Presentazione del volume "Lo specchio del Gulag in Francia e in Italia"
Dove
piazza Brunelleschi 4 Firenze
Quando
venerdì 20 dicembre 2019
dalle 15.00
alle 18.00
Il 20 dicembre 2019 presso la Sala Comparetti - Biblioteca Umanistica di Firenze verrà presentato il volume "Lo specchio del Gulag in Francia e in Italia" a cura di Luba Jurgenson e Claudia Pieralli e edito da Pisa University Press.

ore 15:00
Sala Comparetti - Bibliotca Umanistica (Firenze)
Verrà presentato il volume "Lo specchio del Gulag in Francia e in Italia -La ricezione delle repressioni politiche sovietiche tra testimonianze, narrazioni, rappresentazioni culturali (1917-1937)" a cura di Luba Jurgenson e Claudia Pieralli e edito da Pisa University Press.
Programma della giornata:
ore 15.00 Saluti istituzionali
prof. Nicholas Brownlees - Università degli Studi di Firenze
prof. Marcello Garzaniti - Università degli Studi di Firenze
Tavola rotonda “Lo specchio del Gulag in Francia e in Italia: un progetto aperto”
Introduzione di Stefano Garzonio (Università degli Studi di Pisa) e Sergio Rapetti
Intervengono:
L. Jurgenson, C. Pieralli, A. Farsetti, F. Fastelli, D. Ferrari-Bravo, F. Fici, F. Gori, G. Imposti, M. Labey, L. Mecacci, D. Possamai, A. Reccia A. Roccucci, M. Sabbatini, A. Salomoni, I. Sicari, B. Sulpasso, C. Traini, M. Venditti
ore 18.00 Aperitivo
In allegato la locandina dell'evento.
Lo specchio del Gulag in Francia e in Italia
La ricezione delle repressioni politiche sovietiche tra testimonianze, narrazioni, rappresentazioni culturali (1917-1987)
Luba Jurgenson, Claudia Pieralli
Studiare la ricezione delle repressioni politiche sovietiche come memoria europea significa scoprire le basi su cui poggia oggi questa memoria, così incerta e traballante, nonché comprendere da quali versanti si può muovere per recuperare a questa memoria il posto che le spetta all’interno della coscienza memoriale europea e, in ultima analisi, del sentire collettivo. Questo libro intende aprire una nuova prospettiva di indagine sul più longevo totalitarismo europeo. Si tratta di una prospettiva problematica e multidisciplinare, fondata su un assetto metodologico innovativo che ha al suo centro la ricerca e la ricomposizione della “traccia” della ricezione del Gulag nell’Occidente europeo. Si intende, così, aprire una riflessione che promuove la conoscenza di una memoria, quella del Gulag, come memoria identitaria europea; una memoria che stia al fianco di altre memorie del male, ufficializzate e certificate da istituzioni e tribunali internazionali, come la Shoah o il genocidio degli armeni
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