Nei 25 anni di indagini e processi, si è scritto molto sul caso Ustica e molte sono le voci che si sono levate a raccontare le verità di una tragedia dai contorni oscuri. Per la prima volta prende la parola Carlo Casarosa, uno degli ingegneri membro del collegio peritale che ha affiancato il giudice Rosario Priore nel lavoro istruttorio conclusosi con la sentenza della Corte di Assise di Roma. Casarosa, isolandosi dal frastuono delle polemiche dilaganti sulle cause dell'incidente (missile o bomba), ha condotto la sua perizia considerando esclusivamente gli aspetti tecnici dell'incidente, arrivando a formulare un'ipotesi osteggiata da chi si preoccupava degli scenari risultanti. Il relitto del DC9, la cui ricostruzione è stata diretta dallo stesso Casarosa, è il vero protagonista del volume: l'autore è infatti convinto che sono i resti dell'aereo gli unici portatori della verità sul disastro, gli unici che possono "parlare" e raccontare quello che veramente è successo sui cieli del Tirreno la sera del 27 giugno 1980.
Biografia dell'autore
Carlo Casarosa
Carlo Casarosa si è laureato in Ingegneria Aeronautica presso l’Università di Pisa. Ha lavorato presso la FIAT Aviazione e poi presso l’Università di Pisa dove ha ricoperto i ruoli di Prof. Ordinario di Meccanica del Volo e di Direttore del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale. Ha fatto parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha svolto circa trenta perizie su incidenti aerei. Nel 1990 è stato nominato Consulente Tecnico di Ufficio per gli incidenti al DC-9 presso Ustica e al Mig 23 sulla Sila. Dall’Ateneo pisano è stato insignito dell’Ordine del Cherubino.