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Scienze giuridiche

Archivio Penale 1/2015

Rivista quadrimestrale di Diritto e legislazione penale speciale, europea e comparata

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 368

In questo numero  Enrico Marzaduri -L’ennesimo compito arduo (… ma non impossibile) per l’interprete delle norme processualpenalistiche: alla ricerca di una soluzione ragionevole del rapporto tra accertamenti giudiziali e declaratoria di non punibilità ai sensi dell’art. 131-bis c.p. Adelmo Manna-Riflessioni introduttive sulle recenti riforme in tema di “svuota-carceri” Luisa Avitabile-Riflessioni per una “filosofia della pena” David Brunelli- Pena e moralismo penale nella rilettura di Cesare Beccaria Nicola Selvaggi - Interdizione perpetua dai pubblici uffici e funzione rieducativa della pena Brevi osservazioni su un problema ancora aperto Daniela Chinnici-I “buchi neri” nella galassia della pena in carcere: ergastolo ostativo e condizioni detentive disumane Vitaliano Esposito - La Preminenza del Diritto oltre lo Stato Manfredi Bontempelli -Il doppio binario sanzionatorio in materia tributaria e le garanzie europee (fra ne bis in idem processuale e ne bis in idem sostanziale) Enrico Ambrosetti - Figlicidio e infanticidio: la discussa attualità del privilegio sanzionatorio sancito dall’art. 578 Enrico Mezzetti - Falso in attestazioni o relazioni Chiara Silva - L’evoluzione della continuazione: il problematico passaggio dalla teoria del reato alla commisurazione della pena Francesco Siracusano - L’art. 391-bis c.p. e la contiguità alla mafia Vito Plantamura - L’omicidio per legittima difesa (II parte) Carlotta Brusegan- Nuove frontiere in materia di insider trading: verso una regolamentazione europea omogenea? Fabio Alonzi- La nuova disciplina della querela temeraria Gabriele Civello- Il caso del terremoto dell’Aquila: prime note alla sentenza d’appello Teresa Alesci - I confini della prova nuova ai fini della revisione Daniela Falcinelli-  “In punta di fioretto” sul reato proprio e sul reato comune (il chi e il cosa del peculato e dell’appropriazione indebita aggravata) Lucia Parlato- Ribaltamento della sentenza in appello: occorre rinnovare la prova anche per la riforma di una condanna? Carmelo D. Leotta-L’habeas corpus nell’estradizione (passiva) disciplinata da una convenzione internazionale Caterina Scaccianoce - In tema di mandato di arresto europeo e custodia cautelare: termini e preclusioni Pasquale Bronzo - Condanna in appello e rinnovazione della prova dichiarativa Marco Gambardella - Due questioni in attesa di soluzione in tema di rilevabilità in cassazione della pena divenuta illegale Gabriele Civello - La sentenza “Spinelli” sulla confisca di prevenzione: resiste l’assimilazione alle misure di sicurezza, ai fini della retroattività della nuova disciplina normativa
30,00

Disciplina penale della prostituzione

di Tullio Padovani

editore: Pisa University Press

pagine: 288

La Collana: Problemi del diritto e della giustizia penale nell'epoca contemporanea possono essere...
18,00

La nobiltà civica

Atti del Terzo Convegno di Studi sul Diritto Nobiliare, Roma 9 Maggio 2014

editore: Pisa University Press

pagine: 248

Il volume raccoglie gli Atti del terzo Convegno di Studi di Diritto Nobiliare tenutosi a Roma nel 2014, proseguendo un’attività di Studi e di ricerca iniziata con il primo Convegno nel 2012. Le tematiche affrontate nel Convegno sono state quelle della Nobiltà Civica che, molto opportunamente, è stata definita “espressione della creatività e della vivacità sociale che ha caratterizzato le città italiane fin dal momento in cui queste hanno iniziato ad organizzarsi come Comuni, in una permanente dialettica di incontro-scontro con le due massime autorità dell’epoca, vale a dire il Papato e l’Impero. Fenomeno poliforme, è stato descritto, proprio perché spontaneo e legato alle realtà locali, tale quindi da sfuggire a rigidi inquadramenti sistematici, anche se caratterizzato da alcuni elementi comuni”. Negli Atti che qui si pubblicano compare quindi una prima relazione, dedicata, preliminarmente, a un inquadramento di carattere generale della Nobiltà Civica sotto il profilo storico-giuridico, alla quale fanno seguito poi alcune relazioni più specifiche, relative ai Patriziati di Lucca, di Ravello e di Venezia. Completano il testo alcune comunicazioni programmate, che in realtà sono tesi, o parti di tesi, che sono state discusse da alcuni perfezionandi alla fine dell’anno accademico 2013/2014 del Corso di Perfezionamento in Diritto Nobiliare e Scienze Araldiche, tenutosi in Roma su organizzazione dell’Istituto di Diritto Nobiliare Storia ed Araldica e dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Appare così al lettore un quadro vivace dell’Italia delle città e delle autonomie, che tanto ha caratterizzato il nostro Medioevo. Con i contributi di: A. de Ceballos-Escalera, E. Spagnesi, E. Petrini Mansi della Fontanazza, F. Cassani Pironti, A. Lembo, R. Scarpa, G. Mascioli, J. Antonio Alves da Cunha Coutinho, C. Cardellini, F. Piterà.      
18,00

Storia del diritto nobiliare italiano

di Raffaello Cecchetti

editore: Pisa University Press

pagine: 272

Parlando della storia del diritto italiano, nelle sue peculiarità legate all’esistenza degli antichi Stati preunitari, un grande storico del diritto (A. Marongiu) ha osservato che, dal momento che “la storia del diritto non è solo una storia tecnica di concetti e di precetti normativi, ma prima ancora di ciò storia dei rapporti umani che in tali norme hanno trovato disciplina” ne deriva che, come la storia del diritto pubblico è “storia della collettività, della sua organizzazione e della sua attività, non storia di rapporti interindividuali”, allo stesso modo si presenta la storia del diritto nobiliare. Abbiamo infatti sotto gli occhi una pluralità di “storie” che però vengono unificate proprio dall’aggettivo: storie “italiane” e cioè, parafrasando il già citato Autore, “tipicamente nostre” perché innestate nella “storia della collettività” italiana. Ciò spiega pertanto due scelte che abbiamo ritenuto di fare nel corso della stesura di questo lavoro: da una parte scrivere “le storie” dei vari diritti nobiliari che si sono sviluppati negli Stati della penisola prima dell’Unificazione del 1861, dall’altra inserirle in un contesto generale e unitario, partendo cioè dal quel grande crogiolo di popoli, consuetudini, passioni e idealità che è stato l’alto medioevo, e tenendo presente un concetto di Italia assolutamente diverso da quello che adesso noi consideriamo nei suoi confini politici attuali, perché comprensivo anche di tutte quelle aree territoriali che hanno “gravitato”, anche parzialmente, sulla “nazione e sulla cultura” italiane. Certo, alcune di queste aree hanno poi avuto una vicenda politica (e quindi culturale) diversa in età contemporanea, ma ciò non vuol dire “che non ci siano state” e che non abbiano portato il loro contributo (reciproco) alla grande storia del nostro grande Paese. Ne deriva quindi una specie di “fi lm a mosaico” che si dipana sotto gli occhi del lettore, con una miriade di colori e di sfaccettature che legano in una “unità nella diversità” i secoli che partono dall’alto medioevo e giungono fi no all’esperienza unificante della avventura napoleonica, premessa dell’Unificazione
16,00

Codice dei diritti umani e fondamentali

Raccolta di convenzioni, carte e trattati internazionali con note esplicative

editore: Pisa University Press

pagine: 424

Il Trattato di Lisbona entrato in vigore l’1 dicembre 2009, che ha modificato il Trattato Istitutivo dell’Unione Europea, ha segnato una svolta storica nel diritto europeo e nel sistema di tutela dei diritti umani e fondamentali. Agli obblighi internazionali dell’Italia derivanti dalle convenzioni esistenti sui Diritti Umani, il Trattato ha infatti aggiunto il  riconoscimento del valore giuridico dei trattati alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea ed ha stabilito l’adesione della U.E. alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.La tutela di tali diritti diviene pertanto operante anche all’interno degli ordinamenti dei singoli stati dell’Unione, ma la sua effettività, che ha sempre incontrato resistenze da parte di poteri consolidati nell’economia e nella politica, è soprattutto affidata al diritto vivente creato dalla giurisprudenza delle Corti europee e delle Corti nazionali, e quindi in primo luogo all’impegno di giudici ed avvocati.Questa raccolta dei principali documenti internazionali sui diritti umani e fondamentali di ogni persona rappresenta pertanto un Codice dei Diritti, ed anche un vero e proprio breviario per gli avvocati ai quali spetta la responsabilità di promuoverli nella società e difenderli nelle aule giudiziarie nei confronti di chiunque ne ostacoli l’esercizio o ne violi l’integrità.
20,00

Diritti fondamentali e letteratura nella formazione forense

di David Cerri

editore: Pisa University Press

pagine: 128

Di alcune di queste pagine Cerri, vir honestus, ci regala qui una selezione ragionata e organizzata per grandi temi: diritti, deontologia professionale ed etica giuridica, Law and Literature.  Il messaggio essenziale a me pare questo: nell’Italia di oggi, nelle gravissime difficoltà istituzionali e morali in cui versa, gli avvocati e, più in generale, gli uomini del diritto a cui la legalità è affidata, devono avvertirsi ed atteggiarsi innanzi tutto come cittadini della Repubblica ed assumersi lealmente tutta la responsabilità inerente all’ufficio professionale che (volontariamente) si trovano a ricoprire.Ne discendono una molteplicità di doveri: di essere culturalmente attrezzati (giustamente Cerri sottolinea come gli esami, a cominciare da quelli universitari per giungere a quello di stato, devono essere seri), di non tradire mai, per bassi interessi, lo scopo del diritto e delle sue leggi, di non essere ossessionati dalle lusinghe del presente, ma di contribuire al miglioramento o, anche, alla radicale innovazione di ciò che ora è, a tutela di coloro che verranno dopo di noi (e presso i quali è bene che noi si faccia di tutto per essere apprezzati e non il contrario). (dalla Presentazione di Umberto Vincenti)
14,00

Plurisoggettività nel reato e come reato

di Tullio Padovani

editore: Pisa University Press

pagine: 352

La collana: problemi del diritto e della giustizia penale nell'epoca contemporanea possono essere...
16,00

Archivio Penale 3/2014

Rivista quadrimestrale di Diritto e legislazione penale speciale, europea e comparata

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 368

 In questo numero Désirée Fondaroli, Le nuove frontiere della colpa d’autore: l’orso “problematico” Sandro Furfaro, Tormentoni e tormenti: la “Carta di Napoli” e il vizio di motivazione Agostino De Caro, La prospettive di riforma del giudizio di legittimità e la c.d. Carta di Napoli Cristiana Valentini   Chi ha paura dei custodi? Claudia Recchione , Pronunce della Corte EDU e giurisprudenza della Cassazione tra tutela dei diritti individuali e salvaguardia degli interessi collettivi Oliviero Mazza, Una deludente proposta in tema di presunzione d’innocenza Ilaria Redaelli, La condanna in appello dell’imputato assolto, fra antinomie di sistema, principi europei ed interpretazione costituzionalmente orientata Ettore Squillaci, Il “nuovo” reato di scambio elettorale politico-mafioso. Pregi e limiti di una riforma necessaria Elisabetta Galli, Il caso di Radio Vaticana: problemi antichi e nuovi in tema di elettrosmog Cristina Gazzetta, L’emergenza terroristica. Appunti di geometrie costituzionali Daniela Chinnici, La sospensione del processo e il rito degli irreperibili tra novità e ambiguità Maria Francesca Cortesi, Confisca di prevenzione “antimafia” e confisca “allargata”: rapporti ed interferenze processuali Luca Verzelloni, Il lungo dibattito sui criteri di priorità negli uffici giudicanti e requirenti Enzo Musco, A proposito... di legalità penale Vito Plantamura, L’omicidio per legittima difesa Federico Girelli, Le intercettazioni indirette delle comunicazioni dei parlamentari Vico Valentini, Di nuovo alle Sezioni unite la questione della computabilità a fini cautelari del concorso omogeneo di circostanze ad effetto speciale. Andrea Chelo, Principio di specialità, estradizione suppletiva e garanzie per il ricercato Lucia Parlato, Giudizio abbreviato “non condizionato” e attenuante ex art. 13 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74: un connubio in cerca di specifiche regole di convivenza Erica Farinelli, I limiti alle previsioni di garanzia de libertate: fissità del quadro indiziario e non essenzialità di nuovo interrogatorio per il ripristino della misura cautelare Gianrico Ranaldi, Misure di prevenzione patrimoniali, “buona fede” dell’istituto di credito mutuante ed ordine di cancellazione delle ipoteche: quali “regole d’uso Maurizio Riverditi, Oltre i confini dell’elusione fiscale: considerazioni sul caso Mediaset Roberto Borgogno,Disorientamenti giurisprudenziali in tema di misure di prevenzione patrimoniale Sartarelli, La prima volta (in Cassazione) della c.d. usura in concreto Barbara Lavarini, Di nuovo alle Sezioni unite la questione della computabilità a fini cautelari del concorso omogeneo di circostanze ad effetto speciale. Mauro Ronco,Recensione a “Manuale di procedura penale europea”, Milano, 2014, a cura di Roberto E. Kostoris Federico Gaito, Recensione a G. Di Federico – M. Sapignoli, I diritti della difesa nel processo penale r la riforma della giustizia, Padova, 2014.    
30,00

Promemoria per avvocati

Ragionare, scrivere, difendere i diritti.

editore: Pisa University Press

pagine: 360

Perché un promemoria e perché su tre temi specifici.Innanzitutto i temi, perché è in seno alla Scuola Superiore dell’Avvocatura che lo studio e la diffusione di discipline sino ad allora ignorate sono stati per la prima volta introdotti nella formazione iniziale e ricorrente dell’avvocato e nel confronto culturale che deve animarla.Si tratta della teoria e della tecnica dell’argomentazione giuridica, del linguaggio giuridico e della scrittura, e dell’etica professionale quale proiezione nella sfera degli interessi generali e dell’etica pubblica della responsabilità sociale connaturale al ruolo assegnato all’avvocato nell’ordinamento costituzionale.Si è così sedimentato negli anni un patrimonio di studi, di riflessioni e di tecniche professionali che è documentato dai numerosi libri pubblicati in questa collana e nella rivista della Scuola Superiore.Dalla rivista è stata tratta questa raccolta dei più rilevanti scritti pubblicati nell’ultimo quadriennio.Promemoria è una amichevole e solidale esortazione a tenerne conto, perché siano di aiuto agli avvocati nel percorrere il difficile e spesso oscuro cammino nei meandri del diritto e della giustizia.
16,00

Reato d'autore e tecniche di frammentazione penale

di Daniela Falcinelli

editore: Pisa University Press

pagine: 156

Le ragioni ed i riflessi della compenetrazione tra Soggetto e Fatto di reato sono questioni che l’attualità conosce e di cui discute, sia sul piano del diritto che sul piano della politica criminale. Lo dimostra l’osservazione “empirica”, dove si tocca la progressiva estensione del perimetro del reato proprio, quale tipologia di fattispecie criminose che secondo l’inquadramento tradizionale postula il possesso di particolari requisiti o qualità in capo al soggetto attivo; requisiti o qualità che assumono con ciò il ruolo di elemento costitutivo del reato, in giustapposizione a quelle qualificazioni soggettive – così l’imputabilità – che rappresentano status soggettivi (riferibili all’autore) indipendenti dalla struttura tipica.Nella portata di queste riflessioni il campo di osservazione si proietta nella storia moderna del diritto penale, per verificare l’adattamento che il fattore “qualifica soggettiva” penalmente rilevante ha vissuto col superamento dell’atmosfera culturale in cui si era originariamente immersa la codificazione penale dello scorso secolo, e con l’affermarsi dei nuovi principi e valori dettati dalla Carta costituzionale. La scelta di sistema che evolutivamente se ne può trarre, si plasma quindi attorno alla validità oggettiva della qualifica soggettiva, nel senso che la “classificazione del soggetto” esige di avere riflesso sulla specifica tipicità del comportamento: esso prende forma col modularsi attraverso l’esercizio dei poteri tipici connessi a quel ruolo; e a seconda dei casi avrà il nome del comportamento punito, ove si tratti della condotta tipizzata del soggetto agente, ovvero del comportamento manifestato in concreto nella realtà della vicenda tipizzata ove si tratti di soggetto vittima del reato. È del resto la visione della realtà umana ad attestare come ogni individuo cresca in un determinato ambiente ed entri in un ruolo sociale in virtù del quale ci si aspettano da lui determinate prestazioni: l’individuo è bensì libero di compiere delle scelte, ma la sua libertà rimane tuttavia in un certo senso condizionata dalla esistente struttura sociale. Lo sguardo che le teorie funzionalistiche – id est, la teoria dei “ruoli” – getta alla società non sembra dunque così lontano rispetto a quello assunto dal legislatore penale, seppure nella limitata misura in cui le prime come il secondo “leggono” il comportamento dell’individuo in base allo status che occupa in uno dei determinati sottosistemi che compongono il sistema sociale. I ruoli sono difatti strutture normative che determinano le aspettative, vale a dire l’insieme dei diritti e doveri, nei confronti di chi occupa una determinata posizione sociale. Quando sono noti i ruoli che un individuo svolge, c’è già – allora – una immagine “ideale ed astratta” dei contorni che si assegnano al suo comportamento in quel dato contesto, e che quel comportamento rendono riconoscibile, “apparentandolo” al determinato soggetto. Quando il ruolo sta scritto nella norma penale, occorre apprezzare il rilievo ed il riflesso sulla tipicità oggettiva che a quel ruolo si assegna, conferendo una speciale “certezza” alla fattispecie ncriminatrice mercé la precisazione letterale-fenomenica del fatto punito e la determinatezza dell’avvenimento destinata a riflettersi nella sua verifica e dimostrazione processuale.  
18,00

Cultura e Diritti 3/2014

Per una formazione giuridica

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 192

In questo numero:  Alarico Mariani Marini - Alla ricerca di un’etica professionale L’avvocato tra etica, mercato e società  Paolo Doria - Giuristi si nasce o si diventa? Il talento e la cultura come cardini della formazione forense Parte seconda  Luca Licitra - L’avvocato tra libro e web nella formazione e nella ricerca: il punto di vista di Platone  Giovanni Pascuzzi - Il ruolo del formatore nelle Scuole forensi  Maurizio Paganelli - La giurisprudenza e il suo impiego nella didattica forense  Patrizia Bellucci - La ’ndrangheta Un problema che “convoca” competenze e coscienze  Maria Beatrice Magro - Le linee guida nella giurisprudenza e nel diritto penale Osservazioni a margine delle linee guida psicoforensi per un processo sempre più giusto Parte seconda  Alessia Caprio - Trasparenza e segretezza: regola ed eccezione tra principi normativi e applicazioni pratiche  David Cerri - Il ruolo dell’avvocato nell’ascolto del minore: la deontologia della competenza Daniele Velo Dalbrenta - Alcuni rilievi sulla deontologia dell’avvocato italiano nell’era del diritto globale (Prendendo spunto dalla materia pubblicitaria)  Danilo Castellano - Etica e metodo della professione forense La riforma del codice deontologico: un’occasione per riflettere  Mario Sanino - Il processo amministrativo: le impugnazioni Il doppio grado di giudizio, i principi generali e i mezzi di impugnazione Parte terza  Federica Resta - Recensione a Gridavano e piangevano. La tortura in Italia: ciò che ci insegna Bolzaneto  Denis Lovison e Gian Luca Ballabio - In difesa della dignità Concetto, società, avvocatura
25,00

Misure di sicurezza e misure di prevenzione

di Tullio Padovani

editore: Pisa University Press

pagine: 352

la Collana: problemi del diritto e della giustizia penale nell'epoca contemporanea possono essere...
16,00

Menzogna e diritto penale

di Tullio Padovani

editore: Pisa University Press

pagine: 336

La Collana: Problemi del diritto e della giustizia penale nell'epoca contemporanea possono essere...
16,00

La pena carceraria

di Tullio Padovani

editore: Pisa University Press

pagine: 384

La Collana: Problemi del diritto e della giustizia penale nell'epoca contemporanea possono essere...
16,00

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