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Saggi e studi

Exploring the Crisis. Theoretical Perspectives and Empirical Investigations

editore: Pisa University Press

pagine: 350

The current crisis started in the US in 2008 beginning with the popping of the subprime mortgage bubble. The emblematic image of the US crisis was that of people carrying away boxes from the “too big to fail” Lehman Brothers. From the US the crisis spread all over the world and soon affected Europe. In the same year, Iceland went bankrupt and in many other countries banks started to restrict the flow of credit. During the last five years, the effect of the crisis has been devastating: it has threatened the existence of the Euro and, consequently, the existence of the European Community itself. The distance between countries with a solid economy (Germany) and the countries with more fragile productive systems (generally southern Europe) increased drastically. The major political effect was the emergence of populist and protest movements, similar to the crisis that followed the great depression. Departing from this scenario, the book gathers the voices of national and international scholars from different disciplines (historians, sociologists, political scientists), as well as representatives of civil society, committed to developing an intense and lively dialogue on the causes of the crisis. The book also treats the significance individual and collective actors attribute to the crisis, the ways in which it enters into individual choices, influencing their trajectories, as well as the changes it has provoked in collective behavior and in political and social institutions within the European and US context. The richness of debate within the book makes a fundamental contribution to an understanding of the crisis, starting from a genealogical reconstruction of the category. The lesson drawn from reading is that the current crisis puts us in front of radical questions, on the fate of our societies and on the profound meaning of man and his ethical choices in our time.    
14,00

Luciano Della Mea-Alla ricerca del socialismo libertario

Scritti scelti 1962-2003

editore: Pisa University Press

pagine: 186

Luciano Della Mea (1924-2003) è stato, in primo luogo, un intellettuale atipico, uno scrittore e un pensatore “irregolare”. Formatosi politicamente all’interno di un’area specifica del Psi milanese – quella che ebbe fra i suoi esponenti più significativi intellettuali come Raniero Panzieri, Gianni Bosio, Giovanni Pirelli – della Mea è stato un interprete originale del marxismo critico e un protagonista della vita culturale e politica della sinistra italiana del secondo dopoguerra. Redattore dell’«Avanti!», dei «Quaderni rossi», di «Nuovo Impegno» e di numerose riviste di base, ha preso parte all’intensa stagione dei movimenti che hanno contrassegnato la scena politica e sociale italiana negli anni Sessanta e Settanta, ponendosi come trait-d’union fra l’originale elaborazione teorico-politica del “socialismo di sinistra” e le pratiche politiche e sociali dei movimenti della Nuova Sinistra. La cifra del apporto culturale dato da Della Mea, anche negli anni successivi, può essere sintetizzata nella costante tensione che ha contraddistinto il suo impegno politico nel superare la separazione esistente fra pratica e teoria operando all’interno del conflitto sociale: come osservatore partecipante, rifiutando quindi il ruolo di intellettuale esterno. Il volume, che raccoglie una silloge di scritti pubblicati da Della Mea fra il 1962 ed il 2003 relativi a una pluralità di tematiche (l’operaismo, l’imperialismo, la struttura del capitale, il disagio psichiatrico e la tossicodipendenza, ecc.), dà conto del complesso contributo dato dall’intellettuale toscano alla cultura politica del Novecento italiano.
15,00

L'Italia della conoscenza

Ritardi, retoriche e opportunità

di Gerardo Pastore

editore: Pisa University Press

pagine: 136

Una delle espressioni che ormai da lungo tempo circola speditamente fra politici, intellettuali e studiosi di vari orientamenti disciplinari è sicuramente quella di società della conoscenza. Dal concetto di educazione permanente lanciato dall’UNESCO negli anni settanta fino alla recente Strategia “Europa 2020” si è diffusa e stabilizzata un’idea di progresso che trova la sua ragion d’essere proprio nella “conoscenza”, come fattore in grado di garantire benessere diffuso, assicurare lo sviluppo dell’individuo, della società e dell’economia. Dal punto di vista dell’analisi del mutamento sociale alcuni studiosi presentano un cambio di paradigma, una transizione dal materiale all’immateriale, dall’hardware al software, dai mercati alle reti. In base a queste trasformazioni l’esigenza di una Knowledge Society appare del tutto manifesta e segna un passaggio epocale rispetto al tempo passato. Che i percorsi avviati a livello nazionale diano anche delle risposte convincenti, anzi generalmente persuasive, in termini di inclusione sociale, dilatazione della base culturale, soddisfazione nel lavoro e nelle professioni è un argomento del tutto diverso e non privo di controverse evenienze. Il testo propone un’analisi dello stato di avanzamento del percorso italiano verso la società della conoscenza e avvia una riflessione sull’effettiva volontà istituzionale di sostenere il processo.
15,00

Dietro la soglia

Teatro, istituzioni totali e identità

di Irene Psaroudakis

editore: Pisa University Press

pagine: 160

Il volume costituisce un lavoro di indagine attorno alle dinamiche di ricostruzione del Self de-strutturato dei reclusi, nella complessa cornice di riferimento delle istituzioni totali (il carcere), attraverso i rituali della performanceteatralee ponendo come focus le pratiche del Sé, con ricchezza di riferimenti alla letteratura sociologica più consolidata.I processi di ricostituzione sono letti come condizione essenziale per il recupero effettivo della completezza del Sé di coloro che l’hanno perduta non solo a causa dei processi di de-identificazione, ma anche delle dinamiche di degradazione, marginalità e prigionizzazione tipici dei framesreclusivi. Al loro interno il Self, endemicamente precario, si definisce come esito dei processi di devianza, di stigma ed etichettamento. Ma è proprio nei processi di “riabilitazione” del Sé che interviene – al pari di un dispositivo foucaultiano - il teatro sociale, con la sua metodologia di azione performativa, relazionale e auto-riflessiva esplicita nelle condizioni di marginalità e tipica del setting laboratoriale: contribuendo a restituire ai reclusi, se possibile, una piena identità, e offrendo loro un’opportunità diversa di comprensione della realtà di cui sono parte, significativa anche una volta oltrepassata la soglia.  
15,00

La cremazione a Pisa

Le ragioni di una scelta

editore: Pisa University Press

pagine: 128

La pratica della cremazione costituisce un fenomeno in rapida crescita nel nostro paese, soprattutto negli ultimi anni. La Società per la Cremazione di Pisa, ha avviato una significativa riflessione sulle ragioni di questa tendenza, scegliendo di mettersi prima di tutto “in ascolto” dei propri iscritti, attraverso una ricerca condotta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, di cui in questo volume si restituiscono i risultati.  Esso contiene uno dei primi tentativi di indagine sociologica rivolta alla ricostruzione dei profili degli iscritti alla So.Crem. e delle principali motivazioni che li hanno condotti ad aderire ad una proposta associativa così coinvolgente sul piano simbolico, che porta – nel pieno esercizio della propria libertà individuale – a vincolarsi alla scelta di farsi cremare.Il libro che qui si presenta raccoglie contributi di riflessione e resoconti empirici che affrontano queste tematiche con leggerezza e disincanto, ma senza rinunciare al dettaglio dell’analisi, in un intento interdisciplinare che transita dalla ricostruzione storiografica al racconto storico, dall'analisi teorico-astratta alle concrete generalizzazioni fondate sui dati empirici. Ne emerge un testo plurale, in grado di introdurre il lettore alla particolarità della vicenda storica pisana relativa allo sviluppo della pratica della cremazione ma, anche, nel contempo, alla generalità delle questioni poste dall'analisi sociologica, che consente di offrire riflessioni significative intorno al duplice tema delle direzioni strategiche dell'azione associativa della So.Crem. e delle motivazioni che conducono sempre più persone a identificarsi in essa.
12,00

Il Presidente sovrano

Leadership e Politica estera nell’Era Unipolare

di Sergio Imparato

editore: Pisa University Press

pagine: 192

Il Presidente Sovrano incarna un cambiamento di prospettiva nella percezione pubblica dei leader e un’espansione del loro ruolo nei processi decisionali di politica estera. Questo studio analizza tre democrazie – Stati Uniti, Regno Unito e Francia – con architetture istituzionali e tradizioni politiche diverse, ma con un’unica idea di leadership. Un’idea imperniata sulla mediatizzazione del corpo e del carisma del leader nell’arena internazionale e sulla personalizzazione del potere esecutivo nella gestione degli affari esteri. I Presidenti Sovrani esibiscono un potere di stampo monocratico, indisturbato dall’azione di parlamenti, partiti o ministeri. E’ possibile arginare l’ascesa del Presidente Sovrano nel panorama democratico? Quali limiti, politici e istituzionali, hanno in serbo le democrazie occidentali?
18,00

Generazione privata

Soggettività giovanile in un'area territoriale della Toscana

editore: Pisa University Press

pagine: 240

È una generazione privata del futuro e costretta nella sfera privata. Privazione e privatizzazione sono due caratteri che aiutano a riconoscere molti percorsi dei giovani oggi. Con poche chances di giocare in pubblico e collettivamente desideri e aspettative maturate nella interminabile gestazione adolescenziale. In questo volume presentiamo l’ultimo step di un modello d’indagine sulla soggettività giovanile predisposto nel 1988, proseguito nel 1995 con un approfondimento sul rapporto tra le generazioni e nel 2000 con una verifica sull’intero territorio nazionale. L’ipotesi che ha guidato quel lungo percorso può esser così riassunta: nell’attuale differenziazione degli ambiti di vita e nel pluralismo dei modelli culturali, la qualità percepita delle relazioni e il grado di riflessività costituiscono due assi di strutturazione ( o destrutturazione) della soggettività giovanile. I risultati delle ricerche precedenti e di quella qui presentata hanno ampliamente convalidato quell’ipotesi. Rispetto alle precedenti esperienze di ricerca, quest’ultimo lavoro ha lo scopo di mettere a fuoco  una realtà territoriale definita- Viareggio, una cittadina di medie dimensioni della costa toscana, terreno delle passate indagini locali- i cambiamenti e la continuità nel segmento giovanile, e di testare strumenti sintetici di descrizione e definizione della soggettività giovanile.Dalla ricerca emergono singolari composizioni di opposte dimensioni delle esperienze. È il tentativo di molti giovani di conciliare orientamenti divergenti: individualismo e altruismo, acquisitività e solidarietà, strumentalità e espressività. L’individualismo altruista, l’acquisività solidale, la strumentalità espressiva acquistano il significato di un’ inusuale sospensione sociale dell’ambivalenza, che tende a conservare-insieme e in tensione- spinte motivazionali contraddittorie.Tra gli altri risultati, emerge inoltre la tendenza ad “ addomesticare il presente” a ridurre lo spazio delle esperienze entro le mura domestiche e a immaginare la possibilità di addomesticare anche il futuro. Ma oggi più che mai, il futuro è esattamente non-domestico. Chiede congedo dal presente. È un invito a lasciare la “ casa”. In un gioco di complicità e irresponsabilità tra generazioni, la pretesa di addomesticare il futuro annuncia una corruzione del tempo delle giovani generazioni, come un trattenere nelle viscere troppo a lungo un corpo che non vuole uscire alla luce.
15,00

La persistenza della comunità

di Raffaello Ciucci

editore: Pisa University Press

pagine: 172

L’idea della comunità, costruita in opposizione a quella della società, offre una rappresentazione sintetica e semplificata del mutamento sociale. La rappresentazione dell’avvento della modernità come inesorabile affermazione della società fa sì che della comunità rimanga solo una nostalgia, un sentimento di "mancanza" o di perdita. Nostalgia, mancanza, perdita di una comunità immaginata. L’unica rappresentazione della comunità di cui generalmente disponiamo prevede l’appartenenza e l’appropriazione comune, il luogo e i confini, la norma e l’integrazione sociale. Se questi caratteri vengono meno, restiamo senza un pensiero della comunità. Eppure negli sviluppi della modernità il Gemeinsinn ha continuato a vivere anche senza un luogo e una norma prevalentemente integrativa. La comunità non muore quando viene a mancarle uno o più tratti che siamo soliti considerare indispensabili. Il proprio della comunità non è solo una proprietà, il luogo non è solo un territorio, le norme e i valori interni non sono necessariamente garanzia di coesione e di integrazione. La comunità, per vivere, ha piuttosto necessità di riconoscere la sua “ragione”, che può contraddire lo stereotipo più accreditato. Nel tempo della sua morte presunta, la comunità rivela aspetti poco conosciuti, talvolta nascosti, come la temporaneità e l’inesattezza della struttura delle relazioni (spesso “senza misura” e “senza prezzo”), l’ospitalità-apertura come sua dimensione costitutiva, le forme sui generis della reciprocità e il mutuo riconoscimento simbolico, il potenziale conflittuale nei confronti degli attuali assetti sociali dominanti. Sono questi aspetti che rendono oggi riconoscibile un contesto sociale animato dal Gemeinsinn, dal senso della comunità. Esso sopravvive storicamente come un complesso di idee, valori e sentimenti condivisi dai membri di una specifica realtà o di un gruppo, contribuisce a confermare l’identità dei suoi membri e ad evocare una progettualità sociale dal basso, insieme a logiche e pratiche relazionali di “riconoscimento”, “fiducia”, “prossimità”, apertura all’altro e all’estraneo. Quello spirito ha fatto nascere e ha consolidato gruppi, movimenti, organizzazioni, i quali hanno costruito “reti” e connessioni per il perseguimento di obiettivi orientati alla valorizzazione di ciò che è comune. La tutela dei diritti di categorie sociali minoritarie, la difesa del territorio e dell’ambiente, la valorizzazione di tradizioni e patrimoni culturali, la promozione di particolari vocazioni produttive hanno realizzato - attraverso la messa in rete delle rivendicazioni - l’unificazione di istanze locali nel perseguimento di obiettivi di rilievo più generale.  
15,00

Costruire la società

Israele tra passato e futuro

editore: Pisa University Press

pagine: 336

...
20,00

Se venti mesi vi sembran pochi

Gli effetti del programma ENAin provincia di Pisa

editore: Pisa University Press

pagine: 232

Gli sconvolgimenti politici e sociali avvenuti all’inizio del 2011 nei paesi della sponda sud del mediterraneo hanno determinato una ripresa delle migrazioni via mare dal continente Africano verso l’Europa, riportando in pochi giorni il volume dei flussi ai valori di picco registrati nel decennio precedente. In assenza di un adeguato sistema nazionale di accoglienza dei profughi, l’Italia ha vissuto la ripresa degli arrivi via mare come una situazione di emergenza da affrontare approntando un programma di emergenza (ENA). Nonostante tutte le sue fragilità e inadeguatezze, i 20 mesi di attività del programma hanno comunque costituito per il sistema paese un importante laboratorio nel quale verificare i limiti e le possibilità delle procedure di accoglienza esistenti, ma al tempo stesso anche sperimentare possibili percorsi virtuosi di sviluppo e di integrazione delle stesse. L’indagine ha rilevato i potenziali effetti del programma di accoglienza realizzato nel territorio della provincia di Pisa prima di tutto sui profughi, poi sulle comunità dei cittadini stranieri già presenti in loco, ed infine sul sistema di emergenza locale nel suo complesso. Coerentemente con gli approcci valutativi di orientamento realista, il focus dell’indagine è stato collocato al livello delle trasformazioni di comportamento, orientamento e relazioni che i diversi attori in campo (beneficiari ma anche operatori e decisori) hanno prodotto nel contesto in corrispondenza degli interventi implementati localmente nel quadro del programma regionale di intervento.
15,00

Globalizzazione e diritti umani

Il commercio dei servizi nella WTO

di Francesca Spagnuolo

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 112

Può il commercio dei servizi incidere sulla protezione dei diritti umani? Cosa accade se le scelte attinenti la promozione di
16,00

The Sociological Spirit

Social Science and the Idea of Society in Italy

di Mario A. Toscano

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 176

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8,00

Le voci nella rete

Per una sociologia delle comunità virtuali

di Annalisa Buccieri

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 112

Il testo pone al centro dell'attenzione un oggetto importante ma ancora poco esplorato nei suoi caratteri sociologici, le "com
12,00

Mercato del lavoro, domanda aggregata e politiche economiche

Riflessioni teoriche e analisi empiriche per un confronto tra Europa e Stati Uniti

editore: Plus - Università di Pisa

pagine: 264

Il contrasto tra la performance macroeconomica degli Stati Uniti e quella dei principali Paesi europei nel corso dell'ultimo t
15,00

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