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Scienze giuridiche

Cronache di anni perduti

Avvocati e Avvocature

di Alarico Mariani Marini

editore: Pisa University Press

pagine: 236

Gli scritti raccolti nel volume costituiscono una raccolta di articoli su riviste e interventi a convegni che abbracciano un periodo compreso tra il 1986 e il 2017 durante il quale l’autore ha rivestito incarichi in organismi nazionali dell’avvocatura. La narrazione e il commento degli eventi più significativi della vita dell’avvocatura descrivono l’aggravarsi della crisi della giustizia, i contrasti sul ruolo della magistratura, i ritardi e gli errori del legislatore; in questo quadro emergono le incertezze e la riluttanza dell’avvocatura nell’affrontare, nei settori della formazione della deontologia e della giustizia disciplinare, i problemi posti dalla trasformazione degli ordinamenti giuridici e dalla irruzione nel sistema dei diritti umani e fondamentali. Per i ritardi e le occasioni perdute è mancata una cultura professionale adeguata alle esigenze di cambiamento e alle attese dei cittadini e l’avvocatura ha in gran parte perduto il rapporto di fiducia  con la società. Per questo si è trattato di “anni perduti” soprattutto per i giovani affluiti in gran numero negli albi e per la società, come ha rivelato la recente indagine del Censis sul rapporto tra avvocatura e società dalla quale risulta un basso indice di apprezzamento per il contributo degli avvocati al buon funzionamento del Paese.  
16,00

Archivio Penale 2-2017

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 340

In questo numero:   Giulio Ubertis - Equità e proporzionalità versus legalità processuale: eterogenesi dei fini?  Filippo Giunchedi - La “regola Taricco” e il rapporto tra fonti europee  Gabriele Civello - La legalità come inconveniente: la “dimenticanza della legge” e le sue conseguenze nella teoria del reato  Daniele Negri - Splendori e miserie della legalità processuale. Genealogie culturali, èthos delle fonti, dialettica tra le Corti  Mauro Ronco - Legalità penale e legalità processuale  Giuseppe Riccio - Ragionando sul “doppio binario”  Vico Valentini - Normativa antimafia e diritto europeo dei diritti umani. Lo strano caso del dottor Bruno Contrada  Giovanni Ziccardi-Lo studio del Parlamento Europeo sull’attività di hacking delle Forze dell’Ordine: un’analisi informatico-giuridica (e di politica legislativa)  Alessia Muscella -Quali confini per la pubblicità delle udienze?  Piermaria Corso - La normativa penale dell’ambiente nei suoi riflessi processuali penali  Maria Teresa Trapasso - Il richiamo giurisprudenziale all’”autoria mediata” in materia di favoreggiamento all’immigrazione clandestina: tra necessità e opportunità  Stefano Maria Corso - Riflessi processuali penali del Testo Unico Amianto, attualmente al vaglio del Parlamento  Pier Paolo Casale- A proposito dell’introduzione del nuovo delitto di tortura ex art. 613-bis c.p. Il (discutibile) recepimento interno del formante giurisprudenziale europeo e degli accordi internazionali   Alberto Camon - Il diritto alla privacy di fronte alle intercettazioni: le circolari delle Procure ispirano la riforma Orlando   Adelmo Manna - Le norme penali come argine all’alterazione irreversibile dell’ecosistema   Fabrizio Siracusano -  Tra semplificazione e ibridismo: insidie e aporie dell’Ordine europeo di indagine penale   Andrea Chibelli - La Cassazione e la (ir)rilevanza penale del “fattore multiculturale”: su kirpan e dintorni   Nicoletta Mani - A proposito di diritti umani. Ci salvi il Giudice Costituzionale dalla disumana inutilità del divieto di cuocere cibi per il detenuto in regime di 41-bis   Fabio Fiorentin - Risarcimenti per la detenzione in condizioni inumane e degradanti: il giudice italiano guarda alla giurisprudenza Mursic (e oltre) per il bilanciamento dei criteri  di accertamento
30,00

Residential Tenancies and Housing Policy in Italy

di Ranieri Bianchi

editore: Pisa University Press

pagine: 340

The economic crisis in Italy has highlighted the growing phenomena of families not being able to find a suitable house for their needs, due to the financial difficulty of acquiring a house either through purchase or rental, and, even more so, through the route of public housing. A renewed awareness at a national level of the need for adequate housing policies at this critical juncture is accompanied by a need to look at the European framework, where a home is essential in order to ensure genuine freedom of movement of persons among EU countries. Given these considerations, this volume aims to provide readers throughout the EU with an up-to-date analysis on the state of the residential rental sector in Italy. The book begins with a general overview of the housing situation, with particular reference to recent public and fiscal policies. It then analyzes how legislation in Italy has developed in this area, including the many court rulings, which continuously modify how the law is interpreted and attempt to bring it in line with the needs of society today. A comparison with the rules governing access to public housing is also provided. Finally, the study highlights best practices in Italy that are worth exploiting in other nations of the EU, such as the constant balance between the interests of the owners and the tenants, who are the weak subjects in the contractual relationship, as well as the comprehensive legislation introduced to counter black market rentals.
20,00

Domicilio e diritto penale nella società post-industriale

di Vito Plantamura

editore: Pisa University Press

pagine: 272

Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qualificata, sin dalla modernità, dall’affermarsi degli opifici e dalla destinazione delle case a scopi esclusivamente abitativi, e quindi, più di recente, da uno straordinario sviluppo tecnologico che, da un lato, consente nuove modalità di intrusione nel domicilio “tradizionale”, e, dall’altro, vede la crescente rilevanza del domicilio informatico. La nozione di domicilio, del resto, non rileva solo ai fi ni dell’art. 614 c.p., ma, partendo dalla base costituzionale di cui all’art. 14 Cost., assume una rilevanza trasversale nel diritto penale sostanziale e processuale. Il riferimento è: sempre da un punto di vista sostanziale, alla successiva ipotesi di cui all’art. 615 c.p., al delitto di interferenze illecite nella vita privata previsto dall’art. 615-bis c.p., al domicilio informatico di cui all’art. 615-ter c.p., al delitto di furto in abitazione (o con strappo) previsto all’art. 624-bis c.p., all’aggravante di cui all’art. 628, co. 3, n. 3-bis, c.p., al novellato (nel 2006) art. 52 c.p., in relazione alla c.d. legittima difesa domiciliare, da ultimo tornata di grande attualità, dato l’iter di ulteriore riforma in corso; nonché, da quello processuale, alle videoriprese investigative domiciliari, alle intercettazioni ambientali domiciliari, sia “classiche” che mediante captatori informatici, e infine, con valenza più specifica, alla necessità – prevista dall’art. 68, co. 2, Cost. – di richiedere l’autorizzazione della Camera alla quale appartiene, per sottoporre un membro del Parlamento a perquisizione domiciliare. L’analisi del dato costituzionale -anche in chiave storica, comparata e sovranazionale, specie con riferimento all’art. 8 CEDU-, di quello penalistico, sia sostanziale (pure in questo caso procedendo al confronto storico e comparato) che processuale, nonché la costante coniugazione di “normatività” ed  “empiria”, consentono all’Autore, in sede di conclusioni, di formulare specifiche proposte di riforma caratterizzate da una visione organica e trasversale della tematica.
18,00

Nuove tecnologie, immagini e orizzonti di senso

Prospettive interdisciplinari contemporanee

di Veronica Neri

editore: Pisa University Press

Le nuove tecnologie applicate al patrimonio culturale, nelle sue molteplici declinazioni, hanno modificato radicalmente la com
Gratuito Open access

CODICE PENALE

ANNOTATO

di Adelmo Manna, Mauro Ronco

editore: Pisa University Press

pagine: 900

Anche il diritto penale sostanziale ha conosciuto una profonda evoluzione in virtù della nuova linfa che gli hanno riversato il diritto europeo e la giurisprudenza delle Corti internazionali. La norma ordinaria concretamente applicabile deve tener conto non soltanto della Costituzione, ma anche della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’esperienza degli anni recenti ha fatto affiorare una proficua dialettica tra le Corti superiori, tra cui si sono inserite con un ruolo fortemente  incisivo le Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione. Le Corti operano nel rispetto dei principi di garanzia della persona che costituiscono il patrimonio della comune civiltà giuridica europea. Ciascuna Corte però esamina le questioni attraverso una specifica angolatura. La Suprema Corte italiana presta maggiore attenzione alle esigenze general-preventive. La Corte Costituzionale e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, vocate alla salvaguardia dei diritti fondamentali della persona, si ispirano in modo particolare alle esigenze di garanzia dell’individuo. La Corte di Giustizia privilegia l’ottica di tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea.Il presente Codice intende  favorire l’approccio innovativo allo studio dell’intera materia penale, arricchendo il patrimonio informativo degli operatori del diritto ed enucleando gli elementi più significativi dell’identità giuridica europea che affiorano nell’esperienza giurisprudenziale. Lo spazio di questo Codice è quello giudiziario europeo, alla luce, sempre, del primato della Corte Costituzionale, cui spetta la competenza a porre eventuali  “controlimiti” che garantiscano la compatibilità dei principi europei con quelli statuiti dalla nostra Carta fondamentale.  
20,00

Poteri normativi del Governo ed effettività dei diritti sociali

Atti incontro di studi: Università di Pisa 27 ottobre 2016

editore: Pisa University Press

pagine: 396

Il volume si inserisce nell’ambito del progetto di ricerca di Ateneo “Stato di crisi, poteri al governo, decisioni di bilancio e tutela dei diritti sociali negli stati UE” finanziato dall’Università di Pisa per l’anno 2016 e coordinato dal Prof. R. Romoli, prendendo vita - in particolare – dalla seconda di tre iniziative che hanno animato il progetto. Nel contesto dell’ampio tema prescelto per l’incontro di studi del 27 ottobre 2016, l’accento è stato posto sul legame che si crea tra accresciuti poteri normativi del Governo e potenziamento (oppure riduzione) della portata delle prestazioni correlate ai diritti sociali; in sintesi, si sono voluti approfondire i riflessi dei primi sull’effettività dei secondi. Hanno partecipato all’iniziativa alcuni professori dell’Università di Pisa, come pure colleghi di altri Atenei, ma soprattutto molti giovani dottorandi, dottori di ricerca e assegnisti di ricerca.  
20,00

Lingua, istruzione e integrazione delle nuove minoranze

editore: Pisa University Press

pagine: 304

Il volume raccoglie i risultati di studi condotti nell’ambito di un progetto di ricerca di interesse nazionale (Prin 2010-2011), avente ad oggetto la lingua come fattore di integrazione sociale e politica, con specifico riferimento alle nuove  minoranze  linguistiche ed al ruolo dell’istruzione. La crescita di nuove minoranze linguistiche originate dai flussi migratori, divenute componente rilevante della popolazione italiana, richiede un’analisi dei relativi profili giuridici e di regolazione, al fine di valutare la capacità delle società di essere inclusive ed aperte al contributo di una pluralità di differenze, anche sotto il profilo culturale. La scuola, e più in generale l’istruzione, con la loro “naturale” apertura ad una pluralità di identità, provenienze e appartenenze, costituiscono un ambito privilegiato di analisi delle trasformazioni che stanno investendo la società italiana, come altre società europee. Nella scuola, infatti, le questioni più delicate e le opportunità aperte dal forte incremento dell’eterogeneità linguistico-culturale della popolazione possono essere colte nella loro forza ed evidenza, come in una sorta di “laboratorio sociale” dove si manifestano, nel vivo delle dinamiche dei processi formativi, le fatiche e le tensioni della convivenza tra diversi; al tempo stesso, nella scuola possono sperimentarsi percorsi di integrazione da applicare anche in ambiti extra-scolastici, nella prospettiva di una società (più) inclusiva. Il presente Volume analizza il tema su una pluralità di piani: dal contesto sovranazionale ad alcuni ordinamenti stranieri, per giungere ad una puntuale analisi della situazione del nostro Paese, approfondendo in generale gli aspetti e le funzioni della lingua come oggetto del diritto e dei diritti.    
18,00

ARCHIVIO PENALE1/2017

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 400

In questo numero:   Ciro Santoriello - Retorica dell'efficienza e giustizia penale attuale Pier Maria Corso - Prospettive evolutive del ne bis in idem Andrea Carinci - Il principio di ne bis in idem, tra opportunità e crisi del sistema sanzionatorio tributario Enrico Ambrosetti - La frode fiscale mediante altri artifici: vecchi e nuovi aspetti problematici Daniela Falcinelli - Il fatto di reato sullo sfondo del ne bis in idem nazional-europeo Ciro Santoriello - I reati tributari nella responsabilità da reato degli enti collettivi: ovvero dell’opportunità di configurare la responsabilità amministrativa delle società anche in caso di commissione di reati fiscali Gianrico Ranaldi -Introduzione allo studio dei rapporti tra ne bis in idem sostanziale e processuale Dèsirèe Fondaroli - Osservazioni in merito alla rilevanza penale dell’elusione fiscale Filippo Giunchedi  - La Consulta, la “regola Taricco” ed il rapporto tra fonti europee Gabriele Civello - La Consulta, adita sul caso “Taricco”, adisce la Corte di Giustizia: orientamenti e disorientamenti nel c.d. “dialogo fra le corti” Paola Mazzina - Le leggi di amnistia e indulto: tra riforme costituzionali riuscite o tentate e occasioni mancate Daniele Piva - I limiti dell’intervento penale sul caporalato come sistema (e non condotta) di produzione: brevi note a margine della L. 199/2016  Alessandro Pasta - Il disagio dell’interprete innanzi alle norme Cedu. La rinnovazione dell’istruttoria come condizione della riforma in appello di una sentenza di assoluzione  Giovanni Ziccardi - Parlamento Europeo, captatore informatico e attività di hacking delle Forze dell’Ordine: alcune riflessioni informatico-giuridiche  Massimo Luigi Ferrante  - Il concetto di "atti fraudolenti" nel delitto di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte  Nadia E. La Rocca - La tassatività delle nullità negli itinerari mutevoli della giurisprudenza  Ombretta Di Giovine - I recenti interventi legislativi in materia di violenza contro le donne (perché il “dilemma del femminismo” è anche il “dilemma del diritto penale”)  Adelmo Manna - Aspetti problematici della vincolatività relativa del precedente giurisprudenziale in materia penale in rapporto a talune norme costituzionali(*)  Francesco Pio Lasalvia - Il sasso nello stagno: luci "europee" e ombre "nazionali" su una sentenza "storica"? Appunti su Cedu De Tommaso c. Italia  Alessia Muscella - Ammissibilità dell’atto di appello e difetto di specificità dei relativi motivi  Eleonora Addante- Il diritto alla permanenza all’aria aperta per il detenuto sottoposto al regime detentivo speciale: un’evasione dalla legalità  Raffaella Montesano - Recensione a Giuseppe Di Federico, Da Saragat a Napolitano - Il difficile rapporto tra Presidente della Repubblica e Consiglio superiore della magistratura  Federico Gaito - Recensione a “Il volto nell’investigazione e nel processo”, di G. Gullotta ed E.M. Tuosto  
30,00

Legislazione alimentare e autorità sanitaria competente

di Angelo Baggiani, Carlo D'Ascenzi

editore: Pisa University Press

pagine: 387

Il volume intende affrontare ed approfondire le problematiche legate all’individuazione dell’autorità sanitaria competente secondo la normativa comunitaria e nazionale, chiarendo il ruolo della suddetta in riferimento alla figura dei Sindaci, tradizionalmente intensi come autorità sanitaria locale . Attraverso una approfondita disamina dei concetti derivanti dalla normativa comunitaria e dai principi del diritto amministrativo, saranno chiarite le modalità di controllo dell’autorità, la gestione delle varie fasi procedurali nel ricevimento di una notifica e di un riconoscimento, e soprattutto sarà chiarito il ruolo dell’autorità sanitaria competente all’interno del procedimento di sportello unico del DPR n. 160/2010. In relazione all’articolo 19 della legge n. 241/90 sarà inoltre approfondito il concetto di conformazione dell’attività sotto il profilo igienico sanitario e saranno illustrate le modalità ed i tipi di intervento dell’autorità sanitaria circa l’inibizione delle attività produttive o la determinazione di prescrizioni di esercizio in caso di non conformità , in stretta correlazione con l’attività di valutazione del rischio. L’opera consta di sedici capitoli e di una appendice per i riferimenti normativi. E’ una attenta disamina del quadro legislativo del settore dell’igiene degli alimenti. Si Sofferma molto anche sulla figura dell’autorità sanitaria competente. E’ un libro nuovo che trova molti destinatari: Dirigenti Medici, Dirigenti Veterinari, Tecnici della prevenzione in servizio presso le aziende sanitarie ; liberi professionisti operanti nel campo della consulenza alle aziende private sulla Legislazione Alimentare; operatori professionali del commercio, della somministrazione e ristorazione in genere; studenti universitari dei corsi di Laurea magistrale in Scienze dell’alimentazione umana, Laurea triennale in Tecnici della Prevenzione, Laurea  in Biosicurezza e qualità degli alimenti, Laurea in Medicina veterinaria
22,00

Cultura e diritti 3/2016

Per una formazione giuridica

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 182

In questo numero:  Salvatore Sica , XX Editoriale Guido Alpa, Annotazioni sull’esercizio della professione forense in forma societaria Renato Clarizia,  La locazione finanziaria di immobile da adibire ad abitazione principale, nella legge di stabilità 2016: problemi di qualificazione e di coerenza sistematica Valentina Viti,  Riflessioni sulla struttura dell’operazione di leasing finanziario e sulle ripercussioni in punto di tutela diretta del lessee verso il fornitore del bene Germano Rossini,  Il tramonto dei costituzionalismi e la tentazione del giudizio antropologico Primula Venditti,  La pluralità dei modelli familiari nel quadro dei principi espressi in Italia ed in Europa: dal matrimonio tradizionale al progressivo riconoscimento della convivenza di fatto Daniele Edigati,  L’esame d’accesso alle professioni forensi nelle riforme leopoldine Paolo Bruno,  Brevi note sull’ascolto obbligatorio del minore nella recente proposta di revisione del Regolamento (CE) n. 2201/2003 e la sua compatibilità con il best interest of the child Michele Salazar,  Da Omero a Cervantes: Riflessioni sulla giustizia distributiva Giuseppe Spoto,  Recensione a Introduzione allo studio del diritto, di Francesco Carnelutti (Ristampa)
25,00

Sicurezza e autotutela

editore: Pisa University Press

pagine: 112

Il volume riporta gli atti, opportunamente rielaborati dagli autori, del convegno svoltosi nel mese di aprile 2015 a Pisa organizzato dall’Associazione studentesca Universitas unitamente al Dipartimento di giurisprudenza, con il Patrocinio dell’Università di Pisa e del Comune di Pisa e l’accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati di Pisa. Nell’ambito del volume sono state affrontate le problematiche della “autotutela” e della “sicurezza” dal punto di vista dei diversi ambiti professionali che vi si interfacciano: dal professore universitario di diritto penale al magistrato, all’avvocato, al criminologo, al giornalista, al costituzionalista, all’economista, al prefetto, al legislatore sino all’amministratore locale. La curatela del volume è stata affidata a Gian Guido Maria Grassi che, insieme ad Anna Pappalardo, ne ha anche svolto il ruolo di coordinatore scientifico del convegno. Con i contributi di: Gian Guido Maria Grassi, Alberto Marchesi, Alberto Gargani, Lydia Pagnini, Enrico Pappalardo, Vincenzo Maria Mastronardi, Luca Daddi, Marco Filippeschi, Francesco Dal Canto, Roberto Romboli, Luca Spataro, Nico D’Ascola, Marco Rondini, Alfonso Bonafede, Anna Rossomando, Simonetta Ghezzani, Andrea Serfogli, Edoardo Lombardi, Anna Pappalardo.  
14,00

La tutela dei diritti fondamentali attraverso le esperienze dei paesi di provenienza di alcuni partecipanti al corso di alta formazione in giustizia costituzionale e tutela giurisdizionale e dei diritti

Atti dei seminari interni anni 2015- 2016

editore: Pisa University Press

pagine: 136

Il presente volume raccoglie i contributi di alcuni dei partecipanti ai Seminari interni alla IV e V edizione del Corso di Alta Formazione in giustizia costituzionale e tutela giurisdizionale  dei diritti fondamentali tenutosi presso l’Università di Pisa tra il gennaio e il febbraio 2015 e nello stesso periodo del 2016. Il Corso di Alta Formazione – che nel gennaio 2017 vedrà inaugurata la sua VI edizione – ha negli anni costituito l’occasione per esperti provenienti da diverse realtà ordinamentali ed istituzionali per confrontarsi sul rilievo che a livello mondiale ha assunto la tematica dei diritti fondamentali e delle forme di tutela dei medesimi, soprattutto focalizzando l’attenzione sul ruolo e le funzioni a tal fine esercitate dagli organi costituzionali e in particolare dalle Corti costituzionali, sovranazionali e internazionali. I contributi qui raccolti hanno rappresentato per ciascun Autore/Corsista un momento di riflessione nel quale è stata portata a conoscenza del resto della platea degli iscritti la “voce” del proprio Paese in ordine ad una specifica tematica inerente alla tutela dei  diritti fondamentali.
14,00

Studi Pisani sul Parlamento VII

la crisi del parlamento nelle regole sulla sua percezione

editore: Pisa University Press

pagine: 352

Il volume raccoglie gli atti di una giornata di studi svoltasi a Pisa il 5 febbraio 2016.Il filo comune dei vari contributi è quella di “leggere” l’istituzione parlamentare nella prospettiva della sua percezione, e cioè di come il Parlamento viene percepito all’esterno, o quantomeno di quali siano gli strumenti e le modalità per la sua percezione. La percezione contribuisce infatti in modo significativo alla legittimazione dell’istituzione stessa, e forse alla ridefinizione del concetto stesso di rappresentanza, specialmente in tempi di “crisi” delle assemblee rappresentative.In quest’ottica, sono stati presi in esame molti degli strumenti – vecchi e nuovi – che il Parlamento ha a disposizione per costruire all’esterno l’immagine di sé, delle sue attività e della sua stessa funzione: dalla governance dei canali di comunicazione formali più tradizionali  a quella dei canali informali mediati anche dal giornalismo parlamentare, dalla pubblicazione e divulgazione della legge e degli atti alla comunicazione via internet e via social media, dalla pubblicità dei lavori in commissione alla utilizzazione della stessa legge come strumento di comunicazione di un messaggio politico, dagli strumenti di trasparenza dell’attività fino ai profili di tutela della riservatezza e persino della segretezza.
24,00

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