Paolo Macchia
Titoli dell'autore
Dialoghi intorno alle geografie
Esperienze, linguaggi, narrazioni dal Festival delle Geografie di Levanto 2021
editore: Pisa University Press
pagine: 236
Dialoghi intorno alle Geografie. Detto al plurale perché non esiste una sola geografia ma molte! Da una variegata complessità discende, infatti, la forza della disciplina e ampio è il suo discorso. La globalità non è solo quella del nostro pianeta ma soprattutto quella del pensiero che la Geografia alimenta. La Geografia è, infatti, antidoto al provincialismo e indica la prospettiva pedagogica che dalla “piattezza” apparente del circostante educa alla sfericità del globale, a narrare le vicende territoriali e riconoscere i legami tra passato e futuro.I saggi di questo volume testimoniano questa vitalità e come si è espressa al Festival delle Geografie di Levanto del 2021: oltre ai geografi, gli autori coinvolti provengono da settori diversi e insieme svelano le tante Geografie possibili. La prima sezione è dedicata alla didattica, declinata nelle sue varie forme ed esperienze; la seconda mostra come l’escursionismo, il teatro e l’archeologia diventano strumenti che illuminano il territorio; l’ultima parte discute visioni geografiche a più ampio raggio: si ripensa il gesto del cartografare, si presenta una lettura simbolica della città e, infine, si discute provocatoriamente del fare Geografia astronomica nell’epoca del terrapiattismo.
Sulla nostra pelle
Geografia culturale del tatuaggio
di Paolo Macchia, Maria Elisa Nannizzi
editore: Pisa University Press
pagine: 364
Perché fin dalla notte dei tempi popoli di ogni epoca e luogo si sono disegnati la pelle? E per quale motivo civiltà e gruppi umani diversi hanno usato il tatuaggio per manifestare idee, credenze e valori? Come ha fatto questa antichissima pratica ad attraversare millenni di storia senza mai sparire, ma anzi mutando e adeguandosi in continuazione ai cambiamenti che hanno interessato la civiltà umana?
Il tatuaggio ha ripetutamente cambiato il proprio significato ed è stato marchio di infamia e di appartenenza, distintivo sociale e segno magico, mezzo di ribellione e simbolo di libertà fino a diventare quell’accessorio di moda che oggi vediamo addosso a milioni di persone.
Il volume vuole ripercorrere la millenaria storia di questa forma di comunicazione che l’uomo ha sempre usato, cercando di capire come essa è mutata attraverso continue risemantizzazioni a seconda delle culture nelle quali si trovava: l’osservazione del lungo percorso del tatuaggio porterà a renderci conto che ci troviamo davanti a una delle più portentose modalità con cui le culture umane hanno espresso se stesse.
Nella seconda parte, il volume analizza l’esempio di una delle civiltà che più hanno fatto uso del tatuaggio come forma di comunicazione e di espressione culturale, i Maori della Nuova Zelanda che, con il loro celebre Tā Moko, tanto hanno influenzato l’attuale fortuna della body-art contemporanea.
Sulla nostra pelle
Geografia culturale del tatuaggio
di Paolo Macchia, Maria Elisa Nannizzi
editore: Pisa University Press
Perché fin dalla notte dei tempi popoli di ogni epoca e luogo si sono disegnati la pelle? E per quale moti