Jaka Makuc
Titoli dell'autore
Matteotti si racconta (cofanetto 5 volumi)
La famiglia, gli studi, la politica
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
Matteotti si racconta. La famiglia, gli studi, la politica intende proporre alle lettrici e ai lettoti del XXI secolo, giovani ma non solo, l’opera, il pensiero e la vita di Giacomo Matteotti, ricollocandolo nel proprio contesto storico ma anche restituendocene la drammatica attualità al di là del “santino” del martire dell’antifascismo. Attraverso i cinque volumi antologici qui raccolti, il lettore ha modo di compiere un viaggio essenziale, agile e intuitivo attraverso le principali tappe del percorso umano e intellettuale del deputato socialista. Ciascun volume tematico contiene quindi una raccolta di testi matteottiani, un ampio apparato illustrativo e le considerazioni di illustri storici italiani. Sono inoltre riportati con frequenza alcuni degli scambi epistolari più signifi cativi, come quelli con l’amatissima moglie Velia Titta o con l’amico Filippo Turati. L’idea che non muore raccoglie i testi e le testimonianze di natura biografica: è un volume – per così dire – “intimo”, che perciò costituisce l’introduzione ideale della raccolta. I successivi Per il lavoro, Sull’istruzione, La guerra e la pace e Democrazia e fascismo dimostrano non solo come il riformismo di Matteotti seppe confrontarsi con i principali drammi del suo tempo, ma anche il valore che ancora oggi conserva per affrontare le diffi coltà del presente. Ogni contributo è stato selezionato per restituire con effi cacia la statura umana e storica di Matteotti, che in queste pagine “racconta” in prima persona una vita avvincente e ancora oggi capace di ispirare chi vi si voglia accostare. Per queste ragioni, è un’opera destinata a chiunque desideri riscoprire con semplicità una delle personalità più alte dell’Italia del Novecento.
Democrazia e fascismo
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
pagine: 158
L’opposizione di Matteotti al regime può essere interamente letta come il tentativo di restituire al popolo italiano la dignità di essere libero: in questo senso, essa segna una vera e propria incompatibilità etica, che si traduce in dovere morale di resistenza all’oppressione. Come dirà nel celebre discorso-denuncia del 30 maggio 1924, il più importante della storia del Parlamento italiano, «noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nelmondo non sa reggersi da sé e deve essere governato con la forza. Ma il nostro popolo stava risollevandosi ed educandosi, anche con l’opera nostra. Voi volete ricacciarci indietro». Amare la patria significa innanzitutto difenderne la libertà inviolabile: davanti a questo compito politico-morale, neppure la morte apparve a Matteotti prezzo troppo caro.
La guerra e la pace
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
pagine: 156
Il pacifismo di Giacomo Matteotti è tema che ben si presta a un’antologia pensata per le scuole. Ripercorrere le tappe fondamentali della sua opposizione alla guerra significa infatti poter vedere all’opera il suo socialismo e i suoi ideali; ma anche la vita e le difficoltà dell’uomo, che pure tanta importanza rivestono per la consapevolezza storica.Lo scoppio della prima guerra mondiale segnerà una tappa decisiva per il percorso politico di Matteotti. Fedele all’ideale dell’internazionalismo socialista già professato ai tempi della guerra libica, il suo sentito neutralismo si colloca su un terreno come sempre ideale e realistico al contempo. Matteotti ha infatti ben chiaro che l’entrata in guerra dell’Italia significherebbe interrompere bruscamente quel “movimento ascensionale della civiltà” che con tanta fatica il socialismo aveva avviato nei decenni precedenti. Il complessivo spreco di vite umane e risorse economiche avrebbe infatti comportato un arresto – se non una vera e propria retrocessione – del già di per sé lento progresso del Paese: il ritorno alla “barbarie” e il sacrificio del proletariato.
Sull'istruzione
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
pagine: 128
Crediamo che i testi di Giacomo Matteotti qui raccolti possano costituire una vera e propria sfida per lo studente in formazione. Cosa significa propriamente “studiare”? E che rapporto vige tra studio e mondo? Matteotti propone una visione dell’educazione capace di relativizzare il comune sentire a riguardo, a cominciare proprio dalla scuola. Se è infatti innegabile che la scuola costituisce il luogo di formazione per eccellenza, è pur vero che quest’ultima non si riduce ad essa. Al contrario, esistono molti altri spazi educativi, indispensabili per la fioritura umana di ciascuno di noi. Siano essi il teatro, una rivista didascalica o una biblioteca; le aule vuote del palazzo comunale, la famiglia; i musei o le case dei contadini: ovunque sarà possibile elevare «la cultura del popolo».Ma la sfida consiste anche nell’accogliere l’importanza dell’approfondimento personale, che pure rientra nella medesima logica: in una battuta, non esiste luogo abbastanza grande da ospitare la ricchezza che la civiltà ci riserva.Nei testi qui raccolti si mostra come fare.
Per il lavoro
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
pagine: 120
Il volume raccoglie i principali contributi di Matteotti alla definizione del socialismo e al suo significato per il lavoro. Sono testi scorrevoli ma incisivi, che furono scritti per essere compresi e fatti propri da tutti: per questo, confidiamo che i giovani studenti sapranno trovarvi quanto riterranno ancora oggi degno d’attenzione.Fin da giovanissimo, Matteotti ebbe modo di conoscere la miseria in cui versavano i lavoratori del suo Polesine, terra di contadini e poverissima. La prima attività politica di Matteotti è infatti interamente dedicata alla riorganizzazione del mondo contadino in senso socialista, che tende a ricompattare in organismi autonomi e istituzionali i singoli lavoratori, per farne comunità attiva. Si impegna quindi per la creazione e la tutela delle realtà cooperative e insegna ai suoi compagni le più elementari operazioni di contabilità e bilancio: l’attenzione per la consapevolezza economica rimarrà una costante della politica matteottiana.Solo attraverso la conoscenza dell’economia si rende infatti pienamente possibile l’azione socialista, che è innanzitutto volta al miglioramento esistenziale dei lavoratori.
L'idea che non muore
di Giacomo Matteotti
editore: Pisa University Press
pagine: 164
L’idea che non muore è il primo di cinque volumi antologici illustrati pensati per diffondere nelle scuole superiori italiane la conoscenza della vita e dell’opera di Giacomo Matteotti, tra i profili politici più alti della storia del Paese.Il titolo di questo primo volume riecheggia un passaggio significativo del manifesto programmatico del Partito Socialista Unitario, scritto da Matteotti – che ne era il segretario – nel 1923: «Il socialismo è un’idea che non muore! Come la libertà!». La forza ideale di questo motto è tale da restituire in una battuta l’intera vicenda politica e umana di un uomo che seppe sacrificare se stesso per i valori professati in una vita. Non a caso, una narrazione storica a trattimitica vuole che anche nel momento della morte egli abbia gridato ai propri carnefici: «Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non l’ucciderete mai. La mia idea non muore».In questo primo testo, quella vita così intensa viene ripercorsa attraverso gli scritti dello stesso Matteotti e testimonianze storiche rilevanti, oltre che da un ampio corredo fotografico. L’auspicio che i curatori hanno è di essere riusciti a offrire al giovane studente uno strumento agile ma coinvolgente, in grado di contribuire alla sua formazione morale e intellettuale.