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Scienze giuridiche

La esiguita'

da criterio di selezione della

di Pietro Pomanti

editore: Pisa University Press

pagine: 224

La recente introduzione della clausola di speciale tenuità del fatto prevista dall’art.1 31 bis c.p. porta alla ribalta il tema dell’esiguità dell’illecito, trasformandone le funzioni nella teoria generale del reato.L’esiguità, infatti, da mero indice quantitativo del reato e criterio di confine della tipicità, viene a mostrarsi non più solo come indice di selezione di un modello di reato tenue, ma anche come criterio rivolto sia al legislatore sia all’interprete, diretto alla selezione della punibilità.Al centro della riflessione si pone l’offesa, quale nucleo essenziale del reato, che affronta le tematiche principali relative ai criteri di esiguità ed alle clausole di irrilevanza, al fine di tracciare, se possibile, i confini tra la particolare tenuità del fatto e la irrilevanza sostanziale.Ripercorse le principali questioni inerenti al principio di offensività ed alla teorica del bene giuridico, l’attenzione si rivolge dunque alla dimensione minima dell’offesa.Difatti la graduazione dell’offesa e degli ulteriori elementi del reato, ma anche il principio di meritevolezza della pena e di proporzione, l’ipertrofia del diritto penale, la deflazione nel sistema penale, l’esperienza maturata nel processo minorile ed avanti al giudice di pace penale, nonché la introduzione dell’art. 131 bis c.p. sono gli ulteriori temi affrontati nel presente lavoro, finalizzato ad evidenziare i tratti qualificativi dell’esiguità  e le sue manifestazioni, sia in senso qualitativo che quantitativo, nella struttura del reato.    
18,00

La garanzia costituzionale della proprietà in Cina

di Xia Xiaoxiong

editore: Pisa University Press

pagine: 134

Il libro di Xia Xiaoxiong cerca di dare risposte agli aspetti più complessi e problematici connessi con la costituzionalizzazione del diritto di proprietà in Cina; lo fa con convincenti argomentazioni, spesso ricorrendo alla comparazione con ordinamenti europei che l’Autore ha avuto modo di conoscere e studiare. L’opera costituirà un importante punto di riferimento teorico-argomentativo per la riflessione giuridica in un tempo in cui l’economia di mercato socialista cerca difficili risposte per ovviare ai gravi squilibri nella distribuzione del reddito nazionale.
15,00

Archivio Penale n. 3/2016

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 274

In questo numero:   Paola Severino, Legalità, prevenzione e repressione nella lotta alla corruzione Daniele Negri, Il dito della irretroattività sfavorevole e la luna della garanzia giurisdizionale: la posta in gioco tra Corte di Giustizia UE e Corte costituzionale Daniela Falcinelli, La prescrizione e il coraggio dell’interpretazione. Punire il colpevole del reato, tra discrezionalità giudiziale e necessità di sistema Adelmo Manna, Il difficile dialogo fra Corti Europee e Corti Nazionali nel diritto penale: il caso Taricco Cristiana Valentini, Dall’“azione penale apparente” al processo della verità apparente Roberta Aprati, L’effettività della tutela dei diritti dell’uomo: le Sezioni unite aggiungono un tassello Caterina Scaccianoce, Condizioni di detenzione e cooperazione giudiziaria: verso una rafforzata tutela della dignità del detenuto Mauro Ronco, Le aporie del concorso esterno in associazione mafiosa Pierpaolo Dell’Anno, Angelo Zampaglione, Il convivente nel processo penale: dalla facoltà di astenersi dal deporre a quella di opporsi alla richiesta di archiviazione Ilaria Merenda, L’aggravante ambientale: spunti per una riflessione in materia di circostanze Paola Scevi, Riflessioni su reati culturalmente motivati e sistema penale italiano Giorgia Cerami, Soglie di punibilità e confisca per equivalente in materia penal-tributaria: vecchi e nuovi problemi di diritto intertemporale Barbara Lavarini, I profili processuali dei recenti provvedimenti di depenalizzazione Sabrina Caporale, Ne bis in idem internazionale. Il provvedimento di archiviazione non sempre chiude definitivamente il processo Sandro Fùrfaro, Passi significativi verso effettivi controlli e concrete garanzie nel giudizio di prevenzione Nadia E. Larocca, La “regolarità” della detenzione per i migranti ristretti nei centri di identificazione ed espulsione  
30,00

Conciliare interessi amministrando, nel dialogo tra scienza tecnica e diritto

Il caso dei titoli abilitativi alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocrburi e dell'autorizzazione integrata ambientale

di Giovanna Pizzanelli

editore: Pisa University Press

pagine: 192

L’indagine sul tema origina dalla riflessione sul crescente ruolo dei rapporti tra le scienze giuridiche e le cd. scienze dure nell’ambito dei procedimenti a rilevanza ambientale. Obiettivo della ricerca è saggiare il ruolo del principio di precauzione all’interno delle decisioni amministrative volte alla tutela ambientale, con particolare riferimento al caso dei titoli abilitativi alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e all’autorizzazione integrata ambientale; tali decisioni presuppongono la ricerca di un dialogo tra scienza, tecnica e diritto e realizzano il complesso contemperamento tra interessi conservativi e interessi produttivi. Alla luce di tale contesto, emergono alcuni interrogativi di fondo, del tipo: qual è il grado di penetrazione delle scienze diverse da quelle giuridiche all’interno delle decisioni amministrative? Chi è il custode del principio di precauzione negli ordinamenti settoriali pervasi di tecnicità e volti a tutelare l’ambiente del suo complesso?  Con l’introduzione di Alberto Massera, professore ordinario di Diritto amministrativo presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa.  
16,00

Archivio Penale 2/2016

Rivista quadrimestrale di Diritto e legislazione penale speciale, europea e comparata

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 344

In questo numero:  Federico Romoli -  “Brexit” e prospettive della giustizia penale nei rapporti tra Regno Unito e Unione Europea  Alfredo Gaito e Sandro Furfaro - Le nuove intercettazioni “ambulanti”: tra diritto dei cittadini alla riservatezza ed esigenze di sicurezza per la collettività  Alberto Cisterna - Spazio ed intercettazioni, una liaison tormentata. Note ipogarantistiche a margine della sentenza Scurato delle Sezioni unite  Leonardo Filippi - L’ispe-perqui-intercettazione “itinerante”: le Sezioni unite azzeccano la diagnosi, ma sbagliano la terapia (a proposito del captatore informatico)  Lorenzo Picotti - Spunti di riflessione per il penalista dalla sentenza delle Sezioni unite relativa alle intercettazioni mediante captatore informatico  Enrico Mario Ambrosetti  - La riforma della prescrizione del reato tra progetti legislativi e alternative giudiziarie  Manfredi Bontempelli - Ne bis in idem e legalità penale nel processo per gli abusi di mercato  Ciro Santoriello – “La Cassazione è giudice della sentenza e non del processo”: un’affermazione equivoca e pericolosa  Giovanni Paolo Accinni - Depenalizzare il reato di impedito controllo dei revisori ha il significato della sconfessione della riaffermazione del primato della pena detentiva quale efficace strumento di prevenzione delle falsità di bilancio  Marcello Sestieri - Limiti edittali alla punibilità nei reati societari che offendono capitale sociale e riserve  Maria Teresa Abbagnale - In tema di captatore informatico  Alessandro Pasta - La rinnovazione in dibattimento della richiesta di patteggiamento  Adelmo Manna- Il nuovo delitto di false comunicazioni sociali (tra law in the books and law in action:  cronaca di una discutibile riforma)  Giuseppe Riccio - Introduzione al Seminario su “Errori e rimedi nel processo penale”  Veronica Manca - La ragionevolezza del dubbio nel delitto di calunnia: criterio di accertamento del dolo o espediente per una responsabilità sostanzialmente colposa?  Giovanni Caruso - La persistente rilevanza di «fatti» e «valutazioni» nella riforma del falso in bilancio ex lege n. 69 del 2015: la soluzione delle Sezioni unite  Laura Cesaris - Quali garanzie per il garante dei detenuti?  Teresa Bene - I poteri di controllo della Corte di cassazione in punto di discorso argomentativo  Enrico Marzaduri - La difesa dell’imputato dinanzi alla Corte di cassazione e la pretesa inapplicabilità dell’art. 108 c.p.p.: una lettura davvero riduttiva del ruolo del difensore nei giudizi di legittimità  Alessia Muscella - La motivazione apparente tra disciplina attuale e prospettive di riforma  Gabriele Civello - Recensione a M. Pawlik – L. Cornacchia (a cura di), Hans Welzel nella prospettiva attuale: fondamenti filosofici, sviluppi dogmatici ed esiti storici del finalismo penale  Mauro Ronco - Recensione a Marcello Gallo, La regola e il giudizio. 
30,00

Nuove modifiche alla legge sul procedimento amministrativo

editore: Pisa University Press

pagine: 288

Il volume raccoglie alcuni saggi critici dedicati all’analisi dell’impatto della recente riforma della Pubblica amministrazione sui principali istituti della legge sul procedimento amministrativo. L’esigenza di elaborare e pubblicare tali testi nasce dal fatto che le norme di modifica della legge n. 241 del 1990, introdotte con la legge delega in materia riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, varata il 7 agosto 2015, n. 124 ed attuata dall’Esecutivo con successivi decreti delegati, tutti adottati con tempistiche e modalità differenti, anche a seguito dell’esito del parere dell’organo consultivo pubblico, hanno prodotto rilevanti innovazioni sulle quali è appuntata l’attenzione degli Autori. L’obiettivo del volume è quello di offrire una analisi critica e ragionata, aggiornata alle ultime vicende normative e giurisprudenziali, su alcuni degli aspetti più innovativi e controversi delle norme in tema di procedimento amministrativo. Tra le varie modifiche di notevole portata gli Autori hanno dedicato la loro attenzione ad un approfondimento sui temi dei tempi dell’azione amministrativa, del silenzio amministrativo, nei suoi molteplici significati giuridici, dei procedimenti di secondo grado e dell’azione in autotutela, del contraddittorio nel procedimento, dell’istruttoria e del relativo completamento attraverso il nuovo istituto procedimentale del soccorso istruttorio delle forme procedimentali di semplificazione dell’azione amministrativa (Conferenze di servizi e segnalazione certificata di inizio di attività), dell’amministrazione negoziata e della trasparenza amministrativa.  
18,00

La responsabilità della struttura sanitaria per l'attività d'equipe

di Alberto Genova, Giovanni Vaglio

editore: Pisa University Press

pagine: 112

I laboratori di ricerca e formazione sono un nuovo modello realizzato dalla Fondazione Scuola Forense Alto Tirreno per coniugare sinergicamente ricerca nel campo giuridico, formazione aggiornamento professionale degli avvocati e sviluppo di nuove professionalità. La caratteristica principale dei laboratori è rappresentata dalla realizzazione di forme di collaborazione fra la Fondazione e gli Ordini professionali che vi fanno parte con le realtà professionali e accademiche che operano nell’ambito delle tematiche oggetto di ogni singolo laboratorio. L’obiettivo è l’interdisciplinarità e il confronto nell’affrontare le tematiche scelte nonchè la ricerca di soluzioni e costruzioni di modelli di sviluppo professionale condivisi. I risultati delle attività dei laboratori sono poi oggetto di pubblicazioni e attività di formazione. Il volume costituisce il primo risultato dell’attività del Laboratorio Sanità e Diritto costituto sulla base di un accordo di collaborazione con La Fondazione Toscana “Gabriele Monasterio” per la sanità pubblica e la ricerca scientifica. Vi sono raccolti gli atti conclusivi del percorso di ricerca dedicato alle problematiche della responsabilità della struttura sanitaria nel caso dell’attività medica svolta in equipe. In particolare sono affrontati i temi dell’attività medica quale sommatoria di competenze e interventi diversi con l’unica finalità di tutela della salute della persona ponendo al centro della ricerca il principio di affidamento, il consenso informato, la cooperazione interdisciplinare fra i professionisti coinvolti nell’equipe e i diversi profili di responsabilità che da questa discendono. Un‘analisi del ruolo del consulente e sui modelli di gestione del rischio clinico completano il volume.  
12,00

Nobiltà civica e patriziato

Atti del quarto Convegno di Studi di Diritto Nobiliare. Roma 26 Giugno 2015

di Raffaello Cecchetti

editore: Pisa University Press

pagine: 302

In continuità con l'attività di ricerca già intrapresa con i precedenti Convegni, questo volume raccoglie gli Atti del quarto Convegno di Studi di Diritto Nobiliare, tenutosi nel 2015 a Roma nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO e della Presidenza dell'Assemblea Capitolina di Roma, e sotto gli auspici dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, dell'Accademia Bonifaciana di Anagni e dell'Associazione Cavalieri di San Silvestro di Tivoli. In considerazione delle numerose sollecitazioni ricevute allorchè nel terzo Convegno venne affrontato il tema della Nobiltà Civica, in questa edizione si è ritenuto di dover approfondire l'argomento, ampliandolo ed arricchendolo , ricomprendendo  cioè i rapporti tra la Nobiltà Civica, il Patriziato e, per altro verso, il modello della Nobiltà Feudale. Negli Atti che qui si pubblicano compare quindi una relazione tesa a sottolineare come la Nobiltà Feudale rappresenti il modello inconscio ed inespresso sul quale, in numerose città italiane, si è venuta a plasmare la Nobiltà Civica e in particolare il Patriziato cittadino. Seguono poi le altre relazioni più specifiche, dedicate all'analisi del Patriziato romano nella sua antica ed originaria forma, alla Nobiltà Civica delle Isole Ionie, opportunamente definita “perla della corona di Venezia” , alla Nobiltà Tiburtina, caratterizzata da un forte legame con la tradizione imperiale e, in un periodo del tutto differente, alla Nobiltà Livornese. Completano il testo alcune comunicazioni programmate che in realtà sono tesi che sono state discusse da alcuni partecipanti  del Corso di Diploma di specializzazione in Diritto Nobiliare, Scienze Araldiche e Cerimoniale tenutosi a Roma su organizzazione dell'Istituto di Diritto Nobiliare, Storia ed Araldica e dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Viene così ulteriormente ampliato il panorama del vivace quadro dell'Italia delle città e delle autonomie, che tanto hanno caratterizzato il nostro Medio Evo, ma che, seppure in forme diverse, hanno mantenuto una  vitalità di immagine anche nel XX Secolo. 
20,00

Cultura e Diritti n. 2-4/2015

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 160

In questo numero: Salvatore Sica, Editoriale Ottavia Murro, Condotte riparatorie ed estinzione del reato: profili di un particolare “istituto premiale” Ugo Scuro, Fusione a seguito di acquisizione con indebitamento Paolo De Martinis, Da una tutela “relativa” ad una tutela “reale” dei beni culturali Paola Rizzuto,Gli avvocati assumono la difesa del… suolo Paolo Moro, Educazione giuridica e didattica performativa Umberto Vincenti, Argomentazione e linguaggio (a proposito del gesto delle mani di Zenone di Cizio) Giorgio Giannone Codiglione, Il diritto d’autore nella giurisprudenza della Corte di giustizia europea Giovanna Stanzione, Sotto gli archi del processo Giuseppe Spoto, Recensione a Il Benicomunismo e i suoi nemici di Ugo Mattei  
25,00

L'omicidio preterintenzionale

di Vito Plantamura

editore: Pisa University Press

pagine: 288

Il volume affronta una delle tematiche più dibattute della parte generale del diritto penale, trattando il tema classico dell’omicidio preterintenzionale, ma dalla particolare prospettiva della categoria, più generale, dell’omicidio improvviso. Con tale espressione, ci si riferisce all’omicidio anche doloso, ma comunque non premeditato, e sorto a seguito di un litigio o di una provocazione improvvisa. Questo tipo di omicidio preterintenzionale, infatti, risulta di particolare interesse, perché si presta ad una qualificazione giuridica multipla, per cui non è raro che, a fronte di una iniziale contestazione come omicidio doloso, magari con dolo eventuale, possano avvicendarsene altre, che si riferiscono a categorie diverse: appunto la preterintenzione; la colpa cosciente; la legittima difesa, putativa, eccessiva o tout court. Partendo da una base lato sensu criminologica, quindi – e dai dati statistici di riferimento –, l’omicidio preterintenzionale in generale e, in particolare, quello improvviso, è analizzato da un punto di vista storico, normativo (pure con riferimento alle figure affini), dogmatico, giurisprudenziale – anche con l’approfondimento di quattro sentenze inedite, relative ad altrettanti omicidi improvvisi noti alle cronache –, e comparato. Ciò consente all’Autore, in sede di conclusioni, di formulare – coniugando “normatività” ed “empiria” – specifiche proposte di riforma, relative principalmente all’art. 584 c.p., ma anche all’omicidio doloso improvviso.
20,00

Archivio Penale 1/2016

Rivista quadrimestrale di Diritto e legislazione penale speciale, europea e comparata

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 304

In questo numero:   Editoriale A. Manna -  La riforma Basaglia e la responsabilità penale dello psichiatra per atti auto- ed etero-lesivi dei pazienti in Italia Carmelo Leotta - La repressione penale del terrorismo a un anno dalla riforma del d.l. 18 febbraio 2015, conv. dalla l. 17 aprile 2015, n. 43 Patrizia Caputo - La conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico nella normativa antiterrorismo Daniele Negri -  La regressione della procedura penale ad arnese poliziesco (sia pure tecnologico) Gaetano Carlizzi- Il problematico rapporto tra prova e sussunzione. Un approccio ermeneutico-giuridico  Antonella Marandola- Congelamento e confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell’Unione europea: la “nuova” direttiva 2014/42/UE  Francesco Siracusano - La contiguità alla mafia tra paradigmi sociologici e rilevanza penale  Daniele Piva - Concorso di persone e responsabilità dell’ente vuoti normativi, incertezze giurisprudenziali e prospettive di riforma  Stefano Aterno - L’acquisizione di dati personali tra misure antiterrorismo e intromissioni nella privacy    
30,00

Le libertà spaventate

di Pierluigi Consorti, Francesco Dal Canto

editore: Pisa University Press

pagine: 92

Il presente volume raccoglie gli atti dell’incontro, svoltosi a Pisa il 17 marzo 2016, posto a conclusione del Progetto di ricerca finanziato dall’Università di Pisa e dedicato al tema della  “Libertà religiosa e libertà di espressione in tempi di crisi e di rischi per la sicurezza”. Il progetto si è proposto di esaminare come la crisi, sia essa di matrice economico-finanziaria che della sicurezza, stia ridefinendo la tavola dei diritti fondamentali. Da una parte vi è la crisi economica, che ha accentuato le disuguaglianze, accresciuto le sacche di povertà, ridotto per una fascia sempre più ampia della popolazione le opportunità reali per vivere un’esistenza libera e dignitosa, erodendo non soltanto i diritti sociali ma anche le possibilità concrete di esercitare i diritti tradizionali di libertà.    Dall’altra la crisi della sicurezza, con l’esplosione, anche in Europa, del terrorismo di matrice islamica, che ha imposto di tornare sulla tradizionale riflessione attorno al binomio sicurezza/libertà. Sono svariati i periodi storici nei quali si sono registrate “rotture” nella tutela dei diritti in nome della sicurezza; e tuttavia oggi il contesto sembra mutato, pare di essere dinanzi ad un terrorismo dalla fisionomia nuova, che tende ad affermarsi nel tempo in modo stabile e permanente, a differire a data incerta il momento del ritorno alla normalità.  Sulle ricadute di questa duplice dimensione della crisi sulle garanzie e sulla effettività dei diritti fondamentali il presente volume propone le riflessioni di alcuni autorevolissimi giuristi, la cui diversa storia professionale consente una visione complessiva del fenomeno indagato: Margiotta Broglio, Presidente della Commissione consultiva per la libertà religiosa, Marta Cartabia, Vice Presidente della Corte costituzionale, Emanuele Rossi, professore ordinario di diritto costituzionale presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Vincenzo Scoditti, Consigliere della Corte di Cassazione.  
14,00

Il problema dell'interpretazione nella giustizia penale

Convegno PRIN 2010-2011

editore: Pisa University Press

pagine: 192

Il volume contiene gli Atti del Convegno sulla “Legalità penale” che si è tenuto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia a metà maggio del 2015.Il convegno è stato idealmente diviso in tre parti, nella prima si sono affrontati problemi più spinosi in tema di interpretazione nel diritto penale, nel rapporto di tensione che ormai da tempo si è sviluppato tra il diritto scritto e il diritto vivente.Quest’ultimo infatti, già a partire dall’epoca dei c.d. “pretori d’assalto”, si è caratterizzato sempre più per un’interpretazione giudiziale di carattere giuscreativo, ove già la tradizionale distinzione tra interpretazione estensiva ed analogia è stata messa in discussione dalle più recenti correnti del diritto penale post-moderno, ma molto spesso la giurisprudenza ha svolto un’opera di sostanziale supplenza, rispetto ad un legislatore talvolta non chiaro oppure non soddisfacente rischiando però, così, di entrare in tensione col principio di stretta legalità, figlio della c.d. divisione dei poteri.Queste problematiche, in un’ideale seconda parte del volume, sono poi state affrontate nell’angolo visuale del rapporto tra giurisprudenza superiori nazionali e giurisprudenze comunitarie, ove si sono evidenziate le differenze funzionali tra Corte di Cassazione da un lato, Corte costituzionale dall’altro e, sull’altro versante, tra Corte Europea dei diritti dell’uomo e Corte di Giustizia delle Comunità Europee.Attualmente il giudice si trova quindi in quello che icasticamente è stato definito un “labirinto”, in quanto non è facile coordinare le rispettive competenze e direttive che provengono o a livello nazionale, oppure a livello comunitario, ovvero, infine, anche a livello penale internazionale, con particolare riferimento alla Corte penale internazionale.Un terzo livello di approfondimento della tematica congressuale ha avuto ad oggetto anche il rapporto tra diritto scritto e diritto vivente nell’ambito di settori e discipline diverse dal diritto penale sostantivo, ovverosia il diritto processuale penale, il diritto civile e la filosofia del diritto, nel tentativo di rintracciare e di proporre suggerimenti atti a colmare lo iato, purtroppo invece sempre più profondo, tra law in the books e law in action.  
22,00

La lingua dei giuristi

VII giornate internazionali di diritto costituzionale (Brasile-Italia-Spagna) Pisa-Firenze, 24-25 settembre 2015

di Paolo Caretti, Roberto Romboli

editore: Pisa University Press

pagine: 336

Il volume raccoglie gli atti delle VIII Giornate internazionali di DirittoCostituzionale, un incontro di carattere seminariale tra studiosi provenienti da Brasile, Italia e Spagnache, attraverso iniziative a cadenza annuale, si interrogano su temi e questioni di rilevante interesse costituzionalistico e di carattere transnazionale. Il tema prescelto per le Giornate del 24 e 25 settembre 2015, tenutesi a Pisa ed a Firenze, è quello della lingua dei giuristi, affrontato dall’angolo visuale proprio del diritto costituzionale e con specifico riferimento alla lingua delle aule parlamentari, con riguardo al linguaggio della Costituzione ed a quello delle leggi (I sessione), alla lingua delle aule giudiziarie, cioè quella dei giudici e degli avvocati (II sessione), ed alla lingua delle aule universitarie (III sessione). Le tre sessioni sono state caratterizzate da una struttura tripartita, con relazioni ed interventi di autorevoli esponenti della cultura accademica e professionale dei tre Paesi coinvolti, nell’ottica del costante e fecondo confronto tra le diverse esperienze.
18,00

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