.
Ma schiere copiose, dense e infi nite / si riversavano verso di noi…
… E cadevano imperdibili amici. / E ci chiamavano un’ultima volta…
Autunno 1915, alture intorno al grande lago Van nell’Anatolia orientale. Un corpo di volontari armeni si fa incontro alle colonne curde scagliate dagli ottomani alla caccia delle popolazioni armene, nel tentativo disperato di arrestarne l’avanzata. Tra di essi il giovanissimo Çharents, colmo di entusiasmo e di ideali destinati ad infrangersi sul campo di battaglia. Da quella tragica esperienza scaturisce l’anno seguente la Leggenda Dantesca, un poema epico e desolato che esplicitamente nel titolo allude all’Inferno di Dante. Una testimonianza diretta e crudissima delle devastazioni e degli eccidi di cento anni fa che portarono all’Olocausto Armeno, la prima campagna di sterminio su larga scala del ’900. Quello che gli Armeni di oggi chiamano Metz Yeghern (ՄեծԵղեռն, il Grande Male).
Prefazione e traduzione italiana di Alfonso Pompella con Anush Torunyan.
Introduzione di Stefano Garzonio.




