La straordinaria fortuna del Rape of the Lock di Alexander Pope si spiega solo alla luce della plasticità di questo piccolo capolavoro eroicomico, capace di trasformarsi e di adattarsi a prospettive satiriche diverse man mano che la crisi della società di Ancien Régime portava in primo piano nuovi obiettivi polemici. Seguire gli itinerari delle due prime traduzioni italiane (di Antonio Conti e Andrea Bonducci) ha permesso di comprendere quando e in che modo il Riccio sia stato riletto e reinterpretato, in corrispondenza di alcuni snodi del dibattito culturale europeo: le polemiche suscitate dalla rivoluzione newtoniana, gli sviluppi del libertinismo filosofico, le spinte giurisdizionaliste, la diffusione della massoneria. Le traduzioni del Riccio, inoltre, circolarono legandosi alle vicende editoriali di altri testi, molti dei quali sottoposti a censura (da Le Comte de Gabalis alle opere di Swift, dalle Lodi di Newton di Thompson alla Chiave del Gabinetto di Borri e alla Lettera apologetica di Raimondo di Sangro), finendo a loro volta per orientarne la ricezione. Francesca Fedi insegna Letteratura Italiana all’Università di Pisa. I suoi interessi di ricerca sono rivolti alle forme dell’argomentare per paradossi nel primo Cinquecento, alla letteratura dell’età illuministica, all’estetica del Neoclassicismo, ai rapporti tra cultura massonica e generi letterari. Ha pubblicato in volume e in rivista studi, tra l’altro, su Machiavelli, Parini, Alfieri, Foscolo, Leopardi. È attualmente coordinatrice di un PRIN dal titolo La costruzione delle reti europee nel ‘lungo’ Settecento: figure della diplomazia e comunicazione letteraria.
Itinerari del Riccio Rapito

titolo | Itinerari del Riccio Rapito |
sottotitolo | Satira e nuova scienza nell'Italia dei Lumi |
Autore | Francesca Fedi |
Argomento | Scienze dell’antichità, filologico letterarie e storico artistiche Viaggi per scene in movimento |
Editore | Pisa University Press |
Formato |
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Pagine | 190 |
Pubblicazione | 12/2020 |
ISBN | 978-883339-4268 |
Abstract
La straordinaria fortuna del Rape of the Lock di Alexander Pope si spiega solo alla luce della plasticità di questo piccolo capolavoro eroicomico, capace di trasformarsi e di adattarsi a prospettive satiriche diverse man mano che la crisi della società di Ancien Régime portava in primo piano nuovi obiettivi polemici. Seguire gli itinerari delle due prime traduzioni italiane (di Antonio Conti e Andrea Bonducci) ha permesso di comprendere quando...
Francesca Fedi is Associate Professor of Italian Literature at the University of Pisa. She holds a PhD from the
Scuola Normale Superiore and has also taught at the University of Zurich, the ETH Zürich, and the University
of Parma. Her research interests lie in early 16th century and Enlightenment literature, the aesthetics and poetics
of Neoclassicism, Giacomo Leopardi’s figurative art and political thought. She has published essays and book
chapters on Machiavelli, Parini, Alfieri, Monti, Foscolo, Leopardi, Alexander Pope’s Italian afterlife and the
relations between masonic culture and literary production during the 18th century. She has recently become
involved in European research network exploring the role of diplomatic networks in the promotion and circulation
of literary texts.