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Scienze dell’antichità, filologico letterarie e storico artistiche

The Sacred and the Secular in the Theban Necropolis

editore: Pisa University Press

pagine: 184

The Theban Necropolis is one of Egypt's most captivating archaeological sites. Stretching almost 7 kilometers from north to south on the west bank of the Nile at Luxor, it occupies a broad strip of land between the cultivated fields and the desert mountains and valleys. This extensive site encompasses hundreds of private and royal tombs, monumental temples, smaller chapels and shrines, as well as various settlements. The collected papers, presented to prof. Marilina Betrò, explore diverse aspects of life in the necropolis, including the religious beliefs and rituals of high-ranking officials and priests, the workshops producing funerary objects, and the plundering and reusing of earlier tombs. These studies seek to understand and recreate this intricate ancient landscape. IntroductionGianluca Miniaci, Christian Greco, Paolo Del Vesco, Mattia Mancini, Cristina Alù 1Il paesaggio funerario e rituale della Valle delle Regine durante il Nuovo Regno IntroductionGianluca Miniaci, Christian Greco, Paolo Del Vesco, Mattia Mancini, Cristina Alù– Il paesaggio funerario e rituale della Valle delle Regine durante il Nuovo RegnoEmanuele Casini– The Opening of the Mouth, Scene 71 in ContextZoltán Imre Fábián– Prayers to Columns’: Six text fragments from Theban Tomb 65Tamás A. Bács– La liturgia del percorso solare nella tomba di Thutmosi III (KV34)Emanuele M. Ciampini– Malédiction sur Osiris. Un entrepôt dans la tombe de Merenptah (KV8) à l’époque byzantine ?Christophe Barbotin– A geometric study of the New Kingdom pyramidiaCorinna Rossi– The Agency of Women in Abnormal Hieratic Legal Documents from the 25th DynastyKoenraad Donker van Heel– Two contemporary queens named Ahhotep at the dawn of the Eighteenth Dynasty: Evidence from the sources and the bracelet Cairo JE 4685Gianluca Miniaci, Camilla Saler– Shabti Boxes in Theban Undisturbed ContextsPaolo Marini– The Black Coffins and the Earliest Yellow Coffins of the New Kingdom from Thebes. New Insights into this Style Transition During the 18th DynastyLisa Sartini– Ancient Robbery and Reuse in the Theban Necropolis: A View from AsasifJulia Budka– The Island of AmenopetNigel Strudwick– Middle Kingdom tomb MMA 28 and its significance for the construction history of the Hatshepsut temple at Deir el-Bahari. Out of respect for the royal ancestorsPatryk Chudzik– Funerary settlements of the Third Intermediate Period in the RamesseumHélène Guichard– Les bois utilisés à la Troisième Période Intermédiaire au RamesseumMaria Victoria Asensi Amorós– Economic Activities in the Theban Necropolis During the New Kingdom. A Case Study of Woodworking at Deir el-MedinaAnna Giulia De Marco– Il visir Khay e la comunità degli artigiani di Deir el-MedinaChristian Orsenigo– Documenting Contexts and Contextualizing Objects: Report of the 3D Survey and Modeling Activity at M.I.D.A.N.05Emanuele Taccola
25,00

Ideologia e insegnamento delle lingue

editore: Pisa University Press

pagine: 192

Al di là delle politiche e pianificazioni perseguite da entità statali, l’ideologia linguistica esiste in se stessa come un insieme di idee che un individuo o una comunità costruiscono sulla lingua propria e su quella degli altri. Tali idee alimentano la nascita di miti linguistici quali il purismo, l’elitismo o la condanna della variazione diacronica, e fanno parte non solo della vita quotidiana dei parlanti, ma anche della didattica delle lingue. Dalla consapevolezza che le lingue, per quanto patrimonio immateriale, non sono un oggetto astratto, e che non esistono strumenti didattici “oggettivi”, nasce questo volume, in cui autori e autrici privilegiano l’analisi di manuali e grammatiche destinati all’apprendimento delle lingue seconde.
20,00

Orosius

Seven books of histories against the Pagans (Arabic version). Vol. I: Arabic Text and English Translation (2 tomi)

editore: Pisa University Press

pagine: 1644

Volume vincitore dello Sheikh Zayed Book Award 2024, uno più prestigiosi premi al mondo dedicato alla letteratura e cultura araba per la categoria traduzione da o verso l'arabo.
80,00

Memoria e futuro

Gli archivi storici teatrali per le Arti dello Spettacolo

editore: Pisa University Press

pagine: 80

Ricostruire le variegate memorie del teatro è una sfida che comporta un’analisi costante delle molteplici forme documentarie dell’arte scenica, e delle attività legate alla sua tutela, conservazione e fruizione. Quale relazione è insita tra l’evento teatrale passato e il futuro delle sue memorie? Come trattare queste fonti in perenne equilibrio tra il “residuo” documentale e il cimelio? Le risposte a tali quesiti non si esauriscono in un volume, ma con l’occasionedella pubblicazione degli Atti del Convegno Memoria e Futuro.Gli archivi storici teatrali per le Arti dello Spettacolo è possibile mettere a confronto esperienze e ricerche sul tema complesso e delicato del patrimonio teatrale.
14,00

Spazi Aperti

Saggi sull’arte contemporanea

di Giandomenico Semeraro

editore: Pisa University Press

pagine: 132

Ci sono strumenti dei quali possiamo dotarci, al fine di stendere un piano di lavoro che ci consenta di leggere con attenzione il mondo in cui viviamo, con i drammi e le aspettative che lo segnano? Se le arti – le arti visive, nel nostro caso – sono una delle voci più alte che il genere umano si è dato per confrontarsi con il proprio tempo, la vita, e coglierne gli aspetti profondi, gli Spazi Aperti che danno il titolo a questo libro son giustappunto gli strumenti di cui sopra. Essi si riferiscono a momenti che trovo oggi di grande importanza: gli Spazi Aperti, appunto, il Silenzio, l’Eleganza, il Blu. Punti capitali per entrare nell’arte contemporanea, che il lettore è invitato a scoprire nella loro originalità. Essi sono Spazi Aperti, come ‘altri’ alla chiusura; Silenzio, come ‘altro’ al rumore; Eleganza, come ‘altra’ alla volgarità; Blu, fra materiale e immateriale. Gli artisti di cui il volume tratta danno volto a queste singolarità, aprendo su un mondo ed un presente fortemente coinvolto, sensibile, vivace, attrattivo, attivo. Uno studio dal taglio insolito e coinvolgente, tutto calato sulle ricerche e anche le parole dirette degli artisti, muovendo da Kobra a Jenny Saville, da Patrick Blanc a Wolfgang Laib; da Yves Klein a Enzo Cucchi, da Lucio Fontana a Hiroshi Sugimoto; da Cai Guo Qiang a Maria Lai.
16,00

Plotino

Se esistono idee anche di particolari V 7[18]

editore: Pisa University Press

pagine: 360

Il dibattito relativo a ciò di cui vi sono idee rispecchia una problematica tipica del platonismo, alla quale l’Accademia antica ha tentato di dare una risposta stilando una sorta di “catalogo delle forme”. Potrebbe sembrare che anche Plotino si inserisca in questa discussione di scuola, come lascia presagire il titolo del trattato V 7[18]: Se esistono idee anche di particolari. In effetti, l’interpretazione della maggior parte degli studiosi è in questa linea, pur con importanti divergenze ermeneutiche circa l’effettiva consistenza delle idee di particolari eventualmente ammesse da Plotino, motivate dall’ambiguità costitutiva di questo breve scritto, caratterizzato da uno stile allusivo e brachilogico.Grazie ad una lettura attenta e contestualizzata del trattato, che cerca di cogliervi il retroterra polemico e i riferimenti alle scuole filosofiche avversarie (in particolare gli Stoici), è possibile restituire alla posizione di Plotino la sua coerenza di fondo. Quello che emerge è un’indagine sulla nozione di individualità, che mostra come sia possibile, e anzi necessario, postulare una dimensione intellegibile dell’individualità, senza però fare ricorso a idee di individui (soggette alla critica aristotelica), ma facendo riferimento ai logoi (concetto che Plotino riprende dallo stoicismo, ma criticandone la materialità intrinseca). Il trattato V 7[18] si rivela essere un’esposizione dialettica, volta a confutare Stoici e Aristotelici attraverso un particolare metodo di indagine, che rispecchia quello che verrà usato da Plotino nel trattato piú tardo VI 1-3[42-44], Sui generi dell’essere. Il volume presenta il testo greco del trattato con traduzione e commento, insieme a un ampio saggio introduttivo che guida anche il lettore non specialista.
32,00

Scrittura e riscrittura in letteratura e linguistica

editore: Pisa University Press

pagine: 528

Il volume offre una selezione dei lavori presentati in occasione del Convegno dottorale Processi di scrittura e riscrittura in Letteratura e Linguistica. Inaugurano le rispettive sezioni, letteraria e linguistica, i contributi dei relatori invitati a tenere una lectio magistralis, i professori Marco Presotto e Marco Mancini. La varietà dei testi raccolti consente al lettore di riconoscere nuclei tematici ben identificabili all’interno delle ramificazioni di un concetto plurivoco come quello di «scrittura»: codice semiotico, strettamente connesso al linguaggio ma da esso autonomo e, spesso, contrapposto all’oralità; atto dello scrivere, sia in quanto pratica dell’attività letteraria che nella materialità del gesto scrittorio; documento prodotto dalla messa in atto del codice. D’altro canto, la «riscrittura», non più il mero prolungamento o iterazione di una precedente «scrittura», si configura come l’espressione di una metamorfosi vitale, dotata, nelle sue migliori realizzazioni, di intrinseco valore.
28,00

Gli "Olandesi-Alemanni" a Livorno

Luoghi, vicende e figure di un incontro multiculturale

editore: Pisa University Press

pagine: 456

Il volume esplora in dettaglio la significativa presenza di neerlandesi, tedeschi, fiamminghi, svizzeri e scandinavi a Livorno tra il XVII e il XX secolo, spesso identificati collettivamente come “Olandesi-Alemanni”.Gli autori dei contributi analizzano da diverse angolazioni le caratteristiche di questa presenza, concentrandosi in particolare sugli aspetti economici, commerciali, religiosi, artistici e culturali ad essa legati. Tramite un ampio insieme di fonti documentarie, viene inoltre approfondita la formazione e l’evoluzione della realtà associativa della Nazione (poi Congregazione) Olandese-Alemanna di Livorno, mettendo in luce il suo rapportocon simili realtà al di fuori della Toscana. Nelle sue molteplici sfaccettature e nel suo rapporto con la città di Livorno, il caso degli “Olandesi-Alemanni” emerge come un esempio significativo dell’influenza che le presenze straniere e i contatti multiculturali hanno avuto sullo sviluppo delle moderne città italiane.
30,00

Dante inattuale

Studi sul testo e sulla fortuna della Commedia

di Giorgio Masi

editore: Pisa University Press

pagine: 176

La Commedia di Dante non è un classico perché è attuale: non lo è affatto, è un capolavoro letterario medievale profondamente immerso nel suo tempo ed esprime una visione del mondo, una cultura e concezioni morali e spirituali radicalmente diverse dalle nostre. Tali differenze non possono essere ignorate (o, peggio, cancellate), pena il tradimento della volontà dell’autore o il fraintendimento del significato dell’opera. Nella presente monografia si propongono alcune nuove letture del testo dantesco iUxta propria principia, messe a confronto con esempi di esegesi attualizzante, appropriazioni strumentali e anacronistiche, ma anche felicissime riscritture creative, fra letteratura e arte.
22,00

Le affinità non elettive

Romanzo. Anno 1835

di Igor’ Višneveckij

editore: Pisa University Press

pagine: 215

Tra le lande più impenetrabili e ignote della Russia profonda e le meraviglie artistiche delle città italiane, Le affinità non elettive porta il lettore nel 1835 e lo accompagna nel viaggio compiuto dal protagonista, il giovane principe Esper Lysogorskij, alla ricerca dello zio Adrian. Fin dal principio, attorno a questa figura dai tratti sfuggenti si concentrano eventi e personaggi misteriosi, che accompagneranno Esper nel suo cammino alla scoperta delle bellezze di un’Italia oramai meta prediletta dei Gran Tour dell’aristocrazia europea e sede di una nutrita colonia russa, in particolare a Roma. L’intrecciarsi di figure realmente esistite (come il poeta Vjazemskij e il cardinale Mezzofanti) ed elementi fantastici e gotici (quali i mitologici ghūli o l’inquietante pianta carnivora kaan-che) suggerisce un percorso tortuoso, che porterà il giovane principe a confrontarsi tanto con il sovrumano quanto con la propria identità. L’autore ci consegna un testo atipico, complesso e polimorfo, che nella sua minuziosa ricostruzione dell’ambiente e della lingua dell’epoca rappresenta qualcosa di più di una semplice stilizzazione della prosa romantica. Si tratta, infatti, di una sfida, di un affascinante enigma che il lettore è invitato a risolvere.
20,00

Saga di Án. L’ Arciere

Traduzione dall’islandese antico

di Martina Ceolin

editore: Pisa University Press

pagine: 138

In una remota isola dei fi ordi norvegesi vive Án Björnsson, un giovane all’apparenza poco promettente, ma che ben presto si rivela essere forte e soprattutto astuto come nessun altro.È alla corte di re Ingjaldr Óláfsson che ha modo di dimostrarlo al meglio, ma la malvagità del re, dapprima latente e poi manifesta, lo costringe a riparare in luoghi sempre nuovi, continuando a perseguitarlo finché giustizia viene fatta.Avvincente testo lett erario del Medioevo islandese, dunque preziosa testimonianza della cultura di un’epoca, la Saga di Án l’Arciere è però anche un racconto senza tempo, che invita il lett ore a riflettere e soprattutto ad andare oltre alle apparenze, sia nel bene sia nel male.
18,00

Studi Classici Orientali 2023

Vol. LXIX

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 348

50,00

Il territorio spezzino e la Liguria antica

Archeologia, letteratura e storia

editore: Pisa University Press

Il volume raccoglie in forma profondamente rielaborata alcuni contributi proposti all’interno di un ciclo di conferenze che nel 2017 la delegazione ‘G. Rosati’ dell’A.I.C.C. ha dedicato al passato del territorio spezzino nel quadro di una più ampia riflessione sulla Liguria antica. In una prospettiva interdisciplinare, le competenze di specialisti dei vari ambiti delle scienze dell’Antichità permettono di ricostruire un percorso che muove dai versi di Eschilo e dalle pagine di Aristotele per soffermarsi sugli antichi Liguri, in particolare sulla loro aspra lotta per la libertà, e giungere infine allo studio delle tracce che ancora oggi testimoniano la presenza romana nel Golfo della Spezia.
18,00

Variazione linguistica e cinema: il portoghese e la sua rappresentazione

di Francesco Morleo

editore: Pisa University Press

pagine: 194

Cinema e lingua sono prodotti sociali. Nella creazione di quello che può essere definito come parlato filmico (i dialoghi fra gli attori) la scelta delle parole non è mai casuale: stereotipi linguistici, credenze epregiudizi sociali interni alla comunità linguistica costruiscono i personaggi agli occhi del pubblico per cui il film è stato concepito.I capitoli di questo libro offrono un’analisi del parlato filmico del cinema in Portogallo, dalle sue origini ai giorni nostri, per riflettere sull’uso che del portoghese europeo si fa nella creazione cinematografica nazionalee per esaminare questa lingua da un punto di vista sociolinguistico.
20,00

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