Biografia degli autori
Elena Marcheschi
È ricercatrice all’Università di Pisa. I suoi studi, sui quali ha scritto libri, articoli e saggi in volumi, riguardano la videoarte, il cinema sperimentale e le forme installative del video, con particolare attenzione verso l’analisi del mondo contemporaneo, i linguaggi femminili e l’autorappresentazione. Fa parte dell’editorial staff di «Cinéma&CIE. International Film Studies Journal ». Dal 2005 è consulente artistica di INVIDEO, Mostra internazionale di video e cinema oltre (Milano). Oltre alle monografie Videoestetiche dell’emergenza.
L’immagine della crisi nella sperimentazione audiovisiva (Kaplan, Torino 2015), Sguardi eccentrici. Il fantastico nelle arti elettroniche (Pisa, ETS, 2012), tra le recenti pubblicazioni ha recentemente co-curato, con Lucia Cardone e Giulia Simi, l’e-book Le sperimentali. Cinema, videoarte e nuovi media nella prospettiva internazionale dagli anni Venti a oggi, Pisa, ETS, 2021.
Eva Marinai
È professoressa associata in Discipline dello Spettacolo presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, dove insegna “Storia del teatro” e “Drammaturgia e spettacolo”. Responsabile scientifica, con l’Université Paris VIII, del progetto europeo La “famiglia” nel teatro contemporaneo: stili aggregativi, processi identitari e dinamiche di relazione. La sua produzione monografica comprende studi su teatro antico e antropologia storica (es. Il comico nel teatro delle origini, Titivillus, 2003), sul comico contemporaneo (es. Gobbi, Dritti e la satira molesta. Copioni di voci, immagini di scena: 1951-1967, Pisa, ETS, 2007), sull’attore e la recitazione (es. Teorie sull’attore. Percorsi critici per capire le fonti, Felici, 2010), sulle riscritture dei miti (es. Antigone di Sofocle-Brecht per il Living Theatre, Pisa, ETS, 2014).
Mattia Patti
È professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Pisa, ove è Presidente del corso magistrale in Storia e Forme delle Arti Visive, dello Spettacolo e dei Nuovi Media. Coordinatore del progetto FUTURAHMA.
Dal Futurismo al ritorno al classico (1910-1922). Tecniche pittoriche, critica delle varianti e problemi conservativi (MIUR, 2013-2016), Patti collabora dal 2008 con l’Opificio delle Pietre Dure e con l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR di Firenze, occupandosi di diagnostica applicata ai beni culturali e di tecniche e conservazione dell’arte moderna e contemporanea. Patti si è occupato a più riprese di avanguardie storiche, di cultura artistica italiana fra le due guerre e del rinnovamento artistico del secondo dopoguerra.