Scienze giuridiche
I reati di omicidio tra teoria e prassi
di Adelmo Manna, Vito Plantamura
editore: Pisa University Press
pagine: 120
Il volume affronta le numerose e complesse questioni giuridiche, anche conseguenti a significative novità giurisprudenziali e normative, attinenti a quattro forme particolarmente problematiche di omicidio: quello colposo medico; quello stradale; quello preterintenzionale e quello doloso eventuale. L’opera si articola in cinque capitoli, di cui quattro dedicati singolarmente ad una delle forme di omicidio succitate, e uno che, invece, in modo sintetico, le analizza tutte, per offrire uno sguardo d’insieme della materia. I diversi autori, inoltre – con uno stile chiaro e scorrevole –, riescono tutti a coniugare efficacemente teoria e prassi, profili di parte generale e di parte speciale, descrizione dell’esistente e proposte de iure condendo, così offrendo al lettore un valido strumento, utile sia per l’approfondimento dogmatico che per l’attività pratica degli operatori del diritto, nonché, probabilmente, unico nel suo genere, per selezione degli argomenti e metodologia di trattazione degli stessi
New Developments in Southern European Housing
editore: Pisa University Press
pagine: 218
This volume provides a detailed overview of new developments in the housing policy and governance sector in southern Europe following the financial crisis and the burst in the housing bubble. The contributions collected in this volume touch on changes such as immigration and the movement of people, the financial and economic crisis and new poverties, urban changes such as the degradation of public tenures, social movements, and touristification. The papers also provide an overview of new policy trends.
The development paths of the countries under study show some commonalities but also some important differences.
In analysing individual new trends in the countries at stake, the book spotlights the development and the direction of Southern European housing.
Housing provision, policies and governance in southern Europe are under constant change. The kind, scope and outcome of these changes will need to be further monitored and analysed as will any benefit generated for those demanding affordable housing opportunities.
La nobiltà di funzione e la nobiltà civica
Atti del Quinto Convegno di Studi di Diritto Nobiliare- Roma 7 ottobre 2016
editore: Pisa University Press
pagine: 208
Proseguendo con l'attività di ricerca già intrapresa con i precedenti Convegni organizzati dall'Istituto Internazionale di Diritto Nobiliare Storia ed Araldica, questo volume raccoglie gli Atti del Quinto Convegno di Studi di Diritto Nobiliare, tenutosi nel 2016 a Roma nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO e della Presidenza dell'Assemblea Capitolina di Roma.
Facendo seguito al tema della Nobiltà civica e del Patriziato, già affrontati nei precedenti Convegni, si è adesso discusso il tema della Nobiltà di funzione che si sviluppò sia nelle città che presso le corti principesche.
La Nobiltà di funzione nasce storicamente perché si considerava che divenissero nobili tutti i titolari di cariche ritenute nobilitanti, i quali erano quindi nobili, ma non certo titolati.
Questo fenomeno è stato ricollegato alla circostanza che, come il mondo germanico aveva fatto attribuire la nobiltà all’uso delle armi e quindi alla militia, così “il risorgere del diritto romano fece valutare i nobili dell’ingegno e di altri servizi, ed unì l’idea della nobiltà con certe cariche, oltre che militari, anche civili che il diritto romano aveva definito quali milizia e con la laurea dottorale nelle leggi, prendendo alla lettera i passi delle costituzioni imperiali che eguagliavano gli avvocati ai combattenti ".
Ciò spiega la prima Relazione nella quale viene affrontato il tema della Dignità, Nobiltà e Onore delle professioni giuridiche.
Segue poi una Relazione su di un tema poco noto, vale a dire il “feudo per riconoscenza”, cioè concesso dal Principe a colui che lo aveva servito, o che lo stava servendo, con fedeltà e capacità: ennesimo esempio di come il meccanismo feudale si rivelasse duttile e funzionale a vari utilizzi.
Seguono poi alcune Relazioni più specifiche, dedicate alla Nobiltà e Nobiltà di Cittadinanza in Siena sotto il Granducato, e alle Famiglie fiorentine.
Come Relazione dedicata alle grandi opere di raccolta della storia delle famiglie nobili italiana vieni poi riportata la vicenda della rinascita dell'Annuario della Nobiltà Italiana.
Integrano le Relazioni i Contributi programmati che, in realtà, sono Tesi che sono state discusse da alcuni diplomandi alla fine dei vari Anni Accademici nel Corso di Diploma di Perfezionamento in Diritto Nobiliare, Scienze Araldiche e Cerimoniale, tenuto dall'Istituto Internazionale di Diritto Nobiliare Storia ed Araldica, unitamente all'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.
Viene così ulteriormente ampliato il panorama del vivace quadro dell'Italia delle città e delle autonomie, ma anche dell'Italia delle prime corti delle Signorie e dei Principati, che tanto hanno caratterizzato il nostro Medio Evo, incidendo fortemente anche sui ruoli delle professioni dottorali e intellettuali.
Il costituzionalismo canadese a 150 anni dalla confederazione
Riflessioni comparatistiche
di Giacomo Delledonne, Giuseppe Martinico
editore: Pisa University Press
pagine: 225
Questo volume si propone di riflettere sull’esperienza costituzionale canadese nei centocinquant’anni dalla Confederazione, alla luce del processo aggregativo che nel 1867 portò alla creazione del Dominion del Canada. L’obiettivo che i saggi raccolti nel volume si propongono è di guardare tanto alla storia e all’evoluzione delle forme costituzionali nel Paese quanto alla loro influenza a livello comparato.
Il volume non ha la pretesa di offrire una trattazione esaustiva di tutti gli aspetti principali del costituzionalismo canadese, ma piuttosto di raccogliere le riflessioni di un gruppo ristretto di giovani autori su tre dimensioni che abbiamo considerato di straordinaria rilevanza con riferimento all’influenza canadese all’estero: il federalismo, l’interpretazione costituzionale e le “sfide della diversità” (per non utilizzare le note formule multiculturalismo e interculturalismo).
Cronache di anni perduti
Avvocati e Avvocature
di Alarico Mariani Marini
editore: Pisa University Press
pagine: 236
Gli scritti raccolti nel volume costituiscono una raccolta di articoli su riviste e interventi a convegni che abbracciano un periodo compreso tra il 1986 e il 2017 durante il quale l’autore ha rivestito incarichi in organismi nazionali dell’avvocatura.
La narrazione e il commento degli eventi più significativi della vita dell’avvocatura descrivono l’aggravarsi della crisi della giustizia, i contrasti sul ruolo della magistratura, i ritardi e gli errori del legislatore; in questo quadro emergono le incertezze e la riluttanza dell’avvocatura nell’affrontare, nei settori della formazione della deontologia e della giustizia disciplinare, i problemi posti dalla trasformazione degli ordinamenti giuridici e dalla irruzione nel sistema dei diritti umani e fondamentali.
Per i ritardi e le occasioni perdute è mancata una cultura professionale adeguata alle esigenze di cambiamento e alle attese dei cittadini e l’avvocatura ha in gran parte perduto il rapporto di fiducia con la società.
Per questo si è trattato di “anni perduti” soprattutto per i giovani affluiti in gran numero negli albi e per la società, come ha rivelato la recente indagine del Censis sul rapporto tra avvocatura e società dalla quale risulta un basso indice di apprezzamento per il contributo degli avvocati al buon funzionamento del Paese.
Archivio Penale 2-2017
rivista: Archivio Penale
pagine: 340
In questo numero:
Giulio Ubertis - Equità e proporzionalità versus legalità processuale: eterogenesi dei fini?
Filippo Giunchedi - La “regola Taricco” e il rapporto tra fonti europee
Gabriele Civello - La legalità come inconveniente: la “dimenticanza della legge” e le sue conseguenze nella teoria del reato
Daniele Negri - Splendori e miserie della legalità processuale. Genealogie culturali, èthos delle fonti, dialettica tra le Corti
Mauro Ronco - Legalità penale e legalità processuale
Giuseppe Riccio - Ragionando sul “doppio binario”
Vico Valentini - Normativa antimafia e diritto europeo dei diritti umani. Lo strano caso del dottor Bruno Contrada
Giovanni Ziccardi-Lo studio del Parlamento Europeo sull’attività di hacking delle Forze dell’Ordine: un’analisi informatico-giuridica (e di politica legislativa)
Alessia Muscella -Quali confini per la pubblicità delle udienze?
Piermaria Corso - La normativa penale dell’ambiente nei suoi riflessi processuali penali
Maria Teresa Trapasso - Il richiamo giurisprudenziale all’”autoria mediata” in materia di favoreggiamento all’immigrazione clandestina: tra necessità e opportunità
Stefano Maria Corso - Riflessi processuali penali del Testo Unico Amianto, attualmente al vaglio del Parlamento
Pier Paolo Casale- A proposito dell’introduzione del nuovo delitto di tortura ex art. 613-bis c.p. Il (discutibile) recepimento interno del formante giurisprudenziale europeo e degli accordi internazionali
Alberto Camon - Il diritto alla privacy di fronte alle intercettazioni: le circolari delle Procure ispirano la riforma Orlando
Adelmo Manna - Le norme penali come argine all’alterazione irreversibile dell’ecosistema
Fabrizio Siracusano - Tra semplificazione e ibridismo: insidie e aporie dell’Ordine europeo di indagine penale
Andrea Chibelli - La Cassazione e la (ir)rilevanza penale del “fattore multiculturale”: su kirpan e dintorni
Nicoletta Mani - A proposito di diritti umani. Ci salvi il Giudice Costituzionale dalla disumana inutilità del divieto di cuocere cibi per il detenuto in regime di 41-bis
Fabio Fiorentin - Risarcimenti per la detenzione in condizioni inumane e degradanti: il giudice italiano guarda alla giurisprudenza Mursic (e oltre) per il bilanciamento dei criteri di accertamento
Residential Tenancies and Housing Policy in Italy
di Ranieri Bianchi
editore: Pisa University Press
pagine: 340
The economic crisis in Italy has highlighted the growing phenomena of families not being able to find a suitable house for their needs, due to the financial difficulty of acquiring a house either through purchase or rental, and, even more so, through the route of public housing. A renewed awareness at a national level of the need for adequate housing policies at this critical juncture is accompanied by a need to look at the European framework, where a home is essential in order to ensure genuine freedom of movement of persons among EU countries.
Given these considerations, this volume aims to provide readers throughout the EU with an up-to-date analysis on the state of the residential rental sector in Italy. The book begins with a general overview of the housing situation, with particular reference to recent public and fiscal policies. It then analyzes how legislation in Italy has developed in this area, including the many court rulings, which continuously modify how the law is interpreted and attempt to bring it in line with the needs of society today. A comparison with the rules governing access to public housing is also provided. Finally, the study highlights best practices in Italy that are worth exploiting in other nations of the EU, such as the constant balance between the interests of the owners and the tenants, who are the weak subjects in the contractual relationship, as well as the comprehensive legislation introduced to counter black market rentals.
Domicilio e diritto penale nella società post-industriale
di Vito Plantamura
editore: Pisa University Press
pagine: 272
Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qualificata, sin dalla modernità, dall’affermarsi degli opifici e dalla destinazione delle case a scopi esclusivamente abitativi, e quindi, più di recente, da uno straordinario sviluppo tecnologico che, da un lato, consente nuove modalità di intrusione nel domicilio “tradizionale”, e, dall’altro, vede la crescente rilevanza del domicilio informatico. La nozione di domicilio, del resto, non rileva solo ai fi ni dell’art. 614 c.p., ma, partendo dalla base costituzionale di cui all’art. 14 Cost., assume una rilevanza trasversale nel diritto penale sostanziale e processuale. Il riferimento è: sempre da un punto di vista sostanziale, alla successiva ipotesi di cui all’art. 615 c.p., al delitto di interferenze illecite nella vita privata previsto dall’art. 615-bis c.p., al domicilio informatico di cui all’art. 615-ter c.p., al delitto di furto in abitazione (o con strappo) previsto all’art. 624-bis c.p., all’aggravante di cui all’art. 628, co. 3, n. 3-bis, c.p., al novellato (nel 2006) art. 52 c.p., in relazione alla c.d. legittima difesa domiciliare, da ultimo tornata di grande attualità, dato l’iter di ulteriore riforma in corso; nonché, da quello processuale, alle videoriprese investigative domiciliari, alle intercettazioni ambientali domiciliari, sia “classiche” che mediante captatori informatici, e infine, con valenza più specifica, alla necessità – prevista dall’art. 68, co. 2, Cost. – di richiedere l’autorizzazione della Camera alla quale appartiene, per sottoporre un membro del Parlamento a perquisizione domiciliare. L’analisi del dato costituzionale -anche in chiave storica, comparata e sovranazionale, specie con riferimento all’art. 8 CEDU-, di quello penalistico, sia sostanziale (pure in questo caso procedendo al confronto storico e comparato) che processuale, nonché la costante coniugazione di “normatività” ed “empiria”, consentono all’Autore, in sede di conclusioni, di formulare specifiche proposte di riforma caratterizzate da una visione organica e trasversale della tematica.
Nuove tecnologie, immagini e orizzonti di senso
Prospettive interdisciplinari contemporanee
di Veronica Neri
editore: Pisa University Press
Le nuove tecnologie applicate al patrimonio culturale, nelle sue molteplici declinazioni, hanno modificato radicalmente la com
CODICE PENALE
ANNOTATO
di Adelmo Manna, Mauro Ronco
editore: Pisa University Press
pagine: 900
Anche il diritto penale sostanziale ha conosciuto una profonda evoluzione in virtù della nuova linfa che gli hanno riversato il diritto europeo e la giurisprudenza delle Corti internazionali. La norma ordinaria concretamente applicabile deve tener conto non soltanto della Costituzione, ma anche della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’esperienza degli anni recenti ha fatto affiorare una proficua dialettica tra le Corti superiori, tra cui si sono inserite con un ruolo fortemente incisivo le Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione. Le Corti operano nel rispetto dei principi di garanzia della persona che costituiscono il patrimonio della comune civiltà giuridica europea. Ciascuna Corte però esamina le questioni attraverso una specifica angolatura. La Suprema Corte italiana presta maggiore attenzione alle esigenze general-preventive. La Corte Costituzionale e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, vocate alla salvaguardia dei diritti fondamentali della persona, si ispirano in modo particolare alle esigenze di garanzia dell’individuo. La Corte di Giustizia privilegia l’ottica di tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea.Il presente Codice intende favorire l’approccio innovativo allo studio dell’intera materia penale, arricchendo il patrimonio informativo degli operatori del diritto ed enucleando gli elementi più significativi dell’identità giuridica europea che affiorano nell’esperienza giurisprudenziale. Lo spazio di questo Codice è quello giudiziario europeo, alla luce, sempre, del primato della Corte Costituzionale, cui spetta la competenza a porre eventuali “controlimiti” che garantiscano la compatibilità dei principi europei con quelli statuiti dalla nostra Carta fondamentale.
Poteri normativi del Governo ed effettività dei diritti sociali
Atti incontro di studi: Università di Pisa 27 ottobre 2016
editore: Pisa University Press
pagine: 396
Il volume si inserisce nell’ambito del progetto di ricerca di Ateneo “Stato di crisi, poteri al governo, decisioni di bilancio e tutela dei diritti sociali negli stati UE” finanziato dall’Università di Pisa per l’anno 2016 e coordinato dal Prof. R. Romoli, prendendo vita - in particolare – dalla seconda di tre iniziative che hanno animato il progetto.
Nel contesto dell’ampio tema prescelto per l’incontro di studi del 27 ottobre 2016, l’accento è stato posto sul legame che si crea tra accresciuti poteri normativi del Governo e potenziamento (oppure riduzione) della portata delle prestazioni correlate ai diritti sociali; in sintesi, si sono voluti approfondire i riflessi dei primi sull’effettività dei secondi.
Hanno partecipato all’iniziativa alcuni professori dell’Università di Pisa, come pure colleghi di altri Atenei, ma soprattutto molti giovani dottorandi, dottori di ricerca e assegnisti di ricerca.
Lingua, istruzione e integrazione delle nuove minoranze
editore: Pisa University Press
pagine: 304
Il volume raccoglie i risultati di studi condotti nell’ambito di un progetto di ricerca di interesse nazionale (Prin 2010-2011), avente ad oggetto la lingua come fattore di integrazione sociale e politica, con specifico riferimento alle nuove minoranze linguistiche ed al ruolo dell’istruzione.
La crescita di nuove minoranze linguistiche originate dai flussi migratori, divenute componente rilevante della popolazione italiana, richiede un’analisi dei relativi profili giuridici e di regolazione, al fine di valutare la capacità delle società di essere inclusive ed aperte al contributo di una pluralità di differenze, anche sotto il profilo culturale.
La scuola, e più in generale l’istruzione, con la loro “naturale” apertura ad una pluralità di identità, provenienze e appartenenze, costituiscono un ambito privilegiato di analisi delle trasformazioni che stanno investendo la società italiana, come altre società europee. Nella scuola, infatti, le questioni più delicate e le opportunità aperte dal forte incremento dell’eterogeneità linguistico-culturale della popolazione possono essere colte nella loro forza ed evidenza, come in una sorta di “laboratorio sociale” dove si manifestano, nel vivo delle dinamiche dei processi formativi, le fatiche e le tensioni della convivenza tra diversi; al tempo stesso, nella scuola possono sperimentarsi percorsi di integrazione da applicare anche in ambiti extra-scolastici, nella prospettiva di una società (più) inclusiva.
Il presente Volume analizza il tema su una pluralità di piani: dal contesto sovranazionale ad alcuni ordinamenti stranieri, per giungere ad una puntuale analisi della situazione del nostro Paese, approfondendo in generale gli aspetti e le funzioni della lingua come oggetto del diritto e dei diritti.
ARCHIVIO PENALE1/2017
rivista: Archivio Penale
pagine: 400
In questo numero:
Ciro Santoriello - Retorica dell'efficienza e giustizia penale attuale
Pier Maria Corso - Prospettive evolutive del ne bis in idem
Andrea Carinci - Il principio di ne bis in idem, tra opportunità e crisi del sistema sanzionatorio tributario
Enrico Ambrosetti - La frode fiscale mediante altri artifici: vecchi e nuovi aspetti problematici
Daniela Falcinelli - Il fatto di reato sullo sfondo del ne bis in idem nazional-europeo
Ciro Santoriello - I reati tributari nella responsabilità da reato degli enti collettivi: ovvero dell’opportunità di configurare la responsabilità amministrativa delle società anche in caso di commissione di reati fiscali
Gianrico Ranaldi -Introduzione allo studio dei rapporti tra ne bis in idem sostanziale e processuale
Dèsirèe Fondaroli - Osservazioni in merito alla rilevanza penale dell’elusione fiscale
Filippo Giunchedi - La Consulta, la “regola Taricco” ed il rapporto tra fonti europee
Gabriele Civello - La Consulta, adita sul caso “Taricco”, adisce la Corte di Giustizia: orientamenti e disorientamenti nel c.d. “dialogo fra le corti”
Paola Mazzina - Le leggi di amnistia e indulto: tra riforme costituzionali riuscite o tentate e occasioni mancate
Daniele Piva - I limiti dell’intervento penale sul caporalato come sistema (e non condotta) di produzione: brevi note a margine della L. 199/2016
Alessandro Pasta - Il disagio dell’interprete innanzi alle norme Cedu. La rinnovazione dell’istruttoria come condizione della riforma in appello di una sentenza di assoluzione
Giovanni Ziccardi - Parlamento Europeo, captatore informatico e attività di hacking delle Forze dell’Ordine: alcune riflessioni informatico-giuridiche
Massimo Luigi Ferrante - Il concetto di "atti fraudolenti" nel delitto di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
Nadia E. La Rocca - La tassatività delle nullità negli itinerari mutevoli della giurisprudenza
Ombretta Di Giovine - I recenti interventi legislativi in materia di violenza contro le donne (perché il “dilemma del femminismo” è anche il “dilemma del diritto penale”)
Adelmo Manna - Aspetti problematici della vincolatività relativa del precedente giurisprudenziale in materia penale in rapporto a talune norme costituzionali(*)
Francesco Pio Lasalvia - Il sasso nello stagno: luci "europee" e ombre "nazionali" su una sentenza "storica"? Appunti su Cedu De Tommaso c. Italia
Alessia Muscella - Ammissibilità dell’atto di appello e difetto di specificità dei relativi motivi
Eleonora Addante- Il diritto alla permanenza all’aria aperta per il detenuto sottoposto al regime detentivo speciale: un’evasione dalla legalità
Raffaella Montesano - Recensione a Giuseppe Di Federico, Da Saragat a Napolitano - Il difficile rapporto tra Presidente della Repubblica e Consiglio superiore della magistratura
Federico Gaito - Recensione a “Il volto nell’investigazione e nel processo”, di G. Gullotta ed E.M. Tuosto
Legislazione alimentare e autorità sanitaria competente
di Angelo Baggiani, Carlo D'Ascenzi
editore: Pisa University Press
pagine: 387
Il volume intende affrontare ed approfondire le problematiche legate all’individuazione dell’autorità sanitaria competente secondo la normativa comunitaria e nazionale, chiarendo il ruolo della suddetta in riferimento alla figura dei Sindaci, tradizionalmente intensi come autorità sanitaria locale . Attraverso una approfondita disamina dei concetti derivanti dalla normativa comunitaria e dai principi del diritto amministrativo, saranno chiarite le modalità di controllo dell’autorità, la gestione delle varie fasi procedurali nel ricevimento di una notifica e di un riconoscimento, e soprattutto sarà chiarito il ruolo dell’autorità sanitaria competente all’interno del procedimento di sportello unico del DPR n. 160/2010. In relazione all’articolo 19 della legge n. 241/90 sarà inoltre approfondito il concetto di conformazione dell’attività sotto il profilo igienico sanitario e saranno illustrate le modalità ed i tipi di intervento dell’autorità sanitaria circa l’inibizione delle attività produttive o la determinazione di prescrizioni di esercizio in caso di non conformità , in stretta correlazione con l’attività di valutazione del rischio.
L’opera consta di sedici capitoli e di una appendice per i riferimenti normativi. E’ una attenta disamina del quadro legislativo del settore dell’igiene degli alimenti. Si Sofferma molto anche sulla figura dell’autorità sanitaria competente. E’ un libro nuovo che trova molti destinatari: Dirigenti Medici, Dirigenti Veterinari, Tecnici della prevenzione in servizio presso le aziende sanitarie ; liberi professionisti operanti nel campo della consulenza alle aziende private sulla Legislazione Alimentare; operatori professionali del commercio, della somministrazione e ristorazione in genere; studenti universitari dei corsi di Laurea magistrale in Scienze dell’alimentazione umana, Laurea triennale in Tecnici della Prevenzione, Laurea in Biosicurezza e qualità degli alimenti, Laurea in Medicina veterinaria




